| Credo che Budelli sia stata riacquistata dallo Stato italiano. Sfortunatamente l'articolo non riporta alcuna data e non so a quale mese risalgano queste informazioni... La "battaglia" per Budelli verso l'epilogo. L'Ente Parco esercita la prelazione A 24 ore dalla scadenza dei termini per pareggiare i 2,94 milioni di euro con cui il neozelandese Michael Harte se l'era aggiudicata, presentati in tribunale dall'Ente Parco della Maddalena gli atti richiesti per il riscatto dell'isola celebre per la "spiaggia rosa". Su cui, per tre mesi, si sono divisi ambientalisti, amministratori, commissioni parlamentari e persino il Pd di PAOLO GALLORICAGLIARI - Si avvia all'epilogo la vicenda dell'isola di Budelli, perla contesa dell'arcipelago della Maddalena. Il presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, ha depositato oggi, un giorno prima della scadenza dei termini fissati all'8 gennaio, gli atti richiesti per l'esercizio del diritto di prelazione sull'isola presso il Tribunale civile di Tempio Pausania.
Si tratta degli adempimenti legali, portati a termine in questi giorni, relativi al procedimento di asta fallimentare che aveva coinvolto i precedenti proprietari dell'isola, adottati in ottemperanza alle disposizioni della Legge quadro sulle aree protette e alle previsioni della Legge di stabilità 2014 con cui il Parlamento ha manifestato la sua volontà di rendere patrimonio dello Stato l'isola simbolo del Parco nazionale.
Ma non è certo il caso di parlare di un finale sperato, agognato e largamente condiviso. Perché sull'acquisizione di Budelli al patrimonio pubblico si sono spaccati gli ambientalisti, le forze politiche più sensibili a quelle tematiche, gli amministratori interessati e persino la gente di Sardegna, che si è ritrovata divisa tra "irredentisti" e quanti quei tre milioni li avrebbero indirizzati verso altre battaglie per la loro terra, martoriata nel frattempo anche dal diluvio.
Una disputa iniziata il primo ottobre, con il neozelandese Michael Harte che davanti al giudice del Tribunale di Tempio Pausania si aggiudica all'asta Budelli per 2,94 milioni di euro dopo il fallimento della società immobiliare svizzera che ne deteneva la proprietà. E una immediata e trasversale mobilitazione per indurre il governo a derogare ai limiti di spesa imposti alle P.A. dalla Legge di Stabilità targata Monti e sfruttare la prelazione per il riscatto dell'isola pareggiando la cifra dell'imprenditore. Da allora, sono stati tre mesi di battaglie, polemiche, petizioni online, aperture e chiusure, prima di giungere al decisivo passaggio formalizzato in giornata.
L'esercizio della prelazione su Budelli è stato decisamente sostenuto da Sel, mentre su di esso si sono arrovellate le diverse anime del Pd. Dal fronte degli ecologisti per Budelli pubblica ad ogni costo si sono smarcati Legambiente e Fai, mentre il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti del Pd, reclamava quei tre milioni di euro per la bonifica della sua isola dall'eredità lasciata da un G8 mai svolto. La motivazione principe dei contrari: investire su Budelli, su cui pendono vincoli ambientali e paesaggistici ferrei, sarebbe uno "spreco" di denaro pubblico persino immorale nei giorni della grande crisi.
L'esercizio della prelazione era così stato inizialmente bocciato dalla commissione Ambiente della Camera e il governo Letta si era rimesso a questo parere. Mentre l'Ente Parco ricordava all'esecutivo il parere del Procuratore Generale Emerito della Corte dei Conti, Prof. Paolo De Rose, sulla "obbligatorietà del diritto di prelazione, diritto riconosciuto allo Stato per riacquistare l'isola", ci pensava la commissione Bilancio di Montecitorio ad aggirare l'impasse inserendo il riscatto di Budelli sotto forma di emendamento alla nuova Legge di Stabilità. Emendamento infine approvato, con tanto di tweet di Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio: "Abbiamo salvato Budelli".
A fine anno, Michael Harte tentava l'ultima carta: una lettera-appello al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando per "una proficua collaborazione pubblico-privato a fare di Budelli un museo a cielo aperto, un modello esemplare nel mondo di tutela e conservazione ambientale". Nella missiva il neozelandese difendeva il suo progetto, impugnava il parere contrario dei "sardi e associazioni come Legambiente" all'esborso di "una cifra enorme che potrebbe essere utilizzata per scopi ben più importanti" anche alla luce "dei drammatici conti economici dello Stato italiano". Infine, denunciava la polemica strumentale messa in piedi sui "miei comportamenti: ho acquistato Budelli nel rispetto completo della legge italiana, ad un'asta giudiziaria".
Tira amaramente le somme il deputato del Pd Michele Anzaldi, tra quanti avevano apertamente contestato l'emendamento pro-Budelli nella Legge di Stabilità. "La pessima gestione dell'iter politico per l'acquisto dell'isola di Budelli è talmente confusa e irregolare da ricordare una situazione non tanto da commedia all'italiana ma più un film di Almodovar".
Non va invece per il sottile Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell'Ambiente oggi presidente della Fondazione Univerde, promotore della petizione online #salviamobudelli su Change.org, cui hanno aderito oltre 100.000 persone. "La prelazione è una vittoria per l'ambiente e la dignità nazionale. Il parco nazionale, esercitando la prelazione, ha fatto il suo dovere istituzionale. Ringrazio anche i parlamentari che al Senato e alla Camera hanno sostenuto la necessità di Budelli 'Bene comune' approvando all'unanimità una norma per garantire l'acquisizione al patrimonio pubblico dell'isola della spiaggia rosa"http://www.repubblica.it/ambiente/2014/01/...zione-75326571/
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