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| Tedourba, Africa. Le operazioni di sbarco in Tunisia rappresentarono, per la nostra marina, la prova del fuoco. Infatti, se anche il percorso risultava notevolmente più breve di quello da coprire per raggiungere Tripoli o Tobruk, si trattava di superare una zona di mare controllata metro per metro dal nemico. Il quale, per giunta, non disponeva più della sola base di Malta, ma operava anche dagli aerodromi e dai porti dell'Algeria, saldamente in suo possesso. Non per nulla i nostri marinai definirono la rotta per Tunisi « il corridoio dell'inferno ». Tuttavia, in pochissimi giorni, improvvisando quasi dal nulla, furono trasportati sulla sponda africana, fra Biserta e Tunisi, migliaia e migliaia di uomini e imponenti masse di materiale. Un successo della volontà e della decisione. Gli italiani della Tunisia si arruolano nelle file dell'esercito. Le nostre truppe furono accolte in Tunisia dall'entusiasmo dei connazionali ivi residenti, i quali fin dai primissimi giorni cooperarono attivamente con gli esigui contingenti sbarcati dagli aerei, facilitando loro l'occupazione di numerosissime località. Si trattava di oltre centomila persone delle quali, risultando insufficienti le forze disponibili, furono tratte numerosissime reclute. Ma, prima ancora che fosse ordinata la mobilitazione, centinaia e centinaia di italiani si erano presentati alle caserme chiedendo volontariamente di arruolarsi. Novembre-dicembre 1942. Cominciano gli attacchi terroristici dell'aviazione americana sulle città della Tunisia occupate dalle nostre truppe.
In alto a sinistra una formazione di fortezze volanti si avvia a bombardare, da grande altezza, le installazioni portuali di Tunisi. Alla fine di novembre, sul fronte occidentale tunisino si ebbero i primi scontri di una certa entità fra le truppe anglo-americane provenienti dall'Algeria e le nostre unità che, nel frattempo si erano rafforzate e rinvigorite. Precedentemente c'erano stati sporadici contatti fra gli opposti nuclei esploranti ma non si era costituito un fronte vero e proprio. Il 6 dicembre le nostre truppe ottennero il primo successo di rilievo, conquistando e mantenendo l'importante nodo stradale e ferroviazio di Tebourba.
In alto a sinistra una postazione di mitragliatrici a Tebourba.
Al centro a destra imperturbabili gli arabi passano sui loro asinelli dinnanzi alla carcassa di un caccia americano abbattuto durante un duello aereo nel cielo della Tunisia.
In alto a destra un nucleo esplorante italiano si avventura sulla strada di KasserineSource: www.inilossum.com/2gue_HTML/2guerra1942-30A.html
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