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| Presentata mozione al Senato italiano per salvaguardia dei diritti degli esuli della CroaziaRoma - E' stata presentata ieri in Senato la mozione bipartisan per salvaguardare i diritti degli italiani che hanno abbandonato i territori assegnati alla ex Jugoslavia per verificare tutte le possibilità di restituzione dei beni espropriati. La mozione è stata firmata dai Senatori Maurizio Gasparri (Pdl), Federico Bricolo (lega Nord), Anna Finocchiaro (Pd), Giovanni Pistorio (Misto), Gianpiero D’Alia (Udc), Oreste Tofani e Raffaele Stancanelli (Pdl) e Fabio Giambrone (Idv). Impegnandosi a tutelare in ogni senso la comunità italiana in Croazia, i senatori nella mozione ricordano che: - nel 2003 la Croazia ha presentato la domanda di ingresso nell'Unione europea e nel giugno 2004 è divenuta candidata ufficiale a far parte dell'Unione europea; - il 3 ottobre 2005, il Consiglio dell'Unione europea ha avviato i negoziati per l'adesione della Croazia, negoziati che dovrebbero, verosimilmente, portare la Croazia nell'Unione europea nel 2011; - il 10 aprile 2008, il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la relazione concernente i progressi compiuti dalla Croazia nel 2007; - il 12 marzo 2009 a Strasburgo è stata approvata la relazione sui progressi compiuti dalla Croazia nel 2008" . "Considerato che permangono le attese degli esuli italiani dall'Istria, Fiume e Dalmazia e che la minoranza italiana che vive in Croazia è composta da circa 30.000 persone", la mozione chiede che il Governo "salvaguardi i diritti degli italiani che hanno abbandonato i territori assegnati alla ex Jugoslavia; a proseguire, nell'ambito del tavolo Governo-esuli, nella richiesta di una verifica di tutte le possibilità di restituzione di beni ad essi espropriati; a lavorare per il pieno rispetto degli accordi italo-croati a tutela della comunità nazionale italiana residente nella Repubblica di Croazia, nel quadro della normativa comunitaria sul rispetto delle minoranze e nello spirito di un'integrazione di regioni la cui fisionomia nazionalismi e totalitarismi hanno devastato nel '900." Inoltre chiede di adoperarsi perché la Repubblica di Croazia, adempiute le condizioni poste dai competenti organi comunitari, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze ed in particolare della minoranza italiana, possa celermente entrare a pieno titolo nell'Unione europea.Mesic rimane in un'isola desertaDopo la crisi con la Slovenia che ha portato al blocco dei negoziati per l'ingresso il UE, la Croazia deve affrontare anche le questioni rimaste irrisolte con l’Italia. Roma infatti chiede giustizia per la cacciata di 350.000 italiani dalla Dalmazia, da Istria e dalla città di Fiume, e per l’antica ferita delle Foibe. Occorre inoltre osservare che le porte dell’UE non saranno mai aperte ad uno Stato che ha cacciato oltre 250.000 serbi dalla Krajina, senza dare soluzione all’appropriazione illegale delle proprietà degli esuli.FONTECari politici della ex-Jugoslavia c'è poco da fare i furbi, i debiti vanno saldati...
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