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Napolitano, le donne e l'8 marzo

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view post Posted on 8/3/2011, 15:48
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8 marzo, Napolitano: ''Le donne ridotte a oggetto dal consumismo''
Roma, 8 mar. - (Adnkronos) - No a "un'immagine consumistica che riduce la donna da soggetto a oggetto". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea l'esigenza di una inversione di rotta rispetto all'immagine femminile, celebrando al Quirinale la 'Giornata internazionale della donna', alla presenza fra gli altri dei ministri dell'Istruzione Mariastella Gelmini e delle Pari opportunita' Mara Carfagna.
"In Italia, come in tutti gli stati democratici, le donne hanno raggiunto molti obiettivi, ma in questo viaggio verso la parità c'è stata una forte accelerazione nell'ultimo cinquantennio", ha esordito il capo dello Stato. "Il merito - ha aggiunto - si deve soprattutto all'impegno combattivo delle donne, alla loro capacità di unirsi e di rivendicare con fermezza i propri diritti. Oggi si può affermare che il grado d'impegno delle donne per la parità, l'affermazione del loro ruolo nei vari ambiti sociali, il livello di uguaglianza, di dignità e di considerazione di cui esse godono sono tra i principali indicatori della maturità e dello stato di salute dei sistemi democratici".
Tuttavia "le donne italiane sono ancora lontane dall'aver conquistato la parità in molti campi: basti ricordare il divario di genere che risulta nella rappresentanza politica, nei media, in qualche carriera pubblica, nella conduzione delle imprese e più in generale il divario e le strozzature che pesano nell'accesso delle donne al mercato del lavoro. Ne soffrono - osserva - soprattutto le ragazze, le giovani in cerca di occupazione". Per Napolitano, se da un lato "le donne stesse devono agire da protagoniste nel condurre fino in fondo la marcia verso la parità", dall'altro canto "gli uomini non sono esentati dal dovere di comportarsi come loro validi e solidali compagni perché - spiega - la parità di genere non riguarda solo le donne, così come le battaglie per dare a tutti i cittadini una vita decorosa non riguardano solo i poveri, le lotte per la libertà politica non sono esclusiva dei dissidenti e quelle per la tolleranza non toccano solo le minoranze".
"Per raggiungere una parità sostanziale - avverte il capo dello Stato - è necessario incidere essenzialmente sulla cultura diffusa: sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni tra i generi, su un'immagine consumistica che riduce la donna da soggetto a oggetto propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto". Se "per favorire il cammino verso una parità sostanziale, molto devono fare la scuola e i mezzi di comunicazione attraverso i valori che trasmettono", Napolitano ricorda che "a tutte le donne, non solo a quante hanno particolari funzioni e visibilità, spetta nella quotidianità della loro vita il dovere di contrastare luoghi comuni e di esigere rispetto e considerazione", osservando anche che "i progressi femminili sono il risultato di azioni e partecipazioni collettive di tante donne: nei movimenti, nei partiti, nei sindacati".
E' "necessaria" inoltre un'"opera di rinnovamento morale" e le donne "sono chiamate a dare un contributo fondamentale" in tale direzione. Ricordando che la ricorrenza coincide quest'anno con il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e sottolineando che "il Risorgimento non aveva come solo obiettivo l'unificazione nazionale ma si proponeva anche il rinnovamento istituzionale, civile e morale dell'Italia", Napolitano sottolinea significativamente come il motto del ramo femminile dalla Carboneria fosse "Onore e virtù". E si dice "certo che anche le nuove italiane, le tante donne immigrate che sono già diventate o diventeranno nostre concittadine, le tante donne che lavorano con abnegazione e senso del decoro, faranno anche esse la loro parte", per raggiungere l'obiettivo di "lavorare insieme con successo per una Italia migliore, più ricca di futuro per le donne e per le giovani generazioni".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica...1765286972.html
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