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Le crepes francesi? Sono romane...

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view post Posted on 8/3/2019, 16:35
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Le crepes non sono affatto francesi ma romane...

Mangiare da Dio: il segreto delle crepes di Papa Gelasio
By SantAlessandro

La tavola è il luogo dove si stringono alleanze, dove nascono le idee, dove crescono le amicizie, un’occasione, insomma, di condivisione e di dialogo; Gesù l’ha voluta addirittura come luogo di comunione. E’ il punto di partenza del singolare volume di Paolo Sartor e Andrea Ciucci, due sacerdoti che ormai da qualche anno si occupano di ricette, ma in modo singolare. Nel volume, appena uscito “Mangiare da Dio. Cinquanta ricette da San Paolo a Papa Francesco” (Edizioni San Paolo, pagine 144, euro 17,50) i racconti di cucina diventano un’occasione per ripercorrere alcuni dei momenti – e dei personaggi – più importanti della storia della Chiesa.
Tra le ricette proposte dal libro ecco il pane di crusca mangiato dai primi eremiti del deserto, il paté di aringhe preparato dai monaci dell’abbazia di Westminster, il pasticcio di carne di Leone X e naturalmente anche la bagna càuda prediletta da papa Francesco. La narrazione procede in modo agile, a “schede”, complete di ingredienti e procedimento per realizzare i piatti con semplicità. Molte le curiosità ghiotte da scoprire. Per esempio, lo sapete come sono nate le crepes? Per gentile concessione dell’editore vi presentiamo la ricetta tratta dal libro e la sua storia.

A Papa Gelasio (400-496), ultimo pontefice romano a nascere in Africa, a Cabilia (Algeria), viene attribuita l’invenzione delle crepes, perché, come si legge nel volume, “le fece offrire a un gruppo di pellegrini francesi venuti a Roma per la festa della candelora (2 febbraio). Da allora questo divenne, almeno in Francia, un dolce tipico che nel tempo si arricchì di vari ingredienti divenendo sempre più completo e gustoso”.

Gli ingredienti
250 g di farina
4 uova
250 ml di vino bianco
250 ml di acqua
50 g di burro
sale

Come si preparano
In una ciotola capiente mescolare la farina con il vino e l’acqua. Aggiungere un pizzico di sale e le quattro uova sbattute. Lavorare l’impasto fino a che diventi perfettamente liscio e omogeneo; lasciare riposare in frigorifero per circa un’ora. Ungere con una punta di burro una pentola rovente e cuocere le crêpes una per volta, utilizzando la quantità di impasto necessaria a coprire con uno strato leggero l’intera superficie della pentola. Questa è la ricetta base che può essere farcita sia in versione salata (con formaggio, prosciutto, verdure cotte o uova), sia in quella dolce (con frutta o creme) dove è allora opportuno aggiungere un paio di cucchiai di zucchero a velo all’impasto.

www.santalessandro.org/2015/07/mangiare-da-dio-crepes/

Crespelle per i Lupercalia
Nell’anno 492, a Roma venne eletto un papa di origine africana, Gelasio I, che era nato in quella che oggi si chiama Algeria, ma che all’epoca faceva parte dell’Impero Romano (o almeno di quel che ne restava). La storia ci dice che combatté strenuamente il paganesimo e che tentò una riforma della vita morale e religiosa delle popolazioni italiane e soprattutto del clero del suo tempo. La tradizione lo vuole profondamente umano, generoso ed altruista per aver diviso tutte le sue sostanze con i poveri, salvando la città di Roma dalla carestia.
Nella sua personale lotta contro il paganesimo, va ricordata la soppressione dei Lupercalia, feste della purificazione in onore del dio Fauno (in latino Luperculus), che terminavano il 15 febbraio con il rito della februatio, purificazione della città dagli influssi malefici. Al suo posto la leggenda vuole che il papa abbia istituito la festa della Candelora, per la purificazione della Vergine Maria, con la benedizione delle candele, il 2 di febbraio.

Dal punto di vista gastronomico, questa papa non dà grosse soddisfazioni: era molto parco, mangiava pochissimo e preferiva digiuni e preghiere. Ma…qualcosa di interessante c’è, almeno stando ad un’altra leggenda: proprio in un freddo febbraio del 493, arrivarono a Roma pellegrini francesi per festeggiare la nuova festa cristiana. Il loro numero era però molto alto e quindi ci si trovò in grossa difficoltà per poterli sfamare tutti. Il papa decise allora di donare loro delle derrate alimentari che consistevano in uova, latte e farina; mescolando questi ingredienti vennero preparate delle frittatine, quelle che oggi chiamiamo crepes.

“I pellegrini, sfamati e contenti, pregarono con molta devozione, sfilarono in processione con le loro candele accese levando al cielo inni di giubilo. Grati al buon pontefice, se ne tornarono a casa pieni di entusiasmo per Roma, ma anche per quel buon cibo generosamente offerto e che avevano molto gustato.”

La prima ricetta di crispellas si trova nel trecentesco Liber de Coquina e suona così:

Crispellas sic fac: habeas farinam albam distemperatam cum ovis, addito safrano. Et pone ad coquendum in lardo tantum; et quando decocte fuerint, pone desuper zucaram vel mel. Et comede.

Ho già scritto di questa ricetta, ma repetita iuvant…
Crispellae

130 gr farina, 3 uova, 3 dl latte, sale, zafferano, 40 gr burro, 3 cucchiai di zucchero o miele per finire

Amalgamate le uova con latte e farina; aggiungete 20 gr di burro fuso, un pizzico di sale, zafferano e un cucchiaio di zucchero. Lasciate riposare la pastella per un’oretta.

Scaldate la padella, imburratela e versare il composto a cucchiaiate, per fare delle crespelle. Si servono calde con zucchero o miele tiepido. Et comede. Per un sapore più medievale provate a cuocerle in padella con il lardo al posto del burro.

Il termine crispella deriva forse dal latino crispus, che significa arricciato. Si serviva con gli entremets, prima del dessert, in versione sia dolce che salata; potevano essere arricchite con formaggio, pesce o anche carne macinata, ingredienti che venivano sminuzzati ed incorporati alla pastella di farina, uova, acqua o latte o latte di mandorle, con l’aggiunta talvolta di lievito. Sono quindi delle frittatine cotte in padella nel lardo fuso o in olio bollente: l’idea di arrotolarle e farcirle è successiva e stavolta, probabilmente, di origine francese. Magari di qualche romeo sfamato da papa Gelasio, tornato oltralpe a casa propria…

Le note storiche sono tratte da “Buon appetito santità” di Rinaldi-Vicini e da “La cucina medievale” di E. Carnevale Schianca

https://cucinamedievale.altervista.org/cre...r-i-lupercalia/

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https://cucinamedievale.altervista.org/cre...r-i-lupercalia/

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view post Posted on 5/11/2019, 00:11
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Questo cambia tutto...
 
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 00:11) 
Questo cambia tutto...

Ovviamente si, cambia tutto. Un popolo non può appropriarsi della cultura altrui e spacciarla come propria. E' disonesto...
 
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view post Posted on 5/11/2019, 12:02
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Che la crepes faccia la cultura di un popolo...

E allora con gli spaghetti come la mettiamo con la Cina?
La stessa pizza con il pomodoro che arriva dalle Americhe?
 
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view post Posted on 5/11/2019, 12:38
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 12:02) 
Che la crepes faccia la cultura di un popolo...

Esatto, la cultura di un popolo è fatta da un insieme di cose, inclusi i cibi e il modo di prepararli.

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 12:02) 
E allora con gli spaghetti come la mettiamo con la Cina?

Sono due cose ben diverse e lontane, non vi è rapporto tra loro. In primis, la storia di Marco Polo che avrebbe conosciuto gli spaghetti in Cina è una leggenda. Negli scritti medievali di Rustichello da Pisa non compare infatti alcuna menzione degli spaghetti. Inoltre, la voce in questione è stata messa in circolazione in America qualche secolo fa per rendere esotico il prodotto nostrano e venderlo maggiormente.


CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 12:02) 
La stessa pizza con il pomodoro che arriva dalle Americhe?

Il pomodoro si, arriva dalle Americhe e lo conosciamo da ben mezzo secolo grazie a Colombo. Era una pianta ornamentale, si pensava fosse velenosa. Probabilmente siamo stati tra i primi ad averne fatto consumo. La pizza invece è nata in Italia, prima come sorta di focaccia e poi nelle varie forme che conosciamo oggi: fritta, tonda, al taglio, a libretto etc. Quella con il pomodoro era già nota da noi nei primi decenni dell'Ottocento.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 13:02
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Il "razzismo" alimentare é quasi stupido come quello vero.
I pomodori erano ornamentali,ma qui non esistevano,quindi niente pummarola.
Sugli spaghetti nessuno ha la certezza dell'origine.
La polenta tipica del nord Italia é fatta con mais che arriva dalle Americhe.
Il caffè orgoglio italiano in Italia non cresce.

Non dovremmo neppure usare Internet?Non credo sia italico.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 13:58
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
Il "razzismo" alimentare é quasi stupido come quello vero.

Quindi se uno ti ruba qualcosa tu non puoi dire che è un ladro altrimenti è razzismo? Bel modo di ragionare.

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
I pomodori erano ornamentali,ma qui non esistevano,quindi niente pummarola.

La pizza esiste anche senza pummarola e difatti puoi trovarla con ricotta e ciccioli o altre prelibatezze.


CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
Sugli spaghetti nessuno ha la certezza dell'origine.

Eh no, gli spaghetti sono italiani e su questo non ci piove. Ti ricordo che in Italia si consuma pasta sin dal tempo degli etruschi e l'Italia è stato il primo paese al mondo a distribuirla nelle varie forme a livello industriale. Potrei suggerirti alcuni testi a riguardo...

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
La polenta tipica del nord Italia é fatta con mais che arriva dalle Americhe.

Non era indispensabile. Premesso che la polenta non è un prodotto settentrionale, ti informo che veniva fatta con farine di ogni genere (persino castagne) e chiamata puls al tempo dei romani. Più antica di quanto non sembri.


CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
Il caffè orgoglio italiano in Italia non cresce.

Ma chi te l'ha detto? A Terrasini in Sicilia, ad esempio, fanno tutto: coltivano le piante e preparano la nota bevanda. Informati meglio.


CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
Non dovremmo neppure usare Internet? Non credo sia italico.

Ennesima divagazione. Perchè non dovresti usarlo? Anche qui, ti informo, visto che non lo sai, che il primo collegamento internet della Storia di Leonard Kleinrock è stato realizzato grazie all'aiuto del professor Mario Gerla.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 14:03
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A sentire lei siamo la nazione eletta...

É bravo perché trova una giustificazione a tutte le sue teorie,tra un po' mi verrà a dire che Gesù era Ebreo ma é stato ucciso dai Romani e quindi...
Fuffa .
Si beva il caffè siciliano,vediamo in quanti giorni lo finiamo.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 14:58
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 14:03) 
A sentire lei siamo la nazione eletta...

E a leggere gli attacchi che tu continuamente porti,sembra che l'Italia sia la peggiore nazione del mondo e che debba essere condannata sempre e a prescindere.

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 14:03) 
É bravo perché trova una giustificazione a tutte le sue teorie,tra un po' mi verrà a dire che Gesù era Ebreo ma é stato ucciso dai Romani e quindi...
Fuffa .

Ma quali teorie e giustificazione? Il problema è che forse tu non vuoi accettare ciò che non ti piace.

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 14:03) 
Si beva il caffè siciliano,vediamo in quanti giorni lo finiamo.

Non bevo caffè, ma era un esempio per farti capire che ormai si coltiva anche da noi.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 15:50
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Di sicuro non è originario dell'Italia il caffè.

L'Italia non è meglio ne peggio delle altre,è stata solo fortunata nella sua collocazione geografica.
Comunque tutto questo discorso era solo per stabilire che la grandezza di una cucina,o di una nazione,deriva anche dalle influenze e nel caso della cucina di prodotti che entrano a contaminare una nazione.
 
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view post Posted on 5/11/2019, 17:14
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 15:50) 
Di sicuro non è originario dell'Italia il caffè.

Certo che non lo è, ma non è questo il punto.

CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 15:50) 
L'Italia non è meglio ne peggio delle altre,è stata solo fortunata nella sua collocazione geografica.
Comunque tutto questo discorso era solo per stabilire che la grandezza di una cucina,o di una nazione,deriva anche dalle influenze e nel caso della cucina di prodotti che entrano a contaminare una nazione.

Assolutamente vero, concordo, ci sono influenze che vanno e vengono. Questo però non toglie che se io invento, per rifarmi al discorso sul caffè, la moka, il merito è mio, cioè di chi ha realizzato la cosa e non del paese da cui proviene la materia prima! Lo stesso vale per le ricette come le crespe o crepes, che nascono a Roma e vengono attribuite ad altri.

Edited by Peppero - 6/11/2019, 11:17
 
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view post Posted on 6/11/2019, 16:26
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CITAZIONE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 14:03) 
A sentire lei siamo la nazione eletta...

É bravo perché trova una giustificazione a tutte le sue teorie,tra un po' mi verrà a dire che Gesù era Ebreo ma é stato ucciso dai Romani e quindi...
Fuffa .
Si beva il caffè siciliano,vediamo in quanti giorni lo finiamo.

ma questo e' completamente ritardato, un imbecille totale :huh:
 
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view post Posted on 10/11/2019, 10:42
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QUOTE (Reincarnation of Gator™ @ 5/11/2019, 13:02) 
Il "razzismo" alimentare é quasi stupido come quello vero.

Carissimo amico Reincarnation of Gator,
non si puo' non restare impietriti dopo avere letto una sciocchezza simile. Infatti non trovo altro termine per definire la sostanza del suo messaggio, esternato immagino senza pensare, di pancia.
Ed e' solo una delle tante scemenze che ho letto, perchè frasi come fascio repressi, L'Italia è stata solo fortunata nella sua collocazione geografica, A sentire lei siamo la nazione eletta, mi spingono a credere che Lei abbia qualcosa contro l'Italia.
Le domando, è forse anti italiano e quindi razzista?
Perche' dalle sue frasi si evince questo, e se prova disprezzo verso la terra che le ha dato i natali, forse dovrebbe andare a vivere altrove, liberare la nazione dalla sua scomoda presenza. Son convinto che gioverebbe a entrambi, a Lei e all'Italia che sminuisce.
 
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view post Posted on 12/12/2019, 10:55

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Vedo che dopo la raffica di "sdeg" che ha palesato non sapesse di cosa parlava si e` dileguato.
 
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view post Posted on 31/7/2021, 20:47
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QUOTE (Peppero @ 11/5/2019, 06:14 PM) 
Lo stesso vale per le ricette come le crespe o crepes, che nascono a Roma e vengono attribuite ad altri.

Peppero
concedimi di integrare con alcune fonti. I francesi credono davvero di avere inventato le crêpes, lo scrivono un po' dappertutto ormai, sui libri di cucina, sui menu', sui testi di Storia. Ad aiutarli in questo, pure gli asini italiani che lavorano per wikipedia e che non hanno bisogno di leggere e documentarsi, loro traducono direttamente dalle fonti francesi.
Ti cito ad esempio la ricerca di monsieur Sabban e madame Redon, i quali, nell'opera ''La gastronomie au Moyen Age'', sulla base delle notizie ricavate dal testo rinascimentale del Mènangier de Paris, fanno passare le crêpes per transalpine pur essendo chiamate nei testi medievali francesi 'crespes' e non crêpes.
A questo, aggiungi che anche i britannici conoscevano tali prodotti come 'cryspes' (termine che li avvicina sempre di piu' ai nostri crispus, crispa, crespe, crespelle e non crêpes).
Dunque, se la miscela delle crêpes e' idea francese e non italiana, se loro sono i creatori del gustoso piatto come si spiega che Catone conosceva già una miscela simile e così pure l'Apicio?
Come mai prima del V secolo e di Gelasio non si parla di crêpes in Francia e bisogna aspettare i secoli successivi?
La risposta e' una sola. Perche' non le hanno inventate loro.
 
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