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Francia. Macron sbraita contro USA e Australia

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view post Posted on 19/9/2021, 13:26
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Macron credeva di piazzare la sua patacca agli australiani, ma è stato fatto fesso...

La Francia richiama gli ambasciatori da Usa e Australia dopo lo “smacco” dei sottomarini
I due diplomatici rientreranno nella capitale per consultazioni dopo l'annuncio della partnership strategica tra Washington, Londra e l'Australia che ha portato alla cancellazione dei contratti firmati
di F. Q. | 17 Settembre 2021


L’Australia cancella un grosso contratto di acquisto di sottomarini dalla Francia e Parigi richiama gli ambasciatori dagli Usa e da Canberra. I due diplomatici rientreranno nella capitale per consultazioni dopo l’annuncio della partnership strategica tra Washington, Londra e l’Australia che ha portato alla cancellazione dei contratti firmati. Un fatto definito di una “gravità eccezionale” da parte del ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian. “Su richiesta del Presidente della Repubblica, ho deciso di richiamare immediatamente a Parigi per consultazioni i nostri due ambasciatori negli Stati Uniti e in Australia. Questa decisione eccezionale è giustificata dall’eccezionale gravità degli annunci fatti il 15 settembre da Australia e Stati Uniti”, ha affermato il ministro in una nota.
Stati Uniti, Regno Unito e Australia hanno annunciato due giorni fa la nascita di Aukus, partnership trilaterale per la sicurezza, voluta per condividere la tecnologia in materia di sicurezza informatica, intelligenza artificiale, sistemi subacquei e capacità di attacco a lungo raggio. Nel quadro del patto si prevede di dotare l’Australia di una flotta di sottomarini a propulsione nucleare. Nel corso dell’annuncio congiunto in videoconferenza di Joe Biden, Boris Johnson e Scott Morrison, il presidente americano aveva fatto riferimento alla necessità di garantire il mantenimento di un’area Indo-Pacifica “libera ed aperta” e di far fronte “all’attuale ambiente strategico della regione”.

Subito dopo l’annuncio il capo della diplomazia francese si era detto “in collera”: “Non si fa tra alleati”, aveva affermato con riferimento alla rinuncia da parte dell’Australia al contratto che la legava alla Francia. “È una pugnalata alle spalle”. Al di là dell’atteggiamento dell’Australia Le Drian si era anche detto preoccupato per “il comportamento americano” e per questa decisione “unilaterale, brutale, imprevedibile” che “somiglia molto a quello che faceva Trump”. Aveva poi spiegato di aver appreso “all’improvviso, da una dichiarazione del presidente Biden, che il contratto tra gli australiani e la Francia sarebbe terminato”, e che gli Stati Uniti faranno agli australiani un’offerta nucleare di cui non si conosce il contenuto. “Vedremo cosa accadrà”, aveva concluso. “La nostra posizione è molto ferma, di una totale incomprensione e di una richiesta di spiegazioni e chiarimenti da parte degli uni e degli altri”.

Oggi è arrivata la mossa diplomatica, di fronte alla quale l’Australia ha detto di comprende la “delusione” di Parigi dopo il patto Aukus, auspicando allo stesso tempo di poter continuare a lavorare a stretto contatto con Parigi. “Capisco assolutamente la delusione. Non c’è dubbio che si tratta di questioni molto difficili da gestire”, ha detto a Washington il ministro degli Esteri australiano Marise Payne. “Ma continueremo ad avvicinarci in modo costruttivo e stretto con i nostri colleghi in Francia”, ha affermato all’American Enterprise Institute.

www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/1...marini/6324624/



Francia: 'La vicenda dei sottomarini peserà sul futuro della Nato'
'Mai successo il ritiro dell'ambasciatore in Usa, è una crisi grave'

"C'è stata la menzogna, c'è stata la doppiezza, c'è una rottura grave della fiducia": lo ha detto in tv il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, a proposito della crisi dei sottomarini con Usa, Australia e Gb. Per Le Drian, quanto successo "peserà sul futuro della Nato".

"In una vera alleanza ci si parla, ci si rispetta. Non è stato così", ha aggiunto il ministro. "Per la prima volta nella storia fra gli Usa e la Francia - ha continuato - abbiamo richiamato il nostro ambasciatore per consultazioni. E' un atto politico pesante che rappresenta la gravità della crisi fra i nostri due paesi e con l'Australia". Sul ruolo di Joe Biden alla Casa Bianca, Le Drian ha detto che "il metodo Biden assomiglia al metodo Trump. Con i tweet in meno". Quanto alla posizione della Gran Bretagna, nei confronti della quale la Francia non ha deciso il richiamo dell'ambasciatore, Le Drian ha ironizzato su quello che ha definito "l'opportunismo permanente" di Londra.

Nonostante i vari incontri ad alto livello degli ultimi mesi, compreso quello tra Joe Biden e Emmanuel Macron in giugno, quando discussero del futuro della Nato, gli Usa non hanno mai dato informato Parigi dei negoziati segreti con l'Australia per la fornitura di sommergibili nucleari che ha spazzato via quella francese. Lo hanno fatto solo poche ore prima dell'annuncio della nuova alleanza di sicurezza, che include la Gran Bretagna. Lo scrive il New York Times, rivelando i retroscena della vicenda. Secondo le fonti del giornale, Washington e Canberra temevano che i francesi avrebbero fatto di tutto per ostacolare l'accordo se avessero percepito che avrebbe portato alla perdita di uno dei più grandi contratti della difesa nella loro storia.

www.ansa.it/sito/notizie/mondo/202...1af0203f08.html


Come e perché la Francia sbraita contro l’America sull’Australia
di Enrico Martial

Il punto sulle reazioni francesi all’annullamento da parte dell’Australia del contratto di acquisto di sottomarini francesi a favore di quelli Usa a propulsione nucleare

Jean-Yves Le Drian, ministro francese per gli Affari esteri, è intervenuto il 18 settembre al TG serale delle 20, su France 2 e non ha usato giri di parole per commentare l’annullamento da parte dell’Australia del contratto di acquisto di sottomarini francesi a favore di quelli statunitensi a propulsione nucleare. I toni sono stati forti, ma è partito anche qualche messaggio.

Per la parte di posizionamento, Le Drian ha detto che il ritiro degli ambasciatori per consultazioni è un atto simbolico e forte, perché “c’è stata menzogna, c’è stata doppiezza, una sostanziale rottura nella fiducia, c’è stato disprezzo”. È “la prima volta nella storia dei due Paesi viene richiamato un ambasciatore”, e questo ha una portata politica. La Francia è stata informata solo un’ora prima dell’annuncio, ha smentito consultazioni precedenti, non ha notizia di scambi tra Emmanuel Macron e Joe Biden né lui ne ha avuti con Antony Blinken, il segretario di Stato americano. “Non si può giocare nelle alleanze in quel modo, siamo alleati, quando si ha un alleato non si può trattare con una tale brutalità e una tale imprevedibilità un partner fondamentale come la Francia”. Il conduttore del TG, Laurent Dehousse, ha chiesto come mai i servizi francesi non ne fossero al corrente, Le Drian ha risposto che probabilmente gli stessi ministri australiani e statunitensi non sapessero della decisione, elaborata in un “comitato ristretto”. E non si è richiamato l’ambasciatore da Londra perché non c’è bisogno di consultazioni, “già conosciamo il loro opportunismo permanente”, e poi la Gran Bretagna “è un po’ l’ultima ruota del carro”. In lingua francese si dice “la quinta ruota della carrozza”, quella che non serve.

Nelle parti più riflessive, ha sollevato la questione dei tempi. Per Le Drian, il contratto con la Francia collocava le prime consegne di sottomarini nel 2030 proprio per rispondere alle pressioni cinesi mentre l’accordo con gli Usa, al momento solo annunciato, prevede una fase di studio preliminare di 18 mesi e ha una prospettiva di consegne a partire dal 2040. Poiché c’è vera urgenza nei confronti della Cina, e sottintendendo che ci saranno quindi in opera direttamente i sommergibili americani, Le Drian ha detto che il risultato è una scelta australiana, a costo di essere più subordinati agli Stati Uniti e di rimetterci parte della loro sovranità.

Rispetto all’approccio statunitense, che ha una prevalente o esclusiva dimensione militare, la posizione francese ed europea sulla Cina è “di concorrenza, di competizione anche violenta, di proposta di un modello alternativo”, ma non in una logica sistematicamente militare, “anche se a volte bisogna impiegare i mezzi militari”. Francia ed Europa (che tre giorni fa ha adottato una strategia per l’indo-pacifico) non sono naif, hanno ben chiaro che la Cina si sta armando, che vuol far diventare interno il Mar di Cina meridionale, così come sono noti i comportamenti cinesi a livello internazionale.

Quanto all’Europa, sta uscendo dall’innocenza, dopo il ritiro afghano. A Dehousse, che notava il silenzio di Angela Merkel, ha detto di non essere “sicuro che siamo così soli in Europa. Le conversazioni che ci sono state nelle ultime 48 ore” dicono “che non è ancora finita”.

Le Drian ha ricordato (per via televisiva anche agli australiani) che i patti vanno rispettati con le loro clausole, che la Francia non ha ancora ricevuto la prevista richiesta scritta di interruzione dell’accordo, che è di tipo intergovernativo, dunque non solo economico-industriale. Dovrà avviarsi una discussione da svolgere entro 12 mesi, con gli atti conseguenti entro 24 mesi.

Le Drian ha tenuto la Nato fuori da questo scontro, collocandola su un altro tavolo, però connesso a queste tensioni. Per il ministro francese, al vertice di Madrid del 2022 sarà presentato il nuovo concetto strategico, ma questi fatti avranno su di esso un’influenza, ed è per questo che l’Europa avrà bisogno di una propria bussola.

www.startmag.it/mondo/come-e-perch...rica-australia/

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