Peppero |
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| CITAZIONE (Bibliotecario @ 22/7/2009, 12:10) In Italia si compra a carrettate olio "Be****li", "Mo**ni", ecc. Non sono oli italiani! Sono oli greci, spagnoli, nordafricani, israeliani! E la qualità è pessima! Le pubblicità sono molto ingannevoli in proposito: giocano sul fatto che la casa madre è in Toscana, e ci fanno pensare che l'olio sia toscano, o umbro, ecc! E tra l'altro non sono neppure soldi che restano in Italia: questi marchi sono erroneamente considerati colonne del made in Italy agroalimentare, ma in realtà appartengono a colossi esteri criminali, come la "K*a*t", la "Nes**é", ecc.. Bisogna acquistare l'olio dal produttore pugliese, lucano, campano, calabrese, ligure, ecc! Abbiamo centinaia di cultivar e specificità, la globalizzazione e il grande mercato vogliono distruggerle! Prodotti di grandissimo pregio e assoluta qualità! Se perdiamo le nostre ricchezze agroalimentari, siamo finiti! La biodiversità del comparto agroalimentare italiano è tutto! Perdonate la foga, ma sono tematiche che mi stanno molto a cuore. Io ricordo i sughi colorati con lo stesso colorante tossico usato per realizzare il lucido da scarpe e proveniente dal Marocco; gli olii da tavola, che erano olii di motore rielaborati, ripuliti dalle impurità e allungati con olio commestibile di scarsa qualità della Spagna; la carne di maiale, animali provenienti dall'Olanda macellati da noi e recanti il marchio di macellazione italiano (e qui cascava il consumatore); le cozze provenienti dai mari d'Oriente fatte passare per prodotti freschi o di vivaio italiano etc. Sulla tavola ci capitano un sacco di fregature e bisogna stare attenti...
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