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Discorso di Mussolini alle folle - documentario Luce.

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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 13/10/2009, 15:55




be pero dardanide tieni presente che i francesi non volevano fare un aguerra.....noi invece evidentemente si.........

poi non sono d'accordo con questa sottyovalutazione delle leggi razziali.....non mi interessa che fossero magari applicate all'acque di rosa,resta i un provvedimento iniuqo e privo di qualsiasi giustificazion e in raporto alla societa italiana,dove molti ebrei erani stati tra i piu ardenti patrioti e combattenti delll agrande guerra.....che poi gli inglesi e i francesi,che fecero del colonialismo un ideologia,fossero razzisti ,è risaputo.....ma questo non giustifica in alcun modo questa scempiaggine chiamata manifesto dellla razza
 
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Nicoliberale
view post Posted on 13/10/2009, 17:29




Il fatto che lo facessero gli altri paesi europei non è una scusante per l'Italia. Le leggi razziali furono una porcheria. Inoltre non condivido il commento di Peppero perchè in realtà è un pò tirato in alcuni punti. Certamente non si possono che biasimare le violenze che gli occidentali hannao fatto contro altri popoli: ciò non toglie però gl iinfiniti vantaggi che hanno apportato a questa gente lìapplicazione dei principi occidentali della legge e della libertà. Guardiamo l'India per esempio, o la Libia per l'Italia o molti altri paesi...:)
 
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«Il Littore»
view post Posted on 13/10/2009, 19:22




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 13/10/2009, 16:55)
be pero dardanide tieni presente che i francesi non volevano fare un aguerra.....noi invece evidentemente si.........

La Pugnalata alle Spalle? FALSITA' STORICA!


Da Libero del 16 giugno 2009.



Nel 1940 la Francia aveva preparato piani per infliggere a sua volta all’Italia un colpo preventivo e gli Alleati vessarono in vari modi l’Italia durante il periodo della non belligeranza, proprio nel momento in cui ci sarebbe stato invece bisogno di rafforzare la posizione di coloro che erano contrari all’entrata in guerra al fianco di Hitler. Sono alcuni dei dati clamorosi che emergono dalla testimonianza dell’allora ambasciatore a Roma André François-Poncet in un testo che dopo la sua prima pubblicazione in francese nel 1961 compare ora per la prima volta in italiano: A Palazzo Farnese Memorie di un ambasciatore a Roma 1938-1940 (Le Lettere, pp. 144, euro 16).

François-Poncet aveva già rappresentato la Francia a Berlino tra 1931 e 1938, nel periodo dell’ascesa di Hitler. Una volta constatato che non riusciva a fermare la marcia del nazismo verso la guerra, aveva chiesto di farsi mandare in Italia, per cercare almeno di mantenere un rapporto con Mussolini. Impresa anch’essa sfortunata, dal momento che proprio a lui toccò infine di ricevere la dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940. In quell’occasione, proprio lui ebbe modo di usare con Ciano la famosa frase poi passata nell’immaginario della polemica anti-italiana. «Avete aspettato di vederci in ginocchio, per accoltellarci alle spalle».

Eppure, come questo libro rivela, François-Poncet aveva in realtà un grande amore per l’Italia: così come d’altronde era anche un sincero ammiratore della cultura tedesca. Lui stesso racconta di quando al funerale della sorella di Ciano si ritrova fianco a fianco con l’ambasciatore tedesco von Mackensen, nel momento in cui i loro Paesi sono già in guerra. «Caro Poncet, perché se n’è andato da Berlino? Non avrebbe dovuto farlo. Il Führer dice che se lei fosse rimasto, sarebbe riuscito a impedire la guerra!». «Non gli dia ascolto, risposi con lo stesso tono sommesso. Se ho lasciato Berlino, è proprio perché sapevo che il Führer non mi avrebbe dato più retta». Anche di Ciano testimonia che cercò sinceramente di evitare l’irreparabile: «Neanche lui sfuggiva al realismo e al cinismo di cui si gloriavano tanto fascisti e nazisti. Ma nell’intimo era buono e sensibile».

Se Hitler e Mussolini avevano già deciso per il peggio, però, François-Poncet riconosce come pure a Parigi sembrarono fare il possibile per precipitare la situazione. Ad esempio, con scombiccherati esperimenti di diplomazia segreta che fecero fallire il tentativo più serio per venire incontro alle richieste italiane in campo coloniale. Allude pure a certi piani di attacco preventivo all’Italia che erano stati i comandi francesi a preparare, e di cui parla più diffusamente la lunga introduzione di Maurizio Serra: già direttore dell’Istituto Diplomatico del Ministero degli Esteri, docente di relazioni internazionali alla Luiss e Premio Acqui Storia 2008 per un suo libro sui Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux: il fascista, il comunista, l’avventuriero.

François-Poncet si lamenta per il modo sconsiderato in cui circostanze che sarebbe stato meglio tenere segrete furono rese pubbliche dal governo di Parigi in un Libro Bianco a carattere propagandistico. E poi riconosce senza remore che «i rapporti franco-britannici col governo fascista non sono però privi di ombre. Gli inglesi esercitano uno stretto controllo sulla navigazione nel Mediterraneo, al quale non sfuggono le imbarcazioni italiane. Mettano l’embargo sulle importazioni di carbone da parte dell’Italia». D’altra parte, dopo il 10 giugno mentre le autorità italiane «coprirono di attenzioni» i francesi rimpatriati, quelle francesi «invece di favorire la confluenza dei funzionari diplomatici e consolari italiani da rimpatriare, la ritardavano e la ostacolavano in tutti i modi».

Insomma, conclude l’uomo della “pugnalata alle spalle”: «Ricordiamo l’ultima guerra solo per giurare a noi stessi che un avvenimento del genere non si ripeterà mai più, e non dimentichiamo, noi francesi, che neanche il nostro atteggiamento verso l’Italia è sempre stato irreprensibile»
[/QUOTE]
CITAZIONE
poi non sono d'accordo con questa sottyovalutazione delle leggi razziali.....non mi interessa che fossero magari applicate all'acque di rosa,resta i un provvedimento iniuqo e privo di qualsiasi giustificazion e in raporto alla societa italiana,dove molti ebrei erani stati tra i piu ardenti patrioti e combattenti delll agrande guerra.....che poi gli inglesi e i francesi,che fecero del colonialismo un ideologia,fossero razzisti ,è risaputo.....ma questo non giustifica in alcun modo questa scempiaggine chiamata manifesto dellla razza

Le Leggi Razziali sottolineano l'ipocrisia della politica, nulla più.
 
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view post Posted on 13/10/2009, 19:40
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CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 13/10/2009, 16:55)
poi non sono d'accordo con questa sottyovalutazione delle leggi razziali.....non mi interessa che fossero magari applicate all'acque di rosa,resta i un provvedimento iniuqo e privo di qualsiasi giustificazion e in raporto alla societa italiana,dove molti ebrei erani stati tra i piu ardenti patrioti e combattenti delll agrande guerra.....che poi gli inglesi e i francesi,che fecero del colonialismo un ideologia,fossero razzisti ,è risaputo.....ma questo non giustifica in alcun modo questa scempiaggine chiamata manifesto dellla razza

CITAZIONE (Nicoliberale @ 13/10/2009, 18:29)
Il fatto che lo facessero gli altri paesi europei non è una scusante per l'Italia. Le leggi razziali furono una porcheria. Inoltre non condivido il commento di Peppero perchè in realtà è un pò tirato in alcuni punti.

Nessuna giustificazione. Ho solo voluto mettere sullo stesso piano dell'Italia le altre nazioni, visto che pure loro avevano provvedimenti razzisti e campi di internamento.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 13/10/2009, 22:41




CITAZIONE («Il Littore» @ 13/10/2009, 20:22)
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 13/10/2009, 16:55)
be pero dardanide tieni presente che i francesi non volevano fare un aguerra.....noi invece evidentemente si.........

La Pugnalata alle Spalle? FALSITA' STORICA!


Da Libero del 16 giugno 2009.



Nel 1940 la Francia aveva preparato piani per infliggere a sua volta all’Italia un colpo preventivo e gli Alleati vessarono in vari modi l’Italia durante il periodo della non belligeranza, proprio nel momento in cui ci sarebbe stato invece bisogno di rafforzare la posizione di coloro che erano contrari all’entrata in guerra al fianco di Hitler. Sono alcuni dei dati clamorosi che emergono dalla testimonianza dell’allora ambasciatore a Roma André François-Poncet in un testo che dopo la sua prima pubblicazione in francese nel 1961 compare ora per la prima volta in italiano: A Palazzo Farnese Memorie di un ambasciatore a Roma 1938-1940 (Le Lettere, pp. 144, euro 16).

François-Poncet aveva già rappresentato la Francia a Berlino tra 1931 e 1938, nel periodo dell’ascesa di Hitler. Una volta constatato che non riusciva a fermare la marcia del nazismo verso la guerra, aveva chiesto di farsi mandare in Italia, per cercare almeno di mantenere un rapporto con Mussolini. Impresa anch’essa sfortunata, dal momento che proprio a lui toccò infine di ricevere la dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940. In quell’occasione, proprio lui ebbe modo di usare con Ciano la famosa frase poi passata nell’immaginario della polemica anti-italiana. «Avete aspettato di vederci in ginocchio, per accoltellarci alle spalle».

Eppure, come questo libro rivela, François-Poncet aveva in realtà un grande amore per l’Italia: così come d’altronde era anche un sincero ammiratore della cultura tedesca. Lui stesso racconta di quando al funerale della sorella di Ciano si ritrova fianco a fianco con l’ambasciatore tedesco von Mackensen, nel momento in cui i loro Paesi sono già in guerra. «Caro Poncet, perché se n’è andato da Berlino? Non avrebbe dovuto farlo. Il Führer dice che se lei fosse rimasto, sarebbe riuscito a impedire la guerra!». «Non gli dia ascolto, risposi con lo stesso tono sommesso. Se ho lasciato Berlino, è proprio perché sapevo che il Führer non mi avrebbe dato più retta». Anche di Ciano testimonia che cercò sinceramente di evitare l’irreparabile: «Neanche lui sfuggiva al realismo e al cinismo di cui si gloriavano tanto fascisti e nazisti. Ma nell’intimo era buono e sensibile».

Se Hitler e Mussolini avevano già deciso per il peggio, però, François-Poncet riconosce come pure a Parigi sembrarono fare il possibile per precipitare la situazione. Ad esempio, con scombiccherati esperimenti di diplomazia segreta che fecero fallire il tentativo più serio per venire incontro alle richieste italiane in campo coloniale. Allude pure a certi piani di attacco preventivo all’Italia che erano stati i comandi francesi a preparare, e di cui parla più diffusamente la lunga introduzione di Maurizio Serra: già direttore dell’Istituto Diplomatico del Ministero degli Esteri, docente di relazioni internazionali alla Luiss e Premio Acqui Storia 2008 per un suo libro sui Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux: il fascista, il comunista, l’avventuriero.

François-Poncet si lamenta per il modo sconsiderato in cui circostanze che sarebbe stato meglio tenere segrete furono rese pubbliche dal governo di Parigi in un Libro Bianco a carattere propagandistico. E poi riconosce senza remore che «i rapporti franco-britannici col governo fascista non sono però privi di ombre. Gli inglesi esercitano uno stretto controllo sulla navigazione nel Mediterraneo, al quale non sfuggono le imbarcazioni italiane. Mettano l’embargo sulle importazioni di carbone da parte dell’Italia». D’altra parte, dopo il 10 giugno mentre le autorità italiane «coprirono di attenzioni» i francesi rimpatriati, quelle francesi «invece di favorire la confluenza dei funzionari diplomatici e consolari italiani da rimpatriare, la ritardavano e la ostacolavano in tutti i modi».

Insomma, conclude l’uomo della “pugnalata alle spalle”: «Ricordiamo l’ultima guerra solo per giurare a noi stessi che un avvenimento del genere non si ripeterà mai più, e non dimentichiamo, noi francesi, che neanche il nostro atteggiamento verso l’Italia è sempre stato irreprensibile»

CITAZIONE
poi non sono d'accordo con questa sottyovalutazione delle leggi razziali.....non mi interessa che fossero magari applicate all'acque di rosa,resta i un provvedimento iniuqo e privo di qualsiasi giustificazion e in raporto alla societa italiana,dove molti ebrei erani stati tra i piu ardenti patrioti e combattenti delll agrande guerra.....che poi gli inglesi e i francesi,che fecero del colonialismo un ideologia,fossero razzisti ,è risaputo.....ma questo non giustifica in alcun modo questa scempiaggine chiamata manifesto dellla razza

Le Leggi Razziali sottolineano l'ipocrisia della politica, nulla più.
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quello ch ec'entra???
se mai si doveva fare meglio e con piu effivcenza....voglio solo dire che entrando in guerra l'itali aevidentemente pur dommamente impreparata,aveva preso nelle sue elite di comando in considerazione l'idea di un coinvolgimento nel conflitto....non penso propio che la francia abbia mai pensato di scatenare la guerra contro la germania......a cui era assolutamnete impreparata
che poi ci fossero manovre per rendere inoffensiva l'italia DOPO che la guerra con la germnai aera gia scoppiata es eravamo potenziali nemici è un altro discorso
 
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«Il Littore»
view post Posted on 14/10/2009, 08:46




La Francia voleva colpire preventivamente l'Italia. Ecco che c'entra.
 
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|Fen|
view post Posted on 14/10/2009, 09:17




A proposito della differenza tra estrema destra e fascismo, che spesso e volentieri vengono confusi, vi segnalo questo video su youtube, che a mio avviso spiega con chiarezza le differenze sostanziali.

Video
 
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«Il Littore»
view post Posted on 14/10/2009, 10:37




Si, è dell'associazione di cui faccio parte.
 
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view post Posted on 14/10/2009, 12:05

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CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 13/10/2009, 16:55)
be pero dardanide tieni presente che i francesi non volevano fare un aguerra.....noi invece evidentemente si.........

Eppure fu la Francia a dichiarare guerra alla Germania, non il contrario.
 
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«Il Littore»
view post Posted on 14/10/2009, 12:42




Concordo. Furono Francia e Gran Bretagna a dare inizio alla guerra.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 14/10/2009, 12:56




CITAZIONE (dardanide @ 14/10/2009, 13:05)
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 13/10/2009, 16:55)
be pero dardanide tieni presente che i francesi non volevano fare un aguerra.....noi invece evidentemente si.........

Eppure fu la Francia a dichiarare guerra alla Germania, non il contrario.

è vero ,forse mi sono espresso male prima.....in effetti la francia e l'ijnghilterra non poterono esimersi dal dichiarre guerra di fronte alle ripetute provocazioni hitleriane.....cio non tioglie che l afranci aera del tutto impreparataa a un aguerra offensiva,e che il massimo che potev afare era difendersi sulla linea maginot.....
la germani al aguerra la voleva e vi si era preparata per tempo,un conflitto con l afranci aera solo question edi tempo....diverso il caso dell'inghiltarra,con cui hitler avrebbe volentieri trovato un accordo
io penso che l'itali aavrebbe potuto benissimo esimersi dall'entrare in un aguerra in cui non aveva nulla c di concreto di guadagnare,al contrario della germania.....la franci ae l'inghilterra,a meno di non diventare sostanziali nani di fronte all agermania,non potevano fare diversamente a qual punto
 
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Nicoliberale
view post Posted on 14/10/2009, 12:59




Cosa c'entra che furono la Francia e la Gran Bretagna? La Germania era pronta da anni alla guerra e la dichiarazione venne consegnata all'indomani di un borbamento navale tedesco sulla Polonia...
 
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Valerio.
view post Posted on 14/10/2009, 13:51




CITAZIONE (|Fen| @ 14/10/2009, 10:17)
A proposito della differenza tra estrema destra e fascismo, che spesso e volentieri vengono confusi, vi segnalo questo video su youtube, che a mio avviso spiega con chiarezza le differenze sostanziali.

Video

Bruno non ci crederai ma il video che hai linkato l'ho postato io in Libera Discussione, vai a controllare. :asd:

CITAZIONE
Si, è dell'associazione di cui faccio parte.

Inefetti sul Covo avevo letto di un utente che si chiamava "Littore" ma non ero sicuro se fossi te.Comunque è davvero un ottima associazione mi sta aiutando veramente molto ad approfondire il discorso sul fascismo, in particolar modo il libro di Piraino e Fiorito.



Mi scuso per l'OT

Edited by Valerio. - 14/10/2009, 15:37
 
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|Fen|
view post Posted on 14/10/2009, 18:18




Scusa valerio non l'ho notato.

In ogni caso: repetita iuvant:P
 
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«Il Littore»
view post Posted on 14/10/2009, 22:01




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 14/10/2009, 13:56)
io penso che l'itali aavrebbe potuto benissimo esimersi dall'entrare in un aguerra in cui non aveva nulla c di concreto di guadagnare

Tranne il possesso di tutta l'Africa, del Mar Rosso, del Mediterraneo, e del compimento della Rivoluzione Fascista, nulla da guadagnare.

CITAZIONE (Valerio. @ 14/10/2009, 14:51)
Inefetti sul Covo avevo letto di un utente che si chiamava "Littore" ma non ero sicuro se fossi te.Comunque è davvero un ottima associazione mi sta aiutando veramente molto ad approfondire il discorso sul fascismo, in particolar modo il libro di Piraino e Fiorito.

Solo frequentando quell'associazione, si capisce che cosa sia veramente il Fascismo.
 
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46 replies since 29/9/2009, 21:03   762 views
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