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Perché io, giovane triestino, sono contro il bilinguismo

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Daniele Italico
view post Posted on 20/7/2008, 05:58




Perché io, giovane triestino, sono contro il bilinguismo e la maggiore tutela dello sloveno e degli sloveni nel Friuli Venezia Giulia.



Perché si è intrapresa una direzione ANTI EUROPEA, volendo accentuare le differenze anziché smorzarle, volendo evidenziare le situazioni particolari anziché cercare un respiro più ampio, volendo creare ulteriori divisioni, dove ormai da anni non ve ne erano più.



Perché NON SI VUOLE GUARDARE AL FUTURO, premiando chi parla lo sloveno (lingua parlata da, a mala pena, 2 milioni di persone) e non chi parla l'inglese (lingua parlata in tutto il mondo). Non voglio che mia figlia debba scegliere se studiare inglese o sloveno per garantirsi un futuro: deve scegliere l'inglese, sapendo che ne avrà solo da guadagnare, e non, per questa scelta, porte chiuse in faccia.



Perché è ANTI STORICA: nella Trieste Mitteleuropea, centro e aggregatore di decine di culture diverse, di popoli e migrazioni si è sempre e solo parlato italiano. Friulani, carnici, serbi, ebrei, tedeschi, austriaci, ungheresi, pugliesi, croati, dalmati, istriani si sono ritrovati all'ombra di San Giusto uniti dalla lingua italiana e, con il passare dalle generazioni, dall'identità nazionale italiana.



Perché si vanno a riaprire DIVISIONI dove ormai c'e' riappacificazione, dove le cicatrici della storia erano ormai chiuse, dove anche l'ideologia stava per essere sepolta dalla verità.



Perché si va a creare una CASTA DI PRIVILEGIATI, coloro che, nati da famiglia bilingue, avranno il posto di lavoro assicurato, avranno accesso privilegiato ai concorsi pubblici, avranno un occhio di riguardo nei rapporti con la pubblica amministrazione.



Perché voglio che venga PREMIATO CHI SE LO MERITA e non chi ha avuto la "fortuna" di nascere in una famiglia bilingue. Che venga assunto nella pubblica amministrazione chi parla inglese o cinese o arabo o russo, chi possa portare valore aggiunto al turismo, al commercio o ai rapporti con il resto del mondo.



Perché sono certo che questa legge, come tutte le leggi che creano sovrastrutture, porterà principalmente a SPRECHI DI SOLDI PUBBLICI, in una situazione economica dove le risorse devono essere impiegate meglio: per eliminare situazioni di povertà o disagio, per garantire servizi minimi a tutti e non per premiare una comunità già ricca e protetta come quella degli sloveni.



Perché la MALAFEDE di chi sta operando per il bilinguismo è provata dal fatto che si vuole introdurre lo sloveno anche in zone della Regione dove si parla sì un dialetto slavo, ma che nulla ha a che vedere con lo sloveno. E che sono gli stessi abitanti di queste zone a protestare, per la paura di perdere anche la loro peculiarità a favore di una lingua straniera e sconosciuta.

http://www.leganazionale.it/index.htm
 
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view post Posted on 20/7/2008, 11:18
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io sono a favore dello studio e salvaguardia dei dialetti di casa nostra, ma penso che dovrebbero essere gestiti in modo intelligente. In un documentario di Piero Angela ricordo che ne parlavano e dicevano ad esempio che durante la prima guerra mondiale erano stati impiegati dei radiotelegrafisti sardi la cui lingua era incomprensibile agli austriaci per inviare messaggi segreti alle truppe. Se fossero stati scritti in italiano, alcune imprese di guerra non sarebbero riuscite. Sono contrario invece all'introduzione di nuove lingue in Italia e pure alla creazione di scuole per arabi ecc. Non siamo noi a doverci integrare, ma sono loro. Questa è una contaminazione lenta che poco a poco distruggerà la nostra cultura. <_<
 
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Latronico
view post Posted on 20/7/2008, 12:25




Quoto il breve testo della Lega Nazionale. Assurdo che paesi come la Slovenia (che contano, per eccesso, meno di 2.000.000 di persone!) possano sentirsi in diritto di dettar legge. Gli Sloveni,
abitanti di un paese che fino a ieri non contava nulla, che non era nemmeno sulle cartine geografiche, popolo conosciuto solo nell'arco di 1000 Km dai confini della propria nazione, oggi pretendono non solo l'abolizione del bilinguismo nell'Istria (oggi, e sottolineo oggi) slovena, ma bensì anche la restituzione (se così si può dire) di Trieste, di Gorizia e della costa di Monfalcone! Qui occorre mano ferma e decisa da parte delle autorità, per la salvaguardia degli Italiani in Venezia Giulia e dell'Italia in generale. Comunque (questo rivolto a Peppe) lo Sloveno non é un dialetto italiano, é una lingua straniera.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 20/7/2008, 12:42




ma dai ,non penso che siano talmente impuniti da avanzare pretese su territori italiani....gli è andata gia troppo bene....
 
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view post Posted on 20/7/2008, 14:33
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Latronico non mi riferivo allo sloveno, sono andato un po OT. Facevo un discorso generale riferito esclusivamente alle lingue e dialetti italiani, ciò che è riconosciuto dalla Costituzione. Io ad esempio non chiamerei "francese" la lingua parlata ad Aosta che contiene molti termini italiani e locali. Idem per il "catalano" di Sardegna che secondo me andrebbe chiamato algherese in quanto è ben diverso dal catalano parlato in Catalunya. Possiamo dire la medesima cosa per il "tedesco" parlato dagli altoatesini e così via. Intendevo questo. Salvaguardarle ma farle nostre nel vero senso del termine.

Quoto entrambi, sia il tuo post sia Mazzini per la situazione slovena. Non credo vi sia quel rischio.
 
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Deathin
view post Posted on 20/7/2008, 16:38




Ancora con queste assurde pretese territoriali -_-.
L'Istria è sempre stata a maggioranza italiana prima dell'esodo e dello sterminio, Trieste è SEMPRE stata legata all'Italia come i triestini che pur di poter dire:" IO SONO ITALIANO" ha rinunciato ad essere seconda città di uno dei più grandi imperi '800eschi.

Riassumendo: s'ciavo to mare pissa in pie' :asd:
 
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Latronico
view post Posted on 21/7/2008, 16:51




Deathin no son mia sciavo. Comunque, é tutto vero. Basta fare un giro su qualche sito internet (in Sloveno ovviamente) per vederlo. Il governo e le autorità slovene non possono di certo avanzare le pretese territoriali ufficialmente (non lo facciamo noi, figuriamoci loro, li mangerebbero vivi al parlamento di Bruxelles), ma la gente la pensa così; come qui da noi, diciamo. La cosa divertente, però, é che nononstante gli Sloveni siano pochissimi e nella Venezia Giulia forse raggiungevano la maggioranza della popolazione solo in alcuni villaggi di campagna della Carniola italiana (secondo i censimenti, bisogna poi vedere se sono veritieri o meno, anche se io dubito lo siano), si sentono in diritto di reclamare terre da loro abitate (anche, come prima precisato, se lì erano e sono una minoranza).
 
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Deathin
view post Posted on 22/7/2008, 02:09




Si non mi riferivo a te ^^, eh conosco un pochino la situazione la', così come gli sloveni...
 
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MinervaItalica
view post Posted on 4/11/2015, 15:33




Io sono contro all'uso di due lingue ufficiali come avviene in Valle d'Aosta e Alto Adige. Sono favorevole ai cartelli italiano/dialetto anche se cmq eviterei.

Se poi i risultati devono essere questi...
 
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view post Posted on 12/11/2015, 15:00
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Cavaliere Errante

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per me dipende sempre dal bilinguismo, perche' quando e' storico posso accettarlo, non lo accetto quando e' voluto politicamente e con pressioni di altro tipo
 
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