Il sondaggio che propongo stavolta è legato ad una ricorrenza stagionale. Halloween. Che cosa pensate di questa festa? siete favorevoli o contrari?
Prima di esprimere il Vostro voto, Vi pregherei di leggere attentamente il mio breve articolo su questa tradizione, e su come essa si inquadra nell'ambito delle credenze relative ai defunti.
In effetti, se HALLOWEEN nelle forme che ormai tutti ben conosciamo è una festa di importazione ( e peraltro di origine relativamente recente anche negli USA, poichè non risale oltre la metà dell'800), essa si rifà ad antiche celebrazioni e riti nei quali si esprimeva un'idea pressochè universale: il ritorno dei morti sulla terra in determinati periodi dell'anno, quando le forze cosmiche, nel loro ciclico mutamento, lo consentono. Innanzi tutto SAMHAIN, il capodanno celtico, durante il quale la porta che separa il regno dei vivi da quallo dei morti si spalanca, e questi ultimi, insieme a varie entità dmoniache, possono riversarsi sulla terra per molestare o spaventare gli umani. Questa festa, che cadeva il 1 novembre fu poi cristianizzata nell'835 da papa Gregorio IV con l'istituzione, o meglio lo spostamento in quella data della ricorrenza di Tutti i Santi, e si sdoppiò in seguito nella Commemorazione dei Defunti, quando l'abate Odilone di Cluny, nel 998, iniziò l'annuale celebrazione liturgica "pro requie omnium defunctorum" nel giorno successivo, e che si estese poi a tutta la Chiesa Latina. (Nelle Chiese orientali la Comm. dei Def: si celebrava e si celebra tuttora il sabato precedente la domenica Sessagesima -due settimane prima della Quaresima-).
Anche nel mondo romano e greco antico si trovano riti e feste, con i quali si intendevano onorare i defunti e gli dei inferi, e nello stesso tempo scongiurare la loro eventuale azione malefica nel mondo dei vivi.
Tra le riccorrenze romane, ricordiamo il MUNDUS PATET -"si apre il mondo (infero)"-, uno dei riti più arcaici e misteriosi di Roma antica, di derivazione etrusca. Il MUNDUS era una fossa circolare, una specie di pozzo che si trovava in tutte le città di fondazione romana e metteva in comunicazione il mondo ipoctonio con quello terrestre. Era normalmente chiuso con una grossa pietra, il LAPIS MANALIS, ma veniva aperto tre volte all'anno: il 24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre, per celebrare un sacrifio alle divinità infere con valore espiatorio e purificatorio, ma pure di rinnovamento delle forze cosmiche in vista dell'inverno.
Più simili all'odierna C. dei D. erano le feste PARENTALIA, cioè degli antenati, dal 13 al 21 febbraio, durante le quali si effettuavano visite e offerte alle tombe dei propri familari. Altre importanti feste funerarie erano le LEMURIA, che venivano celebrate il 9, l'11 e il 13 maggio. Esse erano dedicate a placare i LEMURES, gli spiriti di coloro che, o perchè periti di morte violenta o perchè avevano subito gravi ingiustizie, o per altre ragioni, erravano senza pace negli intermondi e potevano apparire come spettri per tormentare i viventi. Il rito principale era compiuto dal "pater familias" e consisteva nel lancio notturno di una manciata d fave dietro le proprie spalle con l'invocazione agli spiriti di stare lontani. E' molto che significativo che la prima festa dedicata a tutti i santi nella chiesa latina sia stata istituita proprio il 13 maggio, con l'evidente scopo di cancellare cristianizzandola la precedente fesa "pagana"; questo avvenne nel 610, allorchè papa Bonifacio IV riconsacrò il Pantheon come basilica cristiana con il nome di S. Maria ad martyres, facendovi trasportare un'enorme quantità di ossa e reliquie.
Presso gli antichi Greci erano dedicate ai defunti le feste GENESIE, alla fine del mese di METAGEITION (corrispondente all'incirca la mese di agosto), simili anche nel significato alle PARENTALIA romane, ma delle quali si conosce assai poco. Era inoltre consacrato ai morti il 3° giorno delle ANTESTERIE: queste feste venivano celebrate l'11, 12 e 13 di ANTHESTERION (all'incirca febbraio) in onore di Dioniso, ma nell'ultima si onoravano i morti, che in quell'occasione tornavano a far visita ai vivi, e si cele brava un sacrificio ad HERMES PSICOPOMPO (guida dele anime dei defutni). Questa festività era chiamata "giorno delle pentole", che venivano riempite di una zuppa di cereali e legumi ed offerte ai defunti (ma consumate dai celebranti!), anche per il legame tra modo infero e fertilità della terra.
Con l'affermarsi del cristianesimo questi culti furono banditi, ma alcuni dei riti ad esse legati continuarono ad essere praticati, specie nelle zone rurali: per questo la chiesa cercò di cristianizzare le antiche feste, secondo la sua costante politica di annettersi tutto quanto non riesce ad eliminare. E così alcune usanze delle antiche religioni sono riuscite a sopravvivere, spesso mascherate sotto una superficiale coloritura cristiana.
E' da rilevare che le usanze considerate tipiche dell'HALLOWEEN anglosassone (l'esposizione davanti alle case di zucche intagliate conteneti un lume per scacciare demoini o anime dannate, i travestimenti orrorifici, la questua dei bambini), siano, o fossere già presenti nella tradizione legata alla ricorrenza dei defunti in varie parti d'Italia (Piemonte, Liguria, Emilia, Friuli, Campania. Abruzzo, Puglia, Toscana, ma soprattutto Sardegna, dove si riscontrano le più strette analogie con H alloween. Ancora più diffusa l'usanza di preparare alle anime dei defunti che si apprestano a visitare le dimore dei loro familiari una degna accoglienza: per cui era doveroso: alzarsi presto per lasciare loro il letto,lasciare la tavola apparecchiata con offerte di cibo, o apparecchiarla appositamente, lasciare acceso il focolare. Consuetudini che, singolarmente o insieme erano praticate in tutta Italia almeno fino alla metà del 900 e delle quali fa menzione anche G. Pascoli in una sua bella poesia "La tovaglia".
Pure certi cibi, in particolare dolci come le "ossa di morto" o le "fave dei morti" (si ricordi il legame delle fave con i morti nel mondo greco-romano), o i ceci (che si ricollegano alle "pentole" dell'antica Grecia) facevano parte delle tradizioni del "dì dei morti".
Tradizione invece del tutto peculiare della Sicilia, pur se attestata anche in qualche zona della Puglia, è quella che siano le anime dei morti a portare doni ai fanciulli in questa circostanza (e della quale si ha un ricordo letterario nel racconto di G. Verga "La festa dei morti").
Insomma, anche se Halloween è stata importata a fini soprattutto commerciali, la tradizione sulla quale si fonda è molto antica, diffusa e largamente documentata nell'area italica, per cui non si può dire che sia del tutto estranea alla nostra cultura.
Ridicole e grottesche poi le accuse rivolte dalle gerrchie ecclesiastiche che H. sia un modo subdolo per instradare i ragazzini verso religioni "pagane" o adddirittura il satanismo!
Sia chiaro peraltro che non intendo assolutamente giustificare gli eccessi del consumismo o il cattivo di certe feste a base di finti vampiri e zombi!! Ora potete esprimere la Vostra opinione... e BUON HALLOWEEN A TUTTI!!