Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Puglia

« Older   Newer »
  Share  
AzzurroItalia
view post Posted on 27/10/2010, 19:03




CITAZIONE (Romanoitalo @ 27/10/2010, 19:59)
Cominciamo abolendo quegli elefantiaci, inefficienti ed in definitiva inutili carrozzoni pubblici noti come province, eh AI? Come la vedresti, la cosa? Peraltro la Lega, professante il culto federalista a parole, nei fatti si è già rimangiata questa promessa elettorale (forse perchè loro controllano quasi tutte le province settentrionali?).

Magari riuscissimo ad abolirle Italo. Comunque per rispondere alle tue domande: il Salento non è solo la provincia di Lecce che comunque non è molto omogenea neanche al suo interno. La Daunia ha più a che spartire con alcune zone lucane e molisane che non col barese, mentre la provincia tarantina è suddivisa in due sfere di influenza: un barese a nord e una salentina ad est. La tarentinità è circoscritta alla sola città capoluogo.

Edited by AzzurroItalia - 27/10/2010, 20:04
 
Top
eveline1
view post Posted on 27/10/2010, 19:03




Abolendo le Province si ingenera un meccanismo perverso per cui,chi attualmente ne dipende dovra' essere collocato in altri enti,o comunque in ambito pibblico.Anche volendo prevedere un piano di esodo per coloro che hanno raggiunto i requisiti minimi per il pensionamento sono solo soldi in uscita.Per non parlare,del dramma del blocco delle assunzioni,dato che mansioni fino ad allora disponibili verrebbero ricoperte dal personale ricollocato.
 
Top
Romanoitalo
view post Posted on 27/10/2010, 19:10




CITAZIONE (eveline1 @ 27/10/2010, 20:03)
Abolendo le Province si ingenera un meccanismo perverso per cui,chi attualmente ne dipende dovra' essere collocato in altri enti,o comunque in ambito pibblico.Anche volendo prevedere un piano di esodo per coloro che hanno raggiunto i requisiti minimi per il pensionamento sono solo soldi in uscita.Per non parlare,del dramma del blocco delle assunzioni,dato che mansioni fino ad allora disponibili verrebbero ricoperte dal personale ricollocato.

____________________________________________________


Ma non pensi a quanto denaro pubblico andrebbe così (teoricamente) risparmiato e, quindi, risulterebbe riallocabile in maniera ben più proficua? Pensa solo per un attimo al gran numero di province - ben più di 100, ed in aumento -, alle oramai ridottissime funzioni che ancora svolgono, ecc ecc...

Per tacere dell'ancor più indegno carrozzone mangiasoldi delle c.d. "comunità montane".
 
Top
AzzurroItalia
view post Posted on 27/10/2010, 19:14




CITAZIONE (eveline1 @ 27/10/2010, 20:03)
Abolendo le Province si ingenera un meccanismo perverso per cui,chi attualmente ne dipende dovra' essere collocato in altri enti,o comunque in ambito pibblico.Anche volendo prevedere un piano di esodo per coloro che hanno raggiunto i requisiti minimi per il pensionamento sono solo soldi in uscita.Per non parlare,del dramma del blocco delle assunzioni,dato che mansioni fino ad allora disponibili verrebbero ricoperte dal personale ricollocato.

Ogni riforma è una questione di costi-benefici, e in questo caso la bilancia penderebbe clamorosamente per i secondi.
 
Top
GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 27/10/2010, 19:46




troppi privilegi ,troppi soldi ,troppi interessi ...difficilamnte riusciremo mai a vedere una seppur minima riduzione delle province...

e comunque io sarei dell'idea di abolire le regioni,che infatti sono un invenzione assai recente
 
Top
Romanoitalo
view post Posted on 27/10/2010, 22:35




CITAZIONE (AzzurroItalia @ 27/10/2010, 20:03)
CITAZIONE (Romanoitalo @ 27/10/2010, 19:59)
Cominciamo abolendo quegli elefantiaci, inefficienti ed in definitiva inutili carrozzoni pubblici noti come province, eh AI? Come la vedresti, la cosa? Peraltro la Lega, professante il culto federalista a parole, nei fatti si è già rimangiata questa promessa elettorale (forse perchè loro controllano quasi tutte le province settentrionali?).

Magari riuscissimo ad abolirle Italo. Comunque per rispondere alle tue domande: il Salento non è solo la provincia di Lecce che comunque non è molto omogenea neanche al suo interno. La Daunia ha più a che spartire con alcune zone lucane e molisane che non col barese, mentre la provincia tarantina è suddivisa in due sfere di influenza: un barese a nord e una salentina ad est. La tarentinità è circoscritta alla sola città capoluogo.

__________________________________________________________


Perfetto, buono a sapersi, caro AI. Ti ringrazio per aver dimagrito un poco la mia crassa ignoranza sul tema...
 
Top
eveline1
view post Posted on 28/10/2010, 17:21




CITAZIONE (AzzurroItalia @ 27/10/2010, 20:14) 
CITAZIONE (eveline1 @ 27/10/2010, 20:03)
Abolendo le Province si ingenera un meccanismo perverso per cui,chi attualmente ne dipende dovra' essere collocato in altri enti,o comunque in ambito pibblico.Anche volendo prevedere un piano di esodo per coloro che hanno raggiunto i requisiti minimi per il pensionamento sono solo soldi in uscita.Per non parlare,del dramma del blocco delle assunzioni,dato che mansioni fino ad allora disponibili verrebbero ricoperte dal personale ricollocato.

Ogni riforma è una questione di costi-benefici, e in questo caso la bilancia penderebbe clamorosamente per i secondi.

Occorre un'esemplificazione :se io taglio 100 e debbo sborsarne 1000 per mandare in pensione anticipatamente quanti hanno i requisiti per richiederlo (e sarebbe un esodo)tenendo presente che e' un'operazione a scalare che riguarderebbe almeno un quinquennio,dopo l'avvenuta abolizione provinciale, mi sai spiegare ,in termini stretti di logica,dove sarebbe questo risparmio?
 
Top
Italoromano
view post Posted on 28/10/2010, 17:24






Scusa, ma è davvero accertato che una eventuale loro abolizione comporterebbe costi economici maggiori della loro...permanenza in vita? Su quali concreti elementi basi questa tua valutazione scettica?
 
Top
eveline1
view post Posted on 28/10/2010, 17:47




Si chiama contabilita' degli Enti pubblici.Basta incrociare i criteri di spesa che sussitono alla regolamentazione contabile degli enti pubblici,con elementi di Scienza delle Finanze e qualche reminiscenza di Diritto del Lavoro per la parte previdenziale-pensionistica riferita al settore pubblico e vedi che e' tutto molto evidente.
Ma senza avventurarci in questi sofismi io richiamavo ad un esemplificato "conto della serva" Ammettiamo che una provincia abbia un totale di 30 uffici settoriali.Per ogni settore avremo come minimo un corpo dirigente di almeno 6 persone (con diversi livelli),l'Ente viene abolito:queste persone debbono essere ricollocate.Premesso che non e' detto ci sia la possibilita' di destinarle a mansioni paritarie per mobilita' interna,emettendo anche in conto che non tutti i Dirigenti siano preparatissimi e performanti,cosa faranno secondo voi?Chi puo' chiedera' di andare in pensione mantenendo pressoche' intatto l'ammontare pensionistico rispetto alla retribuzione ultima percepita al momento della sortita.Facendo due conti,e' solo demagogia.
 
Top
AzzurroItalia
view post Posted on 28/10/2010, 19:34




Facendone quattro di conti, mi volete far credere che mantere istituzioni parassitarie come le province e inventarne sempre di nuove per sistemare sempre più raccomandati, è più conveniente alla comunità che abolirle? E soprattutto, com'è possibile che questi ragionamenti monetari di ricollocamento o pensionamento non sono così preoccupanti quando invece si tratta di smantellare le strutture portanti della produttività economica e culturale della nazione, ovvero quando lo pseudo-stato fa di tutto per far espatriare le nostre piccole, medie e grandi industrie o spinge sull'orlo della chiusura interi poli universitari (quello di Lecce è in queste condizioni)?
 
Top
Italoromano
view post Posted on 28/10/2010, 19:47




CITAZIONE (eveline1 @ 28/10/2010, 18:47) 
Si chiama contabilita' degli Enti pubblici.Basta incrociare i criteri di spesa che sussitono alla regolamentazione contabile degli enti pubblici,con elementi di Scienza delle Finanze e qualche reminiscenza di Diritto del Lavoro per la parte previdenziale-pensionistica riferita al settore pubblico e vedi che e' tutto molto evidente.
Ma senza avventurarci in questi sofismi io richiamavo ad un esemplificato "conto della serva" Ammettiamo che una provincia abbia un totale di 30 uffici settoriali.Per ogni settore avremo come minimo un corpo dirigente di almeno 6 persone (con diversi livelli),l'Ente viene abolito:queste persone debbono essere ricollocate.Premesso che non e' detto ci sia la possibilita' di destinarle a mansioni paritarie per mobilita' interna,emettendo anche in conto che non tutti i Dirigenti siano preparatissimi e performanti,cosa faranno secondo voi?Chi puo' chiedera' di andare in pensione mantenendo pressoche' intatto l'ammontare pensionistico rispetto alla retribuzione ultima percepita al momento della sortita.Facendo due conti,e' solo demagogia.

______________________________________________________


Quindi ogni promessa elettorale in tal senso è nei fatti controproducente, nonchè fondata sul nulla?

 
Top
eveline1
view post Posted on 29/10/2010, 17:00




Direi....

CITAZIONE (AzzurroItalia @ 28/10/2010, 20:34) 
Facendone quattro di conti, mi volete far credere che mantere istituzioni parassitarie come le province e inventarne sempre di nuove per sistemare sempre più raccomandati, è più conveniente alla comunità che abolirle?

Si.
Ed e' semplice anche capire il perche'.Venti,o piu'. anni fa si accedeva al mondo del lavoro con condizioni completamente diverse.Lavoro costante,ritenute costanti,fondi pensionistici adeguati.
Oggi,precariato dilagante,accumuli contributi pensionistici che valgono la meta'(per bene che ti vada) rispetto ad un lavoratore assunto a tempo indeterminato.Gli illusi sognano il riscatto degli anni universitari.(Provate a chiedere quanto costa.Demoralizzante.A meno che non si abbia una rendita piu' che adeguata)Ma avendocela avrai sottoscritto sicuramente un'assicurazione vita/vita con riscatto anticipato,o un piano di a ccumulo alternativo ad alto rendimento e gli spiccioli che ti arriveranno con la tua pensione drivata da lavoro dipendente a quel punto sono un di piu'.Irrilevant.Non l'unico cespite con il quale sopravvivere.
Ecco perche' l'eta' pensionabile diventa sempre piu' lontana:si attende di poter raccimolare soldini...
 
Top
The Italian Patriot
view post Posted on 30/10/2010, 15:11




CITAZIONE (Romanoitalo @ 27/10/2010, 19:33) 
Perdonatemi l'intromissione gente, ma allora ritenete corretto individuare una sorta di (immaginaria) linea divisoria tra le due (o più) parti di cui è storicamente e culturalmente composta la Puglia?

Del tipo: Bari e Foggia da una parte...ed il Salento? Coincide colla provincia di Lecce, o c'è di più che non è ricompreso nei confini amministrativi?
Eppoi: Brindisi e Taranto allora cosa sarebbero?

p.s. Naturalmente ve lo domando così, per pura curiosità personale amici, senza alcun intento polemico insomma.

Salento= LECCE+BRINDISI+parte meridionale della Prov. di Taranto (Avetrana,Manduria per esempio).......Puglia= Bari+Taranto (nord della provincia)+BAT+FOGGIA...
anche se i brindisini non sono contenti non m'interessa.....

CITAZIONE (AzzurroItalia @ 27/10/2010, 19:53) 
Patriot la questione è un'altra: sarebbero anche giusti storicamente e geograficamente tutti i salento del mondo, ma il vero problema è cercare di risollevare il potere statale se non vogliamo scomparire dalla faccia della terra e non inventarci sempre nuove e più numerose frammentazioni amministrative! Per fare questo bisogna strappare il potere economico e legislativo agli apolidi europei (anche se loro per farsi belli non le chiamano leggi, ma direttive, solo che non dicono mai che le direttive, cioè i famosi "suggerimenti" della UE, sono obbligatori per i singoli stati) e condensare le amministrazioni locali in macroaree regionali. Non a caso le nazioni più potenti che più salgono alla ribalta in questo periodo storico di riassestamento degli equilibri geopolitici, sono proprio quelle più nazionalistiche e con uno stato forte (centralista o federale) come la Cina, il Brasile, l'India, il Canada ecc.
P.s. Esisteva un progetto politico che prevedeva la suddivisione amministrativa dell'Italia in 6 Province, cioè macroregioni. Questo sì che sarebbe il vero federalismo.

le macroregioni sono l'anticamera di quello che vogliono i Secessionisti...
 
Top
The Italian Patriot
view post Posted on 1/12/2010, 00:43




Regione Salento
raggiunto quorum per
chiedere referendum


LECCE - «Il quorum necessario per l’indizione del referendum è raggiunto». Paolo Pagliaro, presidente del movimento per l'istituzione di una regione salentina è al settimo cielo. «Quella di oggi è una giornata di festa, una giornata di orgoglioso amore per la libertà e per la democrazia. E’ un giorno di partecipazione – sottolinea in una nota -. Da oggi i cittadini del Salento possono “dare del tu al loro futuro”. Da oggi la gente si riappropria della facoltà di scegliere la direzione. Da oggi e per la prima volta nella mia vita, come promotore di questa iniziativa, mi sento davvero fabbro del mio destino. I consigli comunali che rappresentano più di un terzo della popolazione di Lecce, Brindisi e Taranto (oltre 600.000 cittadini) si sono espressi favorevolmente rispetto all’ordine del giorno per l’indizione del Referendum per l’Istituzione della Regione Salento. Lo dico senza retorica: è un grande segnale Politico».

«La sfida adesso è “aumentare il quorum” entro il 18 dicembre, arrivando ad ottenere il maggior numero di consigli comunali che rappresentino l'intera terra jonico-salentina. Non una prova di forza, ma un coraggioso esercizio di coerenza da parte dei consiglieri, che hanno dimostrato di rappresentare un baluardo di democrazia e di buon governo. Il 20 dicembre saremo a Roma, per depositare all’Ufficio Centrale per i Referendum della Corte di Cassazione la richiesta dei Consigli Comunali ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione. Il tempo per confrontarsi sui contenuti, sul perché il Movimento e i suoi tanti iscritti vogliono una nuova Regione Salento profondamente europea ed orgogliosamente italiana, è un tempo vicino. Con la certezza che noi, ve lo garantisco, continueremo a parlare ai volti, e non ai voti»

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM...0&IDCategoria=1
 
Top
Il Littore
view post Posted on 1/12/2010, 12:17




A che serve dare da mangiare ad altri politicanti? Bah.
 
Top
34 replies since 2/10/2010, 19:43   727 views
  Share