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Italiani all'estero: cittadini di serie B

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Char08
view post Posted on 22/10/2009, 20:07




Gli italiani all'estero: cittadini di serie B...




Gli italiani emigrati all’estero, vengono spesso visti dai loro concittadini rimasti in patria come persone ricche, benestanti, a cui tutto va bene nella vita.
Molti italiani quando parlano di persone emigrate le definiscono americani, svizzeri, australiani etc, a seconda del loro nuovo Paese di residenza e, vengono spesso trattati da stranieri.
Avendo vissuto 26 anni in patria mi è capitato spesso di sentire discorsi tipo “loro stanno bene, si sono comprati una bella casa con giardino”, oppure “mi hanno mandato una foto in cui si vede la loro auto… altro che la mia” non pensando neppure che magari sulla casa in questione stanno pagando un mutuo e, che in un paese come gli Stati Uniti le auto normalmente hanno tutte dimensioni piú grandi.
Attualmente vivo in Svizzera da circa 3 anni e quando torno in patria mi sento spesso dire che sono fortunata a vivere nel paese delle banche, dove tutto è ordinato e pulito, la gente piena di soldi etc.
Trovo la cosa un tantino fastidiosa, innanzitutto perché purtroppo anche qui in Svizzera ci sono i poveri, la maggior parte di loro ha una dignità e cerca di nascondere questa situazione ma, alla chiusura dei supermercati sono in molti a racimolare gli scarti della giornata, oppure a servirsi delle mense benefiche offerte da qualche struttura umanitaria.
Ma analizziamo piú da vicino la situazione degli italiani emigrati.
Molti nostri connazionali hanno lasciato il paese per volontà, per cambiare vita, fare nuove esperienze etc ma sono moltissimi quelli che hanno lasciato la loro terra a malincuore e che sono andati via poiché in patria non avevano opportunità lavorative e, quindi sbocchi per il futuro.
Questi ultimi attaccatissimi alla madrepatria hanno fondato delle associazioni, luoghi di incontro dove si gioca a carte, si beve o mangia qualcosa di tradizionale, dove vengono trasmessi dei film italiani e vengono organizzati degli eventi commemorativi in ricordo dei primi emigranti o di festa per festeggiare qualche ricorrenza italiana come il 25 aprile.
In questi luoghi moltissimi parlano della loro terra di origine e della voglia di tornare ma, la maggior parte delle volte rinunciano poiché i loro figli hanno a loro volta famiglia e lavoro nel nuovo Paese di residenza, perché in Italia la vita da quando è arrivato l’Euro è troppo cara, o ancora perché i servizi e le strutture pubbliche italiane non offrono un servizio efficiente come quello a cui si sono abituati nel nuovo paese di residenza.
Spesso anche i figli degli emigranti hanno un forte attaccamento alla loro terra e la volontà di vivere nella terra dove sono nati e cresciuti i loro antenati ma sono costretti a rinunciare a causa della carenza di lavoro o degli stipendi troppo bassi.
Molte persone emigrate, col lavoro nel Paese straniero si sono comprati o costruiti una casa in Italia con l’idea di andarci a vivere appena raggiunta l’età pensionabile ma, anche in questo caso molti rinunciano a causa di uno dei motivi sopra menzionati e questa abitazione viene pressoché usata solo qualche mese all’anno per le ferie se non addirittura venduta.
La situazione di cui sopra è uguale dal Trentino alla Sicilia.
Inoltre come vengono trattati gli italiani emigrati dalla loro patria?
Innanzitutto se hanno bisogno di cure mediche urgenti devono farsi pagare e/o rimborsare dalle assicurazioni sanitarie presso cui sono assicurati nel paese di residenza estero come un qualsiasi straniero (gli immigrati invece, anche se clandestini vengono curati gratis e non sono neppure tenuti a dare le loro generalità…);
Se hanno una casa in Italia, molti comuni non gliela riconoscono come prima casa e sono quindi soggetti a pagare l’ICI;
Le tasse per la spazzatura molto spesso la devono pagare come se in quella casa ci vivessero tutto l’anno;
Se hanno dei figli non gli viene riconosciuto alcun bonus bebè perché ormai sono stranieri (peró agli stranieri in Italia che magari hanno dei figli all’estero glielo danno…).
Alla luce di ció mi pare che nei confronti dei cittadini emigrati ci sia una certa discriminazione!
Ho sentito parecchi politici soprattutto di sinistra fare la voce grossa al fine di accogliere e aiutare tutti gli stranieri che arrivano nel nostro paese clandestinamente perché poverini, sono disperati ma i nostri connazionali? Non dovrebbero essere tutelati? Perché quando tornano nella loro terra di origine vengono trattati da stranieri? Molti nostri connazionali emigrati soprattutto in Paesi piú poveri tipo il Sud America si trovano in gravi difficoltà eppure non mi pare che l’Italia si preoccupi molto per loro… cosa dobbiamo pensare che siano cittadini di serie B?
Qualche anno fa mi recai in Argentina e a Buenos Aires in un negozio di souvenir nel quartiere della Boca (dove si insediarono moltissimi emigranti genovesi) incontrai una signora di origine italiana la quale mi raccontó la sua storia:
nata in Argentina da genitori italiani, si sposó con un italiano romano con cui si trasferí a vivere appunto a Roma. I due ebbero 3 figli e la vita nella capitale scorreva come quella di molte altre persone “normali” finchè suo marito morí e lei si ammaló di cancro uscendone per miracolo.
A seguito della malattia lei non potè piú lavorare (era infermiera in un noto ospedale della capitale) ed i 900 € al mese di pensione che prendeva tra la riversabilità del marito e la sua pensione di invalidità ovviamente non erano sufficienti per continuare a vivere a Roma e mantenere 3 figli, cosí a malincuore tornó a vivere in Argentina dove il costo della vita è piu basso.
Ricordo che con le lacrime agli occhi mi disse “salutami la mia bella Italia perché non so se potró mai tornare a rivederla”.
Ora io mi domando perché il nostro Paese non fa nulla per queste persone?
Ripeto gli emigranti NON sono cittadini di serie B, sono persone che si sono trasferite all’estero per lavorare e un Paese come l’Italia dovrebbe guardare a questi cittadini come un genitore guarda i suoi figli e dare prioritá a questi invece di pensare a opere pseudo-umanitarie in giro per il mondo o accogliere cittadini di altri paesi che non conoscono la nostra patria o peggio ancora disprezzano i nostri usi e costumi e si approfittano della “bontà” della legge commettendo crimini piú o meno gravi con la consapevolezza che tanto non verranno puniti.
http://www.leganordestero.net/index.php?op...Alatest&lang=it


Che incredibile, una storia di leghista dice tutto..... Non amo un leghista......!!!!!

Edited by Peppero - 23/10/2009, 00:15
 
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«Il Littore»
view post Posted on 22/10/2009, 20:17




Metti la fonte dell'articolo char.
 
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Char08
view post Posted on 22/10/2009, 20:46




Quoto.......
 
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«Il Littore»
view post Posted on 22/10/2009, 21:37




No scusa caro, forse mi sono espresso male.

Ti ho chiesto di dirmi su quale sito hai preso questo articolo :)
 
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view post Posted on 22/10/2009, 23:43
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Questa volta ci penso io, ma mi sa che è l'ultima... <_<
L'articolo è interessante e quoto quanto viene riportato. Certi politici si preoccupano poco dei nostri fratelli, che tra mille difficoltà e senza aiuti economici continuano a mantenere vivo il nome dell'Italia all'estero. E' davvero una cosa vergognosa.
 
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Italoromano
view post Posted on 23/10/2009, 00:42




Non solo, ma mi pare che si faccia pochino, dall'Italia, anche "solo" per tener vivo fra loro l'uso della lingua italiana, che della identità nazionale è insieme il primo simbolo e veicolo: direi che alla fine se non ci fosse la buona volontà degli stessi italiani all'estero di associarsi e comunque riunirsi periodicamente, cosa resterebbe dell'italiano?

Ri-leggendo "Storia dell'Italia moderna", di Gioacchino Volpe, ci si rende conto di come, se non fosse stato per pochissimi politici attivi e (soprattutto) la residua volontà degli italiani emigrati di mantenere comunque un legame colla madrepatria, bè di italiano all'estero rimarrebbe ben poco!

Colla legge sul voto dei nostri connazionali all'estero speravo cambiasse la tendenza, ma ancora non ci siamo direi...che tristezza!!!

Voglio cogliere l'occasione per abbracciare idealmente Chaor08, se non ci fossero quelli come te a porsi certi problemi ed a risvegliare la coscienza di un popolo troppo spesso dimentico del suo passato, della sua identità!

Cordiali saluti a tutti
 
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Char08
view post Posted on 25/10/2009, 13:57




CITAZIONE («Il Littore» @ 22/10/2009, 21:37)
No scusa caro, forse mi sono espresso male.

Ti ho chiesto di dirmi su quale sito hai preso questo articolo :)

Non ti preoccupare niente, stai tranquillo.... Si quello il sito Lega Nord: http://www.leganordestero.net/index.php?op...Alatest&lang=it ( Non trovo altri siti)

Molto ringrazio a te, sei grande fratello d'Italia......Che voglio bene a tutti miei forumisti e siamo fratelli d'Italia!!!!

Ti saluto a te :irredentismo: :irredentismo:

Molto grazie sei benvenuto di fratello italiano, carissimo Italoromano....

Anche io ti abbraccio a tutti i fratelli d'Italia, ringrazio a te sei molto gentile, solidarietà a me!!!!!!

Sono ancora lottato e coraggioso, molto rispetto all'Italia e mio cuore per il tricolore, anche tu tuo grande cuore per il tricolore, sempre pensiero!!!!!!

Ti saluto a te....

Gridi "VIVA ITALIA, GRANDE PATRIA E ORGOGLIOSO D'ITALIA.........." Anche io grido sempre!!!! ;) :irredentismo: :irredentismo:
 
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view post Posted on 25/10/2009, 16:19

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come immagino molti altri di voi, ho parenti in altri paesi, discendenti di emigrati (Brasile e Stati Uniti nel mio caso) e mi fa sempre una grandissima rabbia vedere come lo stato italiano, specie dal dopoguerra, si sia sempre fregato di tutlare l'identità italiana all'estero.
Specie a fronte del positivo esempio che ci dà la Francia e che dovremmo certamente seguire.
I disagi che testimonia Char sono tutti tristemente veri :(

Un abbraccio ideale a tutti i fratelli sparsi per il mondo che sempre più spesso si sentono dimenticati dai loro fratelli rimasti in Italia.
 
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Char08
view post Posted on 27/10/2009, 01:14




CITAZIONE (dardanide @ 25/10/2009, 16:19)
come immagino molti altri di voi, ho parenti in altri paesi, discendenti di emigrati (Brasile e Stati Uniti nel mio caso) e mi fa sempre una grandissima rabbia vedere come lo stato italiano, specie dal dopoguerra, si sia sempre fregato di tutlare l'identità italiana all'estero.
Specie a fronte del positivo esempio che ci dà la Francia e che dovremmo certamente seguire.
I disagi che testimonia Char sono tutti tristemente veri :(

Un abbraccio ideale a tutti i fratelli sparsi per il mondo che sempre più spesso si sentono dimenticati dai loro fratelli rimasti in Italia.

Si molto ringrazio a te sei fratello d'Italia, il tuo cuore sempre per il tricolore, il tuo futuro della libertà italiana :ita: :ita: :ita: .........Anche io!!!!!............

 
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view post Posted on 27/10/2009, 10:09
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CITAZIONE (dardanide @ 25/10/2009, 16:19)
Specie a fronte del positivo esempio che ci dà la Francia e che dovremmo certamente seguire.

La Francia ha sempre mantenuto il suo nazionalismo. In Italia a fine guerra non si poteva parlare di nazione, ma di Stato servo delle potenze vincitrici... :(
 
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Char08
view post Posted on 28/10/2009, 14:56




CITAZIONE (Peppero @ 27/10/2009, 10:09)
CITAZIONE (dardanide @ 25/10/2009, 16:19)
Specie a fronte del positivo esempio che ci dà la Francia e che dovremmo certamente seguire.

La Francia ha sempre mantenuto il suo nazionalismo. In Italia a fine guerra non si poteva parlare di nazione, ma di Stato servo delle potenze vincitrici... :(

La Francia sempre su il suo nazionalismo????? Si meglio il futuro d'Italia diventa nemica e nazionalista :ita: , :grrrr: non voglio il Stato servo delle potenze vincitrici!!!!!!! Gli italiani soffrono e triste sempre servo dei vincitrici :laser: ......

All'Italia libera, un fronte liberazione d'Italia :irredentismo: !!!!!!!

Edited by Char08 - 29/10/2009, 13:14
 
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