Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Il gen. Cadorna non ha diritto a vie e piazze

« Older   Newer »
  Share  
Tricolore
view post Posted on 10/1/2016, 13:06 by: Tricolore
Avatar

patriota-doc

Group:
Member
Posts:
832

Status:
Offline


QUOTE (Aedo Italico @ 6/1/2016, 20:37) 
Se volete una conferma di quanto espresso da Allonsanfan (con cui concordo), provate a chiedere alle persone che ricoprono un ruolo "mediatico" (pubblico o meno) cosa significhino le parole "eroe" ed "eroismo". Vi faranno capire che, per loro (ma forse solo finché parlano in pubblico), gli "eroi", i "buoni", sono soltanto i vili, i brutti, i malati, i falliti, gli umili e i meschini, quelli che non hanno ambizioni ma solo frustrazioni da sfogare, mentre invece i forti, i belli, i sani, gli audaci, i potenti e i felici, quelli che combattono per la gloria, sono immancabilmente i "cattivi"!

E' la tipica visione della moderna sinistra italiana. Muori in cantiere? Sei un eroe.
Salvi un bambino in Afghanistan? Sei un guerrafondaio e il bambino si e' trovato in quella situazione per colpa tua. Oggi le cose sono viste soprattutto in questo modo, se ne da una lettura comunista.

QUOTE (Aedo Italico @ 6/1/2016, 20:37) 
In altre parole: se è vero che l'eroismo autentico (descritto nella tradizione omerica e in quella cavalleresca) può essere tipico esclusivamente di una società aristocratica, è altrettanto vero che nella nostra società odierna, in cui la morale aristocratica è stata sostituita da una morale demagogica ed oclocratica (insomma plebea), tutto può essere possibile tranne la sopravvivenza dei valori che stavano alla base della morale aristocratica, e quindi ipso facto dell'eroismo classico, cioè dell'unica forma di vero eroismo!
In conclusione: l'eroismo autentico, aristocratico, è finito insieme all'antico regime nel Settecento, cioè nell'età delle rivoluzioni plebee. Alcuni hanno tentato di resuscitarlo all'inizio del Novecento, con le rivoluzioni fasciste, ma la seconda guerra mondiale e poi il Sessantotto hanno dato il colpo di grazia a questa nobile idea. Dico "nobile" perché l'idea eroica poteva appartenere soltanto alla nobiltà, certamente non alla massa plebea!

Ritengo che ancora oggi si possa parlare di eroismo, ma con le dovute cautele, perche' e' evidente che oggi sono le alte sfere della politica a stabilire chi e' eroe e chi no, non piu' il popolo.
In generale, a me piace suddividere l'eroismo in ''eroismo passivo'' [per esempio Salvo D'Acquisto] ed ''eroismo attivo'' [per esempio Amedeo Guillet].
 
Top
29 replies since 1/8/2011, 15:33   1493 views
  Share