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Mussolini fu antimeridionale?

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view post Posted on 7/3/2011, 23:08
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Ciao a tutti. Ho appena terminato di leggere la biografia di Mussolini del noto storico inglese Denis Mack Smith. Questi cita fonti da cui emergerebbe che Mussolini fosse antimeridionale. Se siete interessati a questo argomento provvedero' a riferire i brani citati dallo storico inglese. Non ho nessuno spirtito polemico ma solo curiosita' storica su questo aspetto che, sinceramente, mi ha lasciato un po' incredulo e perplesso se solo si considerino le importanti opere realizzate nel sud da Mussolini. Ciao.
 
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Nazionalista
view post Posted on 10/3/2011, 10:03




No,Mussolini fu quello che disse:"Non esistono questioni meridionali,ma questioni nazionali"
Fece bonificare molte zone al Sud,costruì ferrovie,autostrade e tante opere pubbliche.
Certo la situazione nel Sud era molto grave ma non per colpa di Mussolini ma erano problemi che iniziarono dopo l'unità.
 
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view post Posted on 10/3/2011, 10:56
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Credo che ci sia qualcosa a riguardo, ricordo che ne abbiamo già parlato in qualche topic...
 
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Van Hanegem
view post Posted on 10/3/2011, 12:46




Non mi risulta, ma Mack Smith lo prenderei con le molle quando scrive di Mussolini...
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 10/3/2011, 13:41




non credo che lo si possa considerare anti-meridionale....
personalmente ritengo che al piu cio che gli desse fastidio del meridione d'italia fosse la sua arcaicita,la sua predisposizione piu alta che nel resto d'italia a modellarsi apparentemente all'azione governativa dall'alto,rimanendo pero sostanzialmente estraneo allo stato stesso....inoltre anche durante il ventennio fascista piu forte che nel resto del penisola fu il sostanziale rifiuto o comunque l'incapacita di comprendere lo stato moderno,in particolar modo nella su aforma totalitaria:la gran parte della massa si uniformava ,come fa anche oggi,alle direttive di notabili e potenti locali,i quali in sostanza erano gli unici riferenti dei rapporti con roma e con il partito,senza veramente comprendere le implicazione del fascismo o della dittatura mussoliniana.....non credo sia un caso che nel meridione non scoppio nessuna guerra civile alla caduta del regime...
purtoppo è un limite che riconosco a noi meridionali,e la situazione non è molto cambiata nemmeno oggi
 
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The Italian Patriot
view post Posted on 10/3/2011, 16:18




Non penso che Mussolini fosse anti-meridionale. Concordo sul fatto che abbia fatto qualcosa per il Meridione, non lo nego....ma non aveva nessun motivo per "odiare" il sud...ricordiamoci che nel Sud prima e dopo la sua ascesa politica aveva molti sostenitori, sia contadini che proprietari terrieri...
 
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Il Littore
view post Posted on 10/3/2011, 19:33




Di scrittori anglosassoni veramente pochi se ne salvano. E questo viene inforcato.
 
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Nazionalista
view post Posted on 10/3/2011, 20:26




Che poi Gandhi elogiò Mussolini:"Mussolini è un supereroe" per essere riuscito a terminare con le solite battaglie tra Nord e Sud.E' riuscito a unificare sia Nord che Sud,,un merito da pochi,pochissimi.

Ah,ci voleva uno come lui oggi!
 
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view post Posted on 10/3/2011, 20:35
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Ciao, visto che l'argomento vi interessa provvedero' a riportare i brani dello storico inglese su questi aspetti del Duce che sinceramente mi hanno lasciato perplesso. Inoltre in questo periodo sto leggendo il memoriale di Luigi Capello (comandante della seconda armata italiana durante la prima guerra mondiale) con cui questi, accusato del disastro di Caporetto, cerco' di difendersi davanti alla commissione d'inchiesta istituita proprio per indagare sulle cause e responsabilita' del disastro e anche qui ho trovato punte di antimeridionalismo. Provvedero' a riportare anche i passi di Capello. Ciao.
 
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Rinascimento
view post Posted on 10/3/2011, 20:57




Anche secondo me le accuse di ostilità di Mussolini verso gli Italiani d'origine meridionale non hanno fondamento alcuno.
Mussolini era per formazione un socialista ed un nazionalista. Inoltre la sua politica promosse una gran quantità d'interventi a favore del Mezzogiorno.
Poi, frugando fra le pagine degli uomini celebri e selezionando al di fuori del contesto determinate dichiarazioni è possibile quasi fargli dire tutto ciò che si desidera. Ad esempio, Marx ha espresso opinioni positive verso alcuni aspetti del capitalismo e Nietzsche nei confronti del cristianesimo, ma non è il caso di dire quanto il primo fosse contrario al sistema economico capitalistico ed il secondo alla religione cristiana.
Il giudizio su di un singolo uomo ed a maggior ragione su di un intero periodo storico deve fondarsi su di una valutazione complessiva del loro operato.
Denis Mack Smith ama affermazioni "ad effetto", sebbene sia uno storico fondamentalmente preparato. Se si legge Renzo De Felice, non si trova nessun appiglio ad un presunto anti-meridionalismo di Mussolini, sebbene questi fosse un conoscitore di gran lunga migliore dello studioso anglosassone della figura mussoliniana.

In quanto a Caporetto, in quella circostanza i vertici delle FFAA si sono appigliati praticamente a tutto per giustificare la sconfitta: il socialismo, la propaganda clericale, il Parlamento ecc. Capello, che comandava appunto la seconda armata, aveva un carattere impossibile e parlava male di tutti o quasi. Criticava sempre i suoi superiori (Cadorna) ed aveva la mania di esonerare gli inferiori: rimosse dagli incarichi centinaia e centinaia di ufficiali superiori ai suoi comandi. D'altronde, che cosa c'entra Capello con Mussolini?
 
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Pandrea
view post Posted on 10/3/2011, 21:46




Penso che, nonostante i suoi errori e forse in un modo distorto, pochissimi politici italiani abbiano amato l'Italia quanto Mussolini.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 10/3/2011, 22:13




CITAZIONE (Pandrea @ 10/3/2011, 21:46) 
Penso che, nonostante i suoi errori e forse in un modo distorto, pochissimi politici italiani abbiano amato l'Italia quanto Mussolini.

io l apenso diversamente....l'ho sempre visto come un 'napoleone' italiano
 
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BasofiloII
view post Posted on 10/3/2011, 22:39




Fatto sta che antimeridionalista è impossibile proprio nei fatti.
 
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view post Posted on 11/3/2011, 10:12
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CITAZIONE (Rinascimento @ 10/3/2011, 20:57) 
D'altronde, che cosa c'entra Capello con Mussolini?

A parte l'attentato "Zaniboni" ai danni di Mussolini in cui Capello fu implicato mi premeva evidenziare come questo "antimeridionalismo" fosse una costante post-unitaria nel senso che fosse sempre sulla bocca di ognuno per tentare di giustificare problemi e difficolta'. Ad esempio Capello, nel suo memoriale, ha detto testualmente "che il nostro soldato e' troppo meridionale per essere spontaneamente e volonterosamente attivo". Non dimentichiamo poi che furono proprio i fanti della Brigata Catanzaro ad essere, in particolare, decimati a titolo di punizione per il disastro di Caporetto. Ciao vi postero' i brani di Mack Smith non appena rientro. Ciao. :italia:
 
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Rinascimento
view post Posted on 11/3/2011, 12:38




Senza polemica, devo scrivere che non ritrovo affatto questo atteggiamento anti-meridionale nella storia dell'Italia unita. Anzi, se si confronta l'unificazione italiana con quella germanica si riscontra, fra le numerose differenze, che in Germania la Prussia conservò una posizione egemonica sulle altre regioni, sancita sul piano giuridico e legislativo, mentre invece questo non si riscontrò affatto in Italia col Piemonte. Difatti si è sempre avuta, sin dall'inizio, piena parità giuridica in tutte le parti del Regno.
Anzi, negli anni della Sinistra storica, dal 1876 sino alla caduta di Crispi (1896), il governo ed il parlamento italiani erano costituiti in maggioranza da meridionali. Se si considerano i presidenti del consiglio dell'Italia unita, si vede come essi provengano un poco da ogni regione.
Ancora, furono numerosi gli intellettuali ed i politici meridionali che ebbero gran parte nell'Unità o subito dopo.

In quanto alla prima guerra mondiale, il Regio Esercito era così anti-meridionale che a sostituire Cadorna fu chiamato il napoletano Diaz. Le parole di Capello non hanno importanza alcuna, sia perché questo generale parlava male di tutti, sia perché a deporre sull'assoluta uguaglianza di trattamento testimoniano i fatti.
Nessuno ha mai accusato l'Italia dell'epoca di essere ostile ai meridionali, tanto meno nelle istituzioni militari, che si facevano un vanto della rigorosa parità di trattamento, indifferentemente all'origine geografica, alle idee religiose ecc.
I combattenti della prima guerra mondiale, divisi per area geografica di provenienza, potrebbero essere così ripartiti, all'incirca: 50% nord Italia, 30% centro Italia, 20% sud Italia. Per di più, tali diversità si spiegano con le differenze demografiche dell'epoca. L'accusa di ostilità verso i meridionali non regge, se non altro perché la maggior parte di coloro che combatterono e morirono nella Grande Guerra provenivano da altre regioni.
In quanto alla brigata Catanzaro, ebbe alcuni fucilati (16 in tutto) non dopo Caporetto, ma alcuni mesi prima, dopo che in essa si era verificata un ammutinamento. Si era rifiutata di tornare in linea, due reggimenti si erano sollevati in armi, uccidendo anche alcuni ufficiali, e si era reso necessario l'intervento di unità rimaste fedeli.
Rispetto a quanto è avvenuto nell'esercito francese nel 1917, è stata un'inezia. Comunque, non si ritrova nessun anti-meridionalismo: la brigata si era ammutinata.

:italia:

Edited by Rinascimento - 11/3/2011, 12:58
 
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