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Posts written by Peppero

view post Posted: 30/8/2021, 08:27 Mattarella indignato per mancata risposta europea - »Italia e UE
E' uno dei pochi a non avere ancora capito le cose. L'UE non vuole migranti di nessun genere, lo ripete da anni...

Mattarella, sconcerta la difesa di diritti senza accoglienza
'Non è all'altezza dei valori dell'Unione europea'

In questi giorni "una cosa appare sconcertante" nelle voci dei politici europei ed è la "grande solidarietà nei confronti dei diritti degli afghani che rimangono là. Questo non è all'altezza dei valori dell'Unione". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 40° seminario per la formazione federalista europea in occasione dell'80° anniversario del Manifesto di Ventotene.

Serve "un dialogo collaborativo con altre parti del mondo per governare insieme questo fenomeno" della migrazione perché "solo una politica di gestione comune dell'immigrazione può evitarci di essere travolti da un fenomeno incontrollabile".

"I gelidi antipatizzanti si diano pace, l'Ue non tornerà indietro", ha affermato ancora Mattarella, ricordando gli strumenti messi in campo dall'Europa per contrastare, ad esempio, la pandemia.

Tra questi il Next generation Eu che "rappresenta una svolta" anche perché sarà uno di quegli " strumenti che resteranno".

Sulla politica migratoria "so bene che molti paesi sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti, ma così si finisce per affidare la gestione delle migrazioni agli scafisti e ai trafficanti degli esseri umani", ha aggiunto Mattarella, secondo il quale non si può rinunciare alla "responsabilità di spiegare alle pubbliche opinioni che non è ignorando il fenomeno che lo si governa"


https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/...6432a39524.html

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view post Posted: 30/8/2021, 08:19 Afghanistan. Ritiro truppe italiane e recenti vicende afgane - »Italia nel Mondo
C'e' mancato poco...

L'aereo militare italiano decollato da Kabul ha schivato alcuni colpi di arma da fuoco
di Daniele Raineri

Il pilota del C-130 è stato costretto a manovre evasive che hanno creato il panico. Ieri l'ISKP ha minacciato di colpire i voli che partono dall'Afghanistan
Qualche minuto dopo il decollo, l’aereo italiano che questa mattina è partito alle sette dall’aeroporto di Kabul con a bordo 90 persone, da terra ha schivato i colpi di una mitragliatrice pesante. Il pilota è stato costretto a manovre evasive che hanno creato il panico. A bordo la prima versione che circolava era che l’aereo fosse stato puntato con un radar. Gli aiutanti di bordo con i visori erano attaccati agli oblò del C-130 per monitorare la situazione al suolo.
L’intelligence americana ieri ha condiviso con i servizi segreti alleati alcune informazioni e ha annunciato che per oggi è alto il rischio di un attentato da parte dello Stato islamico del Khorasan. ISKP, che si aggiunge alle minacce dei talebani in Afghanistan, ha minacciato di colpire gli aerei in volo da Kabul.

L'Aeronautica militare ha confermato che l'aereo non è stato colpito. Sull'intenzionalità dei colpi di arma da fuoco provenienti da terra e diretti verso l'alto, visibili come traccianti, è al lavoro l'intelligence. Il C-130 ha poi regolarmente proseguito la missione, diretta alla base aerea di Al Salem in Kuwait.


https://www.ilfoglio.it/esteri/2021/08/26/...atrice-2827349/

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view post Posted: 30/8/2021, 08:13 Milano. Grattacielo in fiamme. - »Attualità
Tante famiglie hanno perso tutto, ma almeno sono salve...

Milano, il grattacielo in fiamme ancora brucia. La rabbia dei condomini: «Doveva essere ignifugo»
Rimane ancora «in fase di spegnimento» , secondo i vigili del fuoco, il grattacielo di via Antonini a Milano, da ieri in preda a un incendio che l'ha letteralmente divorato. Il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ieri ha escluso vittime mentre sarà compito ora della magistratura stabilire le cause delle fiamme che sembra siano partite dalla facciata, composta, secondo i residenti, da materiale ignifugo.
In strada ci sono ancora dei detriti, pezzi di vetri e di facciata che si sono staccati durante l'incendio. «La situazione attuale è che l'incendio formalmente ancora non è estinto completamente - ha spiegato Giuliano Santagata, comandante dei vigili del fuoco di Milano -. Dentro la torre concretamente ci sarà ancora qualche focolaio che andrà verificato e spento. »Mai vista a Milano una cosa così. Ô probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile«, ha detto.

Mahmood tra i residenti
Tanti gli appartamenti, numerose le famiglie che abitano qui. Settanta in tutto, alcune ancora in vacanza, altre che rientrano da una gita domenicale. Al nono piano vive il cantante Mahmood, vincitore di Sanremo, raggiunto al telefono dai soccorritori. I residenti vengono radunati su un praticello accanto alla strada e registrati, si cerca l'amministratore del condominio per avere la lista di chi abita e procedere all'angosciante spunta. Chi c'è, chi non c'è. Ciò che lascia ben sperare, spiega il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano davanti al palazzo che brucia, «è che i primi ad accorgersene abitavano ai piani alti e scendendo hanno suonato il campanello degli altri condomini». Una ventina di persone sono uscite senza problemi, afferma Sala, «ora i vigili del fuoco entrano casa per casa, sfondando le porte per vedere se qualcuno è rimasto dentro. Siamo positivi rispetto al fatto ci sia stato tempo uscire, ma finché il controllo non viene fatto in ogni appartamento non possiamo esserne certi. Ho visto dei pompieri con le mani ustionate, stanno svolgendo un encomiabile lavoro, come sempre».

LA COPERTURA FUSA

La Procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, da capire come sia partito l'incendio e soprattutto come abbia fatto a divampare così in fretta. «Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come fossero burro», riflette una condomina. «Saranno i tecnici a fare una verifica, ma ricordo perfettamente che ci avevano detto che quei pannelli erano resistenti al fuoco».


https://www.ilmessaggero.it/italia/milano_...so-6164976.html



view post Posted: 30/8/2021, 08:03 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Davvero eccezionali questi ragazzi...

Paralimpiadi: Bebe Vio oro nel fioretto
A Tokyo secondo trionfo dopo Rio 2016

(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Bebe Vio ha conquistato il suo secondo oro paralimpico nel fioretto femminile, categoria B. A Tokyo la 24enne di Momigliano Veneto ha sconfitto per 15-9 la cinese Jingjing Zhou, che già aveva battuto in finale a Rio 2016 per 15-7.
Salgono a 18 le medaglie dell'Italia ai Giochi paralimpici giapponesi. (ANSA).

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/alt...0b1c4b3d9a.html

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Paralimpiadi: Italia d'argento nel fioretto donne
Con Bebe Vio, Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia in pedana

La Nazionale italiana di scherma femminile è medaglia d'argento nel fioretto ai Giochi Paralimpici di Tokyo. Le azzurre Ionela Andreea Mogos e Loredana Trigilia, trascinate dall'olimpionica Bebe Vio, sono state sconfitte in finale dalla Cina per 45-41.

"Siamo felicissime, perché siamo migliorate rispetto al bronzo di Rio: a questo punto ci tocca aspettare Parigi 2024".

Così Bebe Vio, ai microfoni di RaiSport, dopo l'argento nel fioretto a squadre alle Paralimpiadi di Tokyo. "Cosa è successo nell'ultimo assalto? E' cambiato il suo modo di tirare - ha aggiunto Vio, parlando della rivale Hu - ci abbiamo creduto dalla prima all'ultima stoccata, non importa il risultato, ma quanto ci abbiamo messo. Siamo felici di avere ottenuto questo risultato. E io sono felicissima di averlo ottenuto con loro", ha concluso indicando le compagne di squadra

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/202...55b0dc3ff0.html

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Paralimpiadi: pioggia di medaglie, trionfi nel nuoto, judo e triathlon
A 50 anni Giovanni Achenza bronzo

Arjola Trimi ha vinto la medaglia d'oro nella gara dei 50 dorso S3 ai Giochi Paralimpici di Tokyo.
L'azzurra, con il tempo di 51"34, ha preceduto la britannica Ellie Challis (55"11); terza la russa Iuliia Shishova (57"03).

Simone Barlaam ha vinto la medaglia d'oro nella gara dei 50 stile libero S9.

Il milanese ha stabilito il nuovo primato olimpico con il tempo 24"71. Barlaam ha preceduto, sul traguardo, rispettivamente Denis Tarasov, della RPC (24"99) e lo statunitense Jamal Hill (25"19).

L'Italia ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta femminile 4X100 stile libero 34 punti ai Giochi Paralimpici di Tokyo. La squadra azzurra, formata da Xenia Francesca Palazzo, Vittoria Bianco, Giulia Terzi e Alessia Scortechini, si era classificata al secondo posto, alle spalle degli Stati Uniti, ma ha beneficiato della squalifica delle avversarie. Di 4'24"85 il tempo della staffetta italiana.

Un'altra medaglia nel nuoto. Rimonta impressionante di Giulia Ghiretti che, con il tempo di 1'50"36, ha ottenuto la l'argento nella gara dei 100 metri rana femminile SB4 di nuoto. L'oro è stato vinto dall'ungherese Fanni Illes (1'44"41), il bronzo è andato alla cinese Cuan Yao (1'50"77). Sesta piazza per Monica Boggioni, con il tempo di 1'58"28.

Giulia Terzi ha ottenuto la medaglia d'argento nella gara dei 400 metri stile libero femminile S7. La milanese, con il tempo di 5'06"32, è stata battuta solo dalla statunitense McKenzie Coan, che si è imposta in 5'05"84. Bronzo all'altra statunitense Julia Gaffney, in 5'11"89.

Carlotta Gilli ha ottenuto la medaglia di bronzo nella gara dei 50 stile libero S13. L'azzurra ha chiuso la gara con il tempo di 27"07. La medaglia d'oro è stata vinta dalla brasiliana Maria Carolina Gomes Santiago, che ha chiuso la gara in 26"82. Argento alla russa Anna Krivshina (27"06).

Le soddisfazioni, per i colori azzurri, sono arrivate anche dal judo, dove Carolina Costa ha ottenuto la medaglia di bronzo nella categoria +70 kg. E' un ippon a decidre la sfida tra la judoka siciliana e l'ucraina Anastasiia Harnyk (10-0).

Terza medaglia dal triathlon: a 50 anni Giovanni Achenza ha vinto il bronzo nella categoria ptwc. La gara è stata vinta dall'olandese Jetze Plat, che bissa il trionfo di cinque anni fa. Medaglia d'argento per l'austriaco Florian Brungraber. Pier Alberto Buccoliero al debutto paralimpico centra il nono posto. "È stata una gara bellissima - commenta Achenza -. Sin dalla prima frazione mi sentivo pronto. Ho disputato un ottimo nuoto, un buon cambio e sono partito per la frazione di ciclismo. Anche in questa fase mi sentivo decisamente bene: sono stato in testa diversi chilometri; Plat è rientrato piuttosto tardi rispetto al solito e proprio questo aspetto mi ha fatto pensare che potesse essere davvero la giornata giusta. All'ingresso in T2 ho notato che Brungraber era lontano: ammetto che in quel frangente ho sognato l'argento. A metà nella terza frazione mi si è bagnato un guantino - racconta Achenza -: non avevo il giusto grip per la spinta e ho perso il ritmo, ma all'ultimo giro, anche grazie al supporto e al tifo caloroso di tutto lo staff azzurro, mi sono ripreso, volando sin sul traguardo per cogliere una stupenda medaglia di bronzo".


https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/nuo...b7f5464854.html

view post Posted: 30/8/2021, 07:49 Cirinnà e i 24mila euro nella cuccia del cane - »Libera Discussione
Il karma. La senatrice del PD che sfotteva il concetto di "Dio, Patria e Famiglia" è finita sui giornali e di certo non fa una bella figura...

"I 24mila euro nella cuccia? Non so". Cirinnà attacca la cameriera
26 Agosto 2021 - 11:50

Monica Cirinnà, nella bufera per i soldi trovati a Capalbio, si lamenta di dover fare i mestieri domestici in vacanza e Selvaggia Lucarelli la asfalta
di Francesca Galici

Continua a tenere banco il mistero dei 24mila euro trovati nella cuccia del cane nella tenuta di Capalbio di Monica Cirinnà ed Esterino Montino. Quarantotto banconote da 500 euro ben arrotolate e deteriorate sono state trovate dagli operai chiamati dal figlio della coppia per alcuni lavori di ristrutturazione. Immediata la chiamata alle forze dell'ordine e la consegna del tesoretto, sul quale ora però si indaga per capirne la provenienza.La senatrice e il marito dichiarano di non saperne nulla. La cuccia, infatti, come dice la Cirinnà al Corriere della Sera, "è molto vicina alla strada asfaltata che passa accanto alla proprietà e molto distante da dove abbiamo la casa, un punto in cui non passiamo quasi mai e che dall’abitazione non si vede nemmeno". Al Corsera, nel raccontare la sua esperienza in merito a questa vicenda, la senatrice si è lasciata andare ad alcune affermazioni che sono state puntualmente riprese da Selvaggia Lucarelli, che non ha risparmiato bordate velenose all'esponente dem.
"Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca", ha dichiarato Monica Cirinnà elencando le normali attività che svolge qualunque persona, uomo o donna che sia, che non può permettersi il personale di servizio. Ma lei aggiunge: "Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro". Un inconveniente vissuto come un grave affronto da parte della senatrice con la tenuta agricola nel tempio radical chic italiano, aggravato dalle motivazioni addotte dalla collaboratrice: "Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: 'Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane'".

Affermazioni che trasudano snobismo da parte della senatrice, che non potevano sfuggire a Selvaggia Lucarelli. "Un passaggio illuminante da un punto di vista sociologico, di quelli da 'nuovo salariato e capitale' in salsa maremmana", lo definisce la giornalista de Il fatto quotidiano. "Curioso definire normali lavori domestici adottando un lessico dal sapore verghiano, trasformando banali mansioni casalinghe in vecchi mestieri, ci mancava solo che lamentasse di dover fare anche il cocchiere e la carbonaia", ha proseguito la Lucarelli nel suo lungo post, già molto apprezzato.

La giornalista si sofferma ad alcune riflessioni sul lessico e sul regitro utilizzato dalla Cirinnà: "Dá l’idea che la sua concezione di lavoro dipendente sia vagamente superata, sembrano parole della borghesia di altri tempi che immagina il mondo del lavoro fatto di manualità e fatica come una sorta di presepe vivente. Col ciabattino illuminato dallo stoppino acceso della lanterna a olio". Poi arriva il passaggio del salario, "quel sottolineare che lei la cameriera la pagava eh, era in regola eh, le pagava i contributi eh. Si avverte lo stupore pure nelle virgole. È stupita di se stessa, della sua magnanimità. Poteva non pagarla e farla dormire nella cuccia col cane, su un giaciglio di banconote".

Selvaggia Lucarelli, quindi, evidenzia una contraddizione semantica nelle dichiarazioni della senatrice Cirinnà: "Fa sorridere che l’ortolana-lavandaia-cuoca diventi 'cameriera' a seconda di quello che si racconta. Se è la Cirinnà a dover lavorare, si scomodano Verga e i vecchi mestieri perché lei è costretta a svolgere mansioni faticose in vacanza. Se si parla della sua dipendente che li svolge abitualmente è 'una cameriera'". Poi la giornalista si domanda come quantificare la paga da "strapagata" della collaboratrice domestica della Cirinnà.

Quindi, la Lucarelli conclude: "Una cameriera si è licenziata perché forse di spadellare, accudire il giardino, lavare, stirare in una villa in campagna a Capalbio sola come un cane e senza neppure una cuccia caveau non aveva più voglia e la Cirinnà lo trova bizzarro. Trova bizzarro che magari possa lavorare e ambire pure a una vita sociale".

Monica Cirinnà è la seconda dem che in pochi mesi scivola su dichiarazioni di questo tenore. Impossibile dimenticare le parole di Laura Boldrini, che davanti alle rimostranze della sua colf, in attesa di ricevere la liquidazione a distanza di alcuni mesi dalla fine del rapporto lavorativo, dichiarò: "Perché dovrei imbrogliare Lilia? Era sempre stata regolare. Per 2mila euro? Ma per favore... Siamo seri". Entrambe le parlamentari del Pd hanno rimarcato nelle interviste che le loro collaboratrici fossero regolari, come se fosse una loro gentile concessione e non un diritto dei lavoratori, nonché un obbligo di legge. Questa è la cifra stilistica del progressismo illuminato di sinistra italiano, che dice di stare con il popolo mentre lo guarda con aria di sufficienza dai salotti capalbiesi.

Selvaggia Lucarelli·
Più che tutta la surreale vicenda del cane che dormiva in un caveau, mi ha colpito questo passaggio dell’intervista del Corriere alla Cirinnà. Un passaggio illuminante da un punto di vista sociologico, di quelli da nuovo "lavoro salariato e capitale” in salsa maremmana.
La Cirinnà ci spiega che era “nei pasticci” perché, causa dimissione della “cameriera” ora, in vacanza, fa LA LAVANDAIA, L’ORTOLANA, LA CUOCA.

Curioso definire normali lavori domestici adottando un lessico dal sapore verghiano, trasformando banali mansioni casalinghe in vecchi mestieri, ci mancava solo che lamentasse di dover fare anche il cocchiere e la carbonaia.
Dá l’idea che la sua concezione di lavoro dipendente sia vagamente superata, sembrano parole della borghesia di altri tempi che immagina il mondo del lavoro fatto di manualità e fatica come una sorta di presepe vivente. Col ciabattino illuminato dallo stoppino acceso della lanterna a olio.
La lavandaia una che carica le lavatrici. Lavandaia, cameriera, ortolana. A sapere che avevo tutti questi titoli mi sarei messa le medagliette sul petto come Figliuolo. Vabbè.

Poi c’è quel sottolineare che lei la cameriera la pagava eh, era in regola eh, le pagava i contributi eh. Si avverte lo stupore pure nelle virgole. È stupita di se stessa, della sua magnanimità. Poteva non pagarla e farla dormire nella cuccia col cane, su un giaciglio di banconote che, per carità, lei e il quadrupede avrebbero perfino potuto dare alle fiamme, nel caso a Capalbio l’inverno si fosse fatto rigido. E invece.

C’è però un altro passaggio che trovo insuperabile. Quello in cui la Cirinnà si lamenta che la cameriera (che dunque ha un’infinità di mansioni) si sia licenziata perché si annoiava sola col cane.

Intanto fa sorridere che l’ortolana-lavandaia-cuoca diventi “cameriera” a seconda di quello che si racconta. Se è la Cirinnà a dover lavorare, si scomodano Verga e i vecchi mestieri perché lei è COSTRETTA A SVOLGERE MANSIONI FATICOSE IN VACANZA. Se si parla della sua dipendente che li svolge abitualmente è “una cameriera”. STRAPAGATA, sottolinea. E mi piacerebbe molto sapere cosa intende la Cirinnà per strapagata.

Insomma. Una cameriera si è licenziata perché forse di spadellare, accudire il giardino, lavare, stirare in una villa in campagna a Capalbio sola come un cane e senza neppure una cuccia caveau non aveva più voglia e la Cirinnà lo trova bizzarro. Trova bizzarro che magari possa lavorare e ambire pure a una vita sociale. Il pane e le rose, la cuccia e le banconote.

Quante bizze, questo proletariato.

www.ilgiornale.it/news/cronache/er...li-1971187.html

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view post Posted: 26/8/2021, 13:26 Scienziata italiana scopre la più piccola stella nana bianca - »Scienza, Tecnologia e Informatica
Complimenti alla dottoressa Ilaria Caiazzo...


Scoperta da una scienziata italiana la più piccola nana bianca mai osservata
di Michela Bompani

Ilaria Caiazzo ha studiato all'Università di Genova e lavora al prestigiosissimo Caltech
Individuata la più piccola nana bianca mai osservata. La scoperta, pubblicata oggi su Nature, sta rimbalzando in tutto il mondo e, a farla, è una giovane scienziata italiana, Ilaria Caiazzo, 32 anni, astrofisica, nata a Savona, ha studiato all'Università di Genova, poi a Milano e a Vancouver e, da un anno e mezzo, lavora al prestigiosissimo Caltech, California Institute of Technology, a Pasadena. "Abbiamo scoperto la piccolissima nana bianca un anno fa, con il mio gruppo di lavoro, mentre con il collega Kevin Burdge stavamo lavorando sul database di un telescopio - spiega Ilaria Caiazzo, che si trova in Italia per un periodo di vacanza - ed è relativamente vicina, si trova nella costellazione dell'Aquila, a "soli" 130 anni luce dalla Terra".

Il suo nome scientifico è ZTFJ1901+1458, ma per Caiazzo e la sua équipe si chiama "Seven minutes", sette minuti, il tempo che la mini nana bianca impiega per ruotare intorno al suo asse: anche questa è una scoperta eccezionale, si tratta di una rotazione velocissima, come conferma la scienziata. E le unicità non finiscono qui: le nane bianche sono stelle morte da tempo, "Seven minutes" però è nata da due genitori, una stella binaria, da due corpi che si sono fusi e che, invece di esplodere, hanno generato questo corpo compattissimo, che ha la grandezza della Luna, ma una massa del 35% superiore a quella del Sole.

"Le nane bianche si formano quando le stelle, come il Sole, arrivano la fine della loro vita e si spengono - spiega Caiazzo - tutte le stelle dell’universo diventeranno nane bianche, ma finora abbiamo osservato nane bianche di dimensioni pari o di poco superiori a quelle della Terra. "Seven minutes" è la più piccola mai osservata, ma una massa che, nell'universo, possiamo riscontrare solo in due altri casi: le stelle di neutroni e i buchi neri". E questo record pone la scoperta su un pericoloso crinale: "Le nane bianche hanno un limite di massa, "Seven minutes" è al limite dell’esplosione - indica Caiazzo - è caldissima, intorno a 30-80mila gradi, ma non è esplosa: si è salvata e nel suo futuro potrà o esplodere o collassare e diventare una stella di neutroni. Il suo futuro però si compirà tra milioni di anni".

La scoperta apre scenari interessantissimi anche perché riguarda un ambito astronomicamente "vicino" alla Terra: "Abbiamo trovato la stella molto vicina e sappiamo che è molto giovane, circa una decina di miloni di anni - spiega Caiazzo - questo ci dice che ce ne devono essere tantissime e se ci sono tante nane bianche di queste dimensioni, allora è possibile trovare anche alcune stelle di neutroni".

La scoperta della giovane astrofisica italiana sta rimbalzando dalle pubblicazioni scientifiche ai media di tutto il mondo.


https://genova.repubblica.it/cronaca/2021/...anca-308470281/



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view post Posted: 26/8/2021, 13:13 Ricostruita la dieta degli antichi romani di Ercolano - »Storia d'Italia
Il giorno che analizzeranno le mie ossa, scopriranno che sono cresciuto mangiando cibi ben poco salutari...

Ricostruita la dieta degli antichi romani di Ercolano
Era diversa per uomini e donne


Ricostruita nei dettagli la dieta degli antichi romani di Ercolano uccisi dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: gli uomini mangiavano più pesce e cereali, mentre le donne consumavano più prodotti animali e ortofrutticoli. Lo dimostrano gli amminoacidi conservati nelle ossa di 17 individui adulti, analizzati dai ricercatori dell’Università britannica di York nell’ambito di uno studio condotto in collaborazione con il Parco archeologico di Ercolano, quello di Pompei e il Museo delle civiltà di Roma. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science Advances.

“I resti di coloro che morirono a Ercolano nel 79 d.C. offrono un’opportunità unica per esaminare gli stili di vita degli individui di un’antica comunità che sono vissuti e morti insieme”, spiega l’archeologo biomolecolare Oliver Craig, a capo del BioArCH team dell’Università di York. “Le fonti storiche alludono spesso a un accesso differenziale alle risorse alimentari nella società romana, ma raramente forniscono informazioni dirette o quantitative”.

Grazie a un nuovo approccio per l’analisi degli amminoacidi delle ossa, e in particolare dei loro isotopi di carbonio e azoto, i ricercatori sono riusciti a trovare “differenze significative nelle proporzioni di alimenti di origine marina e terrestre consumati da maschi e femmine, il che significa che l’accesso al cibo era differenziato in base al genere”, aggiunge Craig. Questa consuetudine si trova anche in altri luoghi dell’Italia di epoca romana. “Gli uomini erano più direttamente coinvolti nella pesca e nelle attività marittime, generalmente occupavano posizioni più privilegiate nella società ed erano liberati dalla schiavitù in un’età più precoce, cosa che permetteva loro di avere maggiore accesso a beni costosi come il pesce fresco”, spiega la prima autrice dello studio, Silvia Soncin.

L’analisi degli isotopi ha permesso inoltre di quantificare gli alimenti inclusi nella dieta degli antichi abitanti di Ercolano: dai risultati emerge che pesce e frutti di mare erano più abbondanti che nell’odierna dieta mediterranea, mentre la proporzione di cereali è rimasta più o meno simile.


https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica...0963791b8c.html

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view post Posted: 26/8/2021, 12:42 Afghanistan. Ritiro truppe italiane e recenti vicende afgane - »Italia nel Mondo
Ma quale dialogo, il terrorismo va asfaltato...

Afghanistan: Di Battista, ora bisogna parlare con i talebani
'Preferisco scrivere verità scomode che accodarmi a un esercito di sepolcri imbiancati'

"Ai talebani di essere 'riconosciuti' importa poco o nulla. Sono i vincitori della guerra in Afghanistan e, piaccia o non piaccia, se si vuole avere un minimo di influenza su una terra strategica o se si vuole dar seguito alle dichiarazioni contrite e mettere in piedi corridoi umanitari per migliaia di profughi, bisogna parlare con loro.

Punto. Oltretutto non sarebbe nulla di nuovo". Così l'ex deputato del M5s, Alessandro Di Battista su Tpi.it. "Preferisco scrivere verità scomode che accodarmi a un esercito di sepolcri imbiancati che non dovrebbero neppure pronunciare la parola Afghanistan dopo aver difeso una guerra scellerata". (

"Da anni ormai pezzi grossi dell'intelligence dei Paesi occidentali trattano con i talebani.
Ci hanno trattato emissari di capi di Stato, dirigenti dei ministeri degli Esteri, Ong, persino direttori di imprese straniere", sostiene Di Battista nell'editoriale pubblicato dal giornale online a proposito della crisi afghana.
"Anche la prima vittima della guerra in Afghanistan è stata la verità - esordisce - Gli Stati Uniti e i suoi servi sciocchi non hanno bombardato l'Afghanistan (così come l'Iraq, la Libia o la Siria) per eliminare il terrorismo, la sharia, il burqa o per garantire diritti umani. E chi ancora si beve questa balla è complice dei padroni e padrini del pianeta. I talebani, che piaccia o meno, non avevano nulla a che vedere con l'attentato alle Torri gemelle, così come Saddam Hussein non possedeva armi chimiche. Certo, fanno scalpore le immagini degli afghani aggrappati al carrello di un aereo nordamericano e precipitati nel vuoto. Questa è la guerra. Questa è stata la guerra in Afghanistan. Una guerra oscena, ipocrita, inutile. Una guerra, oltretutto, persa".
"Sono anni che sostengo che la guerra in Afghanistan, combattuta per ossequiare gli interessi delle grandi fabbriche di morte nordamericane e per creare un avamposto Usa in un Paese geo-politicamente strategico (l'Afghanistan ha quasi 1.000 km di confine con l'Iran, non è lontano dal Mar Caspio, dove opera la marina russa, ed è collegato alla Cina attraverso il Corridoio del Wakhan) fosse una follia e che la storia della democrazia da esportare fosse una fake news. Oggi se ne accorgono orde di ipocriti", prosegue Di Battista. A suo avviso "se si vorranno aprire strutture sanitarie occorrerà parlare con i talebani. Se si volesse impedire che un Paese così importante si consegnasse ai cinesi come il fantasmagorico esercito afghano addestrato a suon di miliardi dei contribuenti Usa o europei si è consegnato ai talebani, beh, occorrerà trattare con loro. Altrimenti si può sempre tentare la strada della guerra umanitaria per scalzare dal potere i mullah del nuovo millennio. In fondo ha funzionato alla grande, non è vero? È la posizione di alcuni politici di centro-destra. Tornare in guerra dopo averla persa. Fenomeni al potere".


www.ansa.it/sito/notizie/politica/...7f47ac9989.html

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view post Posted: 26/8/2021, 11:43 Ema. E' presto per dire se occorre 3a dose vax - »Provvisorio
I giornalisti più prezzolati urlano che serve l'obbligo vaccinale, mentre il ministro Speranza vuole il terzo vaccino. Mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto le altre cure alternative, come ad esempio il plasma iperimmune etc.

Ema, ancora presto per dire se occorre la terza dose
L'Agenzia Ue del farmaco all'ANSA, ma pronti se fosse necessario

BRUXELLES - "In questa fase non è stato ancora determinato quando potrebbe essere necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid e per quali fasce di popolazione", ma l'Ue sta già lavorando con Stati membri e produttori per accelerare le procedure in caso di bisogno. Lo chiarisce l'Agenzia europea del farmaco (Ema) rispondendo alle domande dell'ANSA sulla "terza dose".
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubrich...532a7a994c.html

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view post Posted: 26/8/2021, 11:38 Polonia. Innalzato al confine muro anti-migranti - »Dall'Estero
Sono certo che prima o poi qualcuno si lamenterà, specie se appartenente alla corrente europea "democratica", quella che non vuole più confini territoriali...

Polonia innalza muro anti-migranti al confine con la Bielorussia
Su modello della recinzione ungherese

BRUXELLES - La Polonia ha iniziato a costruire un muro anti-migranti al confine con la Bielorussia. La recinzione, alta 2,5 metri avrà le caratteristiche di quella costruita dall'Ungheria al confine con la Serbia nel 2015, secondo quanto ha affermato il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak.
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubrich...62122dc855.html

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view post Posted: 26/8/2021, 11:28 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Quarto oro per l'Italia...


Paralimpiadi: 4/o oro Italia, è di Raimondi nei 100 rana
Nona medaglia degli azzurri a Tokyo

Stefano Raimondi ha vinto la finale dei 100 rana di nuoto categoria Sb9 alle Paralimpiadi di Tokyo. Quello del 23enne di Verona è il quarto oro dell'Italia a questi Giochi.
Francesco Bocciardo ha vinto l'oro nei 100 stile libero di nuoto, categoria S5, alle Paralimpiadi di Tokyo.
Ieri Bocciardo aveva già vinto l'oro nei 200 stile libero di nuoto S5.
Monica Boggioni ha vinto il bronzo nei 100 stile libero di nuoto categoria S4 alle Paralimpiadi di Tokyo. E' la settima medaglia dell'Italia in questi Giochi. La 23enne di Pavia ieri aveva vinto il bronzo nei 200 stile libero S5.
Luigi Beggiato ha vinto l'argento nei 100 in stile libero di nuoto categoria S4 alle Paralimpiadi di Tokyo.
Carlotta Gilli ha conquistato l'argento nella finale dei 100 dorso di nuoto categoria S13 alle Paralimpiadi di Tokyo. Al momento è la decima medaglia dell'Italia nelle prime due giornate dei Giochi. La 20enne di Moncalieri (Torino) ieri aveva già vinto l'oro nei 100 farfalla (S13).

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/nuo...cbce89b9de.html

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view post Posted: 26/8/2021, 11:24 A.Maglio il padre dei Giochi Paralimpici - »Patria e Tradizione
Se al francese Pierre de Coubertin va il merito di aver riportato in auge i giochi ellenici, all'italiano Antonio Maglio va quello di avere inventato i Giochi Paralimpici...



Antonio Maglio: una storia tutta italiana
di Fisiatria Italiana
Anno: 2020 - Volume 5 / Fascicolo: 1 / Articolo: 25 / Periodo: ott-dic

Autori: Maria Stella Maglio
Per citare questo articolo: Maglio MS. Antonio Maglio: una storia tutta italiana. Fisiatria Italiana [Internet]. 2020 ott-dic;5(1):110-111. Disponibile su: https://www.fisiatriaitaliana.it/antonio-m...-tutta-italiana


Il nome di Antonio Maglio è sconosciuto alla maggior parte degli italiani. Eppure Maglio, medico e dirigente dell’INAIL, dedicando la vita intera al pieno recupero delle persone disabili, da geniale precursore qual era contribuì a stabilire i fondamenti teorici e pratici che ancora oggi ispirano chi opera nel settore.

Un evento in particolare ci dice quanto lungimirante fosse il suo sguardo e grande la sua capacità di promuovere e canalizzare energie. Ricorre quest’anno il sessantesimo anniversario dell’Olimpiade di Roma. Maglio riuscì con pochi mezzi, superando difficoltà di ogni genere, scetticismi e opposizioni, a far sì che a Roma, subito dopo quell’Olimpiade, se ne disputasse un’altra, la prima paralimpiade del mondo. Vi parteciparono quattrocento atleti disabili provenienti da ventitré nazioni e cinquemila persone seguirono con passione le gare: tiro con l’arco, giavellotto, pallacanestro, nuoto, scherma… La vera portata di quell’evento non risiede però solo o tanto nella sua rilevanza sportiva. È data piuttosto dal fatto che per la prima volta dei disabili uscivano dai luoghi dove prima vivevano confinati per mostrarsi al mondo come uomini e donne interi, integri, persone orgogliose dei risultati raggiunti. E per la prima volta il mondo li guardò come tali. Rivolgendosi a quegli atleti papa Giovanni XXIII seppe cogliere appieno il senso straordinario dell’impresa di cui erano stati protagonisti: “Diletti figli, voi avete dato un grande esempio che noi amiamo rilevare perché può essere utile a tutti. Avete mostrato quello che può realizzare un’anima energica, malgrado gli ostacoli in apparenza insormontabili che il corpo le oppone”.

Nato al Cairo nel 1908, vissuti gli anni della formazione in un ambiente cosmopolita che lo rende padrone di cinque lingue, Maglio si laurea in medicina presso l’università di Bari. Conseguita la specializzazione in neurologia, inizia presto a interessarsi di medicina dello sport e in modo particolare allo sport come fondamentale strumento nella riabilitazione dei medullolesi, le persone che per un trauma spinale non erano più in grado di camminare. Pioniere in questo campo e suo ispiratore è Ludwig Guttmann, medico e neurologo a sua volta, che già negli anni ’40, nell’ospedale militare dei Stoke Mandeville, presso Londra, promuove la pratica sportiva come forma di riabilitazione per i reduci di guerra che avevano riportato lesioni spinali. Per Maglio tuttavia lo sport non è il fine ma uno strumento, uno tra gli altri, volti alla piena riabilitazione della persona disabile. Divenuto dirigente dell’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e avendone il pieno sostegno, dà perciò ulteriore impulso e sviluppo a quanto Guttmann andava attuando. In quegli anni essere vittima di una grave menomazione significava perdere funzione economica e ruolo sociale, perdere non di rado anche gli affetti per venire relegati in un limbo vuoto di ogni cosa, peso e vergogna per le famiglie, oggetto di pietà o di scherno. Riabilitare dunque non vuol dire solo riprendere, mantenere e sviluppare le residue facoltà fisiche. Per Maglio, per l’umanità e la preveggenza che lo animavano, significava soprattutto recuperare ruolo sociale, promuovere nuove capacità di lavoro, vivere con pienezza gli affetti. All’epoca non esistevano protocolli né personale qualificato per la cura dei disabili. Anche alla formazione di nuovi ruoli specialistici dunque Maglio dedica la propria opera. Negli spazi liberi esterni di Villa Marina crea spazi per la musica, per lo svago, officine, laboratori artigiani. Ma la cosa che più colpisce, come genialità anticipatrice dei tempi, è il pensiero che queste sue parole esprimono: “Occorre sollecitare l’opinione pubblica con mezzi efficaci a modificare lo stato d’animo verso i minorati i quali non hanno bisogno di pietà ma di reale aiuto e quindi a considerare il fratello minorato come un individuo capace di partecipare attivamente, con le sue possibilità residue, allo sviluppo della società e al progresso dell’umanità”.

Maglio prese delle persone ferite, sconfitte dalla sorte, destinate a vivere nascoste, spesso a lasciarsi morire, e le rigenerò nel corpo e nello spirito. Molti di quei suoi ragazzi si sposarono, qualcuno ebbe figli o li adottò, si aprirono a una vita piena.

“Una società capace di inclusione, promotrice di inclusione, è una società migliore”. Queste semplici parole esprimono il suo lungimirante e vasto disegno. Un disegno che a tutt’oggi non si può dire pienamente realizzato. Ma più la società si fa capace di accogliere i diversamente abili, i diversi, più diventerà umana, ricca, giusta.

Grazie professore!


https://www.fisiatriaitaliana.it/antonio-m...tutta-italiana/



Storia Paralimpiadi: Roma 1960, la culla delle paralimpiadi
E’ il 1955 quando Giulio Andreotti, presidente del comitato organizzatore, festeggia l’assegnazione delle Olimpiadi di Roma 1960 battendo la città svizzera di Losanna. E nel 1958 si decide di far disputare i primi giochi paralimpici nella stessa città organizzatrice delle Olimpiadi. Quindi Roma diventa la culla delle Paralimpiadi.

STORIA PARALIMPIADI: NASCE UNA CITTÀ MODERNA

L’Italia sta entrando nel boom economico. Nascono nuovi quartieri, nuove strade, si moltiplicano le autovetture. A Roma nel 1955 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi inaugura la metropolitana. Viene completato il quartiere dell’Eur, che, dopo il prolungamento della via Cristoforo Colombo, vede nascere la Fiera, il laghetto ed il “fungo“, oggi ristorante ma all’epoca riserva idrica. Sulle pendici di Monte Mario viene edificato l’Hotel Hilton.

Roma modifica radicalmente la viabilità: il tram viene praticamente abolito. Sono costruite nuove arterie come la Via Olimpica e Corso Francia, disegnato dall’Architetto Pierluigi Nervi, che passa sopra il villaggio olimpico. Poco prima dell’inizio delle Olimpiadi viene aperto lo scalo aereo di Fiumicino.
STORIA PARALIMPIADI: DA STOKE MANDEVILLE A ROMA

Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale Sir Ludwig Guttmann, il padre dello sport per disabili, comincia ad organizzare delle competizioni sportive per i veterani della guerra ricoverati presso il centro di riabilitazione dell’ospedale di Stoke Mandeville (GB), da cui i giochi prendono il nome. Nel 1958 Sir Ludwig Guttmann e il Dott. Antonio Maglio, Direttore del Centro Spinale di Roma, cominciano a lavorare alla nona edizione dei giochi di Stoke Mandeville che si sarebbe disputata proprio a Roma una settimana dopo la chiusura delle Olimpiadi. Nasce così la prima Paralimpiade. L’Inail, L’Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro da un contributo economico fondamentale alla riuscita dell’evento.
ROMA 1960: LA PRIMA PARALIMPIADE

Il ministro della Sanità, Camillo Giardina, apre ufficialmente i Giochi Paralimpici di Roma 1960 allo stadio dell’Acquacetosa. 400 atleti in carrozzina, in rappresentanza di 23 paesi sfilano davanti a 5000 spettatori. La delegazione più numerosa è quella italiana. E’ l’8 settembre 1960.

Tutti gli atleti erano stati alloggiati nel villaggio olimpico, costruito senza tener conto delle necessità e delle esigenze delle persone disabili. Grazie all’intervento dei soldati dell’esercito italiano, che erano impegnati nel trasporto degli atleti in carrozzina su e giù per le scale di queste abitazioni , il problema fu risolto.

Tra le discipline che vengono praticate ci sono il biliardo, il lancio del giavellotto, la scherma, la pallacanestro, il tennistavolo ed il tiro con l’arco. L’Italia conquista 28 medaglie d’oro, 30 di argento e 24 di bronzo.

La cerimonia di chiusura ha luogo all’interno del Palazzetto dello Sport, vicino al villaggio olimpico, alla presenza di Sir Ludwig Guttmann e della moglie del Presidente della Repubblica Italiana Signora Carla Gronchi.

ROMA 1960: LE MEDAGLIE ITALIANE

Grimaldi, oro giavellotto 2 argenti nuoto
Felice Lenardon, oro giavellotto classe C, 2 argento peso e giavellotto, 1 bronzo giavellotto
Maria Scutti, 5 oro nei lanci atletica, 1 argento nuoto, 1 argento tennis, 2 bronzo lanci atletica
Carlo Jannucci 2 oro nuoto, 1 argento nuoto
Ottavio Moscone, 1 oro nuoto, 1 argento scherma, 2 bronzi nuoto
Renzo Rogo, 2 oro nuoto,
Franco Rossi, 1 oro nuoto, 1 oro tennis, 1 argento scherma, 1 bronzo scherma, 1 bronzo nuoto,
Enzo Santini, 1 oro atletica 2 oro nuoto,
Anna Maria Toso, 2 oro nuoto, 1 oro scherma, 1 argento tennistavolo, 1 argento atletica, 1 argento nuoto, 1 bronzo atletica, 1 bronzo tennistavolo
Giovanni Berghella, 1 oro tennistavolo, 1 bronzo scherma
Giovanni Ferraris, 1 oro tennistavolo, 1 oro scherma, 1 argento tennistavolo, 1 bronzo biliardo, 1 bronzo scherma
Aroldo Ruschioni, oro tennistavolo, 1 bronzo nuoto
Federico Zarilli, oro tennistavolo, 1 argento tennistavolo, bronzo tennistavolo
Tedone, 2 oori scherma,
Anna Maria Galimberti, 3 argenti atletica,2 bronzi atletica 1 bronzo scherma
Carmelo Russo, 2 argento atletica,
Carfagna, 1 argento nuoto,
Di Pasquo, 1 argento nuoto,
Fontana 1 argento nuoto
Girardi, 1 argento nuoto
Domenico Cascella, 1 argento, tennistavolo,
Francesco Scalzo, 1 argento tennis tavolo
Avitabile, 1 bronzo atletica
Castelli, 1 bronzo atletica
Cipriano Gasperini, 1 bronzo nuoto
Mazzoni, 1 bronzo nuoto
Pasquarelli, bronzo nuoto

https://www.abilitychannel.tv/storia-paral...e-paralimpiadi/

Storia-Paralimpiadi-Roma-1960-tre
view post Posted: 26/8/2021, 10:52 Afghanistan. Ritiro truppe italiane e recenti vicende afgane - »Italia nel Mondo
Beh, in principio pare che alcune nazioni (vedi Italia e Inghilterra) fossero contrarie all'abbandono di quei territori. C'era la consapevolezza che il potere di controllo è importante, se non altro per ostacolare la rinascita di pericolose organizzazioni terroristiche e paramilitari, così potenti da minacciare una seconda volta l'Occidente. Cosa questa che si sta già verificando, a giudicare dalle esecuzioni improvvisate (un giornalista dell'emittente tedesca Deutsche Welle è stato fatto fuori), dagli episodi di vendetta personale e di giustizia sommaria...


Afghanistan, quello scontro sul ritiro che spaccò la Nato: Italia e Gb contro gli Usa
dai nostri corrispondenti Antonello Guerrera , Claudio Tito

Al vertice dei ministri della Difesa della Nato, Roma e Londra sostennero che lasciare ora Kabul era sbagliato. Washington: “Restate da soli”

LONDRA-BRUXELLES - "È un errore, dobbiamo rimanere. Almeno ancora un altro po'". Era la prima settimana di giugno. I ministri della Difesa della Nato si riunivano a Bruxelles. Sotto la presidenza del segretario generale del Patto Atlantico, Jens Stoltenberg. L'incontro era fissato per mettere a punto gli ultimi aspetti del successivo summit del 14 giugno. Quello che ha visto incontrarsi tutti i capi di Stato e di governo dell'Alleanza. Il primo appuntamento del presidente americano Joe Biden con tutti i partner militari dell'alleanza. I titolari della Difesa e degli Esteri dovevano anche approvare la versione finale del documento "Nato 2030", la riflessione strategica per i prossimi dieci anni. Quel che farà il fronte Occidentale nel decennio che ci aspetta.

Quella riunione, però, per un tratto ha cambiato verso. L'Afghanistan ha fatto irruzione nell'ordine del giorno. O meglio le differenze tra i Paesi aderenti. La decisione americana di abbandonare Kabul, infatti, non convinceva tutti. E i più contrari erano l'Italia e la Gran Bretagna. I ministri della Difesa Lorenzo Guerini e Ben Wallace e il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio.

I rappresentanti del nostro Paese insistevano sui rischi derivanti dalla scelta di lasciare l'Afghanistan al suo destino. Il ritorno dei talebani, infatti, era considerato almeno molto probabile. Il controllo di una parte sempre più grande di quel Paese da parte degli "studenti islamici" avrebbe comportato non solo la certezza di rinunciare a molti degli sforzi di democratizzazione compiuti negli ultimi venti anni, ma soprattutto l'apertura di un nuovo corridoio per l'immigrazione clandestina verso l'Europa.

La paura, infatti, si concentrava sull'ipotesi che gli estremisti afgani avrebbero utilizzato il traffico di essere umani verso il Vecchio Continente come arma di pressione persino più efficace degli attentati terroristici dell'ultimo ventennio. Sospetto che in realtà si sta concretizzando molto rapidamente.

Wallace lo considerava un errore anche dal punto di vista geostrategico. Gli inglesi, del resto, hanno una brutta esperienza in quell'area del mondo. Furono i primi oltre cento anni fa a provare a colonizzare e controllare l'Afghanistan. Senza successo. Ed ora temono ripercussioni in casa. In particolare sotto il profilo terroristico. "Siamo estremamente preoccupati - ha detto il ministro di Boris Johnson - Al Qaeda così potrebbe tornare a colpire". Londra pensa al peggio anche per quanto riguarda gli accordi siglati dagli Usa - allora guidati ancora da Donald Trump - a Doha con i talebani. Tutte osservazioni che Wallace ha illustrato anche al vertice Nato.

Di fronte a quelle posizioni, il segretario di Stato alla Difesa statunitense Lloyd Austin, è stato irremovibile. L'amministrazione di Washington, infatti, continuava e continua a considerare impossibile una marcia indietro sull'addio a Kabul. Per Biden è una promessa fatta in campagna elettorale sebbene la prima decisione sia stata assunta dal predecessore.

La fermezza americana, dunque, proprio a giugno era arrivata al punto di dire agli alleati: noi andiamo via, se voi volete rimanere fatelo. Una sfida. Ipotesi, però, subito considerata impraticabile dall'Italia. Senza l'appoggio militare e logistico degli Stati Uniti, rimanere sarebbe insostenibile. La presenza militare del nostro Paese diventerebbe un costo anche politico. Inspiegabile all'opinione pubblica.

Discorso analogo per la Gran Bretagna che ha anche provato a convincere, oltre all'Italia, Francia e Germania sull'idea di restare senza gli Usa. Una sorta di Alleanza in formato ridotto. L'ennesimo tentativo inglese di riassegnarsi un ruolo internazionale dopo l'uscita dall'Unione europea. Ricevendo, però, un netto rifiuto. Alla fine, dunque, pure Londra si è adeguata. E magari si giocherà la sconfitta per reclamare la carica di Segretario generale della Nato il prossimo anno. Una ricompesa che vede Theresa May in pole position.

Al momento tutti si trincerano dietro gli accordi con il governo di Kabul che prevede una presenza civile a sostegno. L'intenzione è quella di non trasmettere l'impressione che il ritiro sia un abbandono. "Prima di tutto - aveva spiegato Stoltenberg a giugno scorso - manterremo la nostra presenza in Afghanistan per fornire consulenza e rafforzamento delle capacità alle Istituzioni di sicurezza locali. Finanzieremo le forze di sicurezza assicurandoci di destinare somme di denaro significative. Stiamo anche progettando di fornire addestramento all'estero per le forze di sicurezza e stiamo lavorando su come sostenere le infrastrutture critiche".

Il punto è, però, che questo in due mesi sembra volatilizzato. L'avanzata talebana sta ponendo problemi e esigenze ben diverse da quelle del semplice sostegno esterno. L'America non ha alcuna intenzione di cambiare idea: tutto è definito per ritirare l'ultimo soldato nella data simbolo dell'11 settembre. I suoi obiettivi strategici sono cambiati negli ultimi anni. L'attenzione si concentra sulla Cina. Sebbene molti inizino a temere che Pechino possa sfruttare la porta afgana per creare un altro elemento di destabilizzazione per l'Occidente.

Fonte: www.repubblica.it/esteri/2021/08/1...agna-314063340/

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view post Posted: 26/8/2021, 10:34 Torino. Danneggiato Monumento ai Caduti di Nassirya - »Attualità
Gesto incivile di un imbecille codardo...

Torino, distrutto il Monumento ai Caduti di Nassirya

L'opera di Osvaldo Moi sita nei pressi di piazza d'Armi è stata vandalizzata da ignoti nella notte. Appendino: "Il pensiero mio e della Città va alle famiglie delle vittime"


TORINO - E' stato danneggiato nella notte a Torino il monumento alle vittime di Nassirya. L'installazione, che si trova in corso IV novembre, è stata divelta alla base. Sul posto è intervenuta la polizia, che sta svolgendo accertamenti.

Torino, distrutto monumento ai Caduti di Nassirya

La scultura di Osvaldo Moi (scultore e maresciallo capo dell'Esercito) si compone di 19 figure umane stilizzate e unite tra loro. E' stata installata nel 2006 vicino piazza d'Armi per ricordare le vittime della strage di Nassirya, in Iraq, del 12 novembre 2003. Sull'episodio indagano la Digos e i carabinieri. L'allarme è stato dato da un passante intorno alle 9. La prima cittadina torinese Chiara Appendino commenta così su Twitter: "Gli uffici del Comune sono attivi per verificare la possibilità di ripristino. Il pensiero mio e della Città torna alle famiglie delle vittime".

https://www.tuttosport.com/news/attualit/c...uti_di_nassirya

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view post Posted: 26/8/2021, 10:25 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
L'Italia conquista un sacco di medaglie sin dal primo giorno nei giochi paralimpici di Tokyo 2020...


Paralimpiadi, pioggia di medaglie per l'Italia
Due ori, un argento e due bronzi dal nuoto nella prima giornata

Due ori, un argento e due bronzi è il bottino di medaglie per l'Italia nella prima giornata delle Paralimpiadi di Tokyo.

Doppietta italiana nei 100 delfino di nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo. Carlotta Gilli (categoria S13) ha vinto l'oro, il primo della spedizione azzurra a questi Giochi, precedendo Alessia Berra (categoria S12), che è argento.

Il secondo oro dell'Italia lo ha vinto Francesco Bocciardo nei 200 stile libero di nuoto (categoria S5).

Stamani la prima medaglia per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 l'ha conquistata Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso di nuoto categoria S1.

Monica Boggioni ha inoltre ottenuto la medaglia di bronzo nella finale dei 200 metri di nuoto in stile libero (categoria S1).

Congratulazioni per le prime medaglie e per "le parole dei protagonisti azzurri al termine delle competizioni". Le ha espresse il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al numero uno del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, come apprende l'ANSA da fonti Cip. I complimenti del Capo dello Stato sono arrivati al termine della prima giornata di gare di Tokyo 2020, per i risultati ottenuti dalle atlete e dagli atleti paralimpici. Mattarella, sottolinea il Cip, ha manifestato il suo apprezzamento non solo per le prime 5 medaglie conquistate nel nuoto paralimpico, ma anche per le parole espresse dai protagonisti azzurri al termine delle competizioni.

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/202...2097dee4a7.html

Paralimpiadi: terzo oro Italia, lo vince Bocciardo nei 100 sl
Doppietta del 27enne di Genova a Tokyo

Francesco Bocciardo ha vinto l'oro nei 100 stile libero di nuoto, categoria S5, alle Paralimpiadi di Tokyo. Quella del 27enne di Genova è la sesta medaglia italiana, la terza d'oro, nelle prime due giornate di Giochi. Ieri Bocciardo aveva già vinto l'oro nei 200 stile libero di nuoto S5.

Monica Boggioni ha vinto il bronzo nei 100 stile libero di nuoto categoria S4 alle Paralimpiadi di Tokyo.

E' la settima medaglia dell'Italia in questi Giochi. La 23enne di Pavia ieri aveva vinto il bronzo nei 200 stile libero S5.

Luigi Beggiato ha vinto l'argento nei 100 in stile libero di nuoto categoria S4 alle Paralimpiadi di Tokyo. Quella del 23enne è l'ottava medaglia degli azzurri in questi Giochi, la terza di questa seconda giornata di Giochi.


https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/nuo...cbce89b9de.html

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