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Cristoforo Colombo

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view post Posted on 30/8/2008, 10:44
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Vogliono eliminare la festa di Cristoforo Colombo, quel Columbus Day che ogni anno in America riscuote un gran successo e attira turisti da ogni parte del mondo. La cosa peggiore è che se prima a protestare era uno sparuto gruppo di sud-americani con idee "new-age", ora ci si mettono in mezzo pure gli italiani.
Leggete sotto:

Dal 1937, tutti gli anni ad ottobre, sulla Quinta strada di New York, si svolge la parata del Columbus Day, una celebrazione che, a partire dal 1971, quando fu proclamata festa nazionale degli Stati Uniti, si celebra ogni secondo lunedì del mese di ottobre. Poiché Cristoforo Colombo fu il primo italiano a giungere in quella che è oggi chiamata America, l’evento è sentito in maniera particolare dagli immigrati italiani e dai cittadini statunitensi di origine italiana che, con l’annuale parata, festeggiano quella che considerano la “giornata dell’orgoglio italiano”. Da qualche anno ai festeggiamenti partecipano anche delegazioni ufficiali di regioni italiane e quest’anno ha partecipato anche il Ministro di Grazia e Giustizia della Repubblica Italiana On. Clemente Mastella. Come è universalmente noto, lo sbarco di Colombo nel Nuovo Mondo segnò l’inizio di un’epoca di distruzioni e lutti che portò al genocidio di milioni di esseri umani e l’estinzione fisica e culturale di interi popoli. Fin dai primi giorni della conquista fu chiaro l’intendimento di Colombo e di coloro che benedissero la sua impresa.
Dopo avere inutilmente cercato segni di ricchezza e grandi città sulle coste delle isole che aveva esplorato durante il suo primo viaggio, Colombo fece ritorno in Spagna, lasciando però una parte dei suoi uomini a presidiare l’isola Hispaniola. Scrive in proposito Colombo: “ivi feci eriger tosto una rocca - lasciai gli uomini che sono necessari [Gli indigeni] son privi d’armi, vanno nudi e son troppo timidi; perciò quelli che occupano la rocca solamente possono senz’alcun pericolo saccheggiare l’isola, purché non vadano oltre la legge ed il governo che io diedi”. Quale fosse il governo che Colombo diede a Hispaniola lo si è potuto leggere negli atti originali del processo intentato contro di lui dai sovrani di Spagna alla fine del 1500 e che recentemente sono stati rinvenuti in un archivio spagnolo. L’atto di accusa e le testimonianze dell’epoca parlano di malgoverno, giustizia negata, avidità, violenze a spagnoli e agli indigeni. Per tutte queste imputazioni Colombo fu condannato. Il perdono che successivamente ottenne non attenua le gravissime colpe di cui si macchiò. La condanna di Colombo non modificò in nulla il destino dei popoli indigeni americani. Pochi anni più tardi una Legge Reale ordinò che, prima di intraprendere ostilità contro gli indios i conquistadores dovevano leggere loro una dichiarazione, il cosiddetto requierimento, con cui li si informava della verità della religione cristiana e della necessità di dichiarare la loro sottomissione alla Corona di Spagna e fedeltà al Papa. Se gli indigeni rifiutavano o non rispondevano, cioè sempre, dato che non comprendevano quanto era loro detto in spagnolo o in latino, l’intimazione continuava con questa formula: “Dichiaro che, con l’aiuto di Dio, entreremo con tutte le forze nel vostro paese, combatteremo contro di voi in tutti i modi e vi sottometteremo al giogo ed all’obbedienza dovuti alla Chiesa e alla Corona. Prenderemo voi, le vostre mogli ed i vostri bambini e vi renderemo schiavi e, in quanto tali, vi venderemo e disporremo di voi secondo il volere della Corona. E prenderemo ciò che possedete, vi arrecheremo ogni offesa e danno possibile come ai servi che non obbediscono, rifiutano di ricevere gli ordini del loro signore, gli oppongono resistenza e lo contraddicono”. Niente di quanto era minacciato era più facile a farsi per gli spagnoli che, avvezzi a queste pratiche a casa propria, non si posero alcun limite con i “selvaggi”. Del resto, ben prima che il requierimento entrasse in vigore, Colombo stesso aveva catturato e rapito centinaia di uomini e donne indigene per portarli come schiavi e trofei in Spagna.
Non può stupire quindi che, a partire dal 1992 (anno delle celebrazioni del cinquecentenario della “scoperta”), in tutte le Americhe si sia andato espandendo un movimento indigeno di protesta contro le celebrazioni del Columbus Day. Sono in particolare gli indigeni nord-americani che chiedono con forza di trasformare questa festa che, senza alcun pudore, celebra l’uomo che ha dato avvio alla colonizzazione e alla conquista della loro terra. Dovrebbe bastare il buon senso per capire l’indelicatezza di tali festeggiamenti, tanto più che gli indiani d’america non pretendono di imporre drastici divieti, ma chiedono solo di non considerare più questa ricorrenza come festa nazionale. Essi considerano che un festa nazionale può considerarsi tale solo quando è condivisa dall’insieme dei cittadini di una nazione, e gli indigeni nord-americani sono cittadini americani come lo sono gli italo-americani.
Nonostante le incessanti proteste dei discendenti degli abitanti originari del nord-america, anche quest’anno, il 7 e l’ 8 ottobre, il Columbus Day è stato celebrato e diversi indiani americani sono stati arrestati per avere disturbato i festeggiamenti. E poiché questa è, senza ombra di dubbio, la festa degli italo-americani è a loro che noi, sostenitori delle richieste degli indigeni nord-americani, intendiamo rivolgerci.
Noi sappiamo che moltissime comunità ed organizzazioni di italo-americani respingono le richieste dei popoli indigeni asserendo che con il Columbus Day non si intendono festeggiare la conquista e la colonizzazione, ma il coraggio, l’ingegno e l’audacia dimostrata dagli italiani nel Nuovo Mondo, valori che sarebbero simboleggiati idealmente dal navigatore genovese.
Noi ci limitiamo ad evidenziare agli italo-americani quanto più sopra brevemente accennato e facciamo notare che la lunga storia italiana è stata illuminata da molti personaggi che ben più appropriatamente che non Colombo danno lustro al nostro paese ed ai discendenti degli italiani emigrati nelle Americhe.
Ci auguriamo che i nostri connazionali vogliano cominciare a valutare diversamente le richieste dei Nativi Americani, affinché anche questo giorno possa divenire una vera occasione di orgoglio italiano; un momento nel quale i valori universali di giustizia storica e di equità sociale verso un popolo già oltraggiato e perseguitato non siano ignorati al solo scopo di poter continuare a salire sul carro dei vincitori. La fortuna è già stata molto generosa con Cristoforo Colombo, che scoprì le Americhe cercando le Indie, e che in suo onore ci sia anche una festa nazionale o no non aggiunge né toglie nulla ai suoi meriti di scopritore. Tutt’altra valenza avrebbe, invece, il fatto che a distanza di cinque secoli i discendenti del conquistatore cominciassero a riconoscere anche i diritti dei discendenti dei popoli conquistati.
Sono queste le ragioni che ci inducono a sostenere le richieste degli indigeni americani e a chiedere insieme a loro che il Columbus Day sia abolito come festa nazionale degli Stati Uniti.”

Fatto in Cannara (PG) il 9 ottobre 2007.
Per le Associazioni:

* Il Cerchio - Coordinamento Nazionale di Sostegno ai Nativi Americani,
Borgo San Lorenzo (FI) Antonio Ventre

* Soconas Incomindios, Torino, Hunkapi, Genova
Naila Clerici, Sergio Bugolotti

* Gaia Terra, Roma, Wambli Gleska, Ravenna
Maurizio Rosace, Massimiliano Galanti

* Kiwani, Firenze, AlterNATIVI, Roma
Luisa Costalbano, Vittorio Delle Fratte

* Huka Hey, Pordenone, Progetto Todos Juntos, Varese
Auro Basilicò, Alessandra Marangon

* Coordinamento per il Monte Graham, Spilamberto (MO), Iktomee Castelmarte (CO)
Corrado Baccolini, Giuliano Pozzi

* Nativi Americani.it (LI)
Alessandro Profeti


SPOILER (click to view)
tratto da petitiononline.com


Ma che vadano tutti a..........
 
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view post Posted on 1/9/2008, 11:38
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Facciano le petizioni per buttare fuori i parassiti che stanno al Governo o in Parlamento (e sono tanti), anzichè per le cose che danno lustro al nostro Paese...
 
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view post Posted on 1/9/2008, 21:00
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A proposito, stasera in TV su La7 c'è "l'ultimo dei mohicani" con Russell Means, l'uomo che definì il navigatore genovese "pagliaccio ridicolo", che è sostenuto dai signori di sopra e che si sta battendo per l'abolizione della ricorrenza. Vorrebbe rimpiazzare la suddetta festa con quella de "Il giorno dei nativi". Dimentica che prima dell'arrivo di Colombo i nativi non erano così civili e pacifici come ce li descrive e praticavano già la schiavitù, la vivisezione, le uccisioni rituali di adulti e bambini, il taglio della testa o lo scotennamento, il cannibalismo...
 
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Boomslang93
view post Posted on 5/9/2008, 19:52




QUOTE (Peppero @ 1/9/2008, 22:00)
A proposito, stasera in TV su La7 c'è "l'ultimo dei mohicani" con Russell Means, l'uomo che definì il navigatore genovese "pagliaccio ridicolo", che è sostenuto dai signori di sopra e che si sta battendo per l'abolizione della ricorrenza. Vorrebbe rimpiazzare la suddetta festa con quella de "Il giorno dei nativi". Dimentica che prima dell'arrivo di Colombo i nativi non erano così civili e pacifici come ce li descrive e praticavano già la schiavitù, la vivisezione, le uccisioni rituali di adulti e bambini, il taglio della testa o lo scotennamento, il cannibalismo...

1) Quelle erano le civiltà sedentarie del Centro America.
2) Ah e allora arrivano gli Europei e li ammazzano tutti.
 
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view post Posted on 6/9/2008, 00:13
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No, te l'assicuro. Inoltre con nativi si intende tutti coloro che abitavano le Americhe prima di Colombo, i quali, ricordiamo, derubarono e uccisero il nostro Giovanni Caboto, suo figlio nonchè l'equipaggio.
Gli europei di cui si parla sono spagnoli, inglesi, portoghesi, olandesi, francesi... ma non italiani.

SPOILER (click to view)
Riguardo i nativi e i loro crimini all'epoca di Colombo, c'è un testo di circa 250 pagine con nomi, date, fatti: "Cannibalism, Headhunting and Human Sacrifice in North America: A History Forgotten" di George Franklin Feldman - editore: Alan C. Hood & Company - anno: 2008
 
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Boomslang93
view post Posted on 6/9/2008, 12:14




Certi obbrobri erano praticati anche in Europa, e comunque non è una ragione sufficiente a giustificare il genocidio e il furto delle terre.
 
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view post Posted on 6/9/2008, 14:20
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CITAZIONE (Boomslang93 @ 6/9/2008, 13:14)
Certi obbrobri erano praticati anche in Europa, e comunque non è una ragione sufficiente a giustificare il genocidio e il furto delle terre.

Nessuno giustifica ciò che fecero gli inglesi, francesi e spagnoli. -_-


 
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Boomslang93
view post Posted on 7/9/2008, 12:34




E allora perchè festeggiare il giorno di "maledizione" dei popoli nativi d'America?
 
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view post Posted on 7/9/2008, 14:10
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Innanzitutto non è giorno di maledizione. Essendo una festa, tutti sono partecipi. I nativi sono dei furboni, quasi come i nostri indipendentisti. Strumentalizzano la cosa per tirare acqua al proprio mulino. Vuoi sapere perchè fanno il processo all'italiano Colombo e non ai veri sfruttatori europei, soprattutto iberici? Perchè molti nativi hanno cognomi come Ramirez, Valdes, Cardona, Barros, Ribeiro, Lopez, Bolanos, ecc. Se lo facessero, attaccherebbero le loro stesse radici. Idem per ciò che riguarda i nativi di origine francese o inglese (come appunto Russell Means). Colombo invece è il capro espiatorio perfetto. Un italiano.
 
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Boomslang93
view post Posted on 7/9/2008, 14:28




Per me stai attribuendo troppa furbizia che non c'è. Fa niente.
 
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view post Posted on 7/9/2008, 14:49
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Colombo fu il primo europeo a tracciare la rotta tra l'Europa e l'America ma lavorò per conto terzi. Lo sfruttamento avvenne per opera di coloro che si divisero quelle terre: francesi (Canada), inglesi (Nord-America) e iberici (Centro-Sud-America). L'Italia è assolutamente fuori da questo contesto e chiamare in mezzo Colombo è una strumentalizzazione.
Inoltre i nativi sono anch'essi colonizzatori e occupatori di terre, essendo entrati in America attraverso lo stretto di Bering.
 
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view post Posted on 29/9/2008, 11:07
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L'altro giorno leggevo su internet di un indio che cercava di salvare l'Amazzonia e la sua tribù dallo sfruttamento selvaggio dei coloni. E' saltato fuori che i soldi che ha raccolto per la tribù li ha spesi per sè. Oltre che di truffa, è stato accusato di omicidio plurimo. Pensate che ha ucciso per derubarli, drogandoli e poi facendoli a pezzi alcuni turisti italiani che hanno avuto la sfortunata idea di fargli visita. Lo scopo era quello di approfondire la loro cultura sugli indios dell'Ecuador.

Il ciarlatano in questione, facendo un rito nello stadio tedesco.
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 2/10/2008, 12:01




io non sono per l'abolizione del columnbus day,ma direi che gli italiani d'america potrebbero trovare un altra data in cui ricordarsi di essere italiani(per esempio commemorare una delle numerose stragi contro i lavoratori italiani in america a cavallo tra 800 e 900
 
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view post Posted on 2/10/2008, 13:11
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Sì, anche. Dico una cosa che non tutti sanno. Il Columbus Day non è nata come festa italoamericana. Anzi, quando è nata, cosa curiosa, gli italoamericani erano esclusi dalla partecipazione. Solo i veri americani potevano festeggiare quella festa e gli italiani venivano discriminati. E' andata avanti così per parecchio tempo. Oggi è la festa di tutti e gli italoamericani sono i primi a difenderla.
 
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Daniele Italico
view post Posted on 5/10/2008, 06:40




Escludere gli Italo-Americani dal Columbus Day è una idiozia. Colombo era italiano no?
 
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