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| Complimenti alla dottoressa Ilaria Caiazzo... Scoperta da una scienziata italiana la più piccola nana bianca mai osservata di Michela BompaniIlaria Caiazzo ha studiato all'Università di Genova e lavora al prestigiosissimo Caltech Individuata la più piccola nana bianca mai osservata. La scoperta, pubblicata oggi su Nature, sta rimbalzando in tutto il mondo e, a farla, è una giovane scienziata italiana, Ilaria Caiazzo, 32 anni, astrofisica, nata a Savona, ha studiato all'Università di Genova, poi a Milano e a Vancouver e, da un anno e mezzo, lavora al prestigiosissimo Caltech, California Institute of Technology, a Pasadena. "Abbiamo scoperto la piccolissima nana bianca un anno fa, con il mio gruppo di lavoro, mentre con il collega Kevin Burdge stavamo lavorando sul database di un telescopio - spiega Ilaria Caiazzo, che si trova in Italia per un periodo di vacanza - ed è relativamente vicina, si trova nella costellazione dell'Aquila, a "soli" 130 anni luce dalla Terra".
Il suo nome scientifico è ZTFJ1901+1458, ma per Caiazzo e la sua équipe si chiama "Seven minutes", sette minuti, il tempo che la mini nana bianca impiega per ruotare intorno al suo asse: anche questa è una scoperta eccezionale, si tratta di una rotazione velocissima, come conferma la scienziata. E le unicità non finiscono qui: le nane bianche sono stelle morte da tempo, "Seven minutes" però è nata da due genitori, una stella binaria, da due corpi che si sono fusi e che, invece di esplodere, hanno generato questo corpo compattissimo, che ha la grandezza della Luna, ma una massa del 35% superiore a quella del Sole.
"Le nane bianche si formano quando le stelle, come il Sole, arrivano la fine della loro vita e si spengono - spiega Caiazzo - tutte le stelle dell’universo diventeranno nane bianche, ma finora abbiamo osservato nane bianche di dimensioni pari o di poco superiori a quelle della Terra. "Seven minutes" è la più piccola mai osservata, ma una massa che, nell'universo, possiamo riscontrare solo in due altri casi: le stelle di neutroni e i buchi neri". E questo record pone la scoperta su un pericoloso crinale: "Le nane bianche hanno un limite di massa, "Seven minutes" è al limite dell’esplosione - indica Caiazzo - è caldissima, intorno a 30-80mila gradi, ma non è esplosa: si è salvata e nel suo futuro potrà o esplodere o collassare e diventare una stella di neutroni. Il suo futuro però si compirà tra milioni di anni".
La scoperta apre scenari interessantissimi anche perché riguarda un ambito astronomicamente "vicino" alla Terra: "Abbiamo trovato la stella molto vicina e sappiamo che è molto giovane, circa una decina di miloni di anni - spiega Caiazzo - questo ci dice che ce ne devono essere tantissime e se ci sono tante nane bianche di queste dimensioni, allora è possibile trovare anche alcune stelle di neutroni".
La scoperta della giovane astrofisica italiana sta rimbalzando dalle pubblicazioni scientifiche ai media di tutto il mondo.https://genova.repubblica.it/cronaca/2021/...anca-308470281/
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