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UE. "Burattino!". Verhofstadt insulta il premier italiano

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view post Posted on 14/2/2019, 09:31
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L'asino belga ha ragliato. Quello che più mi urta di questa vicenda, è vedere alcuni deputati e senatori dell'opposizione italiana schierarsi dalla parte di questo imbecille...


Verhofstadt attacca Conte: burattino.
Lui: lo è chi risponde a lobby

Strasburgo, 12 feb. (askanews) - Molte critiche e un attacco a testa bassa, "un insulto" che ha visibilmente irritato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo è andato in scena un dibattito molto animato e con accenti tali che il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha dovuto più volte richiamare gli eurodeputati ad usare "un linguaggio adeguato", ricordando che il tema del giorno non era fare il processo al governo italiano ma parlare del futuro dell'Europa.

Proprio questo era il titolo del discorso del premier che ha chiesto all'Ue di cambiare passo, di "ascoltare il popolo", di diventare quell'Europa "più equa e solidale" che è il solo "antidoto alle derive nazionalistiche". Insomma, ha sottolineato Conte, "la nuova legislatura europea deve perseguire con maggiore decisione e come urgente priorità la lotta contro la disoccupazione e il sostegno alla crescita". Poi la linea "di maggior rigore" adottata dall'Italia sui migranti perchè non può essere, "non va" che il "solo porto sicuro sia quello italiano", la Tav, la decisione di non ingerenza sul Venezuela (non si può "incoronare" nessuno che non sia passato da elezioni democratiche, è il messaggio a Guaidò) l'operato del governo gialloverde che non chiesto "il favore" all'Ue di evitare la procedura di infrazione, ma ha portato un corposo dossier - "che ho fatto tradurre in inglese" - sulle riforme avviate.

Le reazioni degli eurodeputati in un'aula, per la verità non affolata, sono state, tolte quelle dei gruppi di riferimento del governo M5s-Lega, fortemente critiche. Ma sopra a tutti, sopra al leader dei Socialisti e democratici, Udo Bullmann che se l'è presa con Matteo Salvini ("da lui mai soluzioni) dicendo di non riconoscere più l'Italia, è suonato l'attacco di Guy Verhofstadt, capogruppo dei liberali di Alde. "Mi fa male vedere la degenerazione politica dell'Italia che non è iniziata ieri ma venti anni fa l'Italia è passata da paese fondatore a fanalino di coda dell'Unione - ha detto -. Tutto è cominciato non con Conte ma con il malgoverno sotto Berlusconi. Il malgoverno è peggiorato sotto il vostro governo, sotto Salvini e Di Maio, i veri capi di questo governo". Poi l'affondo: "Per quanto tempo ancora presidente Conte sarà il burattino mosso da Salvini e Di Maio?".

Conte ha replicato a tutte le critiche ma non "agli insulti" sottolineando che "chi offende me offende tutto il popolo che rappresento". "C'è stato un capogruppo che ha insultato chi rappresenta il popolo italiano: non sono e non mi sento un burattino, sono orgoglioso di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e la linea politica di un governo che non risponde a lobby, gruppi di potere e comitati di affari. Forse un burattino è chi risponde a queste cose", ha concluso Conte visibilmente alterato.


https://it.notizie.yahoo.com/verhofstadt-a...-194825573.html


Ecco chi è veramente Verhofstadt, il burattino a libro paga di lobby e multinazionali
Guy Verhofstadt ha offeso il popolo italiano e deve chiedere scusa. Non accettiamo lezioni da chi è a libro paga di multinazionali e lobby. Un rappresentante dei cittadini non può essere contemporaneamente pagato dall'industria. Questo è un gigantesco conflitto di interessi che deve cessare!

Noi siamo al servizio dei cittadini e restituiamo anche parte del nostro stipendio. Loro prendono il doppio stipendio perché sono anche pagati dalle lobby. Le regole del Parlamento europeo devono cambiare. Vogliamo sapere quanto viene pagato Verhofstadt. La verità è che hanno paura....le elezioni europee si avvicinano e hanno paura di andare a casa.

Pubblichiamo un estratto del dossier "Whose representatives?" commissionato dalle tre ONG europee Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e LobbyControl. VERHOFSTADT, CHI È IL BURATTINO?


"Verhofstadt ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione, incarichi che gli portano in tasca un reddito complessivo non inferiore a 12.003 euro al mese, inclusi i compensi che provengono da due grandi società belghe, Exmar e Sofina (ndr. secondo il Codice di condotta del Parlamento europeo i deputati non sono obbligati a dichiarare il loro reddito esatto ma solo quello racchiuso in una ampia forbice).

Exmar è un gruppo armatoriale belga che opera nel trasporto internazionale di gas e petrolio e, in particolare, è specializzato nel trasporto di gas liquefatto. Il ruolo di Verfhofstadt è di direttore indipendente, una carica remunerata con un assegno inferiore ai 5 mila euro al mese. Sebbene Exmar non abbia ufficialmente dei lobbisti accreditati al Parlamento europeo, i suoi interessi economici sono certamente influenzati dalle leggi e dai regolamenti europei, in particolare nei settori del commercio e dell'accesso ai mercati. Lo dimostra il discorso che lo stesso Verfhofstadt ha tenuto a una cena di gala del settore del trasporto marittimo che si è tenuta a Bruxelles nel marzo del 2015.
(...)

E' stato riportato che, durante questa cena di gala dal giro altolocato, Verhofstadt abbia esortato il settore del trasporto marittimo ad appoggiare il controverso Trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti (il TTIP), dichiarando che l'accesso alle coste americane "sarebbe una enorme opportunità" per l'industria del settore e farebbe aumentare le compravendite, attualmente bloccate a causa della legge statunitense Jones. Verfhofstadt ha esortato gli armatori europei a "far sentire la loro voce a livello europeo verso tutte le Istituzioni coinvolte nella fase dei negoziati, in modo che il negoziato abbia successo. Ha inoltre dichiarato che il TTIP renderebbe "la vita più facile al commercio globale".
(...)
Questo caso mette in luce i problemi che possono essere sollevati quando i deputati hanno posizioni nella catena di comando di società con interessi commerciali nei temi che i deputati stessi sono in grado di influenzare: può nascere la percezione pubblica di un possibile conflitto d'interessi.

Stesso discorso vale per quanto riguarda l'altra carica che Verhofstadt detiene, quella di direttore di Sofina (società finanziaria per i Trasporti e le Imprese industriali), una multi miliardaria holding belga. Il compenso di Verhofstadt per questo incarico supera i 10 mila euro al mese.
(...)
Sono clienti di Sofina il gigante energetico francese GDF-Suez, la multinazionale del cibo Danone e la catena di grande distribuzione belga Colruyt. Sofina ha, inoltre, una partecipazione nella società controllata da GDF-Suez, la Suez Environnement; l'anno scorso questa azienda aveva partecipato con una sua offerta alla gara sulla privatizzazione dell'acqua pubblica in Grecia.
(...)
I lauti compensi che Verhofstadt riceve da Sofina potrebbero sollevare dubbi circa un potenziale conflitto di interesse che lo coinvolge in numerosi settori politici in cui il Parlamento europeo legifera e su cui lui stesso, come deputato, deve votare".


www.efdd-m5seuropa.com/2019/02/ecco-chi-e-veramente.html

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