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Nasce ufficialmente in Slovenia la Macroregione alpina

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Giuseppe Saracino '88
view post Posted on 3/2/2016, 08:06 by: Giuseppe Saracino '88
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Nasce ufficialmente in Slovenia la Macroregione alpina
La Macroregione comprenderà territori di sette paesi, dei quali due extra-Ue


Il 2016 è iniziato con una bella notizia: la nascita, dopo quattro anni di lavoro, trattative ed assemblee tra i governatori delle regioni dell'arco alpino, della Macroregione alpina. La nuova area di cooperazione transfrontaliera (ribattezzata Eusalp), nata ufficialmente lunedì 25 gennaio a Brdo, in Slovenia, riconosciuta e istituzionalizzata dal Parlamento e dal Consiglio d'Europa, conta al suo interno anche due Paesi che, pur essendo a tutti gli effetti Europa, attualmente non fanno parte dell'Unione europea: Svizzera e Liechtenstein.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i Paesi entrati a far parte della Macroregione alpina. Come si può notare dalla carta, i Paesi in tutto sono sette: Italia, Francia, Austria, Germania e Slovenia (appartenenti all'Unione europea), più Svizzera e Liechtenstein, extra Ue, che all'interno del progetto contano però tanto quanto le altre regioni europee. Le regioni italiane ad aver aderito alla Macroregione sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e le provincie autonome di Trento e Bolzano.

Coordinatore delle regioni italiane per la Macroregione alpina è stato nominato Roberto Maroni, governatore della Lombardia, per via dell'importante ruolo che ha avuto nella creazione di questa nuova area di cooperazione transfrontaliera. L'apprezzamento, nei confronti della nuova Macroregione, è però bipartisan: molti politici ed amministratori locali del Nord, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno accolto con entusiasmo il progetto. E' compito quindi dei singoli governatori andare aldilà dello schieramento politico e dell'assetto istituzionale delle varie regioni, siano esse ordinarie o a statuto speciale, di centrodestra o di centrosinistra, e lavorare nel bene esclusivo delle popolazioni dell'arco alpino.

Le aree di competenza della Macroregione sono varie: si va dai trasporti all'istruzione, dal turismo all'ambiente, dall'energia ecosostenibile alla gestione dei flussi migratori, fino alla valorizzazione, promozione e tutela del patrimonio culturale e ambientale alpino. Una vera e propria istituzione quindi, in grado di trattare direttamente con Bruxelles, senza passare per le capitali dei rispettivi Stati, su tanti temi che riguardano da vicino la vita dei cittadini. Ma aldilà dei benefici pratici che la Macroregione potrà portare alle popolazioni dell'arco alpino, esiste anche una questione politica. L'istituzione delle macroregioni viene vista infatti da diversi studiosi ed ideologi come il primo passo verso quello che doveva essere il progetto originario: un'Europa democratica e federale, basata sulle regioni e sui popoli, non sulle burocrazie bancarie e sui nazionalismi accentratori dei singoli Stati. La Macroregione alpina, forte dei suoi 70 milioni di abitanti, si inserisce a pieno titolo in questa rivoluzionaria concezione di Europa, nuova e al tempo stesso antica, composta da territori omogenei dal punto di vista sociale, culturale ed economico che collaborano in perfetta sinergia, andando oltre i confini imposti dagli Stati nazionali.

Riuscirà la Macroregione alpina a rappresentare la prima tessera del mosaico della nuova Europa delle regioni e dei popoli?


Di: Gianluca Ruffino

www.ilbicerin.com/article.php?id=407

Che miseria: i patrioti morti per unire questo paese si staranno rivoltando nella tomba!
 
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2 replies since 3/2/2016, 08:06   48 views
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