CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 12/8/2009, 11:33)
era un asituazione complivcata.....se non sbaglio la stesa ucraina fu per un breve periodo indipendente dopo la resa si brest -litovsk,prim adi essere riconquistata dall'armata rossa dop la guerra contro i controrivoluzionari
comunque come giustamnete hai parlato di revanscismo sovirtico(ma io r direi russo piu che altro) non bisogna dimenticare l apolitica imperialista dell regime zaristanei due secoli precedenti....su territori che prima di allora arano sempre stati nell'orbita polacca.litiana
esatto era una situazione complicatissima, e ciò che meno giova all'analisi storica nelle situazione complicate è la semplificazione (in questo caso polacchi vittime buone, sovietici aggressori cattivi).
Come hai ricordato la stessa Ucraina nell'immediato primo dopo guerra era nell'orbita polacca (le truppe polacche arrivarono sino a Kiev).
Prima dell'affermazione definitiva della russia zarista la confederazione polacco-lituana comprendeva anche territori assolutamente estranei alla polonia (citta come Minsk, Kiev o Smolensk per esempio).
Con la creazione della seconda repubblica polacca dopo la grande guerra vi è da parte della dirigenza polacca la volontà di riconquistare i territori che fecero parte della confederazione polacco lituana; da qui scaturisce la guerra di aggressione alla neonata russia sovietica e il successivo incorporamento di territori abitati in maggioranza da bielorussi, russi e ucraini; la seconda repubblica polacca si trovò quindi con un terzo della popolazione non polacca e tentò di imporre una forzata "polonizzazione" ai territori acquisiti, da qui scaturirono le tensioni etniche che porteranno alle violenze durante e dopo la seconda guerra mondiale.
CITAZIONE (dardanide @ 12/8/2009, 12:00)
I polacchi di certo non erano verginelle, dato che in quel periodo tutti i governanti mi sembrano piuttosto delle dominatrici sadomaso navigate.
Comunque la Polonia all'inizio del primo conflitto non esisteva come stato indipendente (era già stata spartita per l'n-esima volta) quindi aveva comprensibili sentimenti irredentistici nei confronti dell'ex-padrone.
A questo si aggiunge che, come ben sai, la situazione demografica nell'Europa dell'est era tutt'altro che semplice. Nella maggior parte dei centri abitati (anche dei più piccoli) abitavano più etnie (slavi orientali, polacchi, tedeschi, ebrei orientali) dunque città a maggioranza polacche erano magari circondate da città a maggioranza ucraina.
Quindi anche se nel complesso in quei territori abitavano più slavi orientali (bielorussi, ruteni e ucraini principalmente) o baltici al nord, comunque era presente una forte minoranza di polacchi (maggioranza a Leopoli) presente in tutto il territorio.
Non sto però giustificando quella scelta, dato che la trovo molto iniqua comunque nei confronti degli slavi orientali.
Quanto alla spartizione della Cecoslovacchia mi sembra un termine azzardato. La Polonia si annesse 2 comuni a maggioranza polacca.
Non dimentichiamo che da quando nacque la seconda repubblica polacca fu governata quasi esclusivamente da militari, e perseguì sempre una politica di potenza.
Per quanto riguarda l'annessione di Cieszyn/Teschen da parte della Polonia si tratta di un territorio che apparteneva legalmente ad uno stato sovrano e indipendente, i polacchi hanno approfittato della debolezza cecoslovacca per impadronirsene, fra l'altro la Polonia negherà all'Unione Sovietica il permesso di far passare le truppe sovietiche sul territorio polacco per giungere in aiuto alla cecoslovacchia aggredita.
CITAZIONE (Giuseppe Saracino '88 @ 12/8/2009, 08:54)
Chissà perchè nessun comunista si ricorda la data del 23 Agosto 1939.....ovviamente tu sai cosa succese non è vero????
Io personalmente considero il Patto di non aggressione una tragica necessità, dopo la conferenza di Monaco che altro avrebbe potuto fare la dirigenza Sovietica, l'atteggiamento accomondante di francia e inghilterra nei confronti di hitler e il rifiuto polacco di assistenza militare da parte sovietica non vi erano altre possibilità