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Giulio Pistono lo 007 italiano

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view post Posted on 14/11/2019, 17:12
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Giulio Pistono lo 007 italiano...

II GUERRA MONDIALE: GIBILTERRA,ERA ITALIANO SIGNORE SPIE
GIULIO PISTONO COMANDAVA INCURSORI X MAS, FECE IMPAZZIRE INGLESI
(di Mattia Bernardo Bagnoli) –
LONDRA, 31 AGO – Fece vedere i sorci verdi agli inglesi, coordinando i sabotaggi delle navi britanniche alla fonda nella baia di Gibilterra messi a segno dagli incursori della Decima Mas. Fece bruciare d’invidia gli 007 tedeschi, che cercarono – senza successo – d’ingraziarselo e carpirgli i suoi segreti. Ma soprattutto fu un gentiluomo, e riusci’ persino a conquistarsi il rispetto degli agenti segreti britannici. Questa e’ la storia di Giulio Pistono, ‘signore delle spie’ dislocate in Andalusia durante la Seconda Guerra mondiale.
Sono gli Archivi Nazionali britannici a restituire, dopo tanti anni, le avventure dell’agente italiano di stanza ad Algeciras, il porto spagnolo che sta dinnanzi alla rocca di Gibilterra, avamposto britannico nel Mediterraneo d’importanza strategica. Ed e’ una storia che mette i puntini sulle ‘i’.
‘Ringraziamo il cielo – dice Christopher Andrew, professore di storia a Cambridge e scopritore dell’archivio Mitrokhin – che il grosso a Gibilterra venne fatto dai tedeschi, altrimenti si’ che sarebbero stati guai. Questo faldone ribalta completamente gli stereotipi degli italiani che vanno a donne mentre i tedeschi fanno il duro lavoro: Pistono era il vero asso’.
Tutto inizia nel 1936, a cavallo della guerra civile spagnola. ‘Pistono – recita un breve dispaccio del servizio segreto militare britannico – mi e’ stato descritto come il ‘signore delle spie’ italiane’. Alla base ne vogliono sapere di piu’ e l’MI6 gli mette alle calcagna ‘l’agente 51.111’. Presto viene confezionato un memorandum. ‘Ha 44 anni, il suo passaporto e’ stato emesso a Palermo, e vive a Pelayo con la moglie. Pistono e’ un ingegnere ex comandante della marina militare ed e’ il capo dello spionaggio italiano in Andalusia’.
Il faldone – visto in esclusiva dall’ANSA – a questo punto compie un ‘salto’ temporale. E si passa al 1943: Pistono compare nella ‘black list’ di guerra compilata dai servizi segreti britannici. E a ragione. Giulio Pistono, infatti, era il coordinatore degli attacchi alle navi britanniche compiute dalla X Mas con i maiali. Gli incursori partivano dalla Olterra, nave cisterna italiana ormeggiata al porto di Algeciras, attraverso un portellone subacqueo camuffato – questo si’ vero espediente da James Bond. Durante il suo ‘regno’ gli uomini della Decima Mas riuscirono a danneggiare o affondare circa 64mila tonnellate di navi mercantili. Un incubo per gli inglesi. Che riuscirono a scoprire il ‘segreto’ di Pistono solo dopo l’armistizio del 1943, quando l’Italia passo’ dalla parte degli Alleati. Gli attacchi a Gibilterra cessarono, gli agenti dell’MI6 interrogarono Pistono, e una volta compreso come operavano gli uomini della Decima Mas pensarono di arruolarlo per ‘scatenarlo’ contro i tedeschi.
‘La sua era una missione segretissima, nemmeno in consolato sapevano quale era il suo compito’, recita il rapporto top-secret dell’MI6 steso dopo l’interrogatorio di Pistono.
‘Riceveva messaggi in codice attraverso la borsa consolare ma con un cifraggio diverso, che solo lui conosceva. Non aveva rapporto di lavoro con i tedeschi, che anzi usavano gli spagnoli per condurre le loro operazioni. In piu’ occasioni lo hanno avvicinato per proporre collaborazione o per carpire i metodi degli italiani. Non e’ disposto a rivelare i nomi degli agenti’. ‘Pistono mi colpisce, e’ un brav’uomo’, dice l’agente nel suo rapporto. ‘Non e’ una spia, e’ un ufficiale di marina: visto il carattere, non credo che ci dira’ altre cose su individui spagnoli o tedeschi per rispetto di quando erano alleati’. Forse anche per questo i britannici perdono interesse. ‘Benche’ si sia pensato per un po’ di usare in qualche modo Pistono ora siamo giunti alla conclusione che non ne valga la pena’, recita una missiva inviata da Londra il 3 dicembre 1943. A questo punto del ‘signore delle spie’ si perdono le tracce: forse rimase in Spagna – a inseguire un improbabile risarcimento. Il regime di Franco, infatti, gli confisco’ la villa che aveva costruito nei pressi di Algeciras. (ANSA).

https://www.grnet.it/news/news-news/19-ii-...o-signore-spie/

gibilterra
 
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view post Posted on 16/11/2019, 09:13
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Gli archivi britannici nascondono le imprese eroiche dei nostri connazionali.
La propaganda infatti prevedeva che l'Italia venisse sminuita e le azioni belliche degli inglesi gonfiate.
Idem per l'America, che ci ha riservato lo stesso trattamento. Ad aiutare questi ultimi, mi rattrista dirlo, il partito comunista italiano e complice anche il silenzio dei democristiani.
A distanza di oltre mezzo secolo, finalmente, gli archivi si aprono al pubblico e anche l'Italia prende coscienza che ha avuto grandi uomini. Pistono era uno di questi. Onore a lui.
 
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tuarek
view post Posted on 17/11/2019, 10:24




figo, un altro mito, come Amedeo Guillet

 
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view post Posted on 12/12/2019, 11:09

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CITAZIONE (Tricolore @ 16/11/2019, 09:13) 
Gli archivi britannici nascondono le imprese eroiche dei nostri connazionali.
La propaganda infatti prevedeva che l'Italia venisse sminuita e le azioni belliche degli inglesi gonfiate.
Idem per l'America, che ci ha riservato lo stesso trattamento. Ad aiutare questi ultimi, mi rattrista dirlo, il partito comunista italiano e complice anche il silenzio dei democristiani.
A distanza di oltre mezzo secolo, finalmente, gli archivi si aprono al pubblico e anche l'Italia prende coscienza che ha avuto grandi uomini. Pistono era uno di questi. Onore a lui.

La stessa Italia ha contribuito a questa propaganda, sminuendo il proprio ruolo nel conflitto.
Ogni paese "vincitore" ha magnificato le proprie imprese (perfino i ridicoli francesi), per i paesi perdenti questo era ovviamente imbarazzante.
L'Italia voleva scrollarsi di dosso il ricordo dell'alleanza con la Germania e quindi ha in tutto appoggiato la narrazione anglo-americana che cancellava dalla memoria ogni rilevante azione italiana, sulla stessa scia della narrazione britannica sulla Grande Guerra (anche in quel caso l'apporto italiano e`, soprattutto nella storiografia dal 1936 in poi, minimizzato).
Dal punto di vista dell'Italia vi erano ragioni strategiche per farlo.
Passare per "inoffensivi" e "non cosi` cattivi" serviva a rendere meno gravose le condizioni di pace ed a rendere piu` facile la collaborazione post-bellica.
 
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view post Posted on 25/12/2019, 15:37
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patriota-doc

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E' stata una manovra sbagliata, a mio parere, perche' per troppo tempo l'Italia ha evitato il confronto o lo scontro dialettico con le altre nazioni, permettendo a queste ultime di fare la parte del leone e metterci all'angolo con il minimo sforzo.
Questo isolamento, in principio voluto dall'Italia per non sembrare una minaccia, come tu correttamente dici, ha reso la nazione ancora piu' debole, non solo nell'immagine ma nei rapporti internazionali, e questo fatto lo vediamo anche in quelli comunitari.
L'Italia, pur essendo il terzo paese che sborsa di piu' in Europa dopo Germania e Francia, a differenza delle prime due ma anche di Spagna e altri stati membri della unione, ha poco peso nelle soluzioni europee e in parlamento continua a mantenere la sua invisibilita' nonostante la guerra sia finita da quasi un secolo.
 
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view post Posted on 26/12/2019, 12:39
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Cavaliere Errante

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Le balle le raccontano tanti e abbiamo avuto anche 'storici' come Giacomo Scotti che sono stati tra i primi a fare propaganda anti-italiana.
 
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