| Purtroppo la storia dell'Alto Medio Evo è poco conosciuta e poco studiata, forse perchè considerata una fase intermedia di barbarie e di oscurantismo tra la grande civiltà greco-romana e gli inizi della nuova cviltà dell'Europa occidentale. Ovviamente questo decadimento riguarda solo il mondo latino-germanico, poichè le contemporanee civiltà bizantina e arabo-islamica erano assai splendide. L'Italia meridionale, come la Spagna, e le coste dalmate erano le zone dove questi tre mondi venivano in contatto e in qualche modo si fondevano, o quanto meno si affiancavano. Per quanto riguarda la battaglia di Ostia, e in generale la relativa autonomia di alcuni territori, formalmente sotto la sovranità bizantina, come i ducati di Napoli, Amalfi e Gaeta, e come Venezia, non so fino a che punto si possa vedervi una manifestazione di italianità. E' certo però che, rispetto alla gran parte della penisola, che si trovava sotto il dominio di Franchi, Longobardi, Bizantini, Arabi o della Chiesa, questi piccoli stati, barcamenandosi più o meno abilmente tra gli stati più grandi, cercarono di portare avanti la tradizione latina dell'Italia romana, e quindi si possono considerre "in nuce" dei nuclei della nazione italiana. In questo senso non aveva torto la pubblicistica risorgimentale a esaltare le "repubbliche marinare" (che erano più di quattro) come il legame tra la romanità e la nuova nazione italiana che si andava definendo, e come simbolo della continuità tra Roma e l'Italia.
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