vitruvio1 |
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| dunque mi dai ragione, Peppero, riguardo al mio primo scritto? Questo è dovuto al fatto, credo, che esso è logico e razionale, oltre che comprovabile, mentre il secondo post che ho scritto e che ora quoto CITAZIONE Detto questo, oltre che ribadire quello che ho già scritto e che non ha trovato obiezioni, vedo, aggiungo che oltre che l'istinto di marchiare e delimitare il territorio, abbiamo un altro istinto molto forte, cioè quello dell'essere. In realtà questo istinto è forse ancora più riscontrabile, per esempio, negli antichi graffiti, i quali hanno però anche altre valenze, ma è insomma un segnalare la propria presenza, la propria esistenza al mondo, allo spazio, a Dio, a se stessi. E' un atto vitale. Forse la bandiera, dunque, può essere vista attraverso questi due istinti, quello del territorio, e quello della propria semplice esistenza in sé. amplia di più il discorso, lo porta su altri livelli, per esempio quello superomostico Nietzschiano (non sono certo che si scriva così). Sappiamo che Nieszche aveva parecchie fisime riguardo all'umano, altri le chiamerebbero ideali, passioni, ma a me non è mai parso niente di più che un semplice istinto di specie, un imperativo di specie. D'altronde lo stesso filosofo avvertì che prima ancora dell'istinto di conservazione, abbiamo l'istinto dell'espansione, su questo sono d'accordo, e ben si sposa con l'argomento bandiera. per adesso mi fermo.
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