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"Marco Polo Croato?" Ossia dei furti croati alla cultura italiana

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Catenaccio!
view post Posted on 14/4/2009, 15:47 by: Catenaccio!




Alcuni passi del 'Milione' che dovrebbero essere chiarificatori in merito alla 'venezianità' verace di Marco Polo.

Chi scrive è Rustichello da Pisa, compilatore del "Milione" su dettatura di Marco Polo mentre erano insieme nel carcere di Genova nel 1289


Cap. 1
"(...) questo vi conterà il libro ordinatamente siccome messere Marco Polo, savio e nobile cittadino di Vinegia, le conta in questo libro e egli medesimo le vide (...)"

Cap. 2
"Egli è vero che al tempo che Baldovino era imperadore di Gostantinopoli - ciò fu ne gli anni di Cristo 1250 -, messere Niccolaio Polo, lo quale fu padre di messere Marco, e messere Matteo Polo suo fratello, questi due fratelli erano nella città di Gostantinopoli venuti da Vinegia con mercatantia, li quali erano nobili e savi sanza fallo."

Cap. 9
"Li due frategli, udendo ciòe, pensaro d'andare in questo mezzo a Vinegia per vedere loro famiglie; alora si partiro d'Acri e vennero a Negroponte e poscia a Vinegia. E qui vi trovò messer Niccolao che la sua moglie era morta, e erane rimaso uno figliulo di 15 anni, ch'avea nome Marco; e questi è quello messer Marco di cui questo libro parla. Li due frategli istettero a Vinegia 2 anni aspettando che papa si chiamasse."

Cap. 10
"Come li due fra[telli] si partiro da Vine[gia] per tornare al Grande [Kane].
(...) Quando li due frategli videro che papa non si facea, mossersi per andarne al Grande Cane, e menarne co loro questo Marco, figliuolo di messer Niccolao. Partirsi da Vinegia tutti e tre, e vennero ad Acri (...)"

Cap. 18
"Partiti li tre mesaggi d'Acatu, sí se ne vennero a Trapisonde, e poscia a Costantinopoli, e poscia a Negropont 'e poscia a Vinegia; e questo fue de l'anni 1295."

Cap. 209
"Ma credo che fosse piacere di Dio nostra tornata, acciò che si potessoro sapere le cose che sono per lo mondo, ché, secondo ch'avemo contato in capo del libro nel titolo primaio, e' non fu mai uomo, né cristiano né saracino né tartero né pagano, che mai cercasse tanto nel mondo quanto fece messer Marco, figliuolo di messer Niccolò Polo, nobile e grande cittadino della città di Vinegia."
 
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