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Il gen. Cadorna non ha diritto a vie e piazze

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MicheleNovaro
view post Posted on 1/8/2011, 15:33




Il gen. Cadorna non ha diritto
a vie e piazze

Cadorna1
FERDINANDO CAMON
Gli abitanti di Udine protestano: non vogliono più avere un piazzale intitolato al generale Luigi Cadorna. La commissione per la toponomastica è d’accordo, la giunta ha votato, è deciso: via il nome di Cadorna dal piazzale che sta davanti all’ex caserma dei Vigili del Fuoco. Si chiamerà Piazzale Unità d’Italia. È una tardiva, irrimandabile correzione della storia. Il generale che fu il comandante supremo dell’esercito nella prima guerra mondiale, fino a quando fu sostituito da Armando Diaz, aveva a Udine la sede del comando. Finita la guerra, con una grande vittoria (ma lui era già stato sostituito), era inevitabile che gli onori e la gloria che dovevano piovergli addosso partissero da questa città, come dire da casa sua.

Ma da allora è stato un continuo scavo degli studiosi nella sua strategia, la sua tecnica d’attacco, gli assalti a ripetizione, lungo tutto il fronte e specialmente sul vicino Altopiano di Asiago, dove esercito italiano ed esercito austriaco si fronteggiavano da pochi metri di distanza, con una successione ininterrotta di battaglie e valanghe di morti. Sono stati eventi grandiosi, perciò inobliabili. Da quella grandezza discendeva una gloria, che ricopriva anzitutto il generalissimo. Ma era una gloria funerea, ogni nostro attacco si trasformava in un suicidio collettivo. I diari e le testimonianze di quelle giornate terribili provano che i nostri soldati davano continue prove di eroismo, e i comandanti d’impreparazione: «Grandi soldati, piccoli generali». In tutte le città del Veneto e del Friuli, ma soprattutto sull’Altopiano, è un continuo fiorire di libri sulla prima guerra mondiale, ogni anno ne escono 3-4, non c’è battaglia piccola o grande che non sia stata studiata in tutti i dettagli. C’era un tale disprezzo per la vita dei soldati negli ordini di Cadorna, che i soldati sentivano anche i propri comandi come nemici da cui difendersi. Il pilastro delle testimonianze sul disprezzo per la vita dei soldati sta nel libro di Emilio Lussu Un anno sull’Altipiano. Fondamentale la scena in cui un maggiore, da solo, processa e condanna a morte e fucila, uno ad uno, i propri soldati, usciti senza ordini da una caverna su cui cadeva per errore il fuoco amico della nostra artiglieria. Il maggiore viene a sua volta ucciso da un ufficiale subalterno. C’è un passo, in un libro scritto da Cadorna, in cui il generalissimo sostiene l’efficacia degli attacchi frontali a ripetizione, con la tesi che «prima o poi il nemico si stanca e spara alto». Un comandante così non merita l’onore di piazze e strade, ma la Corte Marziale. Nella follia di quegli ordini s’intravede il concetto che i soldati che vanno all’assalto moriranno, sì, ma questo sacrificio collettivo fortifica l’esercito, la monarchia e lo Stato. È l’idea del popolo come strame della storia. Cancellando il nome di Cadorna da una piazza, la città di Udine non è più disposta a ritenere che l’Italia sia stata fatta dai comandanti con il materiale inerte del popolo, ma dal popolo nonostante l’inadeguatezza militare ed etica dei Comandi. In quel modo non si creava uno Stato per un popolo, ma un regno per un re. È giusto prenderne coscienza. Ogni città che ha vie o piazze intitolate a Cadorna dovrebbe pensarci. Poiché queste vie e piazze sono tante, la decisione di Udine può mettere in moto una frana. Una benefica, salutare frana.


http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...ezione=&sezione
 
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view post Posted on 1/8/2011, 15:51
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PUGNA PRO PATRIA SEMPER!!!!

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Cadorna non è stato un buon generale:per me possono anche usare un altro nome per titolare una piazza.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 1/8/2011, 15:56




non sono un estimatore di cadorna,ma di questo pazzo si dovrebbero levare dalla toponomastica una caterva di generali e condottieri che la storia ha chiamato grandi,ma altrttanto sprezzanti della vita dei loro soldati.....
 
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view post Posted on 1/8/2011, 15:56

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concordo con Saracino.

per ogni scopo si voglia intraprendere bisogna fare il conto di ciò che è ragionevole mettere a rischio.
non è per bontà che bisogna contenere le perdite ma per saggezza, come insegna a sue spese Pirro.
 
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view post Posted on 1/8/2011, 16:09
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CITAZIONE
una caterva di generali e condottieri che la storia ha chiamato grandi,ma altrttanto sprezzanti della vita dei loro soldati.....

Non tutti i generali e i condottieri disprezzavano la vita dei loro soldati(Cesare ed Alessandro per esempio),potevano intitolarla ad Amedeo Guillet,Amedeo di Savoia-Aosta o ad altri:il Nord-Est di sicuro ha sfornato ufficiali capaci e coraggiosi.
 
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- Basofilo -
view post Posted on 1/8/2011, 16:18




Ma intitolarla a qualcuno che ha fatto qualcosa di ben più buono e grande di una guerra no?
 
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Pandrea
view post Posted on 1/8/2011, 16:28




Cadorna non era più macellaio o retrogrado di molti altri ufficiali della Grande Guerra; purtroppo per lui vie e piazze si intitolano a chi fece la differenza, non chi non seppe distinguersi in meglio dalla massa.
 
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Rinascimento
view post Posted on 1/8/2011, 17:03




Mi dispiace, ma non concordo affatto con l’articolista, che non mi pare per nulla documentato.
1) Gli attacchi frontali nelle condizioni della prima guerra mondiale erano inevitabili, poiché esisteva un fronte continuo con difesa lineare ininterrotta: non c’era alcun modo per produrre un aggiramento, infiltrazione ecc. Prima occorreva sfondare con un attacco frontale e soltanto in seguito si poteva manovrare.
2) Cadorna era un eccellente esperto d’artiglieria, un ottimo organizzatore, un discreto stratega. Come uomo aveva un’energia ed un sangue freddo notevoli ed un alto senso del dovere. Il suo limite, gravissimo, era nella tattica. Però, se si dovessero giudicare i comandanti della prima guerra mondiale sotto questo aspetto, se ne potrebbero salvare pochissimi, e tutti tedeschi.
3) La responsabilità di Caporetto ricade interamente su Caviglia e Badoglio, che non applicarono i precisi ordini di Cadorna e si comportarono come peggio non poterono.
4) La fama di Cadorna come disinteressato alla sorte dei soldati è ingiusta. Il suo libretto d’istruzioni per la fanteria, “Attacco frontale ed ammaestramento tattico”, contiene istruzioni senz’altro erronee, come oggigiorno, eruditi proprio dalla prima guerra mondiale, ben sappiamo. Però, rispetto ai regolamenti dell’epoca, non solo italiani, ma anche francesi, inglesi, austro-ungarici, russi, americani ecc., non sfigurava. Inoltre, non è vero che esprima cinismo verso la sorte dei combattenti. Cadorna non scrisse d’attaccare monotonamente l’avversario, finché si stancasse. Più semplicemente, sosteneva che un nemico attaccato con decisione potesse avere un crollo psicologico o più banalmente prendersi paura e scappare. (qui il Cadorna si rifaceva probabilmente al valente studioso Armand du Picq. Questi, generale medico, è stato uno di coloro che hanno rinnovato lo studio della storia militare, introducendo il fattore psicologico nei combattimenti e mostrando come, di solito, al momento dell’urto la parte attaccata con decisione si desse alla fuga prima ancora d’aver subito gravi perdite).
5) L’episodio ricordato da Emilio Lussu è riferito in modo inesatto ed incompleto. Il maggiore in questione si era ubriacato e scambiò uno spostamento di un reparto di fanteria dal luogo assegnatogli per un ammutinamento. Dopo aver ordinato al plotone d’esecuzione di sparare su alcuni presunti “ammutinati”, poiché nessuno obbediva estrasse la pistola sparando a due di essi. Allora il plotone fece fuoco su di lui, uccidendolo all’istante. Su questo episodio vi fu un regolare processo e tutti coloro che avevano ucciso il loro maggiore e comandante, ubriaco e semifolle, furono assolti. D’altronde, che cosa ha a che spartire questo accadimento con Cadorna?

Emilio Faldella, ufficiale inferiore di fanteria nella prima guerra mondiale, poi divenuto generale e stimato studioso militare di fama internazionale, nel suo libro “La grande guerra” sostiene a spada tratta le qualità di Cadorna, definendolo chiaramente come il miglior generale italiano della prima guerra mondiale.

Basil Liddel Hart, forse il maggior storico militare del XX secolo, combattente nella prima guerra mondiale come ufficiale inferiore di fanteria, definisce Cadorna come “uomo dalle capacità fuori dal comune”.

A mio modesto parere, Cadorna fu un cattivo tattico nelle condizioni della Grande Guerra, ma, a parziale scusante, si deve riconoscere che lo furono quasi tutti i comandanti, spesso in modo molto peggiore. Inoltre, ebbe doti considerevoli sotto altri aspetti: impiego dell’artiglieria, organizzazione, strategia, energia e determinazione.
Commise errori, ma non fu un cinico mostro assetato di sangue. Durante la ritirata di Caporetto egli rimase “incastrato” in una folla di migliaia di soldati in rotta: nessuno gli fece del male, pur potendolo compiere agevolmente. Dopo il conflitto, le associazioni di combattenti chiesero per il generale la nomina a Maresciallo d’Italia. Se fosse stato davvero crudele, sarebbe stato anche impopolare. Ad essere invece spesso crudeli ed incapaci furono molti comandanti in subordine al Cadorna, specialmente a livello di generali divisionali e colonnelli.
Senza essere un estimatore di Cadorna, ritengo che fu il miglior generale italiano nella prima guerra mondiale, nonostante i suoi limiti, e molto meglio dei vari Haig, French, Foch, Nivelle, Joffre.

 
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Daniele Italico
view post Posted on 2/8/2011, 08:39




Preferirei intitolarla ad altro soldato. Ne abbiamo tanti che durante la prima guerra hanno dato la vita per la Patria.
 
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view post Posted on 2/8/2011, 20:26

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Ti ringrazio Rinascimento per l'intervento esaustivo che mi ha permesso di rivalutare la figura di Cadorna.
Diciamo però che provo comunque più simpatia, come diceva Daniele, per altri personaggi del periodo.
 
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Allonsanfan
view post Posted on 3/8/2011, 20:23




Purtroppo la mia amata città da mesi sta scivolando nel nero baratro del più bieco politicamente corretto di cui sia capace la più bieca matrice sinistroide. Conosco personalmente il sindaco e molti membri dell'amministrazione, per cui vi assicuro che ad essere messe in dubbio non sono le capacità tattiche del generale Cadorna, bensì il suo essere stato un generale, un soldato che ha contribuito alla grandezza dell'Italia. E' la guerra in sé a disgustare questa gentaglia, l'eroismo, l'amor di patria. Per questa plebaglia esistono solo la dissoluzione, l'anarchia, le chiacchiere vacue. Negli ultimi mesi hanno insozzato i muri - e muri che hanno visto la storia, i secoli, il sangue, le lacrime, la gloria - con manifesti osceni contro l'omofobia, completando l'opera con manifestazioni buffonesche e una pellicola sulla guerra civ...pardon, sulla eroica liberazione dagli infami nazifascisti, al solito infarcita di erroracci e scemenze.

QUOTE
Gli abitanti di Udine protestano

Gli abitanti? Che ridere! Al massimo i pezzentelli dei Centri Sociali!

Perdonate il livore. Un uomo che un tempo stimavo sta stuprando la mia città e io mi sento completamente impotente.
 
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- Basofilo -
view post Posted on 3/8/2011, 21:02




CITAZIONE (Allonsanfan @ 3/8/2011, 21:23) 
E' la guerra in sé a disgustare questa gentaglia

Sinceramente non ci vedo niente di male nel non amare la guerra.
 
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Allonsanfan
view post Posted on 3/8/2011, 21:05




QUOTE
Sinceramente non ci vedo niente di male nel non amare la guerra.

Non intendevo dire questo. L'atteggiamento che stigmatizzo non è quello di chi disprezza la guerra, bensì i soliti pacifistoidi che insultano chi invece mette a repentaglio la vita per perseguire qualcosa in cui crede.
Ti faccio un esempio: io stesso sono contrario alle guerre contemporanee, ma non mi sognerei mai di deridere i soldati.
 
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- Basofilo -
view post Posted on 3/8/2011, 21:08




Ah beh su questo sicuramente concordo.
 
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view post Posted on 4/8/2011, 09:29

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in certa sinistra vedo molta ambiguità nel votare a favore di tutte le guerre e poi baci e abbracci (se non alleanze politiche) con chi invece auspica nuovi attentati contro i nostri soldati (come da famoso slogan su Nassiria).
Non so se questo riguardi anche Udine e dunque da ciò derivi la scelta.
 
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29 replies since 1/8/2011, 15:33   1491 views
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