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Antonio Meucci

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Daniele Italico
view post Posted on 7/7/2008, 15:08




Per 100 anni gli fu negata la paternità del telefono. MEUCCI

Edited by Daniele Italico - 17/11/2008, 15:06
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 7/7/2008, 16:05




Gli altri sanno soltanto meschinamente prendersi il merito di ciò che noi italiani abbiamo donato all'umanità...
 
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view post Posted on 20/7/2008, 10:37
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Ho combattuto per rendere note le invenzioni non solo di Meucci, ma di tanti altri. La stampa ad esempio non fu inventata da Gutemberg, ma da un italiano di cui mi sfugge il nome, che il tedesco ebbe modo di conoscere. O Mozart, non era lui che scriveva i libretti, ma un italiano. E così tanti altri. A peggiorare le cose, ci sono quegli str.... che esaltano Mozart, Gutemberg etc. e fanno finire nel dimenticatoio chi veramente ha il merito. La cosa peggiore, uccidono la stessa cultura italiana.
 
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view post Posted on 17/9/2008, 08:39
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Eeletricità non fu inventata da Edison ma da Italiano Alesandro Volta nel 1700 è viene citato per la scoperta della pila ,non è vero è lui che ha scoperto eletrcità per primo .
Elicottero non un russo ma Leonardi Da Vinci è il bello che viene detto che non viene citato .
Una volta su Sfera mi pare havevano provato le invezioni di leonardo e molte funzionavano a meraviglia anche il carroarmato ma l'aveva disegnato all'incontrario (astuto )
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 17/9/2008, 11:23




bell fu un ladro infame,povero meucci!
 
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Rossellinasmile
view post Posted on 17/9/2008, 11:30




bell...un farabutto...grande meucci
 
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Char08
view post Posted on 18/11/2008, 16:54




Ave a tutti i fratelli italiani.......

Si esatto Bell è farabutto, questo un grande geniale italiano si chiama Antonio Meucci, un rivoluzione della cultura per tutta italiana.......Gli ingannati stranieri uccidono in cultura italiana......

Sempre così un grande cultura italiana per storia italiana, passato e presente, futuro..........Sempre cosi i fratelli italiani inventati e geniali......Sempre!!!!

VIVA MEUCCI, VIVA ITALIA.....VIVA LA CULTURA ITALIANA PASSATO E PRESENTE, FUTURO!!!!!

:D :D :D :ita: :irredentismo:
 
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view post Posted on 18/11/2008, 17:49
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Ciao Char08 e ancora grazie per il commento. In realtà non sono gli stranieri che uccidono la cultura italiana, ma persone sciocche, e tra queste anche molti italiani.

 
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Van Hanegem
view post Posted on 17/4/2010, 20:04




UN PATRIOTA IN AMERICA.

L'origine del telefono è un interrogativo ancora oggi irrisolto. Chi ne è stato il padre: Antonio Meucci nel 1862 o Alexander Graham Bell nel 1876?

Vita di Meucci
Antonio Meucci nasce a San Frediano, il quartiere popolare della città di Firenze, il 13 aprile 1808. Il giovane Antonio studia all’Accademia delle Arti, ma la sua è una famiglia modesta, il padre, Amatis Meucci, è un impiegato del Granducato, che sogna per il figlio un incarico simile. Assunto come daziere presso la Porta Romana, Antonio si fa riconoscere per alcune bravate che lo portano anche in carcere, dove entra in contatto con personaggi della massoneria e dell’opposizione al Granduca.


Un’improvvisa malattia di Amatis obbliga la famiglia ad indebitarsi. Per fortuna, Meucci viene assunto come macchinista al teatro “La Pergola” di Firenze. Qui conosce e si innamora della sarta Ester, che sposerà il 7 agosto del 1834 nella chiesa di Santa Maria Novella. Inizia quindi ad essere apprezzato per le sue prime invenzioni di alcuni meccanismi di comunicazione nel dietro le quinte. Questo lo fa apprezzare dal famoso impresario italiano Alessandro Lanari che lo raccomanda a Don Francisco, un altro importante impresario dell’epoca, il quale sta scritturando una compagnia da portare a Cuba.

Il 17 Dicembre del 1835 la Grande Compagnia Italiana, che comprende anche il capo macchinista Antonio Meucci e la sarta Ester Mochi in Meucci, sbarca all’Avana. Inizia il periodo più fortunato della vita di Ester e Antonio. Oltre a lavorare come capomacchinista nel "Gran Teatro de Tacon", Antonio dapprima studia l’elettrochimica e poi applica i suoi studi, conquistando l’appalto della galvanizzazione di tutte le uniformi dell’esercito locale. E’ un grosso lavoro, che gli porta fama e ricchezza.

L'elettroterapia
Tra le sue attività anche esperimenti di elettroterapia - a metà dell’Ottocento gli studi sull’elettricità vertevano principalmente in campo medico – iniziati principalmente per ovviare ai reumatismi di cui soffre la moglie Ester. Rapidamente la sua fama si diffonde sull’isola e sono in molti coloro che si sottopongono ai suoi trattamenti elettrici. È proprio durante una di queste sedute che un paziente, ricevendo la scarica elettrica, emette un urlo che Meucci capta attraverso il filo elettrico. È il 1849 quando per la prima volta Meucci ottiene la conduzione elettrica della parola umana, è il battesimo del “telegrafo parlante”. Alexander Graham Bell è ancora un bambino, ha solamente due anni!

Il 1 maggio del 1850, per allontanarsi dall’umidità dei tropici, dannosa per la salute di Ester, e dal rischio di una rivoluzione che all’Avana sembra sempre più imminente, i ricchi Meucci si trasferiscono a New York, più precisamente a Staten Island. Qui Antonio diventa un personaggio molto importante della comunità italiana, fatta per lo più da fuoriusciti per ragioni politiche da un’Italia che solo allora comincia ad immaginarsi unita. È per questo che l’arrivo a New York come esule di Giuseppe Garibaldi mette in fibrillazione tutta la comunità. Antonio Meucci, che nel frattempo ha iniziato un’attività come imprenditore e fabbricante di candele “steariche” - ovvero che non colano cera – è il naturale ospite per il grande esule e arriva anche ad assumere Garibaldi come lavorante nella sua fabbrica.

Il telettrofono
Un incendio mette fine alla fabbrica di candele, e anche i successivi tentativi da imprenditore falliscono. Antonio Meucci è ormai avanti negli anni, non parla inglese, è costretto ad accudire una moglie inferma e il capitale accumulato a Cuba si sta velocemente assottigliando, ma le sue doti di inventore gli permettono di non scoraggiarsi. Dal 1859 al 1864 deposita e vende decine di brevetti, e porta avanti il “telettrofono”: tra il '64 e il '65 ne sperimenta circa 26 modelli diversi.

Ma il 30 luglio del 1870 il destino si accanisce ancora contro di lui: il traghetto tra Staten Island e New York prende improvvisamente fuoco e poi affonda, Antonio è vivo per miracolo, ma costretto in ospedale e poi all’inattività per mesi: è il tracollo.
La moglie, disperata, per sopravvivere vende i bozzetti e gli esperimenti del telefono per 6 dollari ad un rigattiere. Quando si rimette, Meucci è costretto a ricominciare da capo esperimenti e disegni della sua invenzione e poi non ha denaro sufficiente per permettersi un brevetto, ma solo un “caveat”, cioè un’ assegnazione provvisoria che riesce a pagare nel 1871. Non potrà più permettersi il rinnovo.

Nell'estate del 1872 Meucci consegna i disegni del suo telettrofono al vicepresidente dell’ American District Telegraph di New York. è la stessa società per cui lavorano come consulenti Alexander Graham Bell e Elsha Gray. Il 14 febbraio 1876 alle ore 14, Bell presenta all’ufficio brevetti il proprio apparecchio telefonico. Lo stesso giorno, ma due ore più tardi, Elisha Gray deposita il suo.

Il brevetto n.174465 relativo a un trasmettitore e ricevitore telefonico è di Alexander Graham Bell.

Alexander Graham Bell
Bell ha tutt’altra estrazione rispetto a Meucci, nasce, infatti, da una famiglia benestante di Edimburgo, che studia da generazioni la meccanica del suono, anche per ovviare a problemi familiari: la madre e poi anche la moglie di Alexander sono sorde dalla nascita. Il giovane Bell per continuare i suoi studi si trasferisce prima in Canada, dove diventa professore universitario di fisiologia vocale e oratoria, poi negli Stati Uniti, a Boston.

Nel 1877 nasce la "Bell Telephone Company", prima compagnia telefonica al mondo. A partire dal 1876 si susseguono parecchi perfezionamenti e sviluppi da parte di E. Gray, T. A. Edison, D.E. Hughes. Con il telefono brevettato da Bell già nel 1877 si può effettuare la prima trasmissione su una distanza di circa 22 km.
Il 27 novembre 1877 Bell registra il suo brevetto anche in Italia e un mese dopo a Milano viene effettuata la prima telefonata urbana.

Alla fine del 1880 negli Stati Uniti ci sono già 50 mila telefoni. Nel 1884 la "Bell Telephone Company" cita in giudizio per violazione di brevetto la "Globe Telephone Company" che ha deciso di commercializzare il caveat di Meucci. Nel 1885 la Bell è assorbita dalla American Telephone & Telegraph, la prima multinazionale delle telecomunicazioni.

Il processo
Nel 1886 si apre il processo contro Antonio Meucci e la Globe Telephone Company. Il giudice Wallace, nel 1887, sentenzia che quella di Meucci è stata una trasmissione meccanica, e non elettrica. Bell e la sua compagnia hanno vinto.
Ma nello stesso momento in cui il processo contro Meucci viene iniziato dalla Bell telephone Company il Governo degli Stati Uniti apre un’inchiesta che porta all’incriminazione per frode e falso contro Bell.

Meucci muore nel 1889, senza poter seguire il dibattimento. Nel 1889 il capitale sociale del monopolio Bell sfiora i 150 milioni di dollari, mentre la vendita di tutto l’arredamento della casa di Meucci produrrà solo 191 dollari. Nel 1897 il processo contro Bell verrà archiviato: i brevetti, oggetto della contestazione, sono spirati.
Ma…

Washington, 16 giugno 2002: 107° congresso degli Stati Uniti d’America risoluzione n. 269.

A 113 anni dalla sua morte, l'inventore italiano Antonio Meucci si è visto riconoscere i suoi meriti dal Congresso degli Stati Uniti. Approvando per acclamazione una risoluzione presentata dal deputato italoamericano Vito Fossella dello Stato di New York, la Camera di Washington ha proclamato Meucci "l'inventore del telefono". Il suo rivale, l'americano Bell che gli sottrasse la gloria e il successo, e che sull'invenzione costruì un impero economico esce come un impostore e un profittatore dalla risoluzione della Camera.


[i video sono presenti nel link]
www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=92


 
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view post Posted on 26/7/2010, 11:30
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Ho letto molto di Meucci e ho visto pure il film sulla sua vita, quello con Massimo Ghini. Certo che è stato proprio sfortunato, se pensiamo che ancora oggi in USA e Canada c'è chi mette in dubbio la sua invenzione e l'attribuisce a Bell. Inoltre noi abbiamo avuto anche un altro inventore del telefono, che ha preceduto Meucci e tutti gli altri. Si chiamava Innocenzo Manzetti.
 
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Daniele Italico
view post Posted on 26/7/2010, 14:58




Basta che l'inventore del telefono sia italiano e per me basta.
 
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Dario1990
view post Posted on 26/10/2010, 00:37




Vorrei aggiungere, con tristezza, che nonostante il governo americano abbia riconosciuto che il telefono fu inventato da Meucci, i libri di storia nelle scuole americane continuano a sostenere che fu Alexander Graham Bell ad inventare il telefono. Almeno per quanto riguarda le scuole che ho frequentato io.

Non ho mai perso l'occasione di contestare apertamente i libri in classe su questo tema. Ahahahaha

Scusate se questa risposta è tardiva, ma credo che sia ancora rilevante.
 
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view post Posted on 27/10/2010, 10:41
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Grazie per la testimonianza, Dario. Ho notato che persino nei siti in lingua inglese si dice quello. Dopo la sentenza del Congresso degli USA, il Canada, contrario alla cosa, ha dato un riconoscimento a Bell. Davvero triste...
 
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Romanoitalo
view post Posted on 27/10/2010, 17:56







Ringrazio anch'io Dario per il suo intervento, e con somma tristezza rilevo che l'Italia poteva anche far di più, per tutelare l'immagine di un suo figlio tanto illustre, mentre direi che le istituzioni nostrane - more solito - non abbiano fatto granchè...


 
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MicheleNovaro
view post Posted on 30/4/2011, 21:32




Che vergogna, addirittura in America non sanno neanche chi è Meucci, se domandi chi era l'inventore del telefono li ti rispondono Alexander G. Bell.
Ma per noi è il grande Antonio Meucci! :irredentismo: :irredentismo: :irredentismo: :irredentismo:
 
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14 replies since 7/7/2008, 15:08   466 views
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