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Le origini spagnole delle mafie

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Rinascimento
view post Posted on 21/11/2011, 16:02




È altamente probabile che le tre mafie “italiane” (camorra, 'ndrangheta, mafia) siano nate tutte e tre nel periodo spagnolo ed abbiano ottenuto, già in tale periodo, grazie alla particolare struttura statale imposta dal governo spagnolo, ampi poteri.
Esistono infatti documenti dell’epoca che attestano la presenza, a partire proprio dal dominio degli Asburgo di Spagna nell’Italia meridionale, la comparsa ed il radicamento d’associazioni segrete di criminali a Napoli, in Calabria ed in Sicilia. Sin dal principio del secolo XVI si segnala nei mercati di Palermo l’attività d’una banda organizzata di criminali, dall’operato che oggigiorno si definirebbe “mafioso”. Nei due secoli seguenti, sono frequenti nell’isola i riferimenti ad una simile organizzazione, presentata con un gran numero di nomi diversi (“mafia” è ottocentesco), ma dall’operato identico. La camorra è storicamente attestata per la prima volta in relazione a gruppi di militari ispanici o comunque in forza al re di Spagna, posti di guarnigione a Napoli. Persino le leggende riferiscono d’una origine ispanica di queste organizzazioni. Una nota leggenda calabrese riporta la storia di tre cavalieri spagnoli, fuggiti dalla Spagna nel secolo XVII dopo aver vendicato l’onore di propria sorella uccidendo i colpevoli. I loro nomi, chiaramente leggendari, erano Mastrosso, Carcagnosso ed Osso, e sarebbero stati i fondatori rispettivamente della camorra, della ‘ndrangheta e della mafia. Il saggio "'Nndrangheta dal'Unità ad oggi", di Enzo Ciconte, a cura di Nicola Tranfaglia, si apre con una breve introduzione sulla nascita della mafia calabrese e le attribuisce proprio una provenienza spagnola, citando anche la leggenda suddetta.
Inoltre, le somiglianze fra le mafie “italiane” e la “Garduňa” spagnola sono molte e puntuali. La “Garduňa” era un’organizzazione criminale dedita ad attività come estorsione, sequestro di persona, omicidio prezzolato e rapina, esistita in Spagna dal Quattrocento all’Ottocento circa. La sua attività fu spesso congiunta a quella dell’Inquisizione spagnola, che si serviva degli affiliati per far assassinare i nemici, i sospetti eretici, sequestrare i beni dei condannati ecc. La “Garduňa”, in seguito ai legami con l’Inquisizione, sviluppò pertanto una struttura da associazione iniziatica o pseudo-iniziatica, che prevedeva una serie di riti d’ingresso con giuramento, richiami ai santi ed alla religione cattolica, gestualità precisa per riconoscersi in pubblico, forme “rituali” d’uccisione delle vittime ecc. La terminologia e le mansioni della camorra tradizionale (anteriore al 1911) rispecchiano puntualmente molte della mafia spagnola. Inoltre, la mafia siciliana ha, od almeno ha avuto, una struttura spiccatamente “iniziatica”, anch’essa molto affine a quella della Garduňa”. Si noti che la Sicilia ha conosciuto, sotto il dominio degli Asburgo di Spagna, l’introduzione dell’inquisizione spagnola, che giunse ad avere 20.000 “collaboratori”, una cifra enorme in rapporto alla popolazione del periodo. Considerando che la “Garduňa” svolgeva ruolo di polizia segreta inquisitoriale, è facile supporre un legame fra un’Inquisizione tanto attiva e numerosa (abolita solo nel 1782) e la formazione della mafia siciliana per gemmazione da quella ispanica.
 
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view post Posted on 21/11/2011, 17:32
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Le tre organizzazioni hanno storie diverse e anche intrecci interessanti, ma il collegamento con la Spagna è probabilmente di pura fantasia (nonostante molti autori la citino nelle loro opere). Non esiste nelle fonti spagnole antiche la menzione di queste tre organizzazioni. Inoltre, se prendiamo la regione che ha subito maggior influenza spagnola, tant'é che ancora oggi si parla catalano, vediamo che non c'è traccia né di mafia né di ndrangheta. Parlo dell'isola di Sardegna. La camorra o gamurra poi, è nota in Italia già nel XIII secolo (dunque prima dell'occupazione spagnola), mentre la Garduna, è necessario dirlo, non è mai esistita. Difatti é l'invenzione di una scrittrice dell'Ottocento (se non ricordo male, di origine francese e di cui ora mi sfugge il nome). Fu lei a creare la leggenda metropolitana, che in seguito fu arricchita di particolari da parte di altri "romanzieri".
 
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AzzurroItalia
view post Posted on 22/11/2011, 13:30




Ma allora c'è un fondamento per la tesi spagnola o no?
 
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tammuz
view post Posted on 22/11/2011, 14:43




Una domanda: se le organizzazioni criminali italiane risalirebbero a una similare società segreta spagnola, perchè in Spagna essa non ha avuto un analogo sviluppo? Grazie!
 
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Rinascimento
view post Posted on 22/11/2011, 21:13




CITAZIONE (Peppero @ 21/11/2011, 17:32) 
Le tre organizzazioni hanno storie diverse e anche intrecci interessanti, ma il collegamento con la Spagna è probabilmente di pura fantasia (nonostante molti autori la citino nelle loro opere). Non esiste nelle fonti spagnole antiche la menzione di queste tre organizzazioni. Inoltre, se prendiamo la regione che ha subito maggior influenza spagnola, tant'é che ancora oggi si parla catalano, vediamo che non c'è traccia né di mafia né di ndrangheta. Parlo dell'isola di Sardegna. La camorra o gamurra poi, è nota in Italia già nel XIII secolo (dunque prima dell'occupazione spagnola), mentre la Garduna, è necessario dirlo, non è mai esistita. Difatti é l'invenzione di una scrittrice dell'Ottocento (se non ricordo male, di origine francese e di cui ora mi sfugge il nome). Fu lei a creare la leggenda metropolitana, che in seguito fu arricchita di particolari da parte di altri "romanzieri".

Certamente, la questione è complessa ed oscura. Tuttavia, credo che vi siano degli argomenti a favore dell'origine spagnola delle mafie italiane.

1) le prime attestazioni d'associazioni criminali bene organizzate in Italia meridionale risalgono proprio al periodo della dominazione spagnola
2) il termine "camorra" ha un etimo incerto. Potrebbe derivare da "gamurra", ma è solo un'ipotesi fra le tante. Comunque, l'origine etimologica del termine adoperato per indicare una qualsiasi categoria non necessariamente coincide con la formazione storica: ad esempio, il vocabolo "mafia" potrebbe avere un'origine araba, ma la parola è adoperata comunemente per designare questa associazione criminale soltanto dall'Ottocento.
3) l'esistenza della "Garduna" è effettivamente discussa, però è accettata da diversi storici e non solo da romanzieri. D'altronde, anche se la Garduna non fosse davvero esistita, sarebbero comunque esistite società criminali ispaniche attestate a partire dal secolo XV.
4) il carattere "iniziatico" e "rituale" delle mafie italiane troverebbe una sua spiegazione plausibile se spiegato collegandolo alla società e mentalità del periodo controriformistico.
 
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The Italian Patriot
view post Posted on 22/11/2011, 22:34




Articolo interessante Rinascimento.
 
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Unoqualsiasi.it
view post Posted on 23/11/2011, 04:12




Ringrazio anch'io Rinascimento per questo ennesimo, interessantissimo spunto di riflessione, e colgo l'occasione per domandargli cosa ne pensi di una teoria alternativa, secondo la quale la mafia siciliana originerebbe dall'antica setta dei c.d. Beati Paoli, dei quali avrebbe conservato per un certo periodo quella propensione a praticare una sorta di giustizia parallela ed alternativa a quella - ritenuta più o meno fallimentare - formalmente amministrata dai competenti organi pubblici.

Insomma la mafia come forza ordinatrice e regolatrice degli abusi derivanti da una struttura sociale eccessivamente rigida, gerarchizzata, classista (un discorso simile potrebbe farsi anche per la camorra, se, come sostiene l'ex-procuratore capo di Napoli, Cordova, essa esercita e garantisce una giustizia "rapida, certa ed inappellabile").
 
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tammuz
view post Posted on 23/11/2011, 13:03




Alla mia domanda però non è stata data una risposta, neppure di carattere ipotetico, e torno quindi a riproporla: se le organizzazioni criminali come mafia, camorra, ecc. hanno origine in una società segreta criminale spagnola, perchè in Spagna quest'ultima non ha avuto una analoga "evoluzione", se così si può dire, dato che, a quanto ne so, attualmente in quel paese non esiste nulla di paragonabile alle mafie italiche? Spero che questa volta mi verrà data una risposta! Grazie!
 
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view post Posted on 23/11/2011, 13:51
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CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
Certamente, la questione è complessa ed oscura. Tuttavia, credo che vi siano degli argomenti a favore dell'origine spagnola delle mafie italiane.
1) le prime attestazioni d'associazioni criminali bene organizzate in Italia meridionale risalgono proprio al periodo della dominazione spagnola

Questo è riportato da diversi autori (es. Scarpino), ma bande criminali ne troviamo in ogni luogo ed in ogni epoca. Persino i romani ne accennano nelle loro opere, se pensiamo ai latrunculi delle diverse parti d'Italia, alla bravata di Marco Aurelio, alla fine di Attilio Saturno etc. Sirago ha scritto un bellissimo testo a riguardo.

CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
2)il termine "camorra" ha un etimo incerto. Potrebbe derivare da "gamurra", ma è solo un'ipotesi fra le tante.

Camurra é la più probabile però, se consideriamo che fa riferimento ad una organizzazione reale, storicamente esistita in Italia nel XIII secolo e che presenta il famoso nonché unico vero legame con la Spagna. (I vari Raimondo Gamur, Carcagnosso etc, non hanno basi storiche).

CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
Comunque, l'origine etimologica del termine adoperato per indicare una qualsiasi categoria non necessariamente coincide con la formazione storica: ad esempio, il vocabolo "mafia" potrebbe avere un'origine araba, ma la parola è adoperata comunemente per designare questa associazione criminale soltanto dall'Ottocento.

Su questo concordo, e difatti oltre le indagini linguistiche servono quelle storiche.

CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
3) l'esistenza della "Garduna" è effettivamente discussa, però è accettata da diversi storici e non solo da romanzieri.

Quali studiosi? Quelli di Spagna no di certo (es. Sanchez), visto che i documenti della Corona non ne parlano affatto. Come ho già detto, in Europa la Garduna é menzionata a partire dalla prima metà dell'Ottocento (da lì in poi). Prima di quella data, noi non troviamo nulla su questa organizzazione. I primi a parlarne in Italia, poi, erano gli allievi del Lombroso, che in qualche modo dovevano diffondere le voci tratte dalla novella sull'inquisizione per colpire i meridionali e renderli diversi dagli altri italiani.

CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
D'altronde, anche se la Garduna non fosse davvero esistita, sarebbero comunque esistite società criminali ispaniche attestate a partire dal secolo XV.

Criminali ce ne saranno stati certamente, su questo non c'è dubbio. Bisogna vedere i collegamenti, se esistono.

CITAZIONE (Rinascimento @ 22/11/2011, 21:13) 
4) il carattere "iniziatico" e "rituale" delle mafie italiane troverebbe una sua spiegazione plausibile se spiegato collegandolo alla società e mentalità del periodo controriformistico.

Se é per quello, riti e rituali erano presenti in Italia anche all'epoca dei templari (poi dichiarati fuorilegge dalla Chiesa). Voglio dire, chi considera la Spagna come un modello e vede come reali i riti della Garduna (o uguali a quelli della camorra, come suggerisce De Blasio) deve fare i conti con l'assenza di fonti. La cosa é piuttosto curiosa se si pensa che la Garduna avrebbe: "desolata la Spagna per più di quattro secoli". Quattro secoli di dolori e nessuna fonte storica a parte un testo sull'inquisizione di una scrittrice dell'Ottocento che si nasconde dietro un nome maschile. Mi pare un po poco. Del resto, come ho già scritto, dopo di lei si sono aggiunti tanti altri autori, per lo più giornalisti, che ci hanno ricamato sopra.
 
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view post Posted on 23/11/2011, 14:14
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CITAZIONE (tammuz @ 23/11/2011, 13:03) 
Alla mia domanda però non è stata data una risposta, neppure di carattere ipotetico, e torno quindi a riproporla: se le organizzazioni criminali come mafia, camorra, ecc. hanno origine in una società segreta criminale spagnola, perchè in Spagna quest'ultima non ha avuto una analoga "evoluzione", se così si può dire, dato che, a quanto ne so, attualmente in quel paese non esiste nulla di paragonabile alle mafie italiche? Spero che questa volta mi verrà data una risposta! Grazie!

Ma difatti io sono convinto che non possono avere avuto origine da lì. Se così non fosse, si troverebbero organizzazioni di quel genere anche in America, che ha avuto i suoi problemi con l'inquisizione; in Corsica; in Sardegna che é stata occupata per diversi secoli (e più di Sicilia, Campania e Calabria) etc.
 
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tammuz
view post Posted on 23/11/2011, 23:57




Grazie Peppero! Però a dire la verità mi sarebbe piaciuto sentire la risposta di Rianscimento alla mia obiezione, visto che è lui a sostenere la tesi della provenienza iberica della mafia...
 
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view post Posted on 24/11/2011, 11:27
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Rinascimento, da buon divoratore di libri ha riportato note voci che ritroviamo in molti vecchi testi di camorra e mafia, e da cui esperti del calibro di Tranfaglia e Ciconte hanno (forse) preso spunto. Il guaio é che trattasi spesso di leggende, di fatti mai provati o difficilmente sostenibili. Per poter risolvere la questione bisognerebbe cercare tra le fonti antiche spagnole. Coloro che l'hanno fatto però, studiosi come Arsenal o Baraja, sono giunti alla conclusione che erano davanti ad un falso, proprio perché le notizie "più attendibili" giungevano dalle opere di romanzieri inglesi e francesi del XIX secolo, ispirate a novelle spagnole del XVI secolo.
 
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Rinascimento
view post Posted on 26/11/2011, 13:35




CITAZIONE (tammuz @ 23/11/2011, 13:03) 
Alla mia domanda però non è stata data una risposta, neppure di carattere ipotetico, e torno quindi a riproporla: se le organizzazioni criminali come mafia, camorra, ecc. hanno origine in una società segreta criminale spagnola, perchè in Spagna quest'ultima non ha avuto una analoga "evoluzione", se così si può dire, dato che, a quanto ne so, attualmente in quel paese non esiste nulla di paragonabile alle mafie italiche? Spero che questa volta mi verrà data una risposta! Grazie!

In Spagna, o meglio in alcune parti di essa, sono esistite molto a lungo società segrete criminali, anche se poi esse si sono estinte. Nel Seicento erano molto diffuse e comuni nel territorio della Castiglia e dell'Andalusia. Ne parla anche Cervantes.


CITAZIONE (Unoqualsiasi.it @ 23/11/2011, 04:12) 
Ringrazio anch'io Rinascimento per questo ennesimo, interessantissimo spunto di riflessione, e colgo l'occasione per domandargli cosa ne pensi di una teoria alternativa, secondo la quale la mafia siciliana originerebbe dall'antica setta dei c.d. Beati Paoli, dei quali avrebbe conservato per un certo periodo quella propensione a praticare una sorta di giustizia parallela ed alternativa a quella - ritenuta più o meno fallimentare - formalmente amministrata dai competenti organi pubblici.

Insomma la mafia come forza ordinatrice e regolatrice degli abusi derivanti da una struttura sociale eccessivamente rigida, gerarchizzata, classista (un discorso simile potrebbe farsi anche per la camorra, se, come sostiene l'ex-procuratore capo di Napoli, Cordova, essa esercita e garantisce una giustizia "rapida, certa ed inappellabile").

Da quel che ne so, la setta dei Beati Paoli è una leggenda o quasi. La mafia poi ha preteso rivendicare la sua eredità, ma questo, oltre ad essere indimostrabile, è comunque cagionato da un uso propagandistico della storia da parte dei mafiosi.


CITAZIONE (Peppero @ 24/11/2011, 11:27) 
Rinascimento, da buon divoratore di libri ha riportato note voci che ritroviamo in molti vecchi testi di camorra e mafia, e da cui esperti del calibro di Tranfaglia e Ciconte hanno (forse) preso spunto. Il guaio é che trattasi spesso di leggende, di fatti mai provati o difficilmente sostenibili. Per poter risolvere la questione bisognerebbe cercare tra le fonti antiche spagnole. Coloro che l'hanno fatto però, studiosi come Arsenal o Baraja, sono giunti alla conclusione che erano davanti ad un falso, proprio perché le notizie "più attendibili" giungevano dalle opere di romanzieri inglesi e francesi del XIX secolo, ispirate a novelle spagnole del XVI secolo.

E' indubbio che, parlando di associazioni criminali segrete, sia molto difficile. Tuttavia, esistono alcuni punti fermi:
1) nella Spagna "barocca" vi erano gruppi criminali bene organizzati: la Garduna può non essere esistita, ma bande deliquenziali dedite ad attività di tipo "mafioso" esistevano.
2) le prime attestazioni storiche certe di mafia, camorra, 'ndrangheta risalgono al periodo spagnolo. La "gamurra" era una specie di corporazione di mercenari, in pratica una compagnia di ventura e non un'associazione mafiosa. La sua successiva evoluzione in "camorra" vera e propria avvenne, pare, proprio sotto il dominio ispanico della Sardegna.
Anche le prime attestazioni di pratiche "rituali" per l'ingresso in queste bande risalgono al periodo spagnolo. Ad esempio, il vicerè di Napoli le segnalava fra i detenuti delle prigioni partenopee sul finere del Cinquecento.
3)le funzioni ed i ruoli delle "mafie" italiane nei secoli XVII-XIX (sino all'Unità in sostanza) sono, per quanto è dato capire, affini a quelle che erano svolte da consimili associazioni criminali in altri territori della corona di Spagna nell'epoca barocca. Pur essendo bande criminali, si vedevano di fatto riconosciute funzioni "pubbliche". Anche escludendo il rapporto con l'Inquisizione e ponendo che non sia mai avvenuto, si dava comunque un loro impiego da parte dell'aristocrazia e dei latifondisti, o meglio un'alleanza fra queste "confraternite" e la classe dirigente dell'epoca.
 
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MicheleNovaro
view post Posted on 26/11/2011, 18:47




Alla faccia dei NeoBarbonici, che ritengono che le mafie siano nate dopo l'unità.
 
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view post Posted on 26/11/2011, 19:11
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Vorrei sottolineare il fatto che la ipotetica mancanza di un corrispettivo "gemello" spagnolo della camorra o della mafia non preclude assolutamente la responsabilità degli iberici nel aver introdotto nella nostra penisola tali organizzazioni criminali. La differenza, casomai, va rintracciata nel perché esse si siano sviluppate e consolidate nel nostro paese mentre in Spagna tali organizzazioni siano rimaste a livello embrionale. La risposta, a mio avviso, è riconducibile al cronico problema responsabile di tante delle nostre miserie: la mancanza di unità politica del nostro paese. In un contesto unitario, addirittura imperiale, fenomeni del genere sono immediatamente circoscrivibili ed arginabili. Tale cosa non avviene in presenza di uno scenario frammentato, debole, succube di interessi stranieri tipici dell'Italia di allora. Il malgoverno spagnolo dell'Italia è storicamente documentato. Lo sviluppo di organizzazioni delinquenziali contigue al potere dei colonialisti è stato uno strumento di manipolazione e di controllo della società casomai favorito, piuttosto che combattuto. Se l'Italia fosse nata nel 1261 e non nel 1861 sicuramente non avremmo nelle nostre carceri Totò Riina o Raffaele Cutolo. Se solo gli indipendentisti capissero un pò di più la storia......
 
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29 replies since 21/11/2011, 16:02   4788 views
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