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Moschee in Italia
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Moschee in Italia

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view post Posted on 18/4/2015, 12:58

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A me la cosa che più da fastidio è come si comportano e come noi li trattiamo e qui non si tratta nè di razzismo nè altro ma di realismo
L'esempio più clamoroso è stato la rimozione del crocifisso che hanno tanto voluto..come mai tra tutti gli altri stranieri era "innocuo" mentre per loro discrimina?Come faccia a discriminare rimane un mistero dubito che qualche alunno nelle scuole o qualche professore guardi il crocifisso prima di entrare in classe indipendentemente dal proprio credo..ciò che più mi ha dato fastidio non è il contenuto che è un crociffiso ma il gesto simbolico del rimuovere il crocifisso ma del fatto che noi li accogliamo e ci ricambiano in questo modo
e inoltre ricordo che in arabia saudita non essere musulmani è un reato e che centinaia se non migliaia di persone sono in carcere perchè cristiane...Ora anche l'università islamica vogliono a lecce.....
la risposta è sempre NO
P.S. scusate per gli errori grammaticali ma ho scritto tramite telefono
 
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view post Posted on 18/4/2015, 13:00
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Cavaliere Errante

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CITAZIONE (Gamila @ 13/4/2015, 17:09) 
Nei paesi arabi ci sono eccome chiese. In Egitto ad esempio la religione Cristiana Ortodossa ha gli stessi spazi della religione islamica, numerosissime chiese e vi è anche un quartiere ebraico....

pero' e' una minoranza che soffre e ci sono troppi scontri religiosi, attacchi che prima non esistevano!!!

Is distrugge chiesa in Siria
In Egitto attacco alla veglia
6 aprile 2015
​In Egitto una chiesa copta attaccata nella domenica delle Palme.
Terroristi ancora scatenanti contro i cristiani e le chiese.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/egitto...pta-feriti.aspx

Kenya, strage di studenti in un college: 147 morti, cristiani nel mirino degli jihadisti
Garissa, il gruppo estremista islamico somalo Al Shabaab ha rivendicato l'attacco. Secondo i testimoni, alcune delle vittime sarebbero state decapitate

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/kenya...5-201502a.shtml



e allo stato attuale e' persino pericoloso viaggiare insieme su un barcone!!!!!!


17 apr 2015 Libero ALBERTO SAMONÀ
Gettati a mare dagli islamici «Cristiani, non vi vogliamo»
Arrestati 15 musulmani: hanno accoltellato e buttato fuoribordo i corpi di 12 altri migranti, africani come loro, dopo una lite per motivi religiosi
Migranti buttati a mare dal gommone su cui erano a bordo, forse dopo essere stati accoltellati. E soltanto perché cristiani. La notte del 14 aprile sono morti così, nel Canale di Sicilia, almeno nove cristiani nigeriani e ghanesi - ma i testimoni hanno parlato di dodici morti. Assassinati dai loro compagni di viaggio musulmani. Vittime e carnefici erano sullo stesso barcone, partito da un porto libico alla volta della Sicilia, sul quale erano stipati 105 extracomunitari. Nessuna solidarietà fra disperati, l’odio religioso non ne conosce. E così in quindici, provenienti da Costa d’Avorio, Senegal, Guinea Bissau e Mali, si sono trasformati in assassini.

La dinamica dell’agghiacciante episodio è stata ricostruita in base alle parole dei testimoni, giunti mercoledì notte al porto di Palermo a bordo della nave «Ellensborg». Esausti dopo la traversata. Ma, soprattutto, terrorizzati da ciò a cui avevano assistito. Una volta soccorsi, hanno raccontato fra le lacrime l’assurda caccia all’uomo consumata sul gommone. Indicando alle forze dell’ordine gli assassini musulmani. E dunque, prima sarebbe scoppiata una rissa fra islamici e cristiani causata per l’appunto da divergenze religiose. Poi la decisione del gruppo di musulmani di passare alle vie di fatto. Come detto, qualcuno sarebbe stato accoltellato a morte già sull’imbarcazione. In ogni caso, i dodici cristiani sono stati poi gettati di peso in acqua. E la strage avrebbe anche potuto essere numericamente ancor più grave, perché gli altri cristiani che si trovavano sul gommone si sono salvati - così hanno raccontato - soltanto perché avrebbero fatto muro fra loro. La polizia parla di una «vera e propria catena umana, opposta strenuamente dai superstiti, che in questo modo si sono salvati dalle onde».

Insieme ai disperati, per mare arrivano gli assassini, i fondamentalisti per i quali la vita umana vale meno di zero: questo è quel che dimostra questa vicenda. E il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi lo conferma esplicitamente: «È un fatto terribile. Se davvero dovesse essere una lite scoppiata per motivi religiosi la causa della tragedia avvenuta nel canale di Sicilia sarebbe ancor più brutto nella tragicità dei fatti, perché getterebbe una luce particolare sulla pericolosità di certi arrivi». Ecco, la pericolosità di certi arrivi. Un problema che l’Italia non può più ignorare.
I quindici presunti assassini sono stati adesso fermati dalla Squadra Mobile e rinchiusi nel carcere palermitano di Pagliarelli. Fra loro anche un minorenne di diciassette anni. L’accusa per loro è gravissima: omicidio plurimo aggravato dall’odio religioso. A firmare l’autorizzazione a procedere per il loro arresto è stato lo stesso ministro della Giustizia Andrea Orlando, proprio su richiesta del procuratore Lo Voi, che coordina l’inchiesta insieme all’aggiunto Maurizio Scalia.

A seguire le indagini è anche il questore di Palermo, Guido Longo. Una procedura, quella dell’autorizzzazione a procedere rilasciata dal ministro, prevista dalla legge, in quanto i fatti sarebbero avvenuti in acque internazionali. Già ieri sera s sono cominciati gli interogatori, alla presenza di un difensore d’ufficio e con l’aiuto degli interpreti.. La Procura ha adesso 48 ore di tempo per chiedere la convalida dell’arresto.

Nel frattempo, gli sbarchi non si fermano. E un’altra tragedia - l’ennesima - sarebbe avvenuta nel Mediterraneo, dopo quella dei giorni scorsi che, secondo quanto riferito dai superstiti, avrebbe portato al la morte di almeno 400 immigrati, inghiottiti dal mare. A perdere la vita stavolta sarebbero stati in 41, tutti diretti in Sicilia: una traversata segnata da un naufragio, dal quale sono usciti vivi solo quattro uomini, uno del Ghana, due della Nigeria e un altro del Niger. Sul fronte sbarchi, l’emergenza ormai è costante, e ieri a Trapani ha attraccato una nave con altri 586 extracomunitari, alcuni dei quali sarebbero stati trovati affetti da scabbia.

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