CITAZIONE (tammuz @ 23/11/2011, 13:03)
Alla mia domanda però non è stata data una risposta, neppure di carattere ipotetico, e torno quindi a riproporla: se le organizzazioni criminali come mafia, camorra, ecc. hanno origine in una società segreta criminale spagnola, perchè in Spagna quest'ultima non ha avuto una analoga "evoluzione", se così si può dire, dato che, a quanto ne so, attualmente in quel paese non esiste nulla di paragonabile alle mafie italiche? Spero che questa volta mi verrà data una risposta! Grazie!
In Spagna, o meglio in alcune parti di essa, sono esistite molto a lungo società segrete criminali, anche se poi esse si sono estinte. Nel Seicento erano molto diffuse e comuni nel territorio della Castiglia e dell'Andalusia. Ne parla anche Cervantes.
CITAZIONE (Unoqualsiasi.it @ 23/11/2011, 04:12)
Ringrazio anch'io Rinascimento per questo ennesimo, interessantissimo spunto di riflessione, e colgo l'occasione per domandargli cosa ne pensi di una teoria alternativa, secondo la quale la mafia siciliana originerebbe dall'antica setta dei c.d. Beati Paoli, dei quali avrebbe conservato per un certo periodo quella propensione a praticare una sorta di giustizia parallela ed alternativa a quella - ritenuta più o meno fallimentare - formalmente amministrata dai competenti organi pubblici.
Insomma la mafia come forza ordinatrice e regolatrice degli abusi derivanti da una struttura sociale eccessivamente rigida, gerarchizzata, classista (un discorso simile potrebbe farsi anche per la camorra, se, come sostiene l'ex-procuratore capo di Napoli, Cordova, essa esercita e garantisce una giustizia "rapida, certa ed inappellabile").
Da quel che ne so, la setta dei Beati Paoli è una leggenda o quasi. La mafia poi ha preteso rivendicare la sua eredità, ma questo, oltre ad essere indimostrabile, è comunque cagionato da un uso propagandistico della storia da parte dei mafiosi.
CITAZIONE (Peppero @ 24/11/2011, 11:27)
Rinascimento, da buon divoratore di libri ha riportato note voci che ritroviamo in molti vecchi testi di camorra e mafia, e da cui esperti del calibro di Tranfaglia e Ciconte hanno (forse) preso spunto. Il guaio é che trattasi spesso di leggende, di fatti mai provati o difficilmente sostenibili. Per poter risolvere la questione bisognerebbe cercare tra le fonti antiche spagnole. Coloro che l'hanno fatto però, studiosi come Arsenal o Baraja, sono giunti alla conclusione che erano davanti ad un falso, proprio perché le notizie "più attendibili" giungevano dalle opere di romanzieri inglesi e francesi del XIX secolo, ispirate a novelle spagnole del XVI secolo.
E' indubbio che, parlando di associazioni criminali segrete, sia molto difficile. Tuttavia, esistono alcuni punti fermi:
1) nella Spagna "barocca" vi erano gruppi criminali bene organizzati: la Garduna può non essere esistita, ma bande deliquenziali dedite ad attività di tipo "mafioso" esistevano.
2) le prime attestazioni storiche certe di mafia, camorra, 'ndrangheta risalgono al periodo spagnolo. La "gamurra" era una specie di corporazione di mercenari, in pratica una compagnia di ventura e non un'associazione mafiosa. La sua successiva evoluzione in "camorra" vera e propria avvenne, pare, proprio sotto il dominio ispanico della Sardegna.
Anche le prime attestazioni di pratiche "rituali" per l'ingresso in queste bande risalgono al periodo spagnolo. Ad esempio, il vicerè di Napoli le segnalava fra i detenuti delle prigioni partenopee sul finere del Cinquecento.
3)le funzioni ed i ruoli delle "mafie" italiane nei secoli XVII-XIX (sino all'Unità in sostanza) sono, per quanto è dato capire, affini a quelle che erano svolte da consimili associazioni criminali in altri territori della corona di Spagna nell'epoca barocca. Pur essendo bande criminali, si vedevano di fatto riconosciute funzioni "pubbliche". Anche escludendo il rapporto con l'Inquisizione e ponendo che non sia mai avvenuto, si dava comunque un loro impiego da parte dell'aristocrazia e dei latifondisti, o meglio un'alleanza fra queste "confraternite" e la classe dirigente dell'epoca.