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Posts written by Gabriele79

view post Posted: 19/3/2011, 21:11 Italia, Libia, Onu, Francia e petrolio - »Italia nel Mondo
Per accontentare Sarkozy tra poche ore inizierà la Guerra del Mediterraneo, così la Francia potrà sostituire la Total all’ENI. L’Europa è lacerata, l’asse franco-tedesco è in crisi, Obama è sparito, l’ONU è stata come al solito incapace di rispondere. Per il pressappochismo di uno pagheremo tutti. Con la speranza che Gheddafi non scateni l’inferno. (...)





E così, per accontentare Sarkozy e la sua voglia di mettere le mani sulle importanti concessioni energetiche libiche, tra poche ore assisteremo con ogni probabilità ad una bella guerra nel Mediterraneo. Un “capolavoro” diplomatico che ha lacerato l’Europa (asse franco-tedesco in crisi profonda), che ha irrigidito Russia e Cina, che ha bloccato ogni possibile mediazione americana (ma Obama, dov’è?), e che porterà ad una reazione di Gheddafi. Già, che farà ora il Colonnello? Beh, negli anni Ottanta, quando si arrabbiava, era solito sparare missili su Lampedusa o tirare giù qualche aereo occidentale. Ora che è molto arrabbiato, probabilmente reagirà con le dovute proporzioni.


Battute a parte, quello che è accaduto ieri sera al Consiglio di Sicurezza dell’Onu è tutto tranne che una risposta del Mondo libero alle suppliche di un popolo schiacciato dal despota. La risoluzione passata con ben 5 astensioni (tra cui Russia, Germania e Cina…) certifica molto più pragmaticamente che la Francia è stata assecondata nelle sue ambizioni di rinnovata grandeur, nella sua voglia di esportare il suo modello ovunque nelle regioni che hanno qualcosa da offrirle.


Siamo di colpo tornati indietro nel tempo; siamo tornati alla spartizione dell’Africa tra le grandi potenze. Non è un caso, infatti, che i più accaniti sostenitori della no fly zone fossero Parigi e Londra, ossia i due giganti che fino a qualche decennio fa si sono spartiti il cosiddetto Terzo Mondo.





Già c’è chi dice (non a torto) che Sarkozy non vede l’ora di piantare i paletti della Total al posto di quelli dell’Eni, che di fatto la Libia post-gheddafiana altro non sarà che la replica di quanto fu l’Algeria fino agli anni Sessanta del secolo scorso: un bel territorio metropolitano a disposizione della madrepatria transalpina. E’ questo quello che l’Occidente voleva? E’ questa la risposta democratica alle rivolte che si ripropongono di abbattere i regimi? Una guerra nel Mediterraneo, come non accadeva da tempo?


Se è così, bene ha fatto l’Italia a mostrarsi cauta e realista. Una posizione, la nostra, su cui pian piano si sono accodate anche altre potenze che in un primo momento facevano la voce grossa. Un esempio? L’astensione di Berlino in Consiglio di Sicurezza e la dichiarazione del Ministro degli Esteri Westerwelle che “nessun soldato tedesco metterà piede in Libia”.


Forse, una volta tanto, noi abbiamo visto più lontano di tanti altri. Forse, abbiamo dimostrato più saggezza di chi si crede padrone del Mondo (o quantomeno d’Europa). Il problema è che per il pressapochismo di uno pagheremo tutti.
view post Posted: 19/3/2011, 05:18 Risorgimento alla rovescia - »Patria e Irredentismo
Cercavo qualche informazione se a Nizza, e forse in Corsica e Savoia, ci fosse stata qualche celebrazione, anche privata, per il centocinquantenario dell'unità. Non ho trovato nulla, in compenso ho trovato notizia delle untuose celebrazioni francese sul "rattacchament" dell'anno scorso. Mi domando quanto gli abbia fatto prudere vedere tanti tricolori a Torino che loro considerano "francese" dal tempo di Napoleone I.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...54269girata.asp
view post Posted: 16/3/2011, 23:06 Nuova! - »Presentazioni Utenti
mmmm, si iscrive una bella sedicenne l'altro ieri e già più di 60 messaggi :D
view post Posted: 12/3/2011, 02:22 Salve - »Presentazioni Utenti
Intanto mettiamoci d'accordo sui termini usati: io parlo di "falsa" pronuncia, intendendo questo: è abbastanza ridicolo studiare la grammatica del latino dell'età augustea, e precedente, se poi si adotta la pronuncia "tarda" di agostino, anzi io direi ancora più tarda, probabilmente da Cassiodoro in avanti. Se mi facessero leggere il Secretum di Petrarca, allora prenderei una bella cantonata a leggerlo con la restituta, e mi sforzerei di leggerlo in ecclesiastica perché COSI' l'ha pensata l'autore senza dubbio, anche se lui era convinto che il latino che parlava fosse lo stesso dei suoi grandi autori preferiti, ma questa è un'altra storia.
Se però mi fanno leggere le Catilinarie, mi sentirei molto in imbarazzo a leggerla in ecclesiastica, perché sarebbe una forzatura. E' vero che non possiamo ricostruire completamente una pronuncia antica, ma ciò che conosciamo, è bene usarlo. Peraltro, molti dicono che l'ecclesiastica si tramanda immutata da Agostino in poi. Io ho qualche dubbio. Se il latino arcaico è diventato classico in 3 secoli, se non meno, e il classico è diventato quello tardo, e poi volgare, lo stesso processo probabilmente ha eroso anche questa pronuncia, che io non credo si sia potuta veramente fissare in modo definitivo prima della consapevolezza che il latino era ormai diventata lingua "altra" da quella imparata alla nascita, quindi non prima dell' VIII secolo, forse IX.
view post Posted: 11/3/2011, 21:37 Nordafrica - Le rivoluzioni franco-britanniche - »Dall'Estero
Concordo con l'analisi, ma l'accusa all'Italia è, come al solito, ingenerosa. Cosa dovremmo fare, aiutare Gheddafi? Inimicarci così platealmente le altre potenze per salvare uno che d'altro canto ci ha sempre odiato, anche se riconosco abbiamo potuto fare buoni affari. Ma soprattutto è l'opinione pubblica italiana a rendere impensabile qualsiasi azione, figuriamoci una così politicamente scorretta.
Peraltro spero che Gheddafi riprenda il controllo della situazione, e magari ci sia grato, visto che abbiamo tenuto questo profilo così a lui favorevole tutto sommato.
view post Posted: 11/3/2011, 21:32 Salve - »Presentazioni Utenti
Assolutamente, basta leggere qualche passo di Cicerone o appunto conoscere i prestiti latini nelle lingue germaniche per rendersi conto. Inoltre, l'ecclesiastica non la usano manco in spagna, francia o romania, nemmeno in sudamerica, ovviamente non negli stati uniti e nei paesi slavi, insomma si usa solo nelle chiese di tutto il mondo, e nei licei italiani, bello schifo.

Riguardo alla ricostruzione della pronuncia classica del latino (quella di Cesare e Cicerone per intendersi) esistono ben 7 ordini di prove.

a) Testimonianze dirette dei grammatici latini;

b) Testimonianze indirette degli scrittori latini (tipo giochi di parole
che acquistano un senso solo ammettendo per ipotesi una
determinata pronunzia), penso ad un tale nominato da Cicerone, Cicirrus, che aveva tale nome in forza della sua voce stridula DA GALLO (e infatti in osco kikirrus significa proprio galletto), possibile che la gente lo chiamasse Cicirro? Forse all'epoca i galli facevano cicciriccì, ma ne dubito;

c) Iscrizioni ad opera di scalpellini incolti: gli evidenti errori
riportati possono essere molto interessanti agli occhi dei
linguisti (un linguista che non conoscesse l'italiano potrebbe
senz'altro dedurre che nella nostra lingua "qu/cu" hanno esattamente
lo stesso suono e che "h" è muta dal fatto banale che alcuni italiani
illetterati scrivono "squola/scuola" e "ho preso/o preso",
deducendo poi che la scrittura "corretta" - dal punto di vista
fonetico (nota bene) sono esattamente equivalenti - è pura
convenzione dotta;

d) Trascrizioni dal greco al latino e dal latino al greco (molto
importanti), ad esempio la prima parola che mi viene in mente cognosco latina e gignoskoo greca (scusate non ho i font greci ma non penso abbiate problemi), come si pronuciano? In greco si adotta l'erasmiana, che pur non esattamente attico è una approssimazione abbastanza buona, certo più della ecclesiastica;

e) Prestiti latini antichi in altre lingue (non solo il germanico, ma
soprattutto il germanico): certe evoluzioni subite da determinate
parole di evidente origine latina secondo regole proprie di lingue
aliene devono necessariamente presuppore che il prestito
originario fosse pronunciato in un certo modo. Arianna faceva l'esempio più noto, ma io farò l'esempio di Cella, in latino classico cantina. Ebbene in tedesco passò oltrereno nel I secolo ed oggi abbiamo Keller come esito per indicare la cantina, quando Cella, pronunciata come in italiano, divenne la cella dei monaci, e passò in Germania con altro significato, divenne Zeller, poiché i tedeschi non hanno un suono vicino alla nostra C palatale (come non l'avevano i romani antichi);

f) Considerazioni di analisi comparata indoeuropea, è spinoso parlare di lingua indoeuropea mancando qualsiasi documentazione, ma linguisti più bravi di me li hanno fatto comparando le lingue indoeuropee, e credo si possa dar loro credito;

g) Considerazioni di analisi comparata romanza.


I primi punti cinque punti erano a disposizione già degli umanisti, ai quali infatti non sfuggirono (opera di sulla pronuncia di greco e latino Erasmo da Rotterdam), purtroppo però da noi la forza della chiesa è sempre stata troppo forte, sul latino è l'ultimo dei nostri problemi, ma sicuramente anch'esso è un indice, tant'è che in nessun paese d'europa, nemmeno in Romania, si usa l'ecclesiastica. Un caso? possibile, ma non credo alle coincidenze.

In ultima analisi, non dico per non sbagliare, poiché erano gli stessi latini a sbagliare (sbagliano anche gli italiani nel parlare italiano standard), ma per avere una pronuncia attendibile, dovremmo fare come tutto il mondo, ed usare la restituta. O altrimenti, si dica chiaramente che in Italia non si studia il latino di Cicerone e Virgilio, ma il latino da Sant'Agostino in poi, in quanto paese semiconfessionale abbiamo obbrobrio delle opere laiche e macchiate di paganesimo, e riteniamo più utili quelle cristiane adatte alla salvazione dell'anima.
Ma insegnando la pronuncia ecclesiastica e sperare poi di imparare il latino è come parlare l'inglese mantenendo la pronuncia italiana delle parole, la gente viene giustamente irrisa quando lo fa, dovrebbe essere lo stesso per latino (ed infatti lo è quando latinisti italiani, o semplici studenti per erasmus, vanno all'estero, ma finché non ci sbattono è difficile capire).
view post Posted: 10/3/2011, 21:41 Salve - »Presentazioni Utenti
ciao, visto il tuo nome latino, una piccola nota di VERA fonetica latina, molto diversa da quella scolastica italiana, la cosìddetta pronuncia ecclesiastica del latino peraltro negletta in tutto il mondo, e per giusta causa. :)

Il tuo nome non si pronuncerà LEGIONARIUS come se leggessi in italiano, bensì LEGHIONARIUS

Abolite le C e le G palatali e "schiacciate", come in ignosco, no assolutamente, ma igh-nosco.
Abolita la V, che in latino proprio non esisteva come suono e semmai si confondeva con la B. Quindi vinus da pronunciarsi UINUS.
Le parole con l'ha poi si dovrebbero anche aspirare, e soprattutto, diamo a cesare quel che è di cesare e chiamiamolo CAESAR, leggendo bene il dittongo!! Cesar è solo la pappa per cani!
view post Posted: 10/3/2011, 21:36 Ave compagni! - »Presentazioni Utenti
ciao rinascimento, suppongo tu sia lo stesso de la cittadella...
view post Posted: 10/3/2011, 20:01 Belluno: Veneto o Trentino Alto Adige? - »Geografia
Logico, motivo in più, semmai ce ne fosse bisogno, per abolire le regioni "speciali".
view post Posted: 10/3/2011, 20:00 Inno decima Flottiglia Mas! - »Videoteca Patriottica
il nome utente non promette molto bene marescià... come mai questa scelta? onestamente
view post Posted: 10/3/2011, 19:58 Salve - »Presentazioni Utenti
Sì usop, sono io, potevi informarci di questo bel forum!

Salute a voi, di dove siete?
view post Posted: 10/3/2011, 17:52 Salve - »Presentazioni Utenti
Grazie, ce ne sono molte in effetti, anzi talmente tante che l'utente anche ben disposto si può trovare un poco "sommerso" di primo acchito, ma ciò è un bene, dimostra che ancora è pieno di italiani che amano la Patria, e non sono ultrafrequentati solo forumacci di secessionisti vari tra borbonici, clericali e padagni. :)
view post Posted: 10/3/2011, 17:33 Salve - »Presentazioni Utenti
Salve,
mi chiamo Gabriele e sono di Ancona, ho gestito per molti anni vari forum su Irredentismo e nazionalismo italiano, prima su politicaonline, poi su forumfree. Per carenza di tempo ho diminuito le mie attività ma non il mio amore verso la Patria.

:irredentismo:
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