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Posts written by Peppero

view post Posted: 7/9/2021, 07:24 Afghanistan. Ritiro truppe italiane e recenti vicende afgane - »Italia nel Mondo
CITAZIONE (dardanide @ 27/8/2021, 18:52) 
Deve inoltre dotarsi in piena autonomia ed indipendenza di tutti gli strumenti di difesa ora condivisi con gli "alleati".

Il mio sogno, vedere l'Italia senza catene, libera di agire e non più trattata da colonia o da paese subordinato...
view post Posted: 6/9/2021, 07:55 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Chiusura dei giochi e risultato medaglie: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi. L'Italia occupa un nono posto nella classifica mondiale dietro Cina, Gran Bretagna, USA, Russia, Olanda, Ucraina, Brasile e Australia. L'Olanda ci ha battuto per numero di ori, ma nel totale l'Italia ha preso più medaglie (69). Seguono a ruota Francia (54), Germania (43), Spagna (36)...


Si chiudono le Paralimpiadi, ecco tutte le medaglie dell'Italia
In 11 discipline per gli azzurri 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi

Cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici di Tokyo. L'Italia conclude la Paralimpiade più vincente di sempre con il 9° posto nel medagliere generale con 69 medaglie complessive: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.

Ecco le medaglie conquistate dagli Azzurri in 11 differenti discipline.

- Atletica: Ambra SABATINI: ORO 100 metri T63; Martina CAIRONI: ARGENTO 100 metri T63; Monica CONTRAFATTO: BRONZO 100 metri T63; Assunta LEGNANTE: ARGENTO getto del peso F12; Ndiaga DIENG: BRONZO 1.500 metri T20; Martina CAIRONI: ARGENTO salto in lungo T63; Oney TAPIA: BRONZO lancio del disco categoria F11; Assunta LEGNANTE: ARGENTO lancio del disco; Oney TAPIA: BRONZO getto del peso categoria F11.

- Canoa: Federico MANCARELLA: BRONZO KL2.

- Ciclismo: ITALIA: ORO prova in linea H1-5 mista; Katia AERE: BRONZO gara su strada categoria H5; Luca MAZZONE: ARGENTO nella gara su strada categoria H1-2; Giorgio FARRONI: ARGENTO cronometro categoria T1-2; Francesca PORCELLATO: ARGENTO cronometro categoria H1-H3; Luca MAZZONE: ARGENTO cronometro categoria H2; Fabrizio CORNEGLIANI: ARGENTO cronometro categoria H1.

- Equitazione: Sara MORGANTI: BRONZO dressage individuale freestyle (grado 1) e BRONZO, dressage individuale (grado 1).

- Judo: Carolina COSTA: BRONZO categoria +70kg.

- Nuoto: MENCIOTTI, RAIMONDI, BARLAAM, FANTIN: BRONZO 4X100 misti; Monica BOGGIONI: BRONZO 200 misti; Giulia TERZI: BRONZO 50 farfalla; Stefano RAIMONDI: ARGENTO 200 misti; Arjola TRIMI: ARGENTO 50 metri stile libero S4; Luigi BEGGIATO: BRONZO 50 metri stile libero S4; Francesco BETTELLA: BRONZO 50 metri dorso S1; Stefano RAIMONDI: ARGENTO 100 metri dorso S10; Simone BARLAAM: ARGENTO 100 farfalla categoria S9; Antonio FANTIN: ARGENTO 400 stile libero categoria S6 e ORO (con record del mondo) 100 stile libero categoria S6; Xenia PALAZZO: BRONZO 50 metri stile libero S8; Stefano RAIMONDI: ARGENTO 100 metri farfalla categoria S10; Giulia TERZI: ORO 100 metri stile libero categoria S7; Xenia PALAZZO: BRONZO 400 metri stile libero categoria S8; Alberto AMODEO: ARGENTO 400 metri stile libero categoria S8; ITALIA: ARGENTO staffetta 4x100 stile libero maschile; Carlotta GILLI: ORO 200 metri misti Sm13; Arjola TRIMI: ORO 100 metri stile libero S3; ITALIA: ORO staffetta femminile 4x100 stile libero; Giulia GHIRETTI: ARGENTO 100 metri rana SB4; Carlotta GILLI: BRONZO 50 metri stile libero S13; Arjola TRIMI: ORO 50 metri dorso S3; Simone BARLAAM: ORO 50 metri stile libero S9; Giulia TERZI: ARGENTO 400 metri stile libero S7; Xenia PALAZZO: ARGENTO 200 metri misti categoria Sm8; Stefano RAIMONDI: BRONZO 100 stile libero categoria s10; Carlotta GILLI: ARGENTO, 400 metri stile libero S13; Giulia TERZI, Arjola TRIMI, Luigi BEGGIATO, Antonio FANTIN: ARGENTO, staffetta mista 4x50; Carlotta GILLI: ARGENTO 100 metri femminili dorso S13; Stefano RAIMONDI: ORO 100 rana maschile Sb9; Luigi BEGGIATO: ARGENTO 100 stile libero maschile S4; Monica BOGGIONI: BRONZO 100 stile libero femminile S4; Francesco BOCCIARDO: ORO 100 stile libero maschile S5; Monica BOGGIONI: BRONZO 200 stile libero femminile S5; Francesco BOCCIARDO: ORO 200 stile libero maschile S5; Carlotta GILLI: ORO 100 metri femminili farfalla S13; Alessia BERRA: ARGENTO 100 metri femminili farfalla S13; Francesco BETTELLA: BRONZO 100 metri dorso maschile S1.

- Scherma: ITALIA: ARGENTO fioretto femminile a squadre; Bebe VIO: ORO fioretto individuale categoria B.

- Tennistavolo: Michela BRUNELLI e Giada ROSSI: BRONZO a squadre classe 1-3.

- Tiro a segno: Andrea LIVERANI: BRONZO carabina mista 10 metri

- Tiro con l'arco: Elisabetta MIJNO e Stefano TRAVISANI: ARGENTO squadre miste; Vincenza PETRILLI: ARGENTO; Maria Andrea VIRGILIO: BRONZO individuale femminile.

- Triathlon: Giovanni ACHENZA: BRONZO categoria PTWC; Anna BARBARO: ARGENTO classe PTVI; Veronica YOKO PLEBANI: BRONZO classe PTS2.


www.ansa.it/sito/notizie/sport/202...77163815cc.html

view post Posted: 5/9/2021, 10:25 Piacenza. Due bimbe infibulate, padre arrestato. - »Provvisorio
Gente che vive nel medioevo...

Due bimbe di Piacenza infibulate in patria, il padre arrestato
Indagini dei carabinieri, il caso segnalato dalla Asl piacentina

Il padre delle due bimbe residenti a Piacenza, sottoposte alla pratica dell'infibulazione nel loro Paese d'origine, è stato arrestato dai carabinieri. Ne dà conto il quotidiano piacentino Libertà che aveva segnalato la vicenda.
La misura di custodia cautelare è stata eseguita diverse settimane fa, il caso risale all'inizio dell'estate.
L'infibulazione, la pratica di mutilazione dei genitali femminili, è vietata e punita dal codice penale italiano anche se il reato è commesso all'estero. L'uomo aveva approfittato di un viaggio in Africa durante l'estate per sottoporre le bimbe all'infibulazione. A segnalare la vicenda sono stati i medici dell'Asl di Piacenza che avevano visitato le bambine. Procura e carabinieri, che stanno indagando, mantengono sul caso il più stretto riserbo.

"E' un nuovo campanello d'allarme sulla condizione femminile in troppe famiglie di immigrati dentro cui vige un regime talebano", afferma in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "La mutilazione genitale - prosegue - è severamente punita in Italia grazie alla legge Consolo, ma è un'usanza tribale che, pur non essendo legata ad alcun precetto religioso, viene purtroppo ancora praticata e suggerita da alcuni imam provenienti soprattutto da Somalia ed Egitto. Occorre una grande mobilitazione sociale e culturale per impedire questi abusi che pregiudicano per sempre la vita di ragazze a cui è vietato occidentalizzarsi, come ha tragicamente dimostrato l'atroce vicenda di Salman. Se i genitori non accettano di integrarsi, bisogna alzare il livello di sorveglianza per impedire questi inammissibili soprusi".

https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/...595d452ba5.html

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view post Posted: 5/9/2021, 10:08 Anziana derubata del gratta e vinci (500mila euro) dal tabaccaio - »Libera Discussione 2
In effetti il giornalista ha ragione, sembra una scena tratta da un film di Vanzina, il tizio che strappa il biglietto vincente e scappa in motorino. Purtroppo il fatto è vero e il tabaccaio, oltre che ladro e vile, si è dimostrato uno stupido...

Anziana vince 500mila euro al Gratta e Vinci a Napoli, tabaccaio ruba il biglietto e scappa in scooter
I carabinieri stanno cercando uno dei titolari di una tabaccheria di Materdei, centro storico di Napoli: l’uomo è irreperibile da ieri mattina, da quando è scappato di corsa in scooter dopo aver rubato un Gratta e Vinci a una cliente che aveva vinto 500mila euro e gli aveva chiesto di verificare il tagliando. Il biglietto è stato bloccato dall’agenzia dei Monopoli.
A cura di Nico Falco

“Guardate pure voi, ho visto bene? Ho vinto 500mila euro?”. Il titolare della tabaccheria prende il biglietto del Gratta & Vinci, lo guarda, lo controlla, capisce. Si, quel pezzo di carta vale mezzo milione di euro. E non ci pensa due volte: mette il foglietto in tasca, si infila il casco, esce in strada, salta sullo scooter e fugge di corsa, tra gli sguardi attoniti della donna, una pensionata di circa 70 anni, del dipendente e di alcuni altri clienti.

La scena, più adatta a un film comico che alla realtà, è avvenuta ieri mattina, 3 settembre, in una tabaccheria del centro di Napoli, quartiere Materdei, zona Stella. Protagonisti: una donna che aveva acquistato il tagliando fortunato della lotteria istantanea e uno dei titolari dell’esercizio commerciale. La signora, dopo aver grattato via la patina e aver controllato i simboli, era rimasta incredula.
Pensando di aver visto male aveva chiesto aiuto al dipendente, perché verificasse anche lui con un dispositivo dedicato. Il terzo controllo lo aveva fatto uno dei titolari, e anche lui si era accorto che, in effetti, tra le mani aveva mezzo milione di euro. Una somma forse non in grado di cambiare una vita, ma di darle una bella aggiustata sicuramente.

Senza pensare alle conseguenze, alla facilità con cui sarebbe stato identificato, e alle difficoltà che avrebbe inevitabilmente incontrato per incassare quei soldi (oltre al reato commesso), l'uomo era semplicemente scappato di corsa fuori, si era infilato il casco ed era fuggito sullo scooter. Dopo la denuncia sporta dalla vittima i carabinieri sono sulle sue tracce, è ancora irreperibile. Il furto è stato segnalato all’Agenzia dei Monopoli ed è stato chiesto il blocco dell'intero blocchetto di Gratta e vinci, non essendoci una fotocopia del tagliando vincente.

www.fanpage.it/napoli/anziana-vinc...ppa-in-scooter/

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view post Posted: 5/9/2021, 09:48 Pallavolo femminile. Italia - Serbia. 3 - 1 - »Sport e Competizioni
Trionfo delle pallavoliste azzurre, grande vittoria sulla Serbia...


Pallavolo: 3-1 a Serbia, Italia vince Europei donne
La Nazionale femminile di pallavolo sale sul tetto d'Europa e lo fa davanti ai 20.565 spettatori della Stark Arena di Belgrado, contro la Serbia padrona di casa che finora era considerata la bestia nera delle azzurre

La Nazionale femminile di pallavolo sale sul tetto d'Europa e lo fa davanti ai 20.565 spettatori della Stark Arena di Belgrado, contro la Serbia padrona di casa che finora era considerata la bestia nera delle azzurre. L'Italia guidata dall'allenatore Davide Mazzanti cancella con un colpo di spugna la delusione olimpica, patita proprio contro le ragazze serbe, e si impone per 3-1 (24-26, 25-22, 25-19, 25-11), conquistando il primo posto nella 32/a edizione del Campionato europeo femminile.

A 12 anni di distanza dall'ultima finale disputata nel torneo continentale, e dall'ultimo oro, le azzurre sono riuscite nell'impresa massima e sono tornate sul gradino più alto del podio dopo una partenza faticosa, dal momento che le padrone di casa si sono aggiudicate il primo dei quattro set disputati questa sera.

E' il terzo titolo per le azzurre della pallavolo che hanno espresso la cifra tecnica migliore di tutto il torneo e non è certo un caso se lo hanno conquistato con pieno merito. Pur concedendo alle avversarie un primo parziale assai combattuto, le ragazze guidate da Mazzanti sono riuscite a portare a casa un risultato storico, che mancava da 12 anni e che nel quarto set non è mai stato messo in discussione dall'andamento del gioco, grazie all'ennesima prestazione di alto livello di un gruppo straordinario. L'estate sportiva delle grandi imprese sportive per l'Italia, dunque, non accenna a concludersi: il trionfo europeo nel calcio, la valanga di medaglie olimpiche e paralimpiche.

Il successo di Belgrado suona come una vera e propria rivincita dopo la sconfitta nei quarti di finale alle Olimpiadi di Tokyo proprio contro la Serbia. Myriam Sylla e Paola Egonu (premiata alla fine come miglior giocatrice del torneo) sono risultate ancora una volta fra le migliori in campo per le azzurre, la gloria tuttavia va attribuita a tutte le ragazze, che hanno saputo stringere i denti nei momenti difficili e, alla fine, si sono prese la soddisfazione più grossa, ma anche sotto certi aspetti inattesa. Egonu ha garantito all'Italia 29 punti, Sylla 20, a loro si aggiungono le 13 lunghezze della Pietrini, le 8 della Danesi e le 2 della Malinova, mentre Chirichella si è fermata a una. Il match è durato poco meno di un'ora e tre quarti: tanto è bastato alla squadra di Mazzanti per salire sul trono d'Europa e riscrivere ancora una volta la storia della pallavolo azzurra.

"Non vedevamo l'ora di giocare contro la Serbia. Ci ricordavamo bene la partita delle Olimpiadi, provavamo un po' di vergogna perché sapevamo di non aver giocato come potevamo. Volevamo dimostrare qualcosa, lo abbiamo fatto e sono davvero felice. Questa medaglia cancella il fallimento delle Olimpiadi: non ci siamo abbattute, siamo tornate e abbiamo vinto". Così la capitana della nazionale di volley femminile neo-campione d'Europa, ai microfoni di RaiSport. "Le ragazze hanno fatto una grande cosa - dice invece, sempre a RaiSport, il ct Davide Mazzanti -. Sono svuotato, è stato periodo tostissimo, ma ora sono contentissimo per le ragazze che se lo sono andate a prendere. Ne avevamo bisogno. E' stato bello vedere le ragazze divertirsi in queste ultime partite, ed esprimere il loro talento. Sylla ha sofferto tanto, sono contento per lei e per tutte le altre. È stata un'estate lunga, in cui abbiamo faticato. Credo che le ragazze abbiano fatto qualcosa di straordinario".

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/pal...76705d366b.html

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view post Posted: 3/9/2021, 16:20 Italia. Scoperta nuova specie scoiattolo e formica arboricola - »Scienza, Tecnologia e Informatica
Forse non sarà l'Amazzonia, ma in Italia c'e' ancora parecchio da scoprire...

Scoperta una nuova specie di mammifero tutta italiana: lo scoiattolo meridionale
Analisi morfologiche, ecologiche e molecolari hanno elevato a specie a parte lo scoiattolo che che vive nelle regioni meridionali dell’Italia

È ancora possibile in pieno ventunesimo secolo scoprire una nuova specie in Italia, per di più di mammifero, ossia la classe di vertebrati tra le più conosciute al mondo? Sembrerebbe proprio di sì…

Grazie infatti a un approfondito studio genetico, morfologico ed ecologico, un team di ricercatori italiani, coordinato dall’Università degli Studi dell’Insubria, ha scoperto che le popolazioni di scoiattolo presenti in Calabria e Basilicata – che già dal 1900 erano state riconosciute come “peculiari” al punto tale da considerarle come una sottospecie dello scoiattolo comune europeo – appartengono a tutti gli effetti a una nuova specie di scoiattolo.

Lo scoiattolo meridionale, (il suo nome scientifico è Sciurus meridionalis), (nella foto: Photograph by Antonio Mancuso) è “parente stretto” dello scoiattolo comune europeo, detto anche scoiattolo rosso, (Sciurus vulgaris) che è presente in tutto il resto d’Italia, ad eccezione di Sicilia e Sardegna. Questa nuova specie ha una caratteristica colorazione nera con il ventre bianco, a differenza dello scoiattolo comune europeo che ha una colorazione che può variare dal rosso-arancione al bruno scuro.

«Il lavoro in gruppo, unendo diverse competenze, approcci e capacità», spiega Adriano Martinoli che insieme a Damiano Preatoni e Lucas Wauters opera nell’Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria, «è ormai un passaggio obbligato se si punta a ottenere risultati di buona qualità, garantendo inoltre il valore aggiunto di un continuo confronto e di fatto di un permanente controllo critico delle attività».

«La certezza di trovarsi di fronte a una nuova specie è giunta dopo aver analizzato un grande quantitativo di dati genetici e morfologici», raccontano Martinoli e Wauters, «che hanno consentito ai ricercatori del nostro gruppo integrato e multidisciplinare, di giungere alla pubblicazione del lavoro, per altro» aggiungono con una punta di orgoglio Martinoli e Preatoni, «su una rivista scientifica del settore teriologico, Hystrix the Italian Journal of Mammalogy, che è la quarta al mondo per importanza tra tutte le riviste che si occupano di zoologia, competendo con le riviste delle grandi multinazionali mondiali dell’editoria, certamente un ulteriore motivo di vanto per il nostro Paese e per la comunità scientifica nazionale dei teriologi e per l’Associazione Teriologica Italiana che è l’editore della rivista, completamente open access».

Il gruppo di lavoro che è giunto a questo risultato, elevando la sottospecie a una specie a parte di scoiattolo, è costituito, oltre che dall’Università dell’Insubria, da Università di Milano Bicocca, Università di Firenze, Museo La Specola, Università della Calabria, Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico, CNR, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi e dalla Società Italiana per la Storia della Fauna “G. Altobello”.

«Purtroppo la scoperta della nuova specie che risulta essere un endemismo dell’Italia, ovvero una specie presente soltanto nel nostro Paese, una “esclusiva” tutta italiana» spiega il professor Martinoli «ci spinge anche a evidenziare che la specie potrebbe già risultare a rischio di estinzione, sia per la riduzione degli habitat, sia per la competizione con le specie di sciuridi alloctone, ossia introdotte artificialmente dall’uomo, come lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) di provenienza nord americana e lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii) dal sud est asiatico, delle vere e proprie forme di inquinamento biologico incentivate dall’uomo».

Insomma, una partenza in salita per questa nuova specie “made in Italy” di scoiattolo, anche se i presupposti lasciano ben sperare. La Penisola italiana ospita infatti più di 58.000 specie animali note, tra i quali circa 1300 di vertebrati. Di questi il 5% sono esclusivi dell’Italia come pure circa il 10% degli invertebrati italiani. Un patrimonio unico di biodiversità che dovremmo diventare capaci sempre più di percepire e valorizzare.

https://pikaia.eu/scoperta-una-nuova-speci...lo-meridionale/
Scoiattolo-meridionale-3

Scoperta in Italia nuova specie di formiche arboricole
La specie denominata Colobopis imitans si trova soprattutto nel sud della Penisola Iberica, in Maghreb e Sicilia

Scoperta e descritta una nuova specie di formiche arboricole in Italia. Il risultato è stato ottenuto grazie a una ricerca condotta da un team coordinato dal professor Donato A. Grasso, docente dell'Università di Parma, e che ha coinvolto lo stesso Ateneo (con Enrico Schifani, Daniele Giannetti, Cristina Castracani, Fiorenza A. Spotti e Alessandra Mori), il Centre for Ecological Research di Vàcràtòt in Ungheria (con Sàndor Cssz) e l'Università di Bologna (con Andrea Luchetti e Filippo Castellucci). Il lavoro è stato appena pubblicato sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society, che è la stessa su cui proprio nel luglio del 1858 Charles R. Darwin e Alfred R. Wallace pubblicarono per la prima volta la teoria evolutiva per selezione naturale, una pietra miliare per la biologia moderna e fondamento della scoperta di cui sono protagonisti i ricercatori dell'Ateneo.
Il lavoro multidisciplinare è stato lungo e particolarmente complesso. Tramite un approccio di tassonomia integrata sono state utilizzate evidenze etologiche, morfologiche, ecologiche, genetiche e biogeografiche per definire questa nuova specie che è stata denominata Colobopis imitans. Il punto di partenza è stata l'etologia che ha permesso di evidenziare peculiari comportamenti mai studiati e descritti prima per queste formiche, aprendo la strada all'ipotesi che si trattasse di una nuova entità tassonomica separata da un'altra specie simile presente in Italia e con la quale è sempre stata confusa (Colobopsis truncata). Il nome specifico 'imitans' è stato attribuito proprio a causa di alcune caratteristiche cromatiche e del peculiare comportamento scoperto in queste formiche che tendono ad imitare (nel colore e nel comportamento) un'altra specie di formiche arboricole molto comuni negli stessi ambienti (Crematogaster scutellaris).
Quindi è seguita una accurata analisi dei pattern cromatici e delle caratteristiche anatomiche che sono state valutate con complesse quantificazioni morfometriche. I dati genetici ed ecologici hanno poi aggiunto ulteriori importanti elementi alla ricerca. Il lavoro si è avvalso anche di una serie di informazioni ottenute sia da campioni provenienti da vari Paesi europei e del bacino mediterraneo che da portali social per la ricerca naturalistica che hanno permesso di chiarire la distribuzione biogeografica della nuova specie, principalmente presente nel sud della Penisola Iberica, in Maghreb e Sicilia.
La ricerca ha aggiunto un tassello allo studio della biodiversità italiana, fornendo anche nuovi dati sui possibili driver evolutivi alla base della diversificazione delle formiche e altre specie animali. Rimangono ancora aperti molti altri interrogativi sulla biologia di questa specie e sul significato adattativo della sua abilità nell'imitarne un'altra a cui gli studiosi dell'Ateneo sperano presto di dare una risposta definitiva.

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2...cole-311140190/

view post Posted: 3/9/2021, 13:59 Francia. Draghi incontra Macron. - »Italia e UE
Un incontro che non fa presagire nulla di buono, quello di Macron con Draghi...

Draghi da Macron a Marsiglia, 'parliamo del futuro'
Grande sintonia, i leader parlano di Afghanistan, rifugiati e Ue

Sorrisi, abbracci ripetuti, Macron che con ampi gesti del braccio mostra fiero a Draghi lo spettacolo straordinario del mare dalla "Corniche" di Marsiglia, sulla stradina che porta all'ingresso del ristorante pluristellato "Le Petit Nice": un'atmosfera distesa quella per l'incontro a cena fra i due leader, in contrasto con i temi brucianti da affrontare a tavola, Afghanistan innanzitutto. "Di cosa parleremo? Parleremo del futuro" risponde sorridente un Macron che - dopo l'impegnativa visita in Iraq - affronta tre giorni difficili a Marsiglia, la seconda città del paese in preda a una crisi profonda per la sicurezza, il traffico di stupefacenti, i regolamenti di conti, la crisi della scuola, l'emarginazione.
Su questo difficile terreno - vicino a tradizionali "feudi" dell'avversaria dell'estrema destra Marine Le Pen - il presidente ha deciso di giocarsi l'avvio di campagna elettorale per le presidenziali di aprile.

"Siamo qui per parlare di Afghanistan - ha detto Macron ai pochi giornalisti ammessi dalla sicurezza dell'Eliseo davanti all'ingresso del ristorante, in una Marsiglia blindata - poi dobbiamo parlare del prossimo Consiglio Ue e preparare la presidenza francese. Affronteremo questioni bilaterali, migratorie, si parlerà di futuro".

L'incontro giunge in un momento in cui fra i due paesi, sul piano bilaterale, l'intesa è stata pienamente ritrovata, dopo il gelo di un paio d'anni fa. L'ultima tappa di questo rapporto ricostruito è stato l'arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi. Fra i due, non soltanto piena intesa sul piano politico e diplomatico, ma anche un'evidente stima reciproca personale ha cementato un rapporto che appare ora centrale anche per l'Europa. Sul tema che ha spinto Macron ad invitare Draghi, la crisi afghana con l'uscita degli Stati Uniti dal paese, Parigi à chiaramente a favore della proposta italiana di coinvolgere il G20 in un coordinamento internazionale sul tema. E la proposta promette di diventare centrale dopo che quella di una "safe zone" a Kabul - portata avanti dalla Francia con la Gran Bretagna - si è al momento arenata. Una posizione poi che i due hanno affrontato a Marsiglia è stata quella della posizione che l'Europa deve assumere di fronte all'ondata dei rifugiati afghani, con Draghi che ancora nel pomeriggio ha ribadito la critica a una politica europea dell'immigrazione "diventata una spina nell'esistenza della Ue".

Draghi e Macron hanno affrontato anche un tema diventato ormai abituale nei faccia a faccia fra i leader di Roma e Parigi, quello della Libia. Dove Roma e Parigi sono ora sostanzialmente allineate e condividono ormai gli obiettivi prioritari per la stabilizzazione del paese. E proprio la crisi libica fa nuovamente emergere l'esigenza - esplosa con la crisi afghana - di un avanzamento dell'Unione europea verso una politica comune di migrazione e di asilo.


https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/...894322f8fa.html

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view post Posted: 3/9/2021, 13:52 Azienda droni rilevata da Cina. Indagini su Alpi Aviation - »Attualità
E' il caso di dire Houston, abbiamo un problema. Grave...

Cinesi rilevano azienda di droni. Denuncia Gdf per violazione della legge sugli armamenti
L'acquisto, da parte di due società governative cinesi, non avrebbe avuto scopi di investimento ma l'acquisizione di know-how tecnologico e militare

Pordenone - Violazione della legge sulla movimentazione di materiali di armamento e possibili violazioni della normativa cosiddetta «golden power» che tutela le aziende italiane strategiche. Sono i reati contestati dalla Guardia di finanza di Pordenone a una azienda italiana che produce droni militari, aeromobili e veicoli spaziali la cui maggioranza - hanno accertato le indagini - è stata rilevata, attraverso una società offshore, da due importanti società statuali cinesi. L'azienda fornisce tra l'altro le forze armate italiane, è dunque soggetta a specifici controlli e vigilanza. La Gdf ha denunciato 6 manager (3 italiani e 3 cinesi).
L'azienda - che, appunto, tra l'altro progetta e produce sistemi U.A.V. «Unmanned Aerial Vehicle» di tipo militare e certificati per gli standard «stanag» NATO - è già stata oggetto di indagine della stessa Gdf di Pordenone per una presunta violazione dell'embargo internazionale nei confronti dell'Iran per una vendita di droni militari alla Repubblica islamica. Successivi approfondimenti hanno accertato che l'azienda, nel 2018, fu acquistata, per il 75 per cento, da una società estera di Hong Kong, e che fu valutata con un valore delle quote notevolmente rivalutato rispetto a quello nominale (90 volte superiore: 3.995.000 euro contro 45.000 euro).
Secondo gli investigatori, l'acquirente, mediante complesse partecipazioni societarie, sarebbe riconducibile a due importanti società governative della Repubblica Popolare Cinese. Un subentro societario perfezionato in modo da non far emergere il nuovo socio, con ritardi nelle comunicazioni amministrative e omettendo di informare preventivamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dell'acquisto della maggioranza dell'azienda, violando la cosiddetta «Golden Power» che attribuisce speciali poteri alle autorità italiane sugli assetti societari di realtà strategiche in vari settori.

L'acquisto non avrebbe avuto scopi di investimento ma l'acquisizione di know-how tecnologico e militare, che ha spinto a pianificare il trasferimento della struttura produttiva nel polo tecnologico di Wuxi, città-laboratorio dell'intelligenza artificiale cinese vicina a Shanghai. Operazioni non formalizzate, secondo la Gdf, in atti societari e per le quali non era stata chiesta preventivamente l'autorizzazione ai ministeri italiani competenti. Le Fiamme gialle hanno anche accertato l'esportazione per oltre un anno in Cina di un U.A.V. militare per la «Fiera internazionale dell' import a Shanghai» (nel 2019). L'apparecchiatura militare era stata dichiarata agli uffici doganali di esportazione non come «sistema U.A.V.» o «drone», ma falsamente come «modello di aeroplano radiocomandato».
«Gli investimenti da parte di soggetti stranieri nel territorio nazionale, di per sé, presentano riflessi positivi per il sistema economico nazionale, purché siano riconducibili a 'verè operazioni di investimento, di tipo finanziario o di sviluppo di programmi imprenditoriali. In questo caso, l'acquisto della società pordenonese presentava diverse finalità: verteva sull'acquisizione della sua tecnologia, anche di tipo militare, e sulla sua delocalizzazione all'estero»: lo ha reso noto il colonnello Stefano Commentucci, comandante della Guardia di Finanza di Pordenone, commentando l'operazione sull'azienda produttrice di droni militari.

«Si tratta di condotte per le quali molti Stati, tra cui l'Italia, hanno posto limiti che derogano ai principi di concorrenza e di libertà di investimento - ha precisato -. Per i prodotti connessi a materiali di armamento, la Legge n. 185/1990 attribuisce allo Stato una specifica funzione di controllo per esportazione, importazione, transito, trasferimento intracomunitario e intermediazione, nonché la cessione delle licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva con la previsione di applicazione di sanzioni penali in caso di inosservanza.
Per lo stesso settore, poi allargato a energia, trasporti, comunicazioni e sanità, le aziende strategiche ricadono nella normativa del "Golden Power" che disciplina i poteri speciali attribuiti al Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio per il controllo degli assetti societari. La Presidenza in caso di acquisizione di loro partecipazioni - ha concluso Commentucci - può proporre specifiche condizioni (per sicurezza di approvvigionamenti, informazioni e trasferimenti tecnologici) o opporsi alla loro esecuzione da parte di un soggetto diverso dallo Stato italiano».

https://www.ilgiorno.it/cronaca/cinesi-azi...enone-1.6757652

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view post Posted: 3/9/2021, 13:28 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Record. Superato il numero di medaglie di Rio...

Paralimpiadi, la Legnante argento nel getto del peso
L'azzurro Ndiaga Dieng ha conquistato invece la medaglia di bronzo nei 1.500 metri piani. Federico Mancarella ha vinto il bronzo nel kayak


Assunta Legnante ha vinto l'argento nel getto del peso categoria f12 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. La gara è stata vinta dalla uzbeka Safiya Burkhanova.

Bronzo alla messicana Rebeca Valenzuela Alvarez.

L'azzurro Ndiaga Dieng ha conquistato invece la medaglia di bronzo nei 1.500 metri piani categoria t20.

L'oro è andato al britannico Owen Miller, mentre l'argento a Aleksandr Rabotnitskii del Comitato paralimpico russo.

Federico Mancarella ha vinto il bronzo nel kayak 200 metri categoria kl2, portando a quota 62 le medaglie conquistate dall'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. L'oro è andato all'australiano Curtis McGrath, mentre l'argento all'ucraino Mykola Syniuk.

www.ansa.it/sito/notizie/sport/alt...f564027d87.html

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Paralimpiadi: azzurri bronzo in staffetta 4x100 mista di nuoto
E' 65/a medaglia per Italia a Tokyo

(ANSA) - ROMA, 03 SET - L'Italia ha conquistato il bronzo nella staffetta 4X100 mista di nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo, dietro alla Russia e all'Australia.
Protagonisti del podio azzurro il 27enne di Terni Riccardo Menciotti, il 23enne di Verona Stefano Raimondi, il 21enne milanese Simone Barlaam e il 20enne di San Michele al Tagliamento (Venezia) Antonio Fantin.

Per l'Italia è la 65/a medaglia a questi Giochi, la 39/a nel nuoto. (ANSA).

www.ansa.it/sito/notizie/sport/nuo...a52ab7d8d7.html

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view post Posted: 1/9/2021, 17:46 Pallavolo femminile. Italia - Russia 3-0 - »Sport e Competizioni
Straordinarie...

Europei pallavolo donne: 3-0 alla Russia, Italia in semifinale
Ora sarà l'Olanda la prossima avversaria delle azzurre per l'accesso in finale

L'Italvolley femminile ha battuto la Russia e si è qualificata per la semifinale degli Europei di pallavolo itineranti. Nei quarti di finale le azzurre hanno superato le russe con il punteggio di 3-0 (25-20, 25-8, 25-15). In semifinale l'Italia affronterà l'Olanda.
https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/202...2b76c832cf.html
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view post Posted: 1/9/2021, 17:43 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Altre medaglie...

Paralimpiadi: ciclismo, Mazzone argento in gara su strada
Katia Aere, medaglia di bronzo nella gara di handbike femminile. Italia di bronzo nel tennistavolo a squadre

Nel Ciclismo è argento per Luca Mazzone nella gara su strada H1-2. alle Paralimpiadi di Tokyo.
Katia Aere, medaglia di bronzo nella gara di handbike femminile categoria H5 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. La Aere è nata a Spilimbergo (Pordenone) il 28 agosto 1971 e ha compiuto 50 anni proprio pochi giorni fa durante la Paralimpiade giapponese.
Tesserata per l'Anmil Sport Italia, è alla sua prima partecipazione assoluta ai Giochi e ha esordito in Nazionale quest'anno, ma vanta già due bronzi (crono e su strada) ottenuti lo scorso giugno ai Campionati mondiali di Cascais. Per l'Italia è la medaglia numero 46 alle Paralimpiadi.
Italia di bronzo nel tennistavolo a squadre per Michela Brunelli e Giada Rossi in classe 1-3 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. "Questa medaglia - commenta con soddisfazione il presidente della FITeT, Renato Di Napoli parlando della medaglia di bronzo conquistata alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 dalla veronese Michela Brunelli e dalla pordenonese Giada Rossi, nella gara a squadre di classe 1-3 - è il coronamento del lavoro di ragazzi che si confermano straordinari, come uomini e come atleti. Giada e Michela sono due donne di grande forza e tenacia e non posso far altro che congratularmi con loro, con il direttore tecnico Alessandro Arcigli e con tutto lo staff della delegazione paralimpica, ancora una volta orgoglio della nostra Federazione". Ieri nella sfida dei quarti le due azzurre erano state protagoniste di un'entusiasmante vittoria in rimonta per 2-1 ai danni della Thailandia, con i successi nei due singolari, dopo aver ceduto il doppio. Oggi in semifinale hanno perso per 2-1 contro la Cina, dopo essersi aggiudicate il doppio, e hanno così ottenuto il bronzo, che riporta l'Italia su quel podio femminile a tredici anni dall'argento di Pechino 2008, dopo i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016.

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/202...61d02c604c.html
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Paralimpiadi: nuoto, oro e record del mondo per Antonio Fantin
Nella categoria S6, medaglia n.47 per l'Italia

Nuova medaglia d'oro per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo con il 'bottino' azzurro che sale a quota 47 podi. A dare l'ultima gioia allo sport italiano in Giappone è Antonio Fantin con l'oro conquistato e il record del mondo nei 100 stile libero S6.
https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/alt...63dd9dcc4a.html
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view post Posted: 31/8/2021, 09:48 Giochi Paralimpici Tokyo 2020. - »Sport e Competizioni
Sempre grandi i nostri atleti...

Paralimpiadi: ancora medaglie a Tokyo, l'Italia è al 41/o podio
Superato Rio


Alberto Amodeo ha conquistato l'argento nei 400 stile libero di nuoto categoria S8 (menomazioni fisiche) alle Paralimpiadi di Tokyo. Con il podio del ventenne lombardo, all'esordio ai Giochi paralimpici, l'Italia tocca quota 40 sul medagliere complessivo, superando il bottino di Rio 2016 (39).
Xenia Palazzo ha conquistato il bronzo nei 400 metri stile libero femminile di nuoto categoria S8 (menomazioni fisiche) alle Paralimpiadi di Tokyo.
E' la terza medaglia della 23enne di Verona a questi Giochi, dopo l'argento nei 200 misti e l'oro nella staffetta 4X100 stile libero. Per l'Italia è il 41/o podio.
La spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo ha conquistato altri cinque argenti nel corso della notte e della prima mattina. A cinque giorni dalla fine di questi Giochi, sono già 39 le medaglie vinte, lo stesso numero di quelle aggiudicate al termine di Rio 2016.
Nel lancio del disco femminile F11 (atleti ipovedenti) l'argento è andato alla campana Assunta Legnante, che ha stabilito il nuovo record europeo (40,25 metri). Nel ciclismo è toccato al lombardo Fabrizio Cornegliani (nella H1), al pugliese Luca Mazzone (nella H2), alla veneta Francesca Porcellato (nella H1-3) e al marchigiano Giorgio Farroni (nella T1-2).

https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/alt...041c519f5c.html
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view post Posted: 30/8/2021, 10:46 Cirinnà e i 24mila euro nella cuccia del cane - »Libera Discussione
Un anno prima era successo questo fattaccio, conclusosi con condanna nel Marzo 2021...

Senese, le intercettazioni del boss: “Vai là e dici che papà sta come un pazzo”. Nell’inchiesta il fratello di Cirinnà accusato di usura
LE CARTE - L'operazione della Mobile di Roma ha decapitato il clan di camorra nella Capitale. Le intercettazioni su MIchele 'o Pazzo: "Comanda tutto lui". Il figlio Enzo si lamentava delle foto di suo padre con Carminati pubblicate dai giornali: "Solo guai". A un certo punto i Senese acquistano il debito contratto da un imprenditore con il fratello della senatrice del Pd (completamente estranea alle indagini). L'uomo mandava suo figlio a riscuotere le rate dei prestiti
di Vincenzo Bisbiglia | 7 Luglio 2020


Giustizia & Impunità
Senese, le intercettazioni del boss: “Vai là e dici che papà sta come un pazzo”. Nell’inchiesta il fratello di Cirinnà accusato di usura

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Roma, smantellato il clan Senese: il boss inviava pizzini dal carcere. Tra gli arrestati anche il fratello della senatrice del Pd Cirinnà
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Cronaca | Di F. Q.
Roma, smantellato il clan Senese: il boss inviava pizzini dal carcere. Tra gli arrestati anche il fratello della senatrice del Pd Cirinnà

“Non mi guardare negli occhi, non mi sfidare altrimenti ti do una testata in faccia”. Usura e condotte intimidatorie. Ma non solo. Oltre al figlio Riccardo, parte attiva negli affari illeciti del padre, Claudio Cirinnà era riuscito a coinvolgere indirettamente anche i due anziani genitori, Corrado e Lucina, ai quali i suoi “debitori” nel 2014 avevano fatto pervenire due assegni, uno di 4mila euro intestato al padre e uno di 5mila euro alla madre. La coppia di anziani, va chiarito subito, non è coinvolta in alcun modo nelle indagini . A fargli pervenire quei soldi, secondo quanto ricostruito dalle indagini, era stato Antonio Leone, imprenditore titolare della Tony Leone Limousine Service, caduto nella trappola usuraia di Cirinnà dopo un prestito di 50mila euro, per il cui saldo a un certo punto non bastavano più nemmeno i 130mila euro promessi in un successivo “piano di rientro”.
Cirinnà. Il padre prestava, il figlio riscuoteva – Claudio e Riccardo sono finiti in manette nell’ambito di un’operazione che ha portato la Squadra mobile di Roma a disarticolare per intero il clan camorristico Senese, attraverso gli arresti dei reggenti Vincenzo e Angelo Senese e di Raffaella Gaglione, rispettivamente figlio, fratello e moglie del boss Michele detto O’ Pazzo, dal 2013 al 41bis. Sebbene vi sia in comune l’attività usuraia, l’unico collegamento emerso fra i Cirinnà e i Senese è che i secondi a un certo punto hanno acquistato il debito contratto da Leone, tanto che ai due non è stato contestato il reato di associazione mafiosa. Nessun coinvolgimento – neppure accennato – per la sorella di Claudio, la senatrice del Pd, Monica Cirinnà, che da anni ha allontanato quel fratello dalla “vita tumultuosa”, nonostante i sentimenti di “dolore e l’amarezza” con i quali dichiara – con un post su Facebook – di aver appreso la notizia del suo arresto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Claudio Cirinnà erogava i suoi “prestiti” attraverso la società Europetroli Spa, per poi farli riscuotere al figlio Riccardo. “Nel marzo 2016 ricevevo minacce da parte di Claudio Cirinnà a mezzo telefono – dice Leone agli inquirenti – con tali telefonate, mi diceva che in mancanza di ulteriori pagamenti sarebbe passato alle vie di fatto, sia nei confronti di Leone che dei suoi familiari”. Intimorito dalle minacce “mi accordavo con Cirinnà per un piano di rientro per complessivi 130.000 euro” effettuato “nelle mani di Riccardo”. Tuttavia “a gennaio 2017 Cirinnà pretendeva la dazione di ulteriori 60.000 euro in quanto a suo dire il debito non sarebbe stato ancora estinto”.
Senese. “Michele è il capo di Roma”. Il ruolo della moglie “Raffaellina” – Al centro dell’inchiesta la famiglia Senese. Il boss, Michele, dal carcere secondo gli inquirenti “conosce esattamente il modus operandi della famiglia in materia di investimenti e controlla tutte le iniziative ‘in affari’ portate avanti dai vari componenti familiari”. “Vai là, dici che papà sa tutto, glielo hanno mandato a dire, sta come un pazzo”, diceva al figlio Vincenzo durante i colloqui in carcere. In particolare, è la moglie Raffaella che “sorveglia tutti gli investimenti e ciò secondo specifiche direttive del marito”. Tanto che a un certo punto entra in conflitto proprio con il figlio, quando il commerciante di capi d’abbigliamento, Massimiliano Barretta, tarda a far rientrare i soldi che la famiglia gli aveva prestato per “avviare l’attività’”. Enzo Senese è costretto alle minacce per far “rientrare” l’imprenditore: “Sei ancora vivo compà”, gli dice al telefono. “Si, sono vivo, non ti preoccupà”, la risposta. E ancora: “Meno male dai, so contento se uno è ancora vivo… sennò la gente…”. D’altronde, Michele Senese era ancora considerato “il capo di Roma” da alcuni degli interlocutori dei suoi familiari. “È il boss della camorra romana!!! Comanda tutto lui!!”, affermano alcuni degli indagati. “L’articolazione criminale dei Senese – scrive il gip – ha diversamente distribuito i propri illeciti interessi in diversi territori di Roma tanto da rapportarsi con due esponenti di spicco della Capitale, Roberto De Santis e Franco Gambacurta”. E ancora: “La notorietà criminale della famiglia Senese – sottolinea il gip – era così diffusa che bastava evocare il nome del clan per persuadere i destinatari della intimidazione a piegarsi alle richieste provenienti dal clan”.
I ristoranti “Da Baffo”, le radio e ‘Diabolik’: “Ormai sta Roma fa schifo” – Nell’orbita degli affari del clan Senese nella Capitale, c’è anche la catena dei ristoranti “Da Baffo”, molto noti in città per la qualità della carne servita e per la pubblicità battente sulle radio sportive romane. Proprio su questo punto si concentra un capitolo dell’inchiesta. È Angelo Senese a a contattare Marco Turchetta, ultras della Lazio e sodale del più noto capo della curva nord Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik: i due sarebbero stato arrestati insieme alcuni mesi fa nell’inchiesta ‘Grande Raccordo Criminale’ se Piscitelli non fosse stato ucciso nell’estate 2019 al Parco degli Acquedotti, proprio al Tuscolano quartier generale dei Senese. Grazie a Turchetta, Senese ottiene per i suoi ristoranti un contratto pubblicitario complessivo con quattro note radio sportive capitoline, ascoltate da entrambe le tifoserie. Prima di risolvere il “problema”, Turchetta chiede a Senese il permesso di coinvolgere proprio Piscitelli, ma Angelo rifiuta: “Io non mi voglio mettere in mezzo, perché poi ce sta quello de mezzo dietro… non mi va”.
Le intercettazioni su Carminati: “Hanno ancora messo le foto” – I Senese guardano con sospetto anche le associazioni mediatiche fra il boss Michele e l’ex Nar, Massimo Carminati, condannato nell’inchiesta sul Mondo di Mezzo. Indagine in cui viene documentato l’ormai noto incontro tra lo stesso Senese e Carminati: i toni, a giudicare dagli scatti, non erano dei più distesi. Le immagini di quel summit con annessa discussione finiranno più volte su tutti i giornali. “Un’altra volta le foto”, esclama Enzo Senese a Ciro Maresca, altro noto pregiudicato napoletano: “Mo’ hanno messo altre foto sue, discussioni con quello lì di Mafia capitale, Carminati, solo problemi”. E poi il commento, surreale: “Come sta Roma è finita Ciro, fa schifo proprio”. L’altra telefonata è a Cristian Condorelli, anche lui pregiudicato ritenuto contiguo al clan Casamonica: “Però sempre le solite cose, un’altra volta mi padre sui giornali, sulle cose, a rompe il cazzo”. E ancora: “Un’altra volta, pure ieri, l’Espresso, quello, quell’altro…”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/0...-usura/5860559/

Mercoledì, 3 marzo 2021 - 15:43:00
Usura, condannati il fratello Claudio e il nipote della senatrice Cirinnà
Claudio Cirinnà e il figlio Riccardo sono stati condannati in seguito all'arresto dell'Antimafia: sono fratello e nipote della senatrice, estranea ai fatti

Quattro anni e otto mesi e a un anno e quattro mesi. Queste le condanne inflitte in abbreviato dal gup di Roma rispettivamente a Claudio Cirinnà e al figlio Riccardo. I due, fratello e nipote della senatrice Monica Cirinnà, del tutto estranea all'inchiesta, erano tra i 28 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare del luglio scorso in seguito all'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che ha smantellato il clan Senese.
Tra gli altri era destinatario della misura anche il capo famiglia, Michele Senese, detto "O' Pazz". Il pm Francesco Minisci aveva chiesto per Claudio Cirinnà sei anni e tre anni per Riccardo. Le accuse, a vario titolo, erano quelle di usura, estorsione, e intestazione fittizia di beni. I due erano accusati in concorso, di aver prestato e chiesto soldi ad una persona che si trovava sottoposta anche alle indebite "attenzioni" del clan di Camorra.

https://www.affaritaliani.it/cronache/usur...nna-726520.html

view post Posted: 30/8/2021, 08:51 Rettore delira su foibe - »Patria e Irredentismo
Quando il negazionismo sale in cattedra...

Le giornate del prof Lo scivolone di Montanari nel contrapporre le Foibe alla Shoah
di Giuliano Cazzola

Il rettore dell’Università degli stranieri di Siena ha criticato la legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo perché sarebbe in antitesi a quella della Memoria. Nessuna persona intellettualmente onesta può paragonare queste due tragedie umanitarie, sia per le dimensioni sia per le circostanze storiche. O peggio, dare un giudizio di valore
Su Il Giornale viene ripresa una dichiarazione di Tomaso Montanari della quale, a mio avviso, il rettore dell’Università degli stranieri di Siena dovrebbe vergognarsi. Per motivi suoi se la prende con «La legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah)» che a suo avviso «rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica», su cui, «la destra italiana sta equivocando, ci sta marciando, sta inventando tutto».
Poi il rettore ’’del nostro scontento” avverte di dover chiarire il suo pensiero: «Nessuno nega le foibe, ma è l’uso strumentale, politico che la destra neofascista fa delle foibe che contesto». Per poi aggiungere: «La destra sta ingigantendo le foibe da un punto di vista storico, numerico e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l’equiparazione dei due tragici eventi».
Nessuna persona intellettualmente onesta può paragonare queste due tragedie umanitarie, sia per le dimensioni che per le circostanze storiche. Nella tragedia delle foibe (e dell’esodo di circa 350mila italiani, scappati da quelle zone come gli afghani di oggi, portandosi appresso solo i vestiti che avevano addosso i loro averi erano stati confiscati) si consumarono vendette e ritorsioni contro i dominatori sconfitti che non erano sempre stati ’’italiani brava gente’’.
Io ero un bambino ma ricordo bene che un treno carico di profughi ’’Giuliani’’ non poté sostare nella Stazione di Bologna perché si diceva che fossero fascisti in fuga dal socialismo. Nelle zone (A e B) intorno a Trieste per anni il Partito Comunista italiano sostenne la causa slava, almeno fino a quando Tito non ruppe con Stalin. Per decenni quegli italiani uccisi per la loro nazionalità sono stati ignorati; non mi pare che la memoria di costoro possa essere ritenuta una vittoria della destra.
Ma davvero Montanari si sente di negare, nella vicenda delle foibe, una componente di pulizia etnica. È questo il termine macabro usato dal presidente Giorgio Napolitano il 10 febbraio 2007, commemorando gli eccidi dell’immediato dopoguerra: «…già nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell’autunno del 1943, si intrecciarono “giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento” della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”».
La stessa strategia del massacro indiscriminato che abbiamo visto ripetersi tragicamente dopo il crollo della Jugoslavia. Croati contro serbi, serbi contro bosniaci mussulmani, stupri etnici di massa e stragi di uomini, donne e bambini soltanto perché appartenenti a un’altra etnia. Il 9 luglio 1995, la zona protetta dall’ONU di Srebrenica e il territorio circostante furono attaccati dalle truppe dell’esercito serbo di Bosnia che riuscì a entrare definitivamente nella città due giorni dopo. I maschi dai 12 ai 77 anni furono separati dalle donne, dai bambini e dagli anziani, apparentemente per essere interrogati, in realtà vennero uccisi e sepolti in fosse comuni. Del resto i croati non si erano fatti mancare nulla nel conflitto contro i serbi. Le forze di interposizione delle Nazioni Unite a Srebrenica mostrarono tutta la loro impotenza. E si rese necessario l’intervento della Nato.

È poi veramente privo di senso l’accostamento che Montanari compie tra le date delle due Memorie come se costituissero l’esito di una rivalsa della destra contro sinistra. La Giornata della Memoria della Shoah si celebra il 27 gennaio perché in quella data nel 1945 l’Armata Rossa liberò Auschwitz, il Campo di sterminio più grande di tutti quelli che il nazismo aveva disseminato per l’Europa (lo stesso di cui ora il governo polacco vuole vietare l’accesso ai cittadini israeliani). Mentre la Giornata del Ricordo delle foibe fu fissata il 10 febbraio per una ragione precisa. In quella data vennero firmati nel 1947 i Trattati di Parigi dove era prevista la cessione di territori italiani alla Jugoslavia. Si trattava di quegli stessi Trattati nei quali, secondo Giorgio Napolitano (che peraltro allora c’era), «prevalse il disegno annessionistico».

Mentre la Giornata della Memoria dell’Olocausto venne decisa nel 2005 dall’Assemblea generale dell’ONU (l’Italia aveva già provveduto con una legge del 2000), la legge del 2004 sulla Memoria delle foibe, fu promossa principalmente da esponenti della destra (sia pure con un ruolo attivo di altri gruppi in particolare della Margherita).

È questa una buona ragione per giudicare quell’iniziativa una falsificazione storica o un atto di ritorsione contro la Memoria della Shoah? Perché non riconoscere che quella legge del 2004 – ancorché dettata da motivi politici – contribuì a porre riparo a una vile omissione e a rendere giustizia a dei compatrioti vittime di una guerra perduta?

www.linkiesta.it/2021/08/tomaso-montanari-foibe-giornata/

Fermate la deriva del Rettore che delira sull'antifascismo
29 Agosto 2021 - 06:00

Da qualche giorno, con un crescendo inquietante di dichiarazioni sempre più intrise di odio politico, ci troviamo costretti a leggere gli sproloqui di Tomaso Montanari futuro rettore dell'Università per Stranieri di Siena
Giorgia Meloni

Da qualche giorno, con un crescendo inquietante di dichiarazioni sempre più intrise di odio politico, ci troviamo costretti a leggere gli sproloqui di Tomaso Montanari «intellettuale» vip della sinistra e prossimo rettore dell'Università per Stranieri di Siena che propone la cancellazione del Giorno del Ricordo per i martiri delle Foibe. Ossia il 10 febbraio, data solenne sancita da una legge dello Stato approvata nel 2004. Per lui in spregio al monito del presidente Sergio Mattarella nient'altro che un'operazione di «revisionismo di Stato» frutto della propaganda della destra.

Su La Stampa di ieri, il professore del quale non sono note ricerche scientifiche riguardo la materia su cui si avventura si è prodigato in una serie di sciocchezze sulla tragedia che ha coinvolto migliaia e migliaia di italiani trucidati dai partigiani comunisti di Tito: «Non ci furono milioni di infoibati, probabilmente furono cinquemila, tra i quali molti erano fascisti e nazisti, altri erano innocenti». Altri erano innocenti Se è già falso e puro riduzionismo dire che nelle foibe sarebbero morte cinquemila persone, il folle messaggio che passa dalle sue parole è che infoibare migliaia di «fascisti» non sia stato un crimine. È proprio sulla base di questo estremismo che personaggi alla Montanari giustificano e minimizzano da anni la brutale uccisione di Norma Cossetto, ragazzina torturata e stuprata in branco dai «partigiani» e poi gettata viva in una foiba per la grave colpa di non essere stata ostile al fascismo (come gran parte degli italiani di allora).

Ecco, mi chiedo, con molta serietà e preoccupazione, se questo odio e questa violenza rappresenteranno la «linea» didattica dell'Università per stranieri di Siena, nella quale parole del futuro rettore ha promesso che insegnerà ai ragazzi «i valori dell'antifascismo in modo militante». Al di là della perplessità sulle materie da insegnare in un Ateneo (paghiamo per questo cara ministra Messa con i soldi pubblici Montanari?), mi piacerebbe sapere se i «valori» di cui parla l'esperto di arte siano quelli che hanno ispirato chi ha colpito a morte, tra i molti, Sergio Ramelli o animato la mano di chi ha arso vivi i fratelli Mattei, e cioè che la violenza contro i «fascisti» non solo è giustificata, ma è da incoraggiare.

Nella sua intervista a La Stampa Montanari scrive che «c'è troppa tolleranza verso i fascisti», concetto che aveva già sviluppato, questa volta su il Fatto Quotidiano: «Sembriamo aver dimenticato che per i fascisti e solo per i fascisti non valgono tutte le garanzie costituzionali: per esempio, non valgono la libertà di associazione e di espressione».

Insomma per Montanari ai «fascisti» vanno tolti tutti i diritti, anche quello di non essere ammazzati dagli «anti». Già questa sarebbe una follia fuori dall'insieme di valori della civiltà occidentale, secondo la quale il rispetto della persona umana si concede anche al peggiore degli individui, ma c'è di più. Perché l'elenco di questi «fascisti» ai quali togliere ogni diritto e da prendere a fucilate all'occorrenza, lo stila lo stesso Montanari, insieme ai suoi soliti compagni di merende. E, ovviamente, nell'elenco ci sono tutti i partiti di destra, anche quelli rappresentati in Parlamento.

Qualche mese fa nel salotto di Lilli Gruber, Montanari teorizzava questa sentenza: «Non vi è dubbio che il partito della Meloni sia il punto di riferimento di quel risveglio del fascismo storico in questo Paese». Se ci fosse qualche poveretto che prendesse seriamente le farneticazioni di Montanari, quindi, oggi si sentirebbe legittimato a compiere qualsiasi atto, anche violento, anche incostituzionale, contro il pericolo fascista rappresentato da Fratelli d'Italia o da qualunque movimento individuato dai vari Montanari d'Italia.

Che dire, insomma, davanti a tali assurdità? Non mi interessano le polemiche sterili, ancora di meno mi interessa parlare del millennio passato, di fascismo e comunismo. Provo pena per personaggi come Montanari (e ce ne sono diversi) che, in assenza di talento specifico, si affannano a costruirsi una carriera grazie a un antifascismo grottesco e da operetta. Ma ora si sta davvero superando il limite. In una democrazia evoluta, un professore o peggio un rettore non può diffondere messaggi di odio, discriminazione e violenza come questi. Cosa farà Montanari, vieterà ai professori e agli studenti di destra della sua università di esprimere le proprie opinioni? Così sono nati i Talebani, proprio con la propaganda estremista nelle università. Non è un problema di Fratelli d'Italia, è un problema per l'Italia, e mi auguro che qualcuno abbia la decenza di fermare questa pericolosa deriva.

Fonte: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/st...re-1971638.html

Tomaso Montanari choc sulle foibe, Sasso (Lega): non può dirigere un ateneo pubblico
"Può un docente universitario che si appresta a dirigere un ateneo pubblico definire 'falsificazione storica' la tragedia delle foibe?" Rossano Sasso, leghista sottosegretario pubblica istruzione, va all'attacco di Tomaso Montanari.
Nel mirino del leghista le parole dello storico dell'arte: “Non si può nascondere che alcune battaglie revisioniste siano state vinte, grazie alla debolezza politica e culturale dei vertici della Repubblica. La legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica”. Dichiarazioni che hanno provocato uno tsunami di proteste e indignazione.
"Può lo stesso accademico ignorare una legge dello Stato che definisce il giorno del ricordo come solennità civile riconosciuta dalla Repubblica? - continua Sasso - E può lo stesso neo-Rettore infine esaltare chi insulta il Presidente Mattarella? Letta non ha nulla da dire?
Possibile che a sinistra valga ancora il concetto di "doppia morale" per cui alla fine quelli che si rendono protagonisti in negativo se sono di sinistra sono ancora e solo "compagni che sbagliano" e quindi vanno giustificati e perdonati?".
"Montanari chieda scusa e si vergogni, chi di dovere intervenga perché chi ricopre incarichi nella pubblica amministrazione non può assumere determinate condotte" dice Sasso che ieri su facebook aveva argomentato: "Le foibe? Un falso storico. A dirlo non un odiatore qualunque carico di ignoranza e disprezzo della storia, non un frequentatore abituale di centri sociali ma il Rettore dell’Università per stranieri di Siena. Montanari, si vergogni".

https://www.iltempo.it/politica/2021/08/27...blico-28461462/

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view post Posted: 30/8/2021, 08:33 Durigon si dimette da sottosegretario lega - »Società e Mondo Politico
Durigon lascia l'incarico ma resta comunque in attesa di nuova chiamata...

"Strumentalmente attaccato", Durigon si dimette da sottosegretario
Con una lunga missiva nella quale spiega le sue ragioni e si scusa con chi si è sentito offeso, Claudio Durigon ha rassegnato le sue dimissioni
di Francesca Galici

Con una lettera, il sottosegretario della Lega all'Economia, Claudio Durigon, ha annunciato le sue dimissioni dopo la polemica sulla toponomastica sul parco comunale di Latina. "Un processo di comunicazione si valuta non in base alle intenzioni di chi comunica, ma al risultato ottenuto su chi riceve il messaggio", ha scritto Durigon, che poi prosegue: "Pur in assoluta buona fede, ho commesso degli errori. Di questo mi dispiaccio e, pronto a pagarne il prezzo, soprattutto mi scuso".
"Non mi riconosco nell'identità fascista"

Soprattutto, il dimissionario sottosegretario all'Economia, spiega: "Mi dispiace che mi sia stata attribuita un'identità 'fascista', nella quale non mi riconosco in alcun modo. Non sono, e non sono mai stato, fascista. E, più in generale, sono e sarò sempre contro ogni dittatura e ogni ideologia totalitaria, di destra o di sinistra". Durigon ha ribadito i suoi principi cristiani, ci ha tenuto a sottolineare come ci sia stata una lettura frettolosa delle sue parole e che queste "abbiano potuto portare qualcuno a insinuare che per me la lotta alla mafia non sia importante".

I valori della legalità, della lotta contro le organizzazioni criminali e della giustizia sono, per Claudio Durigon, dei valori assoluti nei quali credere profondamente, "per questo, anche se le mie intenzioni erano di segno opposto, mi scuso con quanti, vittime di mafia (o parenti di vittime di mafia), possono essere rimasti feriti dalle mie parole. O, per essere più precisi, da una certa interpretazione che è stata data alle mie parole. E sottolineo che le mie scuse in questo senso, in particolare alle famiglie Falcone e Borsellino, e a quelle degli agenti di scorta caduti insieme a loro, sono sentite e profonde (come sentita e profonda è, per me, la convinzione nel valore della legalità)".

Claudio Durigon punta il dito contro chi ha strumentalizzato le sue parole e si dice indignato verso chi "forzando il senso delle mie parole, mi abbia accusato di mancanza di rispetto e di ingratitudine nei confronti dei giudici Falcone e Borsellino". Il sottosegretario dimissionario li reputa "non solo due figure eroiche, ma anche dei modelli di etica, di civismo, di senso dello Stato". Anche per questo si dice "disgustato da alcuni media che mi hanno addirittura accostato ai clan rovistando nella spazzatura al solo scopo di infangarmi".
"Sono stato strumentalmente attaccato"

Quindi, nella sua lettera, il leghista spiega ancora una volta il senso delle sue parole, raccontando di come i suoi avi si sono spostati dal Veneto nel Lazio, in particolare a Latina, durante il periodo della bonifica dell'Agro Pontino, per secoli flagellato dalla malaria. "Il progetto di recupero e valorizzazione fu un'opera immensa: dal 1926 al 1937, per bonificare le paludi dell'Agro, furono impiegate ben 18.548.000 giornate-operaio, con il lavoro di circa cinquantamila operai, provenienti da tutto il Paese. Estirpata la malaria e recuperato il territorio, a seguire sorsero nuove città, di cui la prima fu, nel 1932, l'attuale Latina", ha sottolineato Durigon, ricordando anche le migrazioni degli anni Settanta, che hanno portato in quest'area del Lazio cittadini da ogni parte d'Italia.

Quindi, il sottosegretario dimissionario ribadisce che "nella mia mal formulata proposta, io avevo a cuore solo l'idea di ricordare questa storia così intensa e così particolare, e ancora oggi così sentita nella zona di cui sto parlando (anche se mi rendo conto che essa è difficile da comprendere, e soprattutto da 'sentire', per un qualsiasi cittadino italiano che non sia di quella zona)". Ma Durigon ci tiene a precisare che "non ho mai chiesto 'l'intitolazione del parco al fratello di Mussolini', come hanno riferito alcuni titoli di giornale, bensì semplicemente il ripristino del suo nome originario. Il nome 'Arnaldo Mussolini' venne infatti scelto dai coloni e per decenni è rimasto tale, nonostante il susseguirsi dei sindaci e delle giunte. E fa parte della memoria della città".

Nella lunga lettera ha specificato di non aver mai voluto accostare Arnaldo Mussolini ai giudici Falcone e Borsellino. "Sostenere il contrario, come è stato fatto sulle mie parole, è una forzatura bella e buona. Perciò, al di là dei miei errori di comunicazione (nella forma), nella sostanza sono stato strumentalmente attaccato per aver proposto di salvare la memoria storica di cui sopra", ha spiegato ancora Durigon. La conclusione della missiva è amara: "Tutto, in quelle terre, rimanda a una storia che invece un certo tipo di 'politicamente corretto' vorrebbe rimuovere per sempre. Così, ho dovuto constatare sulla mia pelle, con grande amarezza, che esistono professionisti della strumentalizzazione che hanno usato le mie parole per attribuirmi a tutti i costi un'etichetta che non mi appartiene, con l'unico fine di colpire me e il partito che rappresento".

"Durigon lascia per amore dell'Italia"

Dopo la pubblicazione della lettera è intervenuto Matteo Salvini: "Ringrazio Claudio non solo come politico ma soprattutto come uomo, amico, persona onesta, concreta, schietta e coraggiosa, che a differenza di altri lascia la poltrona per amore dell'Italia e della Lega, e per non rallentare il lavoro del governo, messo irresponsabilmente in difficoltà per colpa di polemiche quotidiane e strumentali da parte della sinistra". Il leader della Lega prosegue: "Contiamo che questo gesto di responsabilità e generosità induca a seria riflessione altri politici, al governo e non solo, che non si stanno dimostrando all'altezza del loro ruolo. Conto su Claudio per la scrittura della nuova riforma delle pensioni, vicina a Quota 100 e lontana dalla Fornero, per la rottamazione di milioni di cartelle esattoriali, e per nuovi incarichi per aiutare la Lega a crescere ancora".


https://www.ilgiornale.it/news/politica/st...te-1971267.html

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