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Un'altra Katyn

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Nicoliberale
view post Posted on 4/8/2009, 08:25




Un nuovo orrido capitolo si è aggiunto al già ricchissimo «Libro nero del comunismo»: un bis, su scala appena più ridotta, dell’eccidio di Katyn, dove nel 1940 i sovietici trucidarono 20.000 ufficiali e soldati dell’esercito polacco con l’obbiettivo di decapitare la classe dirigente del Paese e renderne così più facile la sottomissione. Secondo il settimanale polacco «Rzecspospolita», un’altra fossa comune, contenente i corpi di circa 3.500 militari, appartenenti alla Guardia di frontiera o al corpo d’armata del generale Smorawinski, è stata ritrovata a Wlodzimierz Wolynski, nell’attuale Ucraina occidentale. Come a Katyn, tutti avevano le mani legate dietro la schiena e tutti sono stati uccisi con un colpo di pistola alla nuca. La scoperta, in realtà, risale a dodici anni fa, ma per ragioni non ben chiare le autorità di Kiev ritennero allora di metterla a tacere in attesa di ulteriori accertamenti, e soltanto ora hanno reso questo ennesimo crimine staliniano ufficiale.

La notizia della strage non desterà molto stupore in chi conosce la storia di Katyn, magari attraverso la visione del film di Wajda arrivato di recente - dopo un tentativo di ostracismo - nelle nostre sale. Dal momento che il Cremlino aveva deciso di approfittare delle circostanze belliche per liquidare ogni potenziale resistenza da parte dei polacchi dopo l’annessione della metà orientale del Paese, non c’è in fondo da meravigliarsi che anche questo secondo contingente di prigionieri sia stato brutalmente trucidato. Ma la rivelazione non mancherà di avere ripercussioni sui rapporti tra Varsavia e Mosca, che ancora oggi risentono della vicenda di Katyn e che non sono certo migliorati dopo l’ingresso della Polonia, fino a vent’anni fa satellite dell’Urss, nell’Unione Europea e nella Nato. Per mezzo secolo, i sovietici avevano negato ogni responsabilità dell’eccidio, attribuendone - contro ogni evidenza e anche contro la geografia - la colpa ai tedeschi. Solo nel 1990, dopo la caduta del muro di Berlino e con l’impero sovietico già in piena agonia, Gorbaciov ammise il crimine, commesso dalla famigerata Nkvd, e presentò le sue tardive scuse alla Polonia. Seguì un lungo periodo in cui russi e polacchi collaborarono nella ricostruzione degli eventi, nel tentativo di arrivare, se non altro, a una memoria condivisa. Ma quattro anni fa, nel quadro della sua politica di restaurazione imperiale (e forse per ritorsione contro la stretta collaborazione di Varsavia con l’America di Bush) Putin diede ordine di interrompere il trasferimento di informazioni alla Polonia e la ricerca dei responsabili, riprendendo la vecchia linea dura.

Il magistrato responsabile dell’indagine, in un comunicato che a Varsavia brucia ancora, dichiarò che «Katyn non fu né un genocidio, né un crimine di guerra, né un crimine contro l’umanità: non esistono perciò assolutamente le basi per parlarne in termini giuridici»: un tentativo di cancellare la verità, o addirittura di riportare indietro l’orologio della storia. Con questo, sulla vicenda tornò naturalmente a piombare, da parte russa, anche la cappa del segreto di Stato.

La reazione dei polacchi fu - al momento - durissima, e anche a livello popolare ci fu l’ennesima esplosione di sentimenti antirussi, che il toccante film di Wajda non ha certo contribuito a smorzare. Per capire questa ondata di indignazione, bisogna immaginare che cosa sarebbe successo in Italia, se un giorno i tedeschi avessero negato ogni responsabilità in tutte le stragi compiute nella penisola, a cominciare dalle Fosse Ardeatine.
Non sappiamo se la denuncia del nuovo massacro, 12 anni dopo la scoperta materiale dei cadaveri, sia uno scoop di «Rzecspospolita» o sia stata in qualche modo pilotata dal governo di Varsavia per mettere in imbarazzo i russi, costringerli a una nuova inchiesta e riaprire in qualche modo anche il capitolo di Kaytn. Alla luce della nuova politica putiniana, è probabile che il Cremlino non reagisca o torni a negare, come ai tempi dell’Urss, qualsiasi coinvolgimento. Magari, visto che il ritrovamento è stato fatto in Ucraina, che con Mosca è ai ferri corti, parlerà di complotto.

Una sola cosa è certa: la storia di questi 3.500 nuovi martiri avrà una vasta eco non solo in Polonia, ma in tutto l’Est europeo sottoposto fino a vent’anni fa alla dominazione sovietica: a dimostrazione che per chiudere certe ferite non basta neppure lo scorrere dei decenni.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=371630
 
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view post Posted on 4/8/2009, 08:41
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I Polacchi non amano nè i Tedeschi nè i Russi...sono una nazione sfortunata e coraggiosa.
 
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view post Posted on 4/8/2009, 11:29
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Ovviamente ci sarà anche chi è pronto a negare che furono vittime dello stalinismo e tenterà di attribuire il tutto al nazismo piuttosto che al comunismo...
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 4/8/2009, 12:39




crimini stalinisti......non cè dubbio....infono sono cose rispute,ancche se oco pubblicizzate
 
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mattia--
view post Posted on 11/8/2009, 14:01




Stalin e il massacro di Katyn

Oleg Shenin - Il ruolo di J.V. Stalin e del Partito Comunista (Bolscevico) dell'Unione Sovietica nella grande guerra patriottica del 1941-1945

http://www.communisme-bolchevisme.net/Le_b...o_di_Stalin.htm

Con una ostinazione maniacale, la borghesia si industria ad inculcare nella coscienza collettiva il mito delle "crudeltà di Stalin" a proposito dell'esecuzione nell’aprile 1940 – ad opera delle truppe del Ministero dell’Interno nel bosco di Katyn, vicino a Smolensk – di 10.000 ufficiali polacchi. Nel 1993, accecato da un anticomunismo feroce, il regime di Boris Eltsin ha riconosciuto, per interesse politico, questa falsificazione, questa gigantesca provocazione. Infatti, ancor prima della liberazione di Smolensk da parte dell'Armata Rossa, gli esperti internazionali della commissione inviata dai tedeschi avevano avuto modo di constatare che le pallottole nei cadaveri erano di marca tedesca (GEZO, serie D, calibro 7,65). L’8 maggio 1943, il bugiardo patologico Goebbels scriveva nel suo diario: «Purtroppo (che sfortuna) sono state trovate munizioni tedesche nelle fosse di Katyn...Se il nemico è conoscenza di questo fatto, saremo costretti a rinunciare a tutta la storia di Katyn. » L'emigrazione polacca, il "governo in esilio" di Sikorsky, hanno particolarmente insistito in questa versione. Stalin ha energicamente dichiarato: « Sbarazzeremo la Polonia dal Governo emigrato.» Ha categoricamente respinto che esistesse una «pressione sul governo sovietico nell’intento di strappargli rivendicazioni territoriali nei confronti dell’Ucraina sovietica, della Bielorussia sovietica e della Lituania sovietica.» In un colloquio privato, Roosevelt dichiarò che una parte importante del suo elettorato era di origini polacche e baltiche...E benchè «egli fosse personalmente d'accordo con Stalin circa lo spostamento del confine russo-polacco verso ovest ... non poteva appoggiare pubblicamente tale programma in quel momento. »
 
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view post Posted on 11/8/2009, 14:09
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Questo viene da wikipedia:
CITAZIONE
Nel 1989 studiosi sovietici rivelarono che Stalin aveva effettivamente ordinato il massacro, e nell'ottobre 1990 Mikhail Gorbachev porse le scuse ufficiali del suo paese alla Polonia, confermando che la NKVD aveva giustiziato i prigionieri e aggiungendo l'esistenza di altri due luoghi di sepoltura simili a quello di Katyn: Mednoje e Pyatikhatki. Il leader sovietico, però, sostenne che i documenti cruciali, tra cui l'ordine di fucilare 25 mila polacchi senza neppure avanzare contro di loro un capo di imputazione, non si sapeva dove fossero. Si può affermare che la vicenda può dirsi conclusa solo con la presidenza di Boris Eltsin.
Nel 1992 alcuni funzionari russi rilasciarono documenti top secret del «Plico sigillato n. 1». Tra questi vi era la proposta del marzo 1940 di Lavrentij Beria, di passare per le armi 25.700 polacchi dei campi di Kozelsk, Ostashkov e Starobels e di alcune prigioni della Bielorussia e dell'Ucraina occidentali, con la firma (tra gli altri) di Stalin; estratti dell'ordine del Politburo del 5 marzo 1940; e una nota di Aleksandr Shelepin a Nikita Khrushchev del 3 marzo 1959, con informazioni sull'esecuzione di 21.857 polacchi e con la proposta di distruggere i loro archivi personali.

Le investigazioni che accusano delle uccisioni lo stato tedesco piuttosto che quello sovietico, sono state usate per screditare il Processo di Norimberga nel suo complesso, spesso in supporto al revisionismo dell'Olocausto, o per mettere in discussione la legittimità e/o la saggezza di usare la legge penale per proibire la revisione dell'Olocausto. Si deve notare che esistono alcuni studiosi che negano la colpevolezza sovietica, dichiarano falsi i documenti declassificati e cercano di dimostrare che i polacchi vennero uccisi dai tedeschi nel 1941 (nonostante dalle autopsie sia evidente la differenza di un anno in un cadavere, e i cadaveri portassero uniformi invernali, mentre i tedeschi invasero l'Urss in estate).

Durante la visita in Russia di Aleksander Kwasniewski, nel settembre del 2004, funzionari russi annunciarono la volontà di trasferire tutte le informazioni sul massacro di Katyń alle autorità polacche non appena fossero state declassificate. Nel marzo 2005 le autorità russe hanno posto fine ad una investigazione durata un decennio. Il pubblico ministero militare capo russo Alexander Savenkov ha dichiarato che il massacro non fu un genocidio, un crimine di guerra o un crimine contro l'umanità e che «Non esistono assolutamente le basi per parlarne in termini giuridici». Nonostante le dichiarazioni fatte in precedenza, 116 dei 183 volumi di documenti raccolti durante l'investigazione russa, così come la decisione di porvi fine, sono state coperte da segreto.

A causa di ciò l'Istituto nazionale per il ricordo polacco ha deciso di avviare una sua indagine. Un gruppo di magistrati guidati da Leon Kieres ha dichiarato che cercherà di individuare i nomi di coloro che ordinarono ed eseguirono le uccisioni. Inoltre, il 22 marzo 2005, il Sejm (parlamento) polacco ha approvato all'unanimità un atto con il quale si richiede che sugli archivi russi venga tolto il segreto. Il Sejm ha inoltre richiesto alla Russia di classificare il massacro di Katyń come genocidio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Katy%C5%84
 
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Uomo d'Acciaio
view post Posted on 11/8/2009, 14:14




Genocidio??? Ma siamo matti?

Erano in un contesto storico particolare( II guerra mondiale) e la classe dirigente polacca era di gran lunga ostile all'Unione Sovietica.

Sono state uccise 20.000 persone, mica 200 milioni.
 
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view post Posted on 11/8/2009, 14:18
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E ti pare normale che si amazzino 20000 persone per poi cercare di nasconderlo??????Alla fine della Seconda Guerra Mondiale parte della Polonia orientale finì inglobata nell'Unione Sovietica...
 
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mattia--
view post Posted on 11/8/2009, 14:27




be il fattto che i documenti riguardanti le responsabilità sovietiche su katyn siano usciti proprio all'indomani della salita al potere dell'ubriacone Eltsin mi sembra che dica tutto sulla loro autenticità.
se essi fossero stati autentici perchè non desecretarli dopo il 20 congresso del PCUS che ha rivelato al mondo tutti i presunti crimini di Stalin, presunti crimini al cui confrotno questo impallidisce.
D'altronde perchè Goebbels avrebbe dovuto mentire sul suo diario personale, un documento che tra l'atro è reperibile da tutti al contratio di questi famosi "plichi segreti" .
 
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mangusta11
view post Posted on 11/8/2009, 14:35




uomo d'acciao mo me hai veramente rotto.

basta con queste tue emerite idiozie,mi hai rotto veramente.

avevo promesso a peppero di contenermi ma con questa emerita cazzata che hai detto non c'e' la faccio.

BASTA vattene da questo forum non vogliamo sentire le tue cazzate,sei veramente ottuso,ma ti renti conto cosa hai detto.
ma io solo per questa frase te bannerei a vita.hai insultato 20.000+3.500 persone uccise dai bastardi comunisti e neghi pure l'evidenza.ma vattene va'.

un solo grido MORTE AL COMUNISM0


di sotto riporto le parole di uomo d'acciao cosi n se le cancella non potra negare


Genocidio??? Ma siamo matti?

Erano in un contesto storico particolare( II guerra mondiale) e la classe dirigente polacca era di gran lunga ostile all'Unione Sovietica.

Sono state uccise 20.000 persone, mica 200 milioni.


Edited by mangusta11 - 11/8/2009, 15:38
 
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view post Posted on 11/8/2009, 14:38
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MANGUSTA CONTROLLATI PER CORTESIA.....
 
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mangusta11
view post Posted on 11/8/2009, 14:39




saracino scusami non c'e' la faccio

non lo sopporto piu',questa messaggio che ha detto per me' un insulto alla memoria di quei caduti ed io queste cose non le tolero.

ancora scusami
 
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Uomo d'Acciaio
view post Posted on 11/8/2009, 14:41




CITAZIONE (mangusta11 @ 11/8/2009, 15:35)
uomo d'acciao mo me hai veramente rotto.

basta con queste tue emerite idiozie,mi hai rotto veramente.

avevo promesso a peppero di contenermi ma con questa emerita cazzata che hai detto non c'e' la faccio.

BASTA vattene da questo forum non vogliamo sentire le tue cazzate,sei veramente ottuso,ma ti renti conto cosa hai detto.
ma io solo per questa frase te bannerei a vita.hai insultato 20.000+3.500 persone uccise dai bastardi comunisti e neghi pure l'evidenza.ma vattene va'.

un solo grido MORTE AL COMUNISM0


di sotto riporto le parole di uomo d'acciao cosi n se le cancella non potra negare


Genocidio??? Ma siamo matti?

Erano in un contesto storico particolare( II guerra mondiale) e la classe dirigente polacca era di gran lunga ostile all'Unione Sovietica.

Sono state uccise 20.000 persone, mica 200 milioni.

Chiedo seriamente che vengano presi provvedimenti per questo utente che non fa altro che insultarmi.
 
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mangusta11
view post Posted on 11/8/2009, 14:42




e chissa come mai...
 
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view post Posted on 11/8/2009, 14:42
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Condivido le tue opinioni:anch'io ritengo che Katyn è una della pagine più buie della Polonia e che il Comunismo non ha mai pagato per questo orrido crimine.
 
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30 replies since 4/8/2009, 08:25   282 views
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