Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Il genocidio asburgico. 1866-1918, Come il governo di Vienna progettò e portò a compimento un genocidio di Italiani

« Older   Newer »
  Share  
Rinascimento
view post Posted on 15/2/2011, 17:20 by: Rinascimento




LA QUESTIONE SCOLASTICA. I FATTI DI INNSBRUCK
Il governo austriaco si servì per schiacciare l’italianità del Trentino-Alto Adige, della Venezia Giulia e della Dalmazia anche degli istituti scolastici ed universitari di vario ordine e grado. Il regime imperiale tentò in ogni modo d’impedire l’insegnamento della lingua e cultura italiane in ogni loro forma e di diffondere in loro vece quella tedesca o, in alternativa, quelle locali degli slavi.
Come semplice premessa dell’argomento si può riportare un famigerato episodio, che all’epoca suscitò amplissima eco in tutta Italia ed oggi è praticamente dimenticato: i cosiddetti fatti di Innsbruck del 1904.
Sin dal 1848 gli Italiani di Trieste sollecitavano l’apertura di una università italiana nella grande città costiera, per dimensioni la terza dell’impero, dopo Vienna e Praga, ma tale richiesta fu sempre respinta. Dopo il 1866 gli Italiani, oltre alla pulizia etnica orchestrata da Francesco Giuseppe, dovettero anche affrontare l’impossibilità di recarsi a studiare presso le università italiane, in primis quella di Padova, che aveva rappresentato sin dal secolo XV il luogo di formazione di tutta la classe dirigente del Trentino, della Venezia Giulia e della Dalmazia. Pertanto la domanda al governo centrale di poter aprire un’università italiana a Trieste si fece pressante. Infine, nel 1904, dopo un’attesa di 56 anni, Vienna concesse la fondazione non di una università, ma soltanto di una facoltà di giurisprudenza in lingua italiana, e non a Trieste, bensì nella lontana e germanica Innsbruck. Già questa scelta palesava la volontà austriaca d’impedire il più possibile la formazione e conservazione della cultura italiana nei propri territori.
Comunque, il 3 novembre del 2004 diverse centinaia di studenti italiani, molti dei quali provenienti sin dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, si trovavano ad Innsbruck per assistere all’apertura dell’anno universitario di tale facoltà di giurisprudenza. Tuttavia, al loro arrivo nella città austriaca, i nazionalisti e pangermanisti locali diedero aperta prova della loro ostilità verso la fondazione di tale facoltà. La polizia di Innsbruck, su pressioni delle autorità politiche locali, entrò nell’aula, in cui il professor Angelo de Gubernatis stava tenendo il discorso inaugurale, ordinando d’interrompere la cerimonia.
Gli studenti italiani si limitarono allora ad offrire un banchetto in onore del prof. de Gubernatis, per giunta con previo accordo delle autorità. Ciò bastò tuttavia a suscitare la reazione violentissima degli abitanti di Innsbruck, i quali compirono una specie di insurrezione. Gli Italiani presenti in città furono scacciati ed i loro beni saccheggiati, mentre gli studenti furono circondati all’interno della sede università e stretti d’assedio con armi da fuoco.
Intervenne infine l’esercito, il quale però arrestò tutti gli studenti italiani (fra cui Cesare Battisti ed Alcide De Gasperi), malgrado questi non avessero compiuto alcun reato e si fosse limitati a difendersi dall'aggressione violentissima dei cittadini di Innsbruck, che non patirono invece arresti.
In seguito a tale pogrom anti-italiano fu poi ordinata la chiusura della facoltà di giurisprudenza.

Questa è una semplice testimonianza dell'ipocrisia repressiva del governo imperiale e dell'odio autentico che gli Austriaci asburgici coltivavano verso gli Italiani, tanto da spingerli a compiere un pogrom contro di loro soltanto per l'istituzione di una facoltà di diritto.
 
Top
403 replies since 4/1/2011, 14:27   23889 views
  Share