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Carlo Rubbia parla del Nucleare

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Il Littore
view post Posted on 17/7/2008, 22:51




NUCLEARE: LA PAROLA A CARLO RUBBIA
da:Cicabuna



In una recente intervista, Carlo Rubbia (premio Nobel per la fisica) (come Scajola) ha dichiarato:"Il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l’uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni.
Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada.
Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra".


"Quando è stato costruito l’ultimo reattore in America? Nel 1979, trent’anni fa! Quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dallo Stato per mantenere l’arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie".


"Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali."
"Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio.
No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso".


"C'è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell’elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l’energia necessaria all’intero pianeta. E un’area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt.


Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma".
"I nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l’energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l’acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente".


Se è così semplice, perché allora non si fa?


"Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com’è accaduto del resto per il computer vent’anni fa". (30 marzo 2008).
 
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view post Posted on 18/7/2008, 09:42
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No al nuclerare ,meglio energie pulite e meno tempo per costruire impiamnti come pannelli solari
 
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GrDux
view post Posted on 24/7/2008, 12:16




CITAZIONE (Conan2007 @ 18/7/2008, 10:42)
No al nuclerare ,meglio energie pulite e meno tempo per costruire impiamnti come pannelli solari

Che però rendono di meno.
 
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Latronico
view post Posted on 24/7/2008, 13:03




Rendono di meno ma uniti tra loro e con l'ausilio, sempre più esiguo, dei vecchi combustibili fossili potrebbero evitare all'Italia di dover smaltire tonnellate di scorie. Fino ad ora la maggior parte dei rifiuti radiattivi é stata portata in Basilicata e li sotterrata di nascosto (qui, a nome dei Lucani tutti, dico GRAZIE a quegli str**zi che l'hanno permesso, che li possa cogliere un fulmine), tanto che ora o si emigra o si muore di tumore e, detto francamente, ci siamo rotti le p***e. Perché produrre energia nucleare é facile, smaltire le scorie un po' meno. Siccome né in Italia né in Europa nessuno le vuole, darle a paesi del terzo mondo significherebbe darci la zappa sui piedi (dal momento che se inquiniamo la Terra ne risentiremo anche noi) e nello spazio di sicuro non si possono mandare, meglio non produrne affatto.

Comunque, in Austria ci sono intere città autonome energeticamente (in Austria! Dove il sole a momenti manco sanno come é fatto). Hanno deciso di investire sui pannelli solari (difatti ogni tetto di ogni costruzione ne ha impantati tanti quanti ne può accogliere) e sono riusciti a liberarsi dei vecchi sistemi di produzione di energia. In Svezia entro il 20.. e qualcosa (non ricordo, comunque dovrebbe essere tra meno di 5 anni) si libereranno completamente dei combustibili fossili a favore di metodi di produzione dell'energia più puliti. Ora dico, lo fanno in Austria ed in Svezia e non possiamo farlo noi in Italia?! (sole ne abbiamo, il vento non manca, il mare é anche troppo)

Se Berlusconi ci tiene così tanto a fare queste maledette centrali nucleari che si smaltisca lui con i suoi soldi, poi, le scorie.
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 24/7/2008, 14:16




CITAZIONE (Latronico @ 24/7/2008, 14:03)
Rendono di meno ma uniti tra loro e con l'ausilio, sempre più esiguo, dei vecchi combustibili fossili potrebbero evitare all'Italia di dover smaltire tonnellate di scorie. Fino ad ora la maggior parte dei rifiuti radiattivi é stata portata in Basilicata e li sotterrata di nascosto (qui, a nome dei Lucani tutti, dico GRAZIE a quegli str**zi che l'hanno permesso, che li possa cogliere un fulmine), tanto che ora o si emigra o si muore di tumore e, detto francamente, ci siamo rotti le p***e. Perché produrre energia nucleare é facile, smaltire le scorie un po' meno. Siccome né in Italia né in Europa nessuno le vuole, darle a paesi del terzo mondo significherebbe darci la zappa sui piedi (dal momento che se inquiniamo la Terra ne risentiremo anche noi) e nello spazio di sicuro non si possono mandare, meglio non produrne affatto.

Comunque, in Austria ci sono intere città autonome energeticamente (in Austria! Dove il sole a momenti manco sanno come é fatto). Hanno deciso di investire sui pannelli solari (difatti ogni tetto di ogni costruzione ne ha impantati tanti quanti ne può accogliere) e sono riusciti a liberarsi dei vecchi sistemi di produzione di energia. In Svezia entro il 20.. e qualcosa (non ricordo, comunque dovrebbe essere tra meno di 5 anni) si libereranno completamente dei combustibili fossili a favore di metodi di produzione dell'energia più puliti. Ora dico, lo fanno in Austria ed in Svezia e non possiamo farlo noi in Italia?! (sole ne abbiamo, il vento non manca, il mare é anche troppo)

Se Berlusconi ci tiene così tanto a fare queste maledette centrali nucleari che si smaltisca lui con i suoi soldi, poi, le scorie.

Concordo pienamente!!
 
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view post Posted on 24/7/2008, 15:05
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Perchè non costruisce una centrle vicino alle sue ville ?
Ma nessuno legge cosa accade in Francia ?
Ci sono degli intossicati per fuoriscita di materiale radioattivo ,ma siamo sordi?
Ribadisco no al nucleare si a d altre fonti
 
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GrDux
view post Posted on 24/7/2008, 22:25




CITAZIONE (Conan2007 @ 24/7/2008, 16:05)
Perchè non costruisce una centrle vicino alle sue ville ?
Ma nessuno legge cosa accade in Francia ?
Ci sono degli intossicati per fuoriscita di materiale radioattivo ,ma siamo sordi?
Ribadisco no al nucleare si a d altre fonti

SPOILER (click to view)
Sono stati irradiati da cobalto 58. La perdita si è verificata alla tubatura del reattore numero 4, fermo per manutenzione. Si tratta del terzo incidente nucleare nella regione in meno di sedici giorni
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Francia, la centrale nucleare di Tricastin Parigi, 23 luglio 2008 - Due settimane dopo le polemiche scoppiate in seguito a una fuga di liquido contenente uranio, la centrale nucleare di Tricastin, circa 200 chilometri dall'Italia, crea nuovamente allarme e polemiche: oggi un centinaio dipendenti sono stati "leggermente contaminati" dalla fuoriuscita di radio-elementi da una tubatura durante un'operazione di manutenzione.

Alain Peckre, direttore della centrale nucleare dell'Edf (Electricité de France), ha qualificato l'incidente come "fatto non grave". Peckre ha proposto all'Agenzia per la sicurezza nucleare (Asn) di classificare l'incidente al livello 'zero' della scala Ines (International Nuclear Event Scale), che arriva fino al livello '7'. L'agenzia ha accolto la proposta, ma ha classificato l'incidente al livello 'zero' soltanto in via provvisoria e in attesa di accertamenti.

L'incidente è accaduto verso le nove e mezza di questa mattina. "Una tubatura all'interno della struttura di contenimento è stata aperta durante le operazioni di manutenzione e ne è fuoriuscita polvere radioattiva", ha detto all'Afp Peckre. Secondo il direttore, 97 dipendenti dell'Edf e di imprese appaltatrici che lavoravano nell'edificio sono stati trasferiti in infermeria per essere sottoposti a esami medici per verificare il rischio di contaminazioni.

Anche altri 32 impiegati del sito, che avevano attraversato l'edificio poco prima o poco dopo la fuga delle sostanze, sono stati controllati. In tutto, "cento persone sono state leggermente contaminate da radio-elementi, a un livello quaranta volte inferiore al limite annuale regolamentare", ha detto Stéphanie Biabaut, portavoce della centrale che conta quattro unità di produzione.

"Sono state disposte indagini - ha aggiunto - per stabilire le cause dell'accaduto che non ha conseguenze né sulla salute delle persone né sull'ambiente. Per tutta la durata dell'inchiesta interna, l'accesso all'edificio coinvolto sarà sospeso", ha detto ancora la portavoce.

L'incidente è il secondo che si è verificato a Tricastin nelle ultime due settimane. Nella notte tra il 7 e l'8 luglio durante alcune operazioni di pulitura trenta metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi d'uranio per litro si sono riversati in due fiumi dallo stabilimento Socrati-Areva Nc. Dopo un'inchiesta interna, il colosso energetico Areva ha ammesso una "mancanza di coordinazione evidente tra le squadre incaricate dei lavori e quelle responsabili delle verifiche".

Pochi giorni dopo, il 17 luglio, un secondo incidente in un'altra centrale, ma a Roman sur Isere (Drome), sempre di Areva: a causa della rottura di una canalizzazione nell'impianto di combustibili si è verificata una fuga di liquido radioattivo, che pare non abbia avuto "alcun impatto sull'ambiente". Venerdì scorso, poi, quindici operai dell'impianto nucleare di Saint Alban, dell'Edf, nella regione dell'Isere (sud della Francia), sono stati contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo.

Edf Tricastin, che conta 1200 dipendenti e 550 lavoratori esterni, è una delle aziende del sito nucleare di Tricastin, posto a cavallo dei dipartimenti di Vaucluse e della Drôme, e che riunisce sui suoi 600 ettari la più grande concentrazione di strutture dell'industria nucleare della Francia. Dopo il primo incidente del 7 luglio, il ministro dell'Ambiente, Jean-Louis Borloo, aveva annunciato l'intenzione di far verificare tutte le falde freatiche situate vicino alle centrali nucleari francesi. Proprio ieri le prefetture di Vaucluse e Drome avevano sospeso le misure precauzionali per passato pericolo.
 
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Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex
view post Posted on 24/7/2008, 22:26




CITAZIONE (Conan2007 @ 18/7/2008, 10:42)
meglio energie pulite

Perchè? Inquina il nucleare? :blink:
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 24/7/2008, 22:32




CITAZIONE (Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex @ 24/7/2008, 23:26)
CITAZIONE (Conan2007 @ 18/7/2008, 10:42)
meglio energie pulite

Perchè? Inquina il nucleare? :blink:

Le scorie sì. Magari il fumo delle ciminiere non ti fà nulla ma le scorie sono parecchio dannose...
 
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Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex
view post Posted on 24/7/2008, 22:33




Se tenute in appositi contenitori per un lasso di tempo poi sono dannose come il gelato al puffo (intendo poco).
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 24/7/2008, 22:35




E dove li metti quei contenitori? Che fra l'altro sono costosi. E se si rompono? Non dare mai per scontato qualsiasi cosa, potrebbe succedere tutto.
 
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Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex
view post Posted on 24/7/2008, 22:38




E' vero. Può succedere tutto. Come la diga del Vajont.

Comunque Piero Angela suggeriva (e io son d'accordo) di posizionarli sotto terra, monitorati, in grandi bunker, per il periodo di sicurezza di anni 80-85 per poi portarli in discarica, una volta non più dannosi. Sotto terra, anche se si rompessero, non creerebbero molti danni.
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 24/7/2008, 22:45




Scherzi? E le falde acquifere dove le mettiamo? Vuoi dire che se metti dei rifiuti tossici sotto un campo poi i frutti non risentono degli effetti?
Ci vogliono ben più di 100 anni perchè un rifiuto tossico non sia più tossico, mi pare di ricordare.

E quello che Piero Angela suggeriva che io sappia è una cosa che già si fà. In Africa mi pare.
 
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Gustav Adolphus Vasa Svetiae Rex
view post Posted on 24/7/2008, 22:47




Sì, in effetti la mia idea era di metterli proprio sotto le coltivazioni, non in un ameno deserto o landa desolata....
 
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Caio Cristiano Germanico
view post Posted on 24/7/2008, 22:49




Se per ameno deserto o landa desolata intendi Africa, come già detto, già lo fanno.
E ciò costa soldi a noi, e la salute ai popoli africani.

Altrimenti fammi vedere dove ci sono ameni deserti o lande desolate qui in Italia o in Europa.
 
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35 replies since 17/7/2008, 22:51   830 views
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