Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Benito Mussolini, Il Duce

« Older   Newer »
  Share  
Jacopo Vibio Frentano
view post Posted on 23/7/2009, 13:45 by: Jacopo Vibio Frentano




Naturalmente nicofascista elogia uno dei suoi idoli, ma ahimè come al solito ha torto.
Mussolini era un dilettante, e sostanzialmente un incolto ed un ignorante. Non per nulla era un maestro di scuola. Era un orecchiante che non riuscì ad avere delle proprie idee fino a quando queste non furono funzionali a mantenere il potere. Voltò ogni gabbana possibile, e si guadagnò il titolo di gauleiter della lombardia, ovvero servo di quelli che erano i suoi vecchi nemici, i tedeschi.
I supposti successi del regime in campo pratico sono inesistenti: nel decennio che vedeva l'unione sovietica industrializzarsi (con sacrifici enormi) divenendo la seconda potenza industriale mondiale da zero, l'italia mussoliniana faceva la patetica battaglia del grano, in pratica un suicidio economico. Le bonifiche tanto vantate dal regime erano inferiori a quelle fatte in epoca liberale, e i ponti e le strade allo stesso modo non erano niente che nello stesso periodo gli altri governi non facessero. I successi in politica estera? c'è da ridere. Mussolini si trovò a guidare un paese vittorioso, che era parte del consiglio supremo della società delle nazioni, privo di nemici veramente pericolosi (dopo la distruzione dell'austria) e con una situazione economica si debilitata dalla guerra ma non più di quella della francia o della gran bretagna. In venti anni benito riuscì a bruciare questa posizione prima sperperando il credito internazionale che aveva quale stato favorevole allo status quo ed in funzione anticomunista sovvertendo l'equilibrio delle forze nelle inutili e costose guerre in etiopia e in spagna, peraltro moralmente esecrabili, divenendo così un dittatore considerato da tutti all'estero un "gangster" come lo chiamò chamberlain, poi rinunciò alla vecchia e saggia posizione italiana dell'equilibratore, dell'ago della bilancia schierandosi con la nazione più forte d'europa (la germania), condannandosi così o a finirne vittima o a diventarne satellite. è inutile quì dire che la colpa è degli anglofrancesi: uno statista deve andare oltre gli errori altrui e comprendere quale sia l'interesse del proprio paese. Mussolini fraintese completamente i rapporti di forza e distrusse un equilibrio del quale l'italia, che era un paese fondamentalmente debole, era uno dei principali beneficiari, finendo poi negli anni 30 con il perdere ogni libertà di azione. Tutti i vantati traguardi sociali ottenuti dal fascismo venivano ottenuti all'estero in misura non certo minore e senza dover pagare il prezzo della libertà ad un dittatore totalitarista.
Era un ottimo politico? io direi un abile arrivista ed opportunista, ma come statista, al contrario di hitler o stalin, ma anche di churchill e roosevelt, non valeva niente. Era un qualsiasi idi amin o mobuto, un dittatoruncolo di provincia che alla prima avversità si sgonfiò. I suoi errori non vennero solo dopo il 36, ma furono l'intera instaurazione di un governo bellicista e reazionario, destinato alla guerra.
 
Top
112 replies since 14/7/2009, 19:04   2761 views
  Share