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Vincenzo Serrentino

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dalmatino
view post Posted on 1/5/2010, 13:48




ULTIMO PERFETTO DI ZARA ITALIANA

Vincenzo Serrentino (Rosolini,19 settembre 1897 - Sibenik, 15 maggio 1947), era ultimo perfetto di Zara italiana.Fra due settimane saranno 63 anni dalla sua morte.
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Vincenzo Serrentino nacque a Rosolini, presso Noto (Sicilia) il 19 settembre 1897. Frequentò l' Accademia militare di Modena, diventando Sottotenente di fanteria nel 1916. Partecipò alla prima guerra mondiale e nel 1918 giunse in Dalmazia con le prime truppe italiane, sbarcando a Sebenico.Fu anche nelle truppe di D'Annunzio nel 1919,e questa sia stata chiazza nera della sua biografia.
Dal 1919 fu trasferito a Zara, dove rimase fino a quando fu congedato, sposandosi con una ragazza di Zara (dalla quale ebbe tre figli) e lavorando come sindacalista della neo-costituita Provincia di Zara.All'inizio degli anni venti fu tra i principali dirigenti del Fascio di combattimento di Zara. In seguito divenne tenente colonnello delle Camicie nere e, dopo l'occupazione della Jugoslavia da parte delle truppe dell' Asse nell'aprile 1941, fece parte del Tribunale Speciale della Dalmazia, all'interno del Governatorato della Dalmazia.Il 2 novembre 1943 fu nominato Capo della Provincia di Zara dalle autorità della Repubblica Sociale Italiana. Fu la massima autorità della città, quando subì 54 bombardamenti nei mesi successivi.Il 30 ottobre 1944 ricevette l'ordine di lasciare la distrutta Zara e raggiungere Trieste, dove venne catturato dai partigiani jugoslavi nella primavera 1945. Processato come criminale di guerra.
Fu condannato a morte. La sua esecuzione avvenne il 15 maggio 1947 a Sibenik.
Al momento della sua esecuzione Vincenzo Serrentino disse al Cappellano :

« Desidero che le mie ossa vengano sepolte nel recinto del cimitero militare di Zara fra i miei fanti. Per Zara ho vissuto e soltanto a Zara il mio corpo potrà trovare riposo »

L'accusa fu quella di aver contribuito alla condanna a morte in alcuni processi di 43 partigiani jugoslavi.
I familiari ancora attendono dalle autorità croate il permesso di potere identificare la salma, sepolta in un non identificato cimitero di Sebenico.

L'Ironia del destino ha fatto un gioco con Vice (sopranome per Vincenzo Serrentino).Vice giudicava e condannava a morte gli slavi durante la guerra, quando era il perfetto italiano di Zara fascista.Alla fine lui stesso era condannato a morte dagli slavi.

A me personalmente stupisce, come mai Vice non si era trasferito (dopo aver abbandonato Zara) piu' profondo in Italia, invece di trasferirsi in una citta' confinante alla Jugoslavia (Trieste) dove era arrestato dai partigiani jugoslavi.
 
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Daniele Italico
view post Posted on 1/5/2010, 15:20




Il testo è inattendibile in quanto tratto da wikipedia.
 
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dalmatino
view post Posted on 1/5/2010, 16:24




QUOTE (Daniele Italico @ 1/5/2010, 16:20)
Il testo è inattendibile in quanto tratto da wikipedia.

Perxhe?
 
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Daniele Italico
view post Posted on 1/5/2010, 16:35




Perchè non è un enciclopedia seria, su wikipedia può scriverci chiunque, anche un bambino di 7 anni.
 
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dalmatino
view post Posted on 1/5/2010, 17:57




QUOTE (Daniele Italico @ 1/5/2010, 17:35)
Perchè non è un enciclopedia seria, su wikipedia può scriverci chiunque, anche un bambino di 7 anni.

Chiaro.Per questo e' inattendibile.
Per quanto riguarda Serrentino, wikipedia era unica fonte seria ed ampia trovata su di lui.Le altre fonti non le ho trovate.
 
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Il Littore
view post Posted on 1/5/2010, 18:18




CITAZIONE (dalmatino @ 1/5/2010, 18:57)
wikipedia era unica fonte seria

Questa è una bella battuta. :lol:
 
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view post Posted on 1/5/2010, 18:24
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Wikipedia non è per niente seria. Ad ogni modo, ecco uno scritto su Vincenzo Serrentino.

La fine di Serrentino l’ultimo prefetto
Si prodigò per soccorrere gli zaratini nella città semidistrutta da 54 bombardamenti alleati. Catturato dai partigiani titini, fu imprigionato e fucilato il 15 maggio 1947 - di Redazione

Vincenzo Serrentino era zaratino solo di adozione. In realtà era siciliano, nato a Rosolini in provincia di Siracusa, il 19 settembre 1897. Entrato all’Accademia Militare di Modena nel 1915, ne uscì con il grado di sottotenente di fanteria e fu immediatamente spedito al fronte con la II Armata, quella destinata al Grappa. Nel 1919 venne inviato prima a Sebenico, poi a Zara con le truppe italiane, come stabilito dal trattato di pace di Londra del 1918.
Arrivato nella città dalmata a 22 anni, Serrentino fu subito accolto nella comunità italiana, nonostante la differenza di lingua e di cultura. Sposò una ragazza di Zara, ebbe tre figli, divenne segretario generale del sindacato di agricoltura e commercio e in tale veste si adoperò per la restituzione delle terre agli agricoltori italiani, confiscate durante la dominazione asburgica. A Zara lo chiamavano in dialetto «Vize».
Poi arrivò il secondo conflitto mondiale. Per le sue precedenti esperienze belliche a Serrentino venne affidato il comando della difesa territoriale antiaerea con il grado di tenente colonnello. Poi arrivò l’8 settembre 1943. Il giorno 10 un contingente di truppe tedesche entrò in Zara, benevolmente accolto dalla popolazione italiana che temeva soprattutto i partigiani titini e guardava con eguale preoccupazione alle pressioni degli ustascia del nazionalista Ante Pavelic affinché la città venisse annessa ad uno Stato indipendente croato. Una delegazione di zaratini, inviata a Trieste per incontrare il prefetto Bruno Coceani, ottenne un interessamento del ministero dell’Interno della Rsi per la città. Fu così che Vincenzo Serrentino fu nominato prefetto di Zara italiana il 2 novembre 1943. La sera stessa un violento bombardamento angloamericano fece 160 morti, il 28 una seconda incursione ne provocò 200. Tremendi anche gli attacchi del 16 e del 30 dicembre 1943.
Gran parte degli abitanti e delle autorità finirono per abbandonare Zara. Tra le macerie rimasero il prefetto Serrentino e il vice prefetto Giacomo Vuxani, un coraggioso italo-albanese proveniente dalla comunità arberesh di Borgo Erizzo. Serrentino e Vuxani si prodigarono oltre ogni limite per prestare assistenza ai feriti e organizzare un minimo di approvvigionamento alla città distrutta e affamata, distribuendo anche i pochi aiuti che arrivavano fortunosamente via mare da Trieste.
Ma l’epilogo era ormai vicino. Il 30 ottobre 1944 i tedeschi lasciavano definitivamente Zara. Il 1° novembre vi entravano le bande titine. Vuxani venne arrestato (con Pietro Luxardo) il 1° novembre, «Vize» riuscì a fuggire e a rifugiarsi a Trieste finché anche il capoluogo giuliano non cadde in mano agli slavi. Nei terribili quaranta giorni dell’occupazione titina, anche Serrentino venne catturato e imprigionato. Dopo due anni di peregrinazione da un carcere all’altro della Jugoslavia, l’ultimo prefetto di Zara italiana venne fucilato a Sebenico il 15 maggio 1947.
Troviamo il suo nome in due elenchi del 24 gennaio e del 14 ottobre 1946. Con essi la Jugoslavia si rivolgeva alla Commissione alleata per ottenere dall’Italia la consegna dei suoi «criminali di guerra». Fra essi, il generale Mario Roatta, ex capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Mario Robotti, comandante dell’11° Corpo d’Armata, Giuseppe Bastianini e Francesco Giunta, ex governatori della Dalmazia italiana. Anche Vincenzo Serrentino era da considerarsi un «criminale di guerra» e le autorità jugoslave ne chiedevano la consegna nonostante l’ex prefetto languisse già da un anno nelle loro carceri.
In una lettera d’addio al consuocero Riccardo Cecconi, scritta il 14 maggio, giorno precedente la fucilazione, Serrentino aveva espresso la speranza di essere «seppellito nel cimitero di Zara fra i militari italiani». Non fu esaudito, naturalmente. Il luogo della probabile sepoltura è stato individuato lo scorso anno in un vecchio cimitero abbandonato fuori Sebenico dove un tempo venivano sepolti gli stranieri. Ma le autorità di Zagabria non hanno autorizzato ulteriori ricerche. Anche a Serrentino è stato dedicato un libro (Vincenzo Serrentino. Una vita per la patria), scritto da Mario de’ Vidovich, fondatore dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

www.ilgiornale.it/cultura/la_fine_s...ge=1-comments=1
 
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Daniele Italico
view post Posted on 1/5/2010, 18:27




Uno degli autori che ha compilato la pagina di wikipedia ha attinto le informazioni da un sito scritto da un personaggio noto per il suo negazionismo. Personaggio che qui non nomino per non regalargli pubblicità gratuita e di cui abbiamo già parlato in passato.
 
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dalmatino
view post Posted on 1/5/2010, 20:14




Quello che ha postato Peppero, non si distingue molto da quello scritto in wikipedia. :)
 
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view post Posted on 1/5/2010, 20:14
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PUGNA PRO PATRIA SEMPER!!!!

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Un siciliano amante di Zara:altri tempi in cui l'amor di Patria era vivo....
 
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view post Posted on 2/5/2010, 00:10
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CITAZIONE (dalmatino @ 1/5/2010, 21:14)
Quello che ha postato Peppero, non si distingue molto da quello scritto in wikipedia.

Premesso che sono stati quelli di Wikipedia a clonare l'articolo del periodico Il Giornale, vi è da dire che nel testo che hai postato tu si leggono solo cose negative. Non si dice ad esempio che dopo i bombardamenti di Zara Serrentino si prodigò: "oltre ogni limite per prestare assistenza ai feriti e organizzare un minimo di approvvigionamento alla città distrutta e affamata, distribuendo anche i pochi aiuti che arrivavano fortunosamente via mare da Trieste." Inoltre non capisco perchè sorvolare sui particolari del processo-farsa e sulle altre violazioni nei suoi confronti commesse dai titini nel 1947.
 
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dalmatino
view post Posted on 2/5/2010, 14:41




QUOTE (Peppero @ 2/5/2010, 01:10)
Inoltre non capisco perchè sorvolare sui particolari del processo-farsa e sulle altre violazioni nei suoi confronti commesse dai titini nel 1947.

Processo "farsa"?
Non sono proprio sicuro di quello che pensi.
Non dimenticare che Serrentino sia stato responsabile di fucilazione di 47 partigiani slavi.
Ce ne sono documenti chiari che ne danno la prova, e puoi trovarli dentro la wikipedia di Serrentino.
 
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view post Posted on 2/5/2010, 16:09
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Serrentini fu sequestrato in Italia e ucciso in Iugoslavia dai titini con un processo farsa, non certo condannato da un tribunale internazionale.
Riguardo Wikipedia, beh, non è gestita da storici nè da persone imparziali. Come ha già detto qualcuno

CITAZIONE (Daniele Italico @ 1/5/2010, 17:35)
non è un enciclopedia seria, su wikipedia può scriverci chiunque, anche un bambino di 7 anni.

 
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dalmatino
view post Posted on 2/5/2010, 18:01




QUOTE (Peppero @ 2/5/2010, 17:09)
Serrentini fu sequestrato in Italia e ucciso in Iugoslavia dai titini con un processo farsa, non certo condannato da un tribunale internazionale.

Fu sequestrato in Italia e PROCESSUATO in Jugoslavia.Processuato perche' responsabile delle uccisioni dei partigiani JUGOSLAVI e proprio per questo sia stato giusto processuarlo in Jugoslavia.
Proprio per tutto questo non era un processo "farsa", perche' la condanna contro di lui non era inventata (esistono i documenti che testimonaiano la sua responsabilita' ) ma bassata sui fatti veri.La Sentenza era come era, ma il processo, secondo me non era "farsa".
 
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view post Posted on 3/5/2010, 09:13
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CITAZIONE (dalmatino @ 2/5/2010, 19:01)
Fu sequestrato in Italia e PROCESSUATO in Jugoslavia. Processuato perche' responsabile delle uccisioni dei partigiani JUGOSLAVI e proprio per questo sia stato giusto processuarlo in Jugoslavia.
Proprio per tutto questo non era un processo "farsa", perche' la condanna contro di lui non era inventata (esistono i documenti che testimonaiano la sua responsabilita') ma bassata sui fatti veri.
La Sentenza era come era, ma il processo, secondo me non era "farsa".

Non bisogna fare confusione tra "accusa" e "prova" perchè sono due cose diverse. Il processo è stato una farsa perchè hanno agito di nascosto e violando le leggi internazionali. L'hanno sequestrato in Italia (e già questo è un crimine), nascosto in Dalmazia e dopo un anno che stava in carcere hanno fatto le accuse (!) e l'hanno inserito nella lista dei criminali di guerra. Quindi, fingendo di non sapere nulla, i titini che avevano sequestrato e imprigionato Serrentino da due anni, hanno chiesto all'Italia la sua estradizione! Non solo. A condannare Serrentino era il Tribunale del popolo, costituito da persone non imparziali e che nel 1947, in tempo di pace, faceva gettare nelle foibe una marea di civili e innocenti, inclusi i religiosi cattolici (es. Don Bonifacio, Don Buselic etc) e usando lo stesso tipo di accuse. Di Don Buselic, il Tribunale del Popolo di Iugoslavia disse addirittura che si era suicidato. Chiedi ai cattolici d'Istria chi era Don Buselic e in che modo è morto. Se vuoi credere alla propaganda partigiana, fai pure. Se invece vuoi la verità, esamina le fonti italiane e quelle titine e dopo decidi tu.
 
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14 replies since 1/5/2010, 13:48   1140 views
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