Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Il genocidio asburgico. 1866-1918, Come il governo di Vienna progettò e portò a compimento un genocidio di Italiani

« Older   Newer »
  Share  
Rinascimento
view post Posted on 31/1/2011, 22:28 by: Rinascimento




LA CONNIVENZA DEL GENERALE ASBURGICO RODICH CON LE VIOLENZE CROATE IN DALMAZIA
I nazionalisti Sloveni e Croati poterono costituire ed adoperare, con piena tolleranza delle autorità, autentiche organizzazioni paramilitari, disposte in reparti armati, addestrati e guidati dai capi politici nazionalisti. Esse erano destinate a perseguitare in modo sistematico gli Italiani e specialmente la loro classe dirigente ed i centri di aggregazione politica e culturale.
I Croati avevano organizzato, col pieno sostegno delle autorità pubbliche e la connivenza della polizia asburgica, degli organismi para-militari, camuffati da associazioni sportive.
Era il caso del cosiddetto "Sokol" croato, in teoria un'associazione sportiva, di fatto un'organizzazione para-militare dedita alla violenza contro gli Italiani.
Infatti, il grande burattinaio della prima grande ondata di violenze contro gli Italiani in Dalmazia, dopo il 1866, fu il suo governatore, il Croato generale Rodich, che si prefiggeva sia di servire agli ordini di Francesco Giuseppe di compiere una pulizia etnica contro gli Italiani, sia di servire la causa del nazionalismo croato.
Il sindaco di Spalato, l’italiano Bajamonti, nel tentativo disperato ed inutile d’opporsi alla sistematica repressione e cancellazione dell’identità italiana tenne un durissimo discorso alla Camera dei deputati austriaca nel dicembre 1876. Il deputato autonomista accusò apertamente il generale Rodich di avere reso Dalmazia una terra senza leggi e ordine, in cui i Croati erano liberi d’infliggere impunemente ogni violenza agli Italiani ed in cui l'amministrazione era asservita ai nazionalisti slavi.
Bajamonti affermò fra l’altro: “Noi non abbiamo governatore dappoiché il generale Rodich […] è un capo-partito che talvolta semina l'odio e le preferenze, l'ostracismo e il favoritismo, fino ad offendere la più istintiva delle virtù umane - il pudore”. Questi aveva aveva creato «un pascialato in uno Stato costituzionale», con l’obiettivo di «snaturare la Dalmazia, la quale naturalmente ritrae un carattere misto dalle due stirpi che la abitano, per darle un carattere prettamente slavo» (Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia, cit., p. 81)


P.S.
Caro Italo.Romano, hai certamente ragione nel segnalare la sussistenza, la sanità e soprattutto lo stato maggiore nei limiti principali dell'esercito piemontese nel 1848. Eppure, malgrado l'erronea conduzione strategica e l'inferiorità numerica, andò tuttavia vicino alla vittoria da solo.
Buona notte
:italia:
 
Top
403 replies since 4/1/2011, 14:27   23889 views
  Share