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Francia. M5s ed FdI contro Gozi. Revoca cittadinanza?

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view post Posted on 1/8/2019, 18:50
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L'unica cosa grottesca è che un ex sottosegretario del PD, un partito italiano, lavori in politica per una nazione straniera...


Francia: M5s ed FdI contro Gozi: 'Valutare revoca cittadinanza'
Della Vedova: 'Grottesco'

"Tu lavori per il governo, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron. Nulla contro la Francia ma bisogna valutare se togliergli la cittadinanza". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio a proposito di Sandro Gozi, a margine della giornata di orientamento dei navigator. E' per Di Maio "inquietante" che "un nostro sottosegretario (del Pd) adesso diventa esponente di un governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi confliggenti".

"Luigi Di Maio, l'amico dei gilet gialli - è la replica di Benedetto Della Vedova di Più Europa - vicepresidente del consiglio, ministro di troppe cose e capo della prima forza parlamentare, oggi minaccia come un gerarca qualsiasi nientemeno di togliere la cittadinanza a un cittadino italiano, Sandro Gozi, chiamato a un incarico importante nel governo francese in relazione agli Affari europei. Nazionalista, antidemocratico, illiberale, autoritario, antieuropeo, pericoloso.... grottesco".
"Le norme sulla cittadinanza italiana - scrivono in una lettera al presidente del Consiglio Conte i vertici di FdI - precisano che, motivo di perdita della nostra cittadinanza possa essere il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero. Ci appelliamo a Lei, presidente Conte, per impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l'interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni. Le chiediamo, quindi, di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla conseguenziale procedura di revoca della cittadinanza".

www.ansa.it/sito/notizie/politica/2...7c8ad9bf53.html


Che ci fa un italiano nel governo francese?
Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei nel governo Renzi, ha ottenuto lo stesso incarico nel governo francese: secondo Di Maio dovrebbe «perdere la cittadinanza»

«Non ho nulla contro la Francia, ma bisogna valutare se togliere la cittadinanza a Sandro Gozi» ha detto oggi il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, secondo cui l’ex sottosegretario agli Affari europei del governo Renzi dovrebbe perdere la sua cittadinanza italiana per aver accettato un incarico di consulenza nel governo francese. Per quanto sia insolita la presenza di un cittadino italiano in un governo straniero, la proposta di Di Maio è con ogni probabilità impraticabile e, probabilmente, incostituzionale.

Ma partiamo dall’inizio: cosa ci fa Sandro Gozi nel governo francese? Gozi, 51 anni, è un ex funzionario del ministero degli Esteri, a lungo parlamentare e dirigente del PD (partito a cui è ancora iscritto). Tra il 2014 e il 2018 è stato sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, un incarico che serve a fare da punto di contatto tra il ministero degli Affari esteri vero e proprio e la presidenza del Consiglio.

Politicamente, Gozi è molto vicino all’ex segretario del PD Renzi e, con il cambio di segreteria nel PD e l’elezione di Nicola Zingaretti, ha iniziato ad allontanarsi dalla politica italiana. Alle elezioni europee dello scorso 26 maggio, Gozi si è candidato in Francia, nelle liste del partito En Marche del presidente francese Emmanuel Macron. Gozi, che ha studiato alla Sorbona e a Sciences Po, a Parigi, e ha insegnato tra gli altri posti anche a Bruxelles, parla fluentemente francese.

Gozi non è stato eletto, ma dovrebbe essere ripescato il prossimo ottobre, quando i parlamentari britannici lasceranno il Parlamento Europeo in seguito a Brexit e i loro seggi saranno redistribuiti agli altri paesi europei. Fino ad allora, ha anticipato lunedì il quotidiano francese Le Figaro, Gozi svolgerà l’incarico di consulente per gli Affari europei del governo francese guidato dal primo ministro Eduarde Philippe.

Non appena si è diffusa la notizia della nomina, Gozi è stato immediatamente criticato da esponenti di secondo piano di Lega e Movimento 5 Stelle che lo hanno accusato, insieme al resto del PD, di essere al servizio degli interessi francesi. Nei giorni successivi si è aggiunta alle critiche anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, tra i primi a invocare per Gozi la revoca della cittadinanza italiana, la stessa richiesta che ha fatto oggi Di Maio.

Per quanto possa sembrare assurdo ed esagerato, il caso di Gozi è, potenzialmente, una situazione in cui sarebbe davvero possibile per il governo procedere a una soluzione così drastica. La legge 91 del 5 febbraio 1992 stabilisce infatti che se un cittadino italiano assume un incarico in un governo straniero, il governo italiano può revocargli la cittadinanza se la persona in questione non accetta di rinunciare all’incarico. C’è, insomma, un passaggio formale da mettere in atto prima di poter effettivamente revocare la cittadinanza. Ma ci sono anche altri due problemi, ancora più grandi.

Il primo è l’articolo 22 della Costituzione che stabilisce che «nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome». Il caso attuale sembra avere un chiaro profilo politico e probabilmente Gozi potrebbe portare il suo caso in tribunale e da lì alla Corte Costituzionale.

Il secondo problema, apparentemente impossibile da aggirare, è che l’Italia aderisce alla Convenzione sulla riduzione dell’apolidia del 1961 che agli articoli 7 ed 8 stabilisce che uno stato non può privare un individuo della sua cittadinanza se così facendo lo rendesse un apolide, cioè una persona priva di alcuna cittadinanza. È proprio il caso di Gozi, che da cittadino italiano diventerebbe apolide. La Convenzione è un trattato internazionale ratificato con un voto del Parlamento nel 2015, come tale ha quindi lo stesso rango delle leggi costituzionali.

La presenza di un italiano nel governo francese, anche se con un secondario ruolo di consulenza, è di certo un’eccezione e un accadimento abbastanza raro (accade invece più spesso all’interno delle Banche Centrali, dove governatori e alti dirigenti hanno in diverse occasioni lavorato per istituti diversi da quelli dei loro paesi di origine). Ma le polemiche e le minacce intorno alla sua nomina sono probabilmente destinate a non avere conseguenze concrete.

www.ilpost.it/2019/07/31/sandro-gozi-governo-francese/

Il renziano Gozi via dal governo francese
Se il “legionario” Gozi ha ancora un briciolo d’amore per l’Italia, lasci immediatamente il governo francese. L’ex sottosegretario agli Affari Europei dei governi Renzi e Gentiloni, già nominato insieme ad altri dodici esponenti PD membro della Legion d’onore francese , ora ha assunto la stessa importante carica per il Governo Macron.

Non è uno scherzo. Peccato per Gozi che l’articolo 12.1 della legge 91/1992 parli chiaro:

“Il cittadino italiano perde la cittadinanza se, avendo accettato un impiego pubblico od una carica pubblica da uno Stato o ente pubblico estero o da un ente internazionale cui non partecipi l’Italia, ovvero prestando servizio militare per uno Stato estero, non ottempera, nel termine fissato, all’intimazione che il Governo italiano può rivolgergli di abbandonare l’impiego, la carica o il servizio militare.”

Come MoVimento 5 Stelle chiediamo al Governo italiano di intimare immediatamente a Gozi di lasciare l’incarico. Oppure l’ex sottosegretario PD preferisce diventare apolide e perdere la cittadinanza italiana? Di fronte alla inquietante e rapida carriera nella politica francese del renziano Gozi, facciamo una semplice domanda: quali dossier tra Italia e Francia ha trattato, evidentemente non certo a sfavore degli amici d’Oltralpe, durante il suo mandato governativo con Renzi e Gentiloni?

La collaborazione tra i popoli è importante. Ma qui si va oltre.

Dopo aver ricoperto un ruolo delicatissimo in due governi italiani si passa direttamente, con le stesse mansioni, a far parte di un governo di un altro Stato, seppur dell’Unione Europea. Questo dopo aver avuto accesso dal 2014 al 2018 a informazioni e documenti riservati che riguardano la difesa degli interessi nazionali italiani. È una nomina che desta politicamente più di un sospetto e che inquieta.

Sandro Gozi giurò sulla Costituzione italiana, intanto faceva già gli interessi di Parigi?

www.ilblogdellestelle.it/2019/07/i...o-francese.html

 
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view post Posted on 7/8/2019, 15:29
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LA CITTADINANZA GLI VA TOLTA SUBITO!!!!

NON SI PUO' TENERE IL PIEDE IN DUE SCARPE, O FAI GLI INTERESSI DELL'ITALIA O DELLA FRANCIA, E LA SCELTA LUI SEMBRA AVERLA FATTA!!!!
 
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view post Posted on 12/11/2019, 01:44

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Gli andrebbe tolta immediatamente.
 
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view post Posted on 12/11/2019, 09:08
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Secondo il mio punto di vista la questione va analizzata a fondo e con pacatezza, prima di tirare le somme.
E' vero che questa situazione, a prima vista, e' anomala e alquanto originale, del resto non conosco casi simili o precedenti, ma si deve evitare una risposta di pancia, cioe' dobbiamo capire meglio i nostri politici e la loro visione dell'Europa.
Sono sicuro che hanno un idea globalista, che vedono l'Italia come parte di un tutt'uno, di una nazione piu' grande, appunto l'UE, avendo abolito mentalmente i confini (che pero', va detto, territorialmente esistono e resistono) e anche la sovranita' della nostra nazione (o quel poco che le resta, considerati gli accordi europei).
Sono pienamente convinto che Gozi, che ritengo intellettualmente onesto, abbia agito in buona fede, si sia accordato con la Francia non per creare problemi all'Italia ma perche' crede nel progetto europeo.
Possiamo accusarlo di ingenuita' forse, o di un esagerato ottimismo, di una visione europea fin troppo avanzata per la maggior parte di noi, ma non riesco a inquadrarlo come traditore della Patria, sebbene qualche politico oggi lo accusi di questo.
 
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view post Posted on 12/11/2019, 10:38
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Buona fede o meno, pare che Gozi ami tenere il piede in piu' scarpe. E' il turno di Malta...

POLEMICHE OLTRALPE
Nei guai il renziano giramondo
Gozi costretto a dimettersi in Francia
L'ex sottosegretario di Renzi lascia l'incarico di consigliere politico del primo ministro Edouard Philippe dopo la scoperta di un incarico di consulenza con il governo maltese



Sandro Gozi, già sottosegretario agli Affari europei nei governi di Matteo Renzi (2014-2016) e Paolo Gentiloni (2016-2018), ha dato le dimissioni da consigliere politico del primo ministro Edouard Philippe.

Come ricorda la stampa francese, nei giorni scorsi Gozi è finito al centro di un aspro dibattito politico a causa di una notizia riportata dal quotidiano francese "Le Monde" e da quello maltese "Time of Malta", secondo la quale l'ex sottosegretario ha mantenuto un'attività da consulente per il governo della Valletta in parallelo con quella a Parigi.

Gozi ha denunciato "dei vili attacchi", spiegando che la scelta di lasciare il posto da consigliere è stata presa per "ritrovare la piena libertà di parola" ed "evitare strumentalizzazioni politiche" che potrebbero nuocere al capo del governo.

Il 22 ottobre Philippe è stato duramente interpellato sull'argomento durante una seduta all'Assemblea nazionale dal deputato dei Repubblicani Pierre Henri Dumont. Alle ultime elezioni europee di maggio, Gozi è stato eletto in 22ima posizione nella lista elettorale "Renew" della Republique en marche e grazie a questo risultato dovrebbe entrare al Parlamento europeo dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue.

Il quotidiano francese "Le Monde" nota che questo caso si aggiunge agli altri problemi riscontrati in Europa dal presidente Emmanuel Macron, che in queste ultime settimane ha già subito un duro colpo con la bocciatura di Sylvie Goulard a candidato commissario per il Mercato Interno. Il gruppo europeo Renaissance respinge l'ipotesi secondo la quale Gozi potrebbe rinunciare al suo posto da europarlamentare in quanto si tratta di "due cose differenti".

"A partire dal primo agosto io ho lavorato soltanto con il governo francese. A luglio avevo chiuso i rapporti con Malta" ha provato a giustificarsi Gozi in un'intervista a "Le Parisien". Al premier Joseph Muscat, ha spiegato, "ho dato consigli sulle questioni istituzionali dell'Ue, ma ero un esterno, non avevo un ufficio e neanche un indirizzo mail del governo".

L'ex sottosegretario agli Affari europei respinge poi le accuse di essersi occupato di questioni di difesa durante il suo incarico a Matignon: "No, no e no. Se c'è una cosa che non conosco sono le questioni di difesa e di sicurezza. Ho fatto il servizio civile, sono un obiettore di coscienza. E, soprattutto, non ho la nazionalità francese, questo impedisce di occuparsi di queste cose".

Caustico il commento della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "I francesi, mica fessi, hanno cacciato Sandro Gozi scoperto a lavorare pure per il governo maltese mentre prendeva lo stipendio da Macron. Ai francesi piaceva molto il Gozi che consegnava loro le informazioni riservate apprese mentre era sottosegretario italiano agli Affari europei, ma molto meno quello che rischiava di consegnare le informazioni riservate del governo francese a Malta. Tutto giusto e di buon senso. Solo il Pd (o i renziani fa lo stesso) in Italia reputano questi vergognosi comportamenti da traditore qualcosa di cui andare fieri. Ora la sinistra non si azzardi a dare a Gozi un incarico di governo, non vogliamo consegnare la macchina pubblica a gente che ha l'abitudine di vendersi al miglior offerente".

https://www.iltempo.it/politica/2019/10/24...rancia-1229153/

 
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view post Posted on 12/12/2019, 10:42

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CITAZIONE (Tricolore @ 12/11/2019, 09:08) 
Secondo il mio punto di vista la questione va analizzata a fondo e con pacatezza, prima di tirare le somme.
E' vero che questa situazione, a prima vista, e' anomala e alquanto originale, del resto non conosco casi simili o precedenti, ma si deve evitare una risposta di pancia, cioe' dobbiamo capire meglio i nostri politici e la loro visione dell'Europa.
Sono sicuro che hanno un idea globalista, che vedono l'Italia come parte di un tutt'uno, di una nazione piu' grande, appunto l'UE, avendo abolito mentalmente i confini (che pero', va detto, territorialmente esistono e resistono) e anche la sovranita' della nostra nazione (o quel poco che le resta, considerati gli accordi europei).
Sono pienamente convinto che Gozi, che ritengo intellettualmente onesto, abbia agito in buona fede, si sia accordato con la Francia non per creare problemi all'Italia ma perche' crede nel progetto europeo.
Possiamo accusarlo di ingenuita' forse, o di un esagerato ottimismo, di una visione europea fin troppo avanzata per la maggior parte di noi, ma non riesco a inquadrarlo come traditore della Patria, sebbene qualche politico oggi lo accusi di questo.

Gozi era neofascista a 20 anni e poi piddino turboeuropeista ora, con il piede in mille scarpe.
Mi sembra ammirevolmente cristiano volergli concedere il dubbio della buona fede.
Io non sono cosi` buono e penso sia solo un opportunista senza alcun ideale, pronto a vendersi al migliore offerente.
E che non disdegni lavorare al contempo con il lupo e l'agnello.
Ha accumulato incarichi pubblici molto sensibili in Italia, Francia, Malta e perfino monarchie del Golfo.
Certamente per lui essere italiano non ha alcun valore.
Dunque non si rammarichera` piu` di troppo se gli verra` revocata la cittadinanza.
 
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view post Posted on 25/12/2019, 16:01
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Ahime'! La fiamma e' stata spenta, ormai nessuno parla piu' di revoche di cittadinanza.
Il mio pensiero e' che il suddetto politico sia talmente diplomatico e cosi' aperto verso gli altri stati che si sia completamente dimenticato la propria nazionalità! Europeo e non piu' italiano.
Qualcuno dovrebbe ricordargli che e' italiano ogni volta che va a ritirare lo stipendio, vitalizio o eventuali rimborsi.
 
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view post Posted on 26/12/2019, 12:34
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E' inutile, ti risponde che sono euro, soldi europei.
 
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