Forum Patriottismo - Patria, Nazione, Irredentismo, Italia, Tradizione, Storia, Geografia, Cultura, Politica, Attualità, Società

Tensione sui confini marittimi tra Francia e Italia

« Older   Newer »
  Share  
MinervaItalica
view post Posted on 16/2/2016, 00:20




Dopo il Monte Bianco ora vogliono rivendicare anche zone di mare...

Renzi ha regalato il mare alla Francia. Italia umiliata: i nuovi confini.
Di Martino Cervo


Abbiamo dato un pezzo di Sardegna ai francesi. Corrado Guzzanti l’aveva previsto anni fa, imitando Giulio Tremonti: «Vendiamo la Sardegna. È un’isola che è lontana, non serve a nessuno. Diamo 48 ore di preavviso alla popolazione, e non c’è problema. Ho un compratore». L’ultimo omaggio al genio profetico del comico non l’ha fatto l’allora ministro dell’Economia che, nella memorabile parodia, immaginava appunto di cedere l’isola ai tedeschi; viene invece dal governo Renzi, protagonista di un bilaterale con la Francia del 21 marzo 2015 dedicato (anche) alle acque internazionali, che è improvvisamente tornato d’attualità.

A ridare importanza a quell’accordo, stilato a Caen quasi un anno fa, una serie di azioni delle autorità marittime francesi che, a inizio 2016, hanno respinto o addirittura sequestrato alcuni pescherecci italiani nel Tirreno: le imbarcazioni, secondo i transalpini, avrebbero sconfinato in acque non più italiane avvicinandosi alla Corsica. Il caso più clamoroso è quello del «Mina», oggetto anche di una interrogazione parlamentare dei Cinque stelle: la barca è stata tratta in stato di fermo, il 13 gennaio scorso, nel porto di Nizza, e poi rilasciata su cauzione, creando un vero e proprio caso diplomatico. Le acque in cui la barca è stata fermata dai francesi, però, al capitano di bordo risultavano nostre: avrebbero «cambiato colore» proprio nel bilaterale Gentiloni-Fabius del 21 marzo 2015, avente per oggetto lo scambio di acque territoriali.

La Farnesina si attiva - siamo a metà gennaio - per risolvere l’increscioso episodio: il sottosegretario Benedetto Della Vedova dà una versione dei fatti che conferma l’accordo (acque al largo dell’Elba diventano italiane, in cambio di pescose fette di mare attorno alla Corsica, sia al largo della Liguria sia a nord della Sardegna, che passano sotto Parigi), ma spiega che, secondo la legge italiana, l’intesa non è in vigore, in quanto non è mai stata ratificata in Parlamento. Le autorità d’Oltralpe, però, paiono di tutt’altro avviso: tant’è che pochi giorni fa una nuova imbarcazione italiana, partita da Alghero, viene rimbalzata dai francesi e stoppata nella sua attività di pesca. La denuncia, rilanciata dal responsabile economico della Lega Nord Claudio Borghi, è del deputato di Unidos Mauro Pili: «Un peschereccio sardo, una volta raggiunte le tradizionali aeree di pesca al nord dell’Isola, si è sentito intimare dalle autorità francesi lo stop immediato.

Il messaggio è stato chiaro: fermatevi, state entrando in acque nazionali francesi in base all’accordo internazionale sottoscritto dal governo italiano da quello francese». Pili, riporta il sito sassarinotizie.com, dopo essersi consultato con le categorie, va all’attacco presentando un’interrogazione parlamentare non dissimile da quella grillina di poche settimane fa. Non si cava però un ragno dal buco: due azioni (una alla Camera venerdì e una al Senato a fine gennaio) in sostanza confermano l’accordo (ne parla anche il sito www.shom.fr, un ente che fa capo al ministero della Difesa francese e pubblica la cartina delle nuove competenze territoriali), ma secondo i nostri onorevoli il testo «non risulterebbe consultabile neppure nelle banche dati governative». Pili attacca: «È fin troppo evidente che il governo Renzi, nel corso del negoziato, ha accettato la cessione di alcune importantissime zone di mare a nord ovest e a nord est della Sardegna. Un danno immenso per le marinerie sarde, che risulta incomprensibile e inaccettabile».
Poi posta sul suo profilo Facebook tre pagine, scrivendo: «Pubblico il vergognoso accordo tra Italia e Francia». Segue frontespizio di quello che dovrebbe essere il misterioso testo. Fa riferimento a «quattro sessioni di negoziato» tra i due esecutivi, risalenti a dicembre 2006, marzo e settembre 2007 (all’epoca eravamo in pieno governo Prodi bis) e marzo 2012 (governo Monti). Al nono anno di trattativa, arriva la firma al bilaterale di Caen di cui si è detto, che ritocca un testo del 1892 poi ritoccato nel 1986 (agli Esteri c’era Giulio Andreotti). Resta il mistero su contenuto esatto e soprattutto entrata in vigore di questo nuovo accordo, svolto in ottemperanza a nuove norme dell’Onu.

Si tratta di dettagli non da poco, visto che nelle acque in questione sguazzano pesci preziosissimi soprattutto per le economie di Liguria e Sardegna (in cambio ci avremmo guadagnato come detto un’estensione - meno ghiotta - di acque toscane al largo dell’Elba). Come spiegava un pezzo apparso sul sito del Fatto Quotidiano all’epoca del sequestro del «Mina», nei mari passati da Italia a Francia si trova «uno scrigno naturale dove si riproducono e vivono i gamberoni rossi. Una specie pregiatissima, venduta all’ingrosso a 40 euro al chilogrammo e a 70/80 euro in pescheria e addirittura a 100 euro sotto Natale». Si tratta della cosiddetta «Fossa del cimitero», fascia nella quale - in deroga all’accordo stesso, che prevede un’«intesa di vicinato» - secondo il sito notizie geopolitiche.net la Francia avrebbe ottenuto l’esclusiva del pescato. Tutta ricchezza che, se le cose stanno come dice Pili, è silenziosamente passata dall’Italia alla Francia: nel migliore dei casi, un autogol.


Fonte: Liberoquotidiano
 
Top
view post Posted on 17/2/2016, 15:00
Avatar

Amministratore bannerino

Group:
Amministratori
Posts:
19,121
Location:
*'*ITALIA*'*

Status:
Anonymous


Renzi ha voluto favorire la sua Toscana a danno della Sardegna: mi domando che cosa ne pensano i piddini sardi che l'hanno votato...
 
Web Web  Top
view post Posted on 19/2/2016, 19:30
Avatar

Advanced Member

Group:
Patriota
Posts:
2,721
Location:
Repubblica di Halteese

Status:
Offline


Si sa se ci saranno conseguenze per i francesi?

su internet non ho trovato niente
 
Top
MinervaItalica
view post Posted on 20/2/2016, 10:42




CITAZIONE (UomoVitruviano @ 19/2/2016, 19:30) 
Si sa se ci saranno conseguenze per i francesi?

su internet non ho trovato niente

Mi sembra che alla fine i francesi si siano scusati per il sequestro del peschereccio sconfinato nelle "loro" nuove acque. Cmq ancora si sa poco a parte che si sta cercando di non ratificare il trattato a quanto pare. Speriamo in bene, i francesi hanno già parecchio territorio marittimo includendo tutti i loro possedimenti e non hanno bisogno di sottrarlo a noi, che vadano a pescare da qualche altra parte...
http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/0..._odg-133697463/
 
Top
view post Posted on 26/2/2016, 12:06
Avatar

Cavaliere Errante

Group:
Member
Posts:
1,069
Location:
Terra di Mezzo

Status:
Offline


Questa dei confini di mare e della cessione e' una minchionata che solo il PD di Gentiloni poteva fare, un altra di quelle robe che verranno dibattute in parlamento con sperpero dei soldi pubblici!

[b]'Guerra del gambero', peschereccio sequestrato in Francia
Capitano, 'Cercavano armi, ci volevano ammanettare'[/b]
"Sono saliti a bordo e ci hanno chiesto con arroganza se nascondevamo armi. Anzi, volevano che tirassimo fuori le armi. Poi hanno minacciato di metterci le manette e dopo aver preso il comando dell'imbarcazione ci hanno portati al porto di Nizza". A parlare è Ciro Lobasso, comandante del peschereccio sanremese Mina, sequestrato ieri dalla Guardia Costiera francese sostenendo che fosse impegnato nella pesca del gambero in acque francesi. L'episodio è avvenuto nella zona di confine, al largo tra Ventimiglia e Mentone, davanti alla scogliera dei Balzi Rossi. "Eravamo in acque italiane - prosegue Lobasso - tanto è vero che lo scorso anno, nello stesso punto in cui ci trovavamo ieri, non ci è stato contestato nulla. Da ieri sono fermo qui a Nizza, con i miei due membri di equipaggio e non ci dicono nulla. Da parte loro è stato un abuso di potere e un sequestro di persona avvenuto in acque italiane e noi abbiamo le prove per dimostrare che non eravamo in Francia. Perché è tutto registrato".

http://www.ansa.it/liguria/notizie/2016/01...0b12819588.html
 
Web Web Contacts Contacts  Top
view post Posted on 3/3/2016, 08:54
Avatar

Amministratore bannerino

Group:
Amministratori
Posts:
19,121
Location:
*'*ITALIA*'*

Status:
Anonymous


Nomi che non dimenticherò mai: Prodi, Monti, Gentiloni, Renzi...

Un trattato firmato un anno fa e non ancora arrivato in Parlamento cede ai nostri vicini francesi il mare sardo e le zone più pescose al largo della Liguria e della Sardegna. Secondo Parigi l’accordo è già in vigore: fermati dei pescherecci italiani accusati di avere sconfinato. Il negoziato era iniziato nel 2006 con Prodi ed è ripreso nel 2012 con Monti. Il 21 marzo 2015 a Caen le firme dei ministri degli Esteri Fabius e Gentiloni.

La storia del mare sardo ceduto alla Francia

Scrive Libero oggi che a ridare importanza a quell’accordo, stilato a Caen quasi un anno fa, sono state una serie di azioni delle autorità marittime francesi che, a inizio 2016, hanno respinto o addirittura sequestrato alcuni pescherecci italiani nel Tirreno:

"“Le imbarcazioni, secondo i transalpini, avrebbero sconfinato in acque nonpiùitaliane avvicinandosi alla Corsica. Il caso più clamoroso è quello del «Mina», oggetto anche di una interrogazione parlamentare dei Cinque stelle: la barca è stata tratta in stato di fermo, il 13 gennaio scorso, nel porto di Nizza, e poi rilasciata su cauzione, creando un vero e proprio caso diplomatico. Le acque in cui la barca è stata fermata dai francesi, però, al capitano di bordo risultavano nostre: avrebbero «cambiato colore» proprio nel bilaterale Gentiloni-Fabius del 21 marzo 2015, avente per oggetto lo scambio di acque territoriali. La Farnesina si attiva siamo a metà gennaio – per risolvere l’increscioso episodio: il sottosegretario Benedetto Della Vedova dà una versione dei fatti che conferma l’accordo (acque al largo dell’Elba diventano italiane, in cambio di pescose fette di mare attorno alla Corsica,sia al largo della Liguria sia a nord della Sardegna, che passano sotto Parigi), ma spiega che, secondo la legge italiana,l’intesa non è in vigore, in quanto non è mai stata ratificata in Parlamento. Le autorità d’Oltralpe,però, paiono di tutt’altro avviso: tant’è che pochi giorni fa una nuova imbarcazione italiana, partita da Alghero, viene rimbalzata dai francesi e stoppata nella sua attività di pesca.

Il deputato Mauro Pili di Unidos, eletto con il Popolo delle Libertà alla Camera nel 2013 e nel frattempo passato a rappresentare la componente regionalistica sarda nel Gruppo Misto, denuncia: «Un’operazione scattata nei giorni scorsi quando un peschereccio sardo una volta lasciato il porto di Alghero e raggiunte le tradizionali aeree di pesca al nord dell’Isola si è sentito intimare dalle autorità francesi lo stop immediato. Il messaggio è stato chiaro: fermatevi state entrando in acque nazionali francesi in base all’accordo internazionale sottoscritto dal governo italiano e da quello francese», dice Pili che ha presentato un’interrogazione urgente al ministro degli Esteri e dell’Agricoltura. L’accordo è stato negoziato a partire dal 2006. La storia dei mari a nord della Sardegna «ceduti» da Renzi alla Francia. Pili ha pubblicato su Facebook una serie di fotografie che mostrano l’accordo tra Italia e Francia, non ancora ratificato dal parlamento:

“Le autorità francesi non ci hanno pensato due volte a fermare l’imbarcazione sarda. È solo così che tra ieri e oggi si è scoperto che un accordo internazionale siglato dal ministro degli Esteri francese Fabius e quello italiano Gentiloni aveva ceduto porzioni infinite di mare alla Francia, guarda caso quelle aree notoriamente più pescose e battute dalle imbarcazioni della flotta sarda”, ha sottolineato Pili che ha incontrato i pescatori del Nord dell’Isola e le organizzazioni di categoria annunciando anche iniziative clamorose se non verrà subito dismesso quel divieto da parte delle autorità francesi. “L’operazione maldestra e gravissima è stata compiuta in gran segreto – ha aggiunto Pili – e nessuna comunicazione e’ stata fatta ai soggetti interessati. Le stesse organizzazioni dei pescatori sono state colte di sorpresa. L’accordo siglato a Caen il 21 marzo 2015 è stato fatto scattare nei giorni scorsi in modo unilaterale dalla Francia, considerato che lo ha già fatto ratificare al proprio parlamento. Non altrettanto ha fatto il governo italiano che lo ha tenuto nascosto e non lo ha mai sottoposto al parlamento”.

Il mare sardo e la politica
Ora però il problema sembra destinato ad esplodere per creare problemi politici di grande rilevanza al governo Renzi, nonostante la dichiarazione congiunta firmata all’Eliseo tra i due esecutivi. Scrive Libero:

“L’impressione è che al governo qualcuno si sia accorto di non avere propriamente portato a casa un affarone e che conseguentemente ci si sia attivati per provare a mettere una pezza ex post alla situazione: «Sono al momento in corso», recita infatti la risposta fornita da della Vedova ad un’interrogazione della senatrice pd Donatella Albano, «ulteriori approfondimenti da parte delle amministrazioni competenti, al termine dei quali sarà effettuata una valutazione globale sull’accordo del 2015, anche ai fini dell’eventuale avvio della procedura di ratifica parlamentare». Un supplemento di riflessione certamente in grado di portare frutti, ma destinato ad allungare i tempi lasciando campo ulteriormente libero all’arbitrio dei nostri cugini d’Oltralpe.


www.nextquotidiano.it/mare-sardo-ceduto-alla-francia/

mare-sardegna-accordo-italia-francia

accordo-italia-francia-mare-sardegna

accordo-sardegna-italia-francia-7
 
Web Web  Top
Char08
view post Posted on 28/3/2016, 23:34




Peppero, ricordi bene, anche io!!!! I traditori a mandano agli asini di tradimento a venduto in paese di Francia.....
 
Top
tuarek
view post Posted on 19/4/2016, 10:00




nn e' ufficiale quindi nn se ne fa nulla, il parlamento deve decidere e nn lo fara', sono troppi i politici contrari
 
Top
view post Posted on 17/3/2018, 16:21
Avatar

Amministratore bannerino

Group:
Amministratori
Posts:
19,121
Location:
*'*ITALIA*'*

Status:
Anonymous


La vergogna continua... :coffee:

Cessione di mare italiano alla Francia,
Mulè: “Ultimo atto di tradimento di Gentiloni, in azione anche la Commissione Europea”
Possibili trivellazioni petrolifere concesse alla Francia in seguito all'accordo

Imperia. “Come era facilmente prevedibile e come avevo più volte sottolineato nelle settimane scorse, la Liguria e il Ponente in particolare rischiano di essere umiliati dal moribondo governo di centrosinistra”. Lo dichiara l’onorevole Giorgio Mulè (FI), intervenendo sulla questione delle possibili trivellazioni petrolifere concesse alla Francia dal trattato di Caen.

“Sui giornali di ieri e oggi – aggiunge Mulè – in particolare Italia Oggi e La Verità, tornano a fare capolino notizie sull’evoluzione del trattato di Caen tra Italia e Francia che, se confermate, sarebbero l’ultimo atto di tradimento dell’esecutivo Gentiloni. L’articolo 4 del trattato firmato nel 2015 dallo stesso Gentiloni, e non ratificato dal Parlamento, prevede nei fatti libertà di trivellare per i francesi alla ricerca di giacimenti petroliferi in territorio italiano. Viene anche indicata la data del 25 marzo 2018 come ultima per tentare di fermare questo scempio”.

“Ad oggi – continua Mulè – il nostro governo moribondo brilla per il suo silenzio. È bene ricordare che quel trattato regala il nostro mare ai francesi: è stato ed è una tragedia per i pescatori del Ponente”.

“In attesa dell’insediamento della Camera dei Deputati il 23 marzo – conclude Mulè – assicuro tutti che avvierò immediatamente ogni passo affinché non si consumi la beffa delle beffe ai danni del Ponente e della Liguria”

“Dopo le notizie molto preoccupanti legate all’attuazione del Trattato di Caen frutto di un’incredibile sottovalutazione da parte del Governo italiano, con gli eurodeputati Lara Comi e Salvatore Cicu (entrambi iscritti al gruppo del Partito Popolare Europeo) abbiamo condiviso un’importante iniziativa presso la Commissione europea e il Governo italiano per evitare ulteriori mortificazioni alla Liguria, alla Sardegna e all’Italia tutta. I due eurodeputati, già attivi e determinati sulla vicenda, hanno immediatamente preso contatti con il commissario europeo all’Ambiente, agli Affari marittimi e alla Pesca, Karmenu Vella, al quale invieranno già nelle prossime ore una nota sulla questione. L’impegno degli eurodeputati Comi e Cicu si affianca a quello che, subito dopo l’inserimento delle Camere il 23 marzo, sarà avviato da me nei confronti del Governo italiano per evitare di scrivere una pagina vergognosa per gli interessi italiani”. Così dichiara in una nota Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia



www.riviera24.it/2018/03/280639-280639/

trattato-di-caen-415677.660x368
 
Web Web  Top
8 replies since 16/2/2016, 00:20   336 views
  Share