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Italia, Libia, Onu, Francia e petrolio

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view post Posted on 22/3/2011, 06:37

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ottimo articolo, per fortuna abbiamo cominciato a muoverci per contenere lo smisurato ego francese, ovviamente espresso a nostro danno, come al solito.
 
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view post Posted on 22/3/2011, 06:39

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speriamo la "controffensiva" italiana, di fatto in favore di Gheddafi, abbia il suo effetto.
 
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Van Hanegem
view post Posted on 22/3/2011, 12:32




Io non odio i francesi.
Però mi rendo contro che è difficile chiedere rispetto se siamo i primi a non averne di noi stessi.
I francesi alla fine stanno facendo solo i propri interessi.
 
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view post Posted on 22/3/2011, 14:29
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Meno male che l'Italia ha ribadito il suo "no" alla gestione francese. O se ne occupa l'Onu o si ritirano le basi. Frattini ha finalmente alzato i toni...
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 22/3/2011, 15:05




sarkozy sta facendo un bluff molto pericoloso.....da sola la francia non puo ottenere niente....tranne un po di visibilita mediatica....prevedo un disastro per il buon sarko se non soi da una calmata
 
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Daniele Italico
view post Posted on 22/3/2011, 15:53




Merita la caduta, questo è certo. La Francia ha esagerato, ha voluto strafare e mo ne paga le conseguenze.
 
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view post Posted on 22/3/2011, 16:38
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E' probabile che la Francia si sia accordata con la lega araba, se è vero che questa è contraria all'intervento dell'Onu. Intanto il vescovo di Tripoli si chiedeva come mai l'Italia non ha usato la carta della mediazione. Non so se avete visto Porta a Porta ieri sera, ma La Russa ha fatto capire il perchè. La Russa ha detto che l'Italia non aveva diritto di veto (che non è stato usato da Russia e Cina forse per fare uno "scherzetto" a chi provocava l'attacco, prevedendo un risultato disastroso) e ha concesso le basi solo per non andare contro la comunità internazionale. Adesso, dopo l'insistenza della Francia a voler proseguire la cosa senza Onu, l'Italia ha protestato e lanciato il suo ultimatum (o Onu o niente basi) ricevendo fortunatamente il sostegno della Gran Bretagna. Speriamo che si concluda bene per noi.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 22/3/2011, 19:08




mi ricordo di quando si parlava di un seggio permanente per l'unione europea :rolleyes: .........comunque prevedo che fra poco sarko tornera nei ranghi.....l'unica cosa che mi è chiara è che gheddafi deve farsi da parte,sta a noi trovare il modo piu conveniente per noi
 
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Il Littore
view post Posted on 22/3/2011, 19:09




Se proprio dobbiamo ballare, o si fa come diciamo noi altrimenti niente sala da ballo.
 
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eveline1
view post Posted on 22/3/2011, 19:32




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 22/3/2011, 19:08) 
mi ricordo di quando si parlava di un seggio permanente per l'unione europea :rolleyes: .........comunque prevedo che fra poco sarko tornera nei ranghi.....l'unica cosa che mi è chiara è che gheddafi deve farsi da parte,sta a noi trovare il modo piu conveniente per noi

Scappare dal'Italia. :huh:
 
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Van Hanegem
view post Posted on 22/3/2011, 19:45




Con qualche piagnone in meno staremmo meglio, Eveline...
 
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view post Posted on 22/3/2011, 20:19

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non capisco cosa ti trattenga eveline
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 22/3/2011, 20:55




CITAZIONE (eveline1 @ 22/3/2011, 19:32) 
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 22/3/2011, 19:08) 
mi ricordo di quando si parlava di un seggio permanente per l'unione europea :rolleyes: .........comunque prevedo che fra poco sarko tornera nei ranghi.....l'unica cosa che mi è chiara è che gheddafi deve farsi da parte,sta a noi trovare il modo piu conveniente per noi

Scappare dal'Italia. :huh:

se paragoniamo la figura italina in questa crisi con quella del resto del mondo,ci tocca diventare exstra-terresti,piu che altro :ph34r: :lol:
 
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Italoromano
view post Posted on 22/3/2011, 22:23




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 22/3/2011, 19:08) 
mi ricordo di quando si parlava di un seggio permanente per l'unione europea :rolleyes: .........comunque prevedo che fra poco sarko tornera nei ranghi.....l'unica cosa che mi è chiara è che gheddafi deve farsi da parte,sta a noi trovare il modo piu conveniente per noi

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Il prezzo della presenza francese nella UE - senza la quale, peraltro, una unità europea sarebbe impensabile - consiste nelle cicliche velleità egemoniche di Parigi... ;)




 
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view post Posted on 23/3/2011, 11:26
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Finalmente, il nuovo Napoleone Sarkozy ha ceduto. Adesso il problema è il nuovo alleato di Gheddafi. Se si allea con i terroristi è un male. Se anche il caduto governo laico egizio fa posto a quello islamico, allora sono cavoli amari...

Francia cede, sì alla Nato. 'Comando e' un rompicapo'
Bruxelles, riunione dei 28 membri dell'Alleanza

Dalla sua residenza-caserma di Bab el Aziziya a Tripoli Gheddafi ha arringato ieri sera i suoi sostenitori promettendo la vittoria finale: le bombe della coalizione "mi fanno ridere", ha detto il leader libico.
Liberati a Tripoli i tre giornalisti occidentali arrestati il 19 marzo. Almeno due esplosioni sono state udite prima dell'alba nella capitale libica.
Il presidente americano Obama assicura che una decisione chiara sul comando delle operazioni in Libia arriverà nei prossimi giorni.

GHEDDAFI ESCE E SFIDA, QUESTE BOMBE MI FANNO RIDERE - In una breve apparizione ieri sera dalla sua residenza-caserma di Bab el Aziziya a Tripoli Muammar Gheddafi ha arringato una folla di sostenitori, promettendo una vittoria finale sulle forze della coalizione, e sollecitando gli "eserciti islamici" a schierarsi al suo fianco perché c'é in corso "una nuova crociata scatenata contro l'Islam". Nella sua prima uscita in pubblico dal 15 marzo scorso, il leader libico, vestito di scuro, ha parlato per circa tre minuti - ripreso in diretta dalla tv di Stato - con tono di sfida e ripetendo più volte "sono, qui, sono qui, sono qui la mia casa é qui". La Libia, ha proclamato, "é pronta per la battaglia, che sia breve o lunga" e "alla fine vinceremo noi". "Queste bombe mi fanno ridere - ha esclamato rivolto ai manifestanti che lo acclamavano - Niente mi fa paura, nessun tiranno mi può spaventare". Questi attacchi sono compiuti da "una manica di nazisti che finiranno nella spazzatura della storia", ha affermato il colonnello, aggiungendo che la "miglior difesa antiaerea è il popolo e Gheddafi è in mezzo al popolo". "Ci sono manifestazioni dovunque contro questo attacco non giustificato - ha ancora detto Gheddafi - che viola la Carta dell'Onu". L'area di Bab el Aziziya - già colpita nel 1986 nei bombardamenti Usa contro il regime libica - è stata centrata da un missile domenica sera.

AMBASCIATORI RIUNITI, COMANDO E' ROMPICAPO Dopo l'accordo politico tra Usa, Francia e Gran Bretagna sulla discesa in campo della Nato nelle operazioni militari in Libia, i rappresentanti dei 28 stati membri dell'Alleanza sono riuniti nuovamente a Bruxelles per tradurre l'indicazione in un nuovo schema operativo di comando, che per ora resta un vero e proprio rompicapo. Nonostante l'intesa politica, restano molte le questioni da risolvere. Gli Usa parlano "di ruolo chiave", indicando che la Nato dovrà essere "parte di una struttura di comando internazionale una volta che gli Usa lasceranno" la guida. E indicano come prioritario il coinvolgimento nelle operazioni di paesi che non fanno parte dell'Alleanza, in particolare del mondo arabo. La Francia ha ceduto su questa impostazione, ma con parole che lasciano ampio margine alle ambiguità. Il comunicato stampa dell'Eliseo non parla di un accordo sul "ruolo chiave" della Nato, ma di un accordo "sulle modalità di utilizzo delle strutture di comando della Nato in sostegno alla coalizione". I francesi insistono sull'idea di un "pilotaggio politico" delle operazioni condotto dai ministri degli Esteri della coalizione: una sorta di "cabina di regia" che includerebbe la Nato insieme agli altri protagonisti.

OBAMA RITORNA CON INTESA VICINA SU NATO
dell'inviato Emanuele Riccardi

Ha probabilmente tirato un grosso sospiro di sollievo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, quando il suo collega francese Nicolas Sarkozy gli ha detto che è una buona soluzione mettere le strutture della Nato al servizio di un comando internazionale per le operazioni in Libia. In una conferenza stampa con il presidente salvadoregno Carlos Mauricio Funes, Obama ha detto non aver nessun dubbio che una intesa sul comando delle fasi future dell'operazione Odyssey Dawn verrà raggiunta nei prossimi giorni, anche perché la no-fly zone sulla Libia è stata praticamente ultimata. "Non ho dubbi: avremo chiarezza sul futuro comando" delle operazioni in Libia "nei prossimi giorni", e la Nato ci sta lavorando in queste ore, ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca. Da San Salvador, ultima tappa oggi e domani del suo lungo viaggio in America Latina, Obama può tornare ora a Washington un po' più tranquillo, e affrontare un Congresso che dovrebbe essergli decisamente meno ostile rispetto ai giorni precedenti. I repubblicani - anche quelli più moderati come Richard Lugar - lo hanno accusato di aver portato gli Stati Uniti in guerra senza l'indispensabile appoggio parlamentare, per una operazione dall'esito incerto, e senza che gli Usa fossero minacciati direttamente. I democratici più 'liberal' come Dennis Kucinich dell'Ohio ma non solo lui, si interrogano invece sulla legalità dell'operazione in Libia, dato che ci sono stati bombardamenti pesanti, mentre l'obiettivo è di proteggere i civili, come recita la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Le elezioni presidenziali, alle quali Obama punta ad essere rieletto l'anno prossimo, sono dietro l'angolo, e un passo falso potrebbe essergli fatale, in una direzione come nell'altra. E' vero che un'ampia maggioranza di americani approva la no-fly zone in Libia, ma è anche vero che si tratta di un terzo fronte di guerra, dopo l'Afghanistan e l'Iraq, come ricorda l'incidente verificatosi nelle scorse ore ad un F-15 Usa precipitato in Libia (ma i piloti sono stati recuperati sani e salvi). L'accordo che si sta delineando in seno alla Nato dovrebbe permettere a Obama di mantenere le sue promesse iniziali. Il presidente ha annunciato un impegno statunitense limitato nel tempo come autorizza la Costituzione, accettando di prendere la leadership soltanto all'inizio delle operazioni, quando si trattava cioé di neutralizzare la contraerea libica. Oltre che con Sarkozy, Obama ha parlato per telefono con il premier britannico David Cameron e turco Tayyip Erdogan. Gli aerei turchi non parteciperanno al controllo della no-fly zone, ma Erdogan a questo punto non dovrebbe ostacolare il coinvolgimento della Nato (che si muove per consenso), visto che il cappello dell'intervento non sarà quello dell'Alleanza Atlantica, ma una coalizione di Stati. L'idea della Casa Bianca, condivisa dall'Eliseo, è un comando internazionale che sfrutti le capacità della Nato. Parlando con i giornalisti a bordo dell'AirForceOne, il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes ha detto che "stiamo studiando come sfruttare le capacità all'interno della Nato come parte di una struttura di comando che venga internazionalizzata una volta che gli Usa" si ritireranno dal comando. Rhodes ha precisato che "chiaramente abbiamo una coalizione che includerà nazioni diverse dagli alleati della Nato e non tutti i singoli paesi della Nato parteciperanno (alle operazioni) per il rispetto della no-fly zone".

www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mo...1587570705.html
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240 replies since 19/2/2011, 07:53   1639 views
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