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Nizza la bella., Cuore italiano e passaporto francese...

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robymarziano
view post Posted on 30/8/2008, 23:34




Lo scorso luglio, col sempre sospettoso beneplacido delle autorità d'occupazione francesi, si sono tenute a Nizza le Celebrazioni Garibaldine. Fra i molti autonomisti e fra la moltitudine di coloro che cautamente riscoprono - se non ancora d'essere italiani, almeno di non essere francesi, erano presenti anche 200-300 militanti della "Lega per la Restaurazione delle Libertà Nizzarde" (...di quelle antiche libertà e benefici, cioè, di cui i loro antenati avevano sempre goduto sotto il Regno di Sardegna). Agitavano bandiere con lo stemma di Nizza e indossavano magliette con l'effigie di Garibaldi e scritte in dialetto nizzardo (mai in francese) del tipo: «Nissart - A la nuostra istoria sempre fedel», oppure in italiano: «Il 15 aprile 1860 avrei votato No». Inutile dire che questi accadimenti, che si verificano dopo 150 anni di dominio francese e "disitalianizzazione" forzata, di ottimo presagio, è fonte di immensa gioia e speranza! Il loro presidente, Alain Roullier, un nizzardo dal cognome molto probabilmente francesizzato, è autore di un libro importantissimo, ove si dimostra, sulla scorta di lunghe, accuratissime e comprovate ricerche, per altro corredate di documenti d'archivio, la TRUFFA del cosiddetto "plebiscito dell' aprile 1860" e la lotta spietata di Napoleone III e dei suoi successori contro l'italianità e l'identità nizzarda, identità di stampo italiano, che tutto è fuorché francese e rappresenta un punto di raccordo tra Piemonte e Liguria. Perché noi italiani dobbiamo dimenticare l'italianità di Nizza, oppure della della Corsica, di Malta, dell'Istria, di Fiume, della Dalmazia? Perché dobbiamo essere giudicati reazionari se consideriamo la sedicente Repubblica del Ticino semplicemente come un lembo di suolo italiano, così come un altro lembo d'italia è la cosidetta Repubblica di San Marino? Vediamo di ricordare, brevemente, le ragioni per cui il Nizzardo, nell' aprile del 1860, divenne francese. La regione era (con la Savoia) il prezzo che Napoleone III aveva chiesto a Camillo Benso conte di "Cavour" (località dal nome attualmente francofono) sin dal 1859 per il suo appoggio militare al Piemonte nella guerra contro l'Austria. Quando la notizia dell'infame intesa divenne pubblica, agli inizi del 1860, la reazione dell'opinione pubblica più culturalmente elevata fu "tempestosa". Si cercò, anche per il forte dissenso espresso dall?inghilterra, di soprasedere ...ma l' imperatore non si mosse di un pollice e minacciò di ritirare le truppe francesi dall' Italia in un momento in cui i piemontesi ne avevano maggiormente bisogno. Il Benso dovette accettare e, fin da subito, si mise d'accordo con la Francia affinchè la cessione fosse garantita, arrivando al punto di manovrare "dietro le quinte" per creare un clima tale da portare ineluttabilmentema all'iniqua cessione. Per salvaguardare la faccia, ebbe una astuzia: volle un pubblico trattato che venne stipulato il 24 marzo: Nizza sarebbe diventata francese soltanto dopo una consultazione popolare, da tenersi nelle settimane successive. Ovviamente il governo di Parigi, nel frattempo, era già al lavoro con piena complicità ed ausilio da parte delle autorità italiane del Regno di Sardegna! Parigi aveva messo in campo una brutalità di mezzi e di argomentazioni di cui fecero larga mostra gli agenti francesi guidati dall'incaricato Pietri. Diciotto giorni dopo la firma del trattato, la questione fu discussa alla Camera, a Torino. L' intervento più commovente fu quello del ministro nizzardo Foresta, mentre quello più polemico fu quello di Garibaldi, anch'egli come sappiamo nizzardo ed eletto da poco in un collegio della sua città. Il Generale fu appassionato ed eloquente. Ricordò la «dedizione» dei nizzardi ai Savoia nel 1388, invocò lo Statuto del Regno di Sardegna, denunciò le lusinghe e le minacce degli agenti francesi, rappresentò che persino il governatore sardo, inviato dal governo di Torino, stava facendo propaganda ...per la Francia!!! Concluse chiedendo che il voto popolare nelle due regioni avesse luogo soltanto dopo la ratifica parlamentare del trattato. Ma il Benso, sottobanco, si era già impegnato con l' imperatore di Francia e non poteva accettare. Il Conte difese la sua linea con pochi argomenti vacillanti, non convincenti e giuridicamente incerti, ma politicamente decisivi: «Mi restringo a questa sola dichiarazione, ed è che la cessione di Nizza e della Savoia era condizione essenziale del proseguimento di quella via politica che in così breve tempo ci ha condotti a Milano, a Firenze, a Bologna!» (parole autentiche del nominato "Cavour", N.d.R:). Il plebiscito di Nizza ebbe luogo il 15 aprile, tre giorni dopo il dibattito: ...una vittoria francese annunciata, un'amputazione di un lembo d'Italia voluta dall'alto. I votanti furono 24.608 dei quali 24.448 favorevoli all' annessione e 160 contrari. Al di là del clima di pressione e violenza instaurato al momento del referendum, furono risultati manipolati? Con certezza rispondiamo sì! ...Fu così che, 150 anni or sono, perdemmo Nizza la Bella...
Viva L'Italia, Viva Nizza italiana! :nazionale:
Cordiali saluti. Roberto
 
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Daniele Italico
view post Posted on 31/8/2008, 05:22




Articolo molto interessante. Oramai sei uno dei nostri. ;)
 
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view post Posted on 31/8/2008, 13:27
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Quoto. Sapere che a Nizza ci sono ancora le celebrazioni garibaldine, e che il popolo partecipa, non può fare che piacere. Grazie dell'articolo robymarziano.

:nazionale:

 
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Latronico
view post Posted on 31/8/2008, 14:12




Qualche volta anche il Tg3 ne parla (delle manifestazioni). Tempo fa li vidi, tutti vestiti alla garibaldina, che manifestavano...
 
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paolo antonio
view post Posted on 9/11/2008, 20:55




Buona sera e piacere di conoscervi!
Sono capitato per caso in questo forum leggendo l'intervento di Robymarziano e non ho potuto fare a meno di associarmi a voi ,anche se la mia conoscenza storica è molto settoriale.
In effetti mi sono appassionato a quel momento storico ambientato a Nizza
tra la fine del 700 e la fine dell'800 perchè Giovanni de Foresta era il mio trisavolo ed io sto cercando di ricostruire la storia familiare seguendo le orme di Giovanni e di suo figlio Adolfo che hanno rinunciato al paese natio,ai beni ,alle professioni per restare Italiani,pur rimanendo intimamente legati a Nizza al punto che pur morendo a Bologna e a Torino entrambi hanno voluto esservi sepolti.
Chiedo a voi tutti esperti di storia se avete indicazione di
informazioni ,dati,conoscenze, testi o siti che mi aiutino ad approfondire la mia ricerca che oltre che storica è anche d'ambiente.

Grazie per l'attenzione. Paolo Antonio






 
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view post Posted on 9/11/2008, 21:59
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Ciao Paolo Antonio, benvenuto e grazie per il post. Purtroppo in questo campo posso aiutarti ben poco. Invito gentilmente coloro che ci leggono, se qualcuno dovesse avere informazioni, magari dati raccolti in biblioteca o negli archivi storici a postare ciò. Nel frattempo potresti provare a contattare anche RobyMarziano mandandogli un mp. Magari ti sa suggerire qualche testo utile. Chissà...

 
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paolo antonio
view post Posted on 10/11/2008, 08:21




Ciao Peppero
ti ringrazio per la risposta ,per le indicazioni e anche per il .."chissa"....
Io spero proprio che fra tanti storici qualcuno ,magari casualmente, si sia imbattuto sulle notizie che cerco.
In generale credo molto nella filosofia del" forum "perchè tendenzialmente raggruppa le persone sotto una unica bandiera di argomento.
Tutto sta a trovare il forum giusto.
In proposito ti chiedo anche un consiglio : sai per caso a chi posso rivolgermi per identificare alcune figure storiche rappresentate in miniature che appartennero ai personaggi che mi interessano? E ancora ,chi mai potrà riconoscermi uno stemma araldico tenendo conto che ho già provato con "I nostri avi "senza risultato?
Sono due istanze che mi trascino caparbiamente qua e la senza trovare soluzione.
Chissà!!!
Cordialmente Paolo Antonio
 
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Deathin
view post Posted on 10/11/2008, 08:35




Quando si tengono queste celebrazioni? E viene mai esposto il tricolore italiano?
 
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view post Posted on 10/11/2008, 12:32
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CITAZIONE (paolo antonio @ 10/11/2008, 08:21)
Ciao Peppero
ti ringrazio per la risposta ,per le indicazioni e anche per il .."chissa"....
Io spero proprio che fra tanti storici qualcuno ,magari casualmente, si sia imbattuto sulle notizie che cerco.
In generale credo molto nella filosofia del" forum "perchè tendenzialmente raggruppa le persone sotto una unica bandiera di argomento.
Tutto sta a trovare il forum giusto.
In proposito ti chiedo anche un consiglio : sai per caso a chi posso rivolgermi per identificare alcune figure storiche rappresentate in miniature che appartennero ai personaggi che mi interessano? E ancora ,chi mai potrà riconoscermi uno stemma araldico tenendo conto che ho già provato con "I nostri avi "senza risultato?
Sono due istanze che mi trascino caparbiamente qua e la senza trovare soluzione.
Chissà!!!
Cordialmente Paolo Antonio

Ho risposto sotto, clicca sul link
https://patriottismo.forumcommunity.net/?t=21497068


CITAZIONE (Deathin @ 10/11/2008, 08:35)
Quando si tengono queste celebrazioni? E viene mai esposto il tricolore italiano?

RobyMarziano, se ci sei batti un colpo...

Io so che festeggiano la Costituzione italiana.
http://www.nice-premium.com/article/a-nice...ution.3266.html
 
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LorenzoPiceno
view post Posted on 30/6/2009, 09:37




La Nizza, la Savoia e la Corsica sono territori dove i francesi non sono riusciti a cancellare le radici italiane. Sarebbe bello che tornassero sotto il nostro tricolore!
:ita:

 
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Bibliotecario
view post Posted on 30/6/2009, 13:56




Terre italiane!
:ita:
 
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Daniele Italico
view post Posted on 30/6/2009, 14:25




Per la Savoia che se la tengano pure che non ha nulla di veramente Italiano. Invece Nizza e Corsica sì devono ridarcele.
 
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A.P.I.S.
view post Posted on 16/7/2009, 21:00




Ed ecco finalmente in mio esordio in questa buffa sezione.

CITAZIONE
Per la Savoia che se la tengano pure che non ha nulla di veramente Italiano. Invece Nizza e Corsica sì devono ridarcele.

Perchè dovrebbero farlo? Forse perchè qualche tempo fa furono italiane?
Ma allora l'Austria dovrebbe riprendersi la Lombardia...io l'irredentismo proprio non lo capisco, è un termine che fa paura talmente è carico di guerra e sangue; se tutti reclamassimo quello che prima di apparteneva saremmo sempre in guerra...e poi per cosa? Per dei confini, linee tracciate sulle cartine, mai visti da nessuno in natura, invenzione dell'uomo per meglio amministrare le sue terre. Ma valgono così tanto?
 
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view post Posted on 21/7/2009, 08:49

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Come già scrissi altrove, io credo negli stati nazionali come soluzione ottimale (ottimale, non perfetta) per difendere e promuovere le diverse culture (ovviamente non escludo che poi più nazioni si possano associare in organizzazioni di qualunque sorta).
In questa ottica (cioè se si crede nell'utilità degli stati nazionali) è ovviamente da preferirsi che i confini dello stato siano il più possibile coincidenti con quelli della nazione. Il che tra l'altro diminuisce di molte tutte le rivendicazioni internazionali.
Dunque vorrei Corsica e Nizza unite all'Italia non perchè fecero parte in passato di questo o quello stato preunitario. Ma semplicemente perchè fanno parte della nazione italiana.

Per lo stesso motivo vorrei un Kurdistan libero e unito (ora è diviso tra 5 stati), e mille altri esempi.

Sul perchè dovrebbero farlo è ovviamente un altro discorso :D
Ovviamente nessuna da via niente gratis.
 
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Daniele Italico
view post Posted on 21/7/2009, 12:59




CITAZIONE
stati nazionali

Ecco questo è la differenza tra l'imperialismo e l'irredentismo. Perciò se l'austria rivendicasse la lombardia non sarebbe irredentismo in quanto la lombardia non fa parte della nazione germanica.
 
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38 replies since 30/8/2008, 23:34   3291 views
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