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Un sogno

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MicheleNovaro
view post Posted on 1/7/2011, 21:26




CITAZIONE (giulio napoleone @ 1/7/2011, 18:01) 
Solo quando questa UE scomparira' si potra' tornare a fare politica sulle questioni sopra esposte. Mia opinione, chiaro.

Hai ragione, ma quando scomparirà?
 
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BasofiloII
view post Posted on 2/7/2011, 01:17




CITAZIONE (MicheleNovaro @ 1/7/2011, 22:26) 
CITAZIONE (giulio napoleone @ 1/7/2011, 18:01) 
Solo quando questa UE scomparira' si potra' tornare a fare politica sulle questioni sopra esposte. Mia opinione, chiaro.

Hai ragione, ma quando scomparirà?

:lol:
 
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MicheleNovaro
view post Posted on 3/7/2011, 22:41




CITAZIONE (BasofiloII @ 2/7/2011, 02:17) 
CITAZIONE (MicheleNovaro @ 1/7/2011, 22:26) 
Hai ragione, ma quando scomparirà?

:lol:

Dico davvero, se c'è una guerra nell'unione europea sarebbe come una guerra civile, a meno che non si faccia un accordo con uno stato straniero.
 
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Dario1990
view post Posted on 14/12/2011, 15:23




CITAZIONE (Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex @ 13/7/2008, 21:19) 
Questa domanda è banale ma mi ha fatto riflettere leggendo l'articolo di Daniele Italico su Fiume...

Secondo voi, Fiume e le altre città istriane, croate, dalmate....ritorneranno mai ad unirsi alla madrepatria?

Con il paese nell'attuale stato demoralizzato e disfattista direi che sarebbe quasi impossibile.

Però se iniziamo ad avere politici e capi che pensano al paese prima che ai propri stipendi forse un giorno qualche cosa potrebbe cambiare.

Una cosa è certa: non possiamo mai dimenticare la memoria della nostra eredità nelle terre irredente, e sopratutto non possiamo tollerare che tale storia sia usurpata come sta accadendo lentamente sopratutto in Dalmazia.
 
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wizengamot
view post Posted on 19/12/2011, 19:52




Secondo me la risposta è no e la posso motivare...
credo nel diritto di autodeterminazione dei popoli, ora la gente che abita l'Istria, il Qurnero e la Dalmazia è ormai a maggioranza croata..ipotizzando un referendum, ovviamente la maggioranza degli abitanti sceglierebbe di restare a far parte del proprio paese e così sarebbe per la maggior parte delle altre terre irredente. Il Nizzardo, Malta, la Corsica ecc.. ormai hanno ben poco in comune con l'Italia e gli italiani sono ormai scomparsi da tempo da queste terre, tuttavia in Istria e mi riferisco sopratutto alla costa quindi parlo anche delle città costiere slovene, il sentimento italiano è ancora vivo ma negli anni sta andando (ovviamente) a diminuire..come risolvere il problema? ovviamente facendo di tutto per tutelare i pochi italiani rimasti oltre confine! Le poche CI (comunità degli italiani) dell'istria sopravvivono soprattutto grazie ai soldi inviati dalle regioni di Friuli e Veneto.. come prima cosa tutte le regioni italiane in base al proprio pil dovrebbero prevedere dei risparmi per mantenere viva la cultura italiana all'estero (non solo in Istria)! In seguito l'Italia forte della sua posizione dovrebbe imporre a Slovenia e Croazia un accordo simile a quello stipulato con l'Austria per quanto riguarda l'Alto Adige ( segnaletica bilingue in TUTTO il territorio, posti di pubblico impiego in proporzione alla percentuale dei vari gruppi linguistici ecc..). L'accordo dovrebbe essere imposto soprattutto alla Croazia oramai pronta ad entrare nell'Ue! Se l'Italia minacciasse di opporre il veto sull'entrata della croazia nell'unione, la croazia ne risentirebbe parecchio.. sia dal punto di vista economico che sociale che politico e accetterebbe di stipulare un accordo serio sulla tutela delle minoranze, guardate l'Alto Adige da quanto è stato firmato l'accordo di tutela della minoranza tedesca quest'ultima è aumentata parecchio rispetto alla già esigua popolazione italiana presente sul territorio..
In definitiva per me l'irredentismo oggi non è annettere un territorio ritenuto ingiustamente strappato all'Italia...ma è far si che la cultura italiana rimanga viva in quella terra! A che serve prendersi l'Istria o la Dalmazia se è popolata solo da Slavi?
 
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view post Posted on 21/12/2011, 23:15

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Per essere un polo di attrazione la prima cosa è che il popolo che vuole essere attrattore sia orgoglioso e solido, non formato da cacchette moscie che non vedono l'ora di fondersi nel superstato europeo e farsi comandare da altri perché sfiduciati e moralizzati su loro stessi. Chi si unirebbe a certi individui se non per dominarli???
La risposta è ovvia. Riacquistiamo dignità e consapevolezza della nostra grande storia, di essere in fin dei conti i Primi in Europa grazie soprattutto al nostro passato Romano. Ci vorranno alcuni decenni, così come ci sono voluti secoli per demolire la nostra virtù, ma si può fare.
 
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Dario1990
view post Posted on 10/3/2012, 01:07




Personalmente, io dico mai dire mai.

Chissà quanti italiani nel 1861 si sono chiesti 'Lombardia e Veneto faranno mai parte dell'Italia?' - e ricordiamoci che il nemico all'epoca fu uno dei più grandi imperi europei.

Chissà quanti italiani si sono cihesti prima del 1870: Roma sarà mai la capitale d'Italia?

Le circostanze possono cambiare drammaticamente in pochi anni.

L'Italia non ha bisogno delle terre irredente per essere una grande nazione. La nostra patria continuerà a raggiungere traguardi inimmaginabili, come ha fatto per gli ultimi 3mila anni.

Detto questo, sognare non fa mai male. E chissà? Forse un giorno questa sarà la mappa della Repubblica Italiana:

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Daniele_Manin
view post Posted on 11/4/2012, 23:01




Se l'Istria e la Dalmazia torneranno prima o poi all'Italia? Non credo proprio. La slavizzazione di quelle terre ha ormai raggiunto livelli altissimi. E' vero che sulle coste istriane gli italiani sono ancora qualche migliaio, ma ormai sono in netta minoranza. Non parliamo poi della Dalmazia, lì siamo davvero pochissimi e quei pochi sono per giunta anziani...poche centinaia contro un milione scarso, il che significa qualcosa come lo 0,07 % o giù di lì. E già duecento anni fa gli italiani erano solo il 20% della popolazione dalmata. Va be' essere romantici, ma bisogna essere anche un po' realisti.

Edited by Daniele_Manin - 12/4/2012, 00:18
 
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view post Posted on 14/4/2012, 11:28

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In alcuni comuni dell'Istria gli italiani sono tutt'ora maggioranza (solo 3 purtroppo) e su tutti quelli della costa occidentale formano comunque una cospicua minoranza. Non mi sento quindi di essere totalmente pessimista, anche vista la tendenza autonomista (e minoritaramente indipendentista) della regione istriana nei confronti del governo croato. Per ragioni simili sono ottimista per quanto riguarda la Corsica. Malta poi, nella sua indipendenza, di sua sponte si sta da anni avvicinando istituzionalmente all'Italia in ambito militare e di istruzione (inoltre, caratteristica magari di poco conto ma comunque significativa, le federazioni sportive maltesi si sono fuse a quelle italiane da tempo).
 
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Daniele_Manin
view post Posted on 14/4/2012, 13:22




L'unica possibilità è che in futuro in Croazia vada al governo un partito ultra-reazionario che rivendichi territori italiani (Trieste?), ci dichiara guerra, noi vinciamo e riprendiamo le terre perse nel '47, più qualche extra in Dalmazia :D
 
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Daniele Italico
view post Posted on 14/4/2012, 21:51




Scherzi a parte, non bisogna pensare che la cosa sia fantascientifica. Basta riflettere un pochino:
a) I trattati tra le due nazioni. Se una delle due nazioni cade, cadono anche gli accordi e si rimette tutto in gioco. La Iugoslavia è scomparsa, quindi l'Italia non aveva più accordi e poteva riaprire le trattative sui territori (che ci sono stati sottratti grazie ai partiti, alle pressioni degli Alleati e di Tito in un periodo in cui non potevamo nemmeno fiatare).
b) Il corrispettivo, così com'era scritto negli accordi, cioè i soldi promessi e mai versati all'Italia dalla Iugoslavia. Un altro punto da non sottovalutare.
E' evidente che la cosa andrebbe analizzata a fondo, pure per capire quali politici italiani si sono interessati della questione nel periodo del dopo-Iugoslavia, se hanno fatto qualcosa e quali sono stati gli esiti raggiunti.
 
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Daniele_Manin
view post Posted on 15/4/2012, 01:03




Mettere in discussione Osimo significa mettere in discussione anche Trieste e francamente non so quanto ci convenga la cosa. O vogliamo ricostituire il Tlt? :) Il trattato con cui abbiamo ceduto quasi tutta l'Istria (esclusa la zona B) e i territori dalmati è quello di pace del 1947. Quel trattato non mi risulta che abbia alcun vizio, e purtroppo ci vincola a mezzo mondo, non solo alla defunta Jugoslavia.
Per questo non ritengo possibile un ritorno pacifico di quei territori all'Italia. E tutto questo senza tenere conto del fatto che lì vivono ormai quasi solo slavi.
 
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view post Posted on 24/4/2012, 00:00
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QUOTE
Mettere in discussione Osimo significa mettere in discussione anche Trieste e francamente non so quanto ci convenga la cosa. O vogliamo ricostituire il Tlt? Il trattato con cui abbiamo ceduto quasi tutta l'Istria (esclusa la zona B) e i territori dalmati è quello di pace del 1947. Quel trattato non mi risulta che abbia alcun vizio, e purtroppo ci vincola a mezzo mondo, non solo alla defunta Jugoslavia.
Per questo non ritengo possibile un ritorno pacifico di quei territori all'Italia. E tutto questo senza tenere conto del fatto che lì vivono ormai quasi solo slavi.

Ahime', concordo in pieno, temo che siano terre perse per sempre. Se anche ce le regalassero domani cosa fai con un milione e mezzo di slavi, li cacci via o li ammazzi tutti? Loro con noi probabilmente lo farebbero, ma noi non siamo come loro, grazie a Dio......
 
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view post Posted on 24/4/2012, 17:15

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li si potrebbe anche lasciar liberi di fare come credono e concedere loro tutte le libertà costituzionali garantite anche ad altre minoranze etniche, sinceramente non vedo il problema
 
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AzzurroItalia
view post Posted on 25/4/2012, 16:06




CITAZIONE (Daniele_Manin @ 14/4/2012, 14:22) 
L'unica possibilità è che in futuro in Croazia vada al governo un partito ultra-reazionario che rivendichi territori italiani (Trieste?), ci dichiara guerra, noi vinciamo e riprendiamo le terre perse nel '47, più qualche extra in Dalmazia :D

Pura Romanitas strategica al 100% :D
 
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