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Italia, Libia, Onu, Francia e petrolio

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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 20/3/2011, 16:17




se gheddafi avesse deciso da un giorno all'altro di espellere l'eni ed affidarsi ai cinesi(ad esempio) saresdti stato della stessa opinione? Da un personaggio come gheddafi io mi posso aspettare solo il peggio...inoltre non sarei cosi catastrofista,i rappresentanti del ribelli hanno fatto sapere che rispetteranno tutti i contratti,e io non credo che gran bretagna ,francia e usa,abbiano l'interesse e la volonta politica di espellerci dalla libia....sarkozy ha voluto dimostarre innanzitutto che la francia conta ancora qualcosa in politica estera,le teorie complottiste prima di essere comprovate hanno bisogno di prove evidenti
 
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Italoromano
view post Posted on 20/3/2011, 16:37




Basti pensare al gran polverone sollevato dalla solita congrega pacifinta quando fu (finalmente) varata la Cavour, ossia la nostra prima vera portaerei (visto che il Garibaldi è un incrociatore portaelicotteri)...
 
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view post Posted on 20/3/2011, 22:10

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credo che sarebbe il caso di aprire una discussione apposita, e non spettezzare l'argomento in mille discussioni diverse in forum diversi...
 
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view post Posted on 21/3/2011, 11:57
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CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 20/3/2011, 16:17) 
se gheddafi avesse deciso da un giorno all'altro di espellere l'eni ed affidarsi ai cinesi(ad esempio) saresdti stato della stessa opinione? Da un personaggio come gheddafi io mi posso aspettare solo il peggio...inoltre non sarei cosi catastrofista,i rappresentanti del ribelli hanno fatto sapere che rispetteranno tutti i contratti,e io non credo che gran bretagna ,francia e usa,abbiano l'interesse e la volonta politica di espellerci dalla libia....sarkozy ha voluto dimostarre innanzitutto che la francia conta ancora qualcosa in politica estera,le teorie complottiste prima di essere comprovate hanno bisogno di prove evidenti

Mazzini, ma cosa conta se lo dicono i ribelli? L'accordo mica era con loro. La prova evidente l'avrai quando la Francia inizierà a occuparsi dei pozzi petroliferi. Per il momento accontentiamoci delle accuse di complottismo fatte da Gheddafi, da giornali come la Pravda, da politici come Ferrero (PRC), Napoli (PDL) e altri ancora.
 
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Char08
view post Posted on 21/3/2011, 13:29




Lega: no neo-colonialismo. La Russa: avremmo fatto a meno del conflitto



ROMA - Mentre i caccia italiani partecipano alla missione Odissey Dawn, il dibattito politico è aperto. E mentre il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli si dice contrario ad un'operazione neo-colonialista, quello della Difesa La Russa assicura che la Lega non ha posto alcun ostacolo all'intervento. Diplomazia e non bombe per il cessate il fuoco sollecita da Repubblica il governatore pugliese Nichi Vendola, che ipotizza una forza di interposizione di pace.

LA RUSSA, VOTO IN AULA? SI', NON CI SOTTRARREMO -
''Si', non e' ancora stato fissato ma non intendiamo sottrarci alla valutazione delle Camere. Dal punto di vista giuridico e' sufficiente il voto delle Commissioni, ma dal punto di vista politico riteniamo che il Parlamento non solo debba essere informato ma debba anche esprimersi''. Risponde cosi' il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi rispondendo a chi gli chiede se ci sara' un voto parlamentare sulla missione in Libia.

LA RUSSA, DA LEGA NO OSTACOLI -
''La Lega non ha frapposto ostacoli'', ''non vedo grandi divisioni nella maggioranza''. Lo ha assicurato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, entrando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri straordinario dedicato alla Libia.

LA RUSSA,RISCHI NON MINORI SE NON AVESSIMO PARTECIPATO - I rischi di possibili ritorsioni per l'Italia non sarebbero stati minori se non ci fosse stata una partecipazione attiva all'operazione, anche perche' - comunque - non sarebbe stato possibile non mettere a disposizione della coalizione internazionale le basi. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a Mattino Cinque. ''Certo che il rischio e' stato messo in conto - ha detto La Russa - anche se noi abbiamo notizie, che io ritengo esatte, della inadeguatezza delle armi in dotazione all'esercito libico di colpire il territorio italiano. Ma ci possono essere altri modi, il rischio c'e': come c'e' in Afghanistan, come c'e' per quanto riguarda tutto cio' che si muove intorno all'oltranzismo islamico, cosi' ci puo' essere anche con la Libia, ma non sarebbe stato minore se non avessimo partecipato all'operazione''. ''Tranne immaginare - ha proseguito il ministro - che non avessimo messo a disposizione neanche le nostre basi, cioe' che ci fossimo schierati nettamente contro la comunita internazionale, contro l'Onu, contro l'America, contro l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, la stessa Germania che si e' astenuta, contro la Russia e la Cina, che avrebbero potuto bloccare con un voto contrario la risoluzione Onu e non l'hanno fatto. Mi sembra - ha continuato La Russa - una visione assolutamente impossibile e quindi, poiche' in ogni caso le nostre basi sarebbero state messe a disposizione, avremmo avuto da un lato lo stesso rischio, forse maggiore, e dall'altro non avremmo partecipato, come conviene ad una nazione come l'Italia, ad un'opera umanitaria che e' quella di proteggere il popolo libico''. Riguardo al missile che venne lanciato contro Lampedusa, La Russa ha ricordato che ''non ci arrivo', arrivo' a poche centinaia di metri, e comunque non dovrebbe essere piu' nella disponibilita' di Gheddafi''.

MARONI,MONITORAGGIO SU FONDAMENTALISTI ISLAMICI -
In seguito alla crisi libica, e' stato deciso di intensificare l'attivita' informativa e investigativa per proteggere gli obiettivi sensibili, e' stato convocato permanentemente il Comitato strategico di analisi antiterrorismo ed e' stato intensificato il monitoraggio di soggetti che in passato hanno evidenziato contatti con il fondamentalismo islamico. Lo ha detto il ministro del'Interno, Roberto Maroni, al termine del COnsiglio dei ministri.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/po...1533231702.html

 
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Van Hanegem
view post Posted on 21/3/2011, 18:25





L’indecisione dell’America che per quasi 60 anni ha presidiato il Mediterraneo, stabilizzandolo sostanzialmente, sta lasciando spazio alle ambizioni neo-imperiali di Francia e Regno Unito. Questa è la vera ragione dell’attacco franco-inglese alla Libia, con timido e riluttante sostegno tecnico degli Stati Uniti, e non certo il motivo umanitario. L’Italia è in grave imbarazzo morale, politico ed economico. Dobbiamo riflettere su come uscire da questa situazione, intanto cercando di capirla.



La vera guerra - indiretta, non spaventatevi - è tra Francia e Italia. Non solo per il controllo delle risorse petrolifere della Libia, ma, soprattutto, per ottenere il mandato proconsolare dagli Stati Uniti, in ritirata, per la gestione del Mediterraneo. Sarkozy ne ha bisogno per: (a) recuperare consenso entro un elettorato nazionalista in vista delle elezioni presidenziali; (b) bilanciare con tale ruolo di potenza lo strapotere tedesco sulle questioni economiche e monetarie nell’Eurozona, cioè per poter finanziare in deficit il consenso in violazione delle euroregole; (c) ergersi a potenza protettrice degli arabi sunniti in alleanza privilegiata con l’Arabia Saudita che si sente sempre meno protetta dall’America.




Da tempo la Francia ha creato una base militare negli Emirati a protezione dei regimi arabi sunniti contro l’Iran sciita. Infatti sta collaborando con i sauditi per la repressione delle popolazioni sciite in rivolta negli Emirati stessi. Parigi, inoltre, ha il problema di contenere la crescente influenza geoeconomica della Cina nell’Africa francofona, obiettivo per cui ha bisogno del sostegno dei movimenti islamisti. Esattamente quelli, maggioritari in Cirenaica, che si sono ribellati al dominio delle tribù tripolitane alleate di Gheddafi cogliendo l’occasione dei moti popolari in Egitto e Tunisia.



Lo scopo finale è quello di portare il petrolio libico entro l’orbita dell’influenza saudita, con un sostanzioso assegno per Parigi se ci riesce. Conoscendo queste cose, Londra si è ingaggiata con la Francia proprio per non lasciarle campo libero, puntando ad obiettivi simili sia proconsolari sia di protettore degli arabi sunniti, questi rilevanti anche perché i loro capitali tengono in vita la piazza finanziaria di Londra.




Lo scenario è molto più articolato, ma quanto detto è sufficiente per almeno far sospettare ai lettori quanto sia ridicolo parlare di primavera araba - pur origine reale dei moti, poi strumentalizzati per giochi di potere - e di interventi umanitari. Prova ne è che la risoluzione Onu, il cui testo prevede azioni limitate, è stata violata da Francia e Regno Unito che stanno portando un attacco militare totale contro le tribù della Tripolitania alleate con Gheddafi a favore di quelle islamiste filo-saudite della Cirenaica, sostenuto dalle televisioni a diffusione panaraba controllate dagli Emirati (Al Jazeera e Al Arabjia).



Gli sviluppi della situazione descritta comportano gravi rischi di danni economici per l’Italia. Quello della perdita delle nostre concessioni petrolifere in Libia sarebbe il minore, pur pesante per l’Eni. Danni sistemici verrebbero dall’instabilità areale creata dall’azione francese che, se fuori controllo, ed è probabile, colpirebbe l’Algeria, regime laico che i sauditi vorrebbero rovesciare, e complicherebbe la stabilizzazione dell’Egitto, inducendo crisi dei rifornimenti energetici, del nostro export, problemi di immigrazione, ecc.

Al momento l’Italia ha deciso di assecondare Parigi per poterla ingabbiare. Ma sarà difficile e bisogna pensare a qualche azione più forte.



http://www.ilsussidiario.net/News/Economia...-Italia/160346/
 
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Il Littore
view post Posted on 21/3/2011, 19:03




E i nostri politicanti da strapazzo null'altro faranno se non dare le italiche chiappe al cugino d'0ltralpe.
 
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Legionarivs
view post Posted on 21/3/2011, 19:10




"Il resto del mondo ha le scimmie. L'Europa i francesi. La cosa si compensa." Arthur Schopenhauer
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 21/3/2011, 19:15




cosa cìè di strano? io per primo non ho mai pensato che le ragioni dell'intervento fossero solo di carattere umanitario.....le guerre umanitarie non esistono,non sono mai esistite......
Il punto è un altro :se qualcuno si illudeva di ottenere una posizione privilegiata nel mediterraneo andando a presso a gheddafi,senza avere alle spalle una diplomazia e un dispositivo miliatre abbastanza forte,oggi forse si è svegliato
 
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Valerio.
view post Posted on 21/3/2011, 19:43




Libia, raid su Tripoli. Italia: senza comando Nato no a basi

TRIPOLI (Reuters) - Le forze leali al leader libico Muammar Gheddafi hanno circondato Misurata, l'unica grande città della Libia occidentale in mano ai ribelli, uccidendo almeno nove persone, tagliando l'acqua agli abitanti e facendosi scudo con le persone. Lo hanno detto oggi alcuni residenti.

Il primo ministro russo Vladimir Putin, intanto, ha detto che la risoluzione dell'Onu che autorizza un'azione militare in Libia rievoca "appelli medievali alle crociate", e anche la Cina ha sollevato critiche mentre le forze occidentali stanno per passare da raid aerei a pattugliamenti aerei.

I primi attacchi aerei, nel weekend, hanno fermato l'avanzata delle forze di Gheddafi a Bengasi e hanno avuto come obiettivi le difese aeree libiche, per consentire agli aerei da guerra occidentali di prendere il controllo dei cieli, ma questo non ha comportato un'avanzata dei ribelli sul terreno.

La Casa Bianca ha fatto sapere che gli Stati Uniti vogliono cedere la leadership delle operazioni in Libia ad altri nel giro di pochi giorni. Il primo ministro inglese David Cameron ha detto che l'intenzione è quella di trasferire il comando alla Nato, ma la Francia ha avvertito che i paesi arabi sono contrari a questa soluzione.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto che se la missione non passerà sotto la guida della Nato, l'Italia riprenderebbe il controllo delle proprie basi perché non potrebbe correre il rischio di far ricadere sul territorio italiano un'azione organizzata e gestita da un altro Paese.

Mentre continuano le dispute sul fronte occidentale, continua anche il bagno di sangue in Libia nonostante il cessate il fuoco proclamato dall'esercito di Gheddafi.

"La gente di Misurata è scesa per le strade, nel centro della città, inerme, nel tentativo di impedire alle forze di Gheddafi di entrare nella città", ha detto un residente a Reuters al telefono.

"Quando si sono riuniti nel centro della città le forze di Gheddafi hanno cominciato a sparare con pistole e artiglieria. Hanno fatto un massacro. Dall'ospedale ci hanno detto che almeno nove persone sono morte", ha riferito un residente che ha detto di chiamarsi Saadoun.

Non è stato possibile avere una conferma indipendente della notizia, perché le autorità libiche impediscono ai giornalisti di raggiungere Misurata.

Nel corso di un intervento alla tv libica ieri, Gheddafi ha promesso ai suoi nemici "una lunga guerra" dopo che le Nazioni Unite hanno autorizzato l'intervento militare nel paese nordafricano scosso dalle rivolte contro il regime quarantennale del rais.

Funzionari a Tripoli hanno detto che un missile, lanciato per uccidere Muammar Gheddafi, ha distrutto un edificio nel suo complesso fortificato, pesantemente bombardato nel 1986 dall'amministrazione Reagan.

"E' stato un bombardamento barbaro", ha detto il portavoce del governo Mussa Ibrahim, mostrando frammenti che a suo avviso provenivano da un missile. "Ciò contraddice americani e occidentali... che attaccare questo posto non era un loro obiettivo".

Un portavoce del commando Africa degli Stati Uniti ha detto che la coalizione ha sparato da 10 a 12 missili contro obiettivi libici nel corso della notte, aggiungendo che il numero di razzi sparati è sensibilmente calato rispetto alle serate precedenti.

"Abbiamo speso le prime 24 ore per stabilire le condizioni per una no-fly zone e ora stiamo passando al pattugliamento", ha detto Vince Crawley.

RUSSIA E CINA CRITICHE

Il primo ministro russo Vladimir Putin ha criticato la risoluzione Onu che autorizza l'intervento militare in Libia, definendola un "appello alle crociate medioevali".

"La risoluzione è sbagliata e imperfetta", ha detto Putin, dopo che la Russia non ha utilizzato il suo potere di veto nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu per bloccare la risoluzione.

"Consente qualsiasi cosa. Sembra un appello medievale alle crociate", ha aggiunto il premier russo.

I quotidiani statali cinesi hanno riferito oggi dell'opposizione di Pechino ai raid aerei in Libia, con il governo cinese che, secondo i quotidiani, ha accusato i paesi della coalizione di violare le norme internazionali e di provocare nuove rivolte in Medio Oriente. Anche la Cina non ha utilizzato il suo potere di veto per bloccare la risoluzione.

I ribelli libici, invece, hanno accolto favorevolmente la seconda ondata di attacchi aerei sulla Libia.

"Il comitato è contrario all'idea di truppe straniere di terra ma incoraggia i bombardamenti contro l'esercito di Gheddafi", ha detto Ahmed El- Hasi, portavoce della coalizione ribelle 17 Febbraio, da Bengasi, roccaforte dei rivoltosi.

El-Hasi ha aggiunto che i ribelli si sono coordinati con le potenze internazionali per quanto riguarda gli attacchi aerei.

"Siamo in contatto. Punto primo, per segnalare la posizione delle truppe di Gheddafi, e punto secondo, per segnalare la posizione dei nostri combattenti, così che non vengano bombardati".

LEGA ARABA CONVOCA RIUNIONE DI EMERGENZA

Gli Stati Uniti, che hanno partecipato agli attacchi aerei con Gran Bretagna, Francia, Italia e Canada, tra gli altri, hanno detto che l'offensiva sta ottenendo risultati. E oggi il governo francese dice di non disporre di informazioni su civili libici uccisi nel corso degli attacchi.

Il ministero britannico della Difesa ha detto che uno dei suoi sottomarini ha sparato di nuovo ieri notte missili guidati Tomahawk.

"Noi e i nostri partner internazionali stiamo continuando le operazioni a sostegno della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha detto un portavoce del ministero.

Anche l'Italia ha annunciato la partecipazione dei suoi aerei alla missione, dopo che le navi e i sottomarini statunitensi e britannici hanno lanciato 110 missili Tomahawk tra sabato notte e ieri mattina.

Il vice ammiraglio Bill Gortney, direttore dello stato maggiore della difesa Usa, ha detto ai giornalisti che non ci sono state nuove attività aeree libiche e che non sono state individuate emissioni radar, ma che invece c'è stata una significativa diminuzione della sorveglianza aerea libica sin da quando gli attacchi sono cominciati, sabato scorso.

Bengasi non è ancora libera dalla minaccia, ha detto Gortney, ma le forze di Gheddafi nell'area sono in difficoltà e "soffrono l'isolamento e la confusione" dopo gli attacchi aerei.

In nottata, ufficiali libici hanno guidato giornalisti occidentali a visitare il complesso di Gheddafi a Tripoli, un'area vasta che comprende la sua residenza privata e caserme militari, batterie anti-aeree e altre installazioni, per vedere quello che a loro avviso era stato obiettivo di un attacco missilistico due ore prima.

Secondo un funzionario governativo libico, negli attacchi aerei tra sabato e domenica mattina sono stati uccisi 64 civili, ma è impossibile verificare in modo indipendente la notizia.

La tv di stato libica ha mostrato immagini, da un ospedale non identificato , di quelle che ha definito vittime "del nemico coloniale": dieci corpi avvolti in lenzuola bianche e blu, e molti feriti, uno dei quali in gravi condizioni, ha detto la tv.

Il segretario della Lega Araba Amr Moussa ha convocato una riunione di emergenza dei 22 stati del gruppo per discutere della situazione in Libia. Ha chiesto un rapporto sul bombardamento, che a suo avviso "ha portato a decessi e ferimenti di molti civili libici".

Il sostegno arabo a una no-fly zone è stato cruciale per il passaggio della risoluzione dell'Onu la settimana scorsa e ha aperto la strada all'azione occidentale per impedire a Gheddafi di uccidere civili mentre cerca di mantenere il potere quarantennale.

Fonte:Reuters ITALIA
 
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Van Hanegem
view post Posted on 21/3/2011, 20:12




IL signore che ha scritto questo articolo è stato consigliere di un paio di presidenti della repubblica. Non è un pellegrino...
 
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The Italian Patriot
view post Posted on 21/3/2011, 23:31




CITAZIONE (Legionarivs @ 21/3/2011, 19:10) 
"Il resto del mondo ha le scimmie. L'Europa i francesi. La cosa si compensa." Arthur Schopenhauer

questa frase era la mia citazione preferita,che avevo messo su Facebook, poi l'ho tolta,non volevo essere razzista...
Odio la Francia...
 
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Char08
view post Posted on 22/3/2011, 00:42




Anche io odio in Francia, così approffittano e ricercano a distruggere all'Italia....
 
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Italoromano
view post Posted on 22/3/2011, 01:24




CITAZIONE (Van Hanegem @ 21/3/2011, 20:12) 
IL signore che ha scritto questo articolo è stato consigliere di un paio di presidenti della repubblica. Non è un pellegrino...

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Hai ragione, Pelanda è uno studioso coi controc...i.

Comunque questa è una costante della storia francese, brigare sovente col "nemico" pur di mantenere - quando non espandere - la propria grandeur, fin dal XVI° quando s'alleò colla Sublime Porta (e difatti a Lepanto la flotta di Parigi non c'era), politica sostanzialmente adottata anche dal Richelieu che dopo aver schiacciato gli Ugonotti (conquista manu militari delle loro "piazze di sicurezza") nell'ambito della famigerata Guerra dei Trent'anni si allea colle potenze protestanti, sino alla Guerra fredda, che vede il governo transalpino prima far fallire il progetto della Comunità Europea di Difesa (1954) eppoi schierarsi decisamente coi peggiori regimi arabi del mediterraneo (=fu Chirac a fornire al primo Saddam tecnologia e sapere nucleare...).
 
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Italoromano
view post Posted on 22/3/2011, 01:29




Che le attuali operazioni aeree non siano finalizzate esclusivamente allo stabilimento della zona di interdizione al volo (mi) pare evidente dall'elenco dei bersagli, colpendo numerosi mezzi corazzati dei lealisti intendono evidentemente fornire del supporto tattico ravvicinato agli insorti per permettergli quantomeno di riprendersi tutta la Cirenaica (e difatti le milizie rimaste fedeli a Gheddafi sarebbero ripiegate su Aghedabia, snodo cruciale), possibilmente sino ai grandi terminal petroliferi riconquistati nei giorni scorsi dai lealisti (è del tutto evidente che, finchè mantiene il controllo delle vie petrolifere, il raìs ha un peso che non può essere ignorato, checchè se ne dica...).
 
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240 replies since 19/2/2011, 07:53   1639 views
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