Via Pertini ribattezzata via Martiri delle Foibe

A parer mio, le vittime delle foibe meritano di essere ricordate più di Pertini

Via Pertini ribattezzata via Martiri delle Foibe
Blitz di «Casa Pound». Dura condanna di Vettori - di Patrizio Ceccarelli
CLAMORE ma anche indignazione, in città per il blitz di Casa Pound, il movimento di destra pistoiese, i cui militanti nella notte tra lunedì e martedì hanno coperto tre dei cartelli che indicano «via Pertini», con altrettanti che recitano «via Martiri delle Foibe».
«Abbiamo compiuto questo gesto dimostrativo – spiega in una nota il responsabile locale di Casa Pound, Lorenzo Berti – perché in tutta Pistoia non c’è alcun luogo o monumento pubblico in ricordo di questa tragedia, che alcuni “gendarmi della memoria” cercano tuttora di coprire vergognosamente e le istituzioni locali faticano a ricordare». la scelta di via Pertini non è casuale. «Vi è invece una strada intitolata a Sandro Pertini, che nel 1980 partecipò in veste ufficiale ai funerali del maresciallo Tito baciando la bandiera jugoslava che avvolgeva la bara del massacratore di migliaia di italiani innocenti». «Lo stesso Pertini - prosegue Berti - che ha graziato e si è preoccupato di far concedere pensioni di Stato ai partigiani comunisti della Brigata Garibaldi, inquadrati nell’esercito di Tito e responsabili con esso di numerosi crimini ed eccidi».
Tra i primi a recarsi sul posto e a rilasciare dichiarazioni al riguardo, ieri mattina, è stato il presidente del Consiglio comunale, Marco Vettori, che ha definito il gesto «di gravità inaudita». «È un gesto fascista – ha dichiarato Vettori – al quale la città risponderà. Si offende una persona, davanti alla quale tutti gli italiani dovrebbero inchinarsi, un padre della Resistenza, un padre della Repubblica, un grande presidente».
Vettori ha sottolineato il fatto che la città a suo tempo non ha scelto a caso quella via per dedicarla a Pertini. «Questa strada – ha detto il presidente del Consiglio comunale - ha un valore storico e simbolico, perché è all’interno di un quartiere che ha ospitato la Breda e le lotte operaie. Il nome di Sandro Pertini assume un significato ancora più grande all’interno di questo quartiere, quindi l’offesa che è stata arrecata con tale gesto è ancora maggiore. Una città antifascista non può sopportare questo».
Sul posto ieri mattina sono giunti gli agenti della volante e poco più tardi, su richiesta dello stesso Vettori, gli operai del cantiere comunale, che hanno provveduto a togliere gli adesivi affissi da Casa Pound.
http://www.regione.toscana.it/regione/expo..._368272625.html

Pertini e Tito