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la cucina dei longobardi

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view post Posted on 7/11/2008, 02:36
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Leggendo qua e là su answers mi sono imbattuto in questo scritto ^_^

Sto svolgendo una ricerca personale riguardante i cibi tipici dei Longobardi durante il loro dominio in Italia. Potete aiutarmi anche solo indicandomi a chi possa rivolgermi?
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente i principali protagonisti che si contendono il dominio della penisola dal punto di vista politico e... gastronomico sono i bizantini e i longobardi.
In generale le sane abitudini che caratterizzano l'Italia al tempio dei romani non cambiano neanche nel Medioevo, specialmente in area bizantina: la dieta mediterranea continua a essere la protagonista della tavola.
Ecco allora che sulle mense imbandite il posto d'onore spetta agli alimenti a base di cereali, all'olio ed al vino, integrati soprattutto da formaggi piccanti e dalla carne, il cui consumo varia però a seconda dei luoghi: nelle zone controllate dai longobardi la carne compare in abbondanza, molto meno presso i bizantini.
Paese che vai arrosto che trovi: l'Emilia-Romagna è forse l'esempio migliore per capire come sono nate certe abitudini alimentari che ancora oggi caratterizzano questa regione.
Infatti in Emilia, terra dei longobardi, regnava e regna sulla tavola incontrastato il maiale, mentre in Romagna, terra dei bizantini, il castrato era ed è tuttora il piatto forte!
Per condire i cibi più raffinati i bizantini usano ancora il famoso garum e la passione per i piatti saporiti provoca un'ampia diffusione di spezie importate dall'oriente.
E a fine pasto niente è meglio di un liquore delizioso come la malvasia, inventato proprio dai bizantini, il cui nome richiama un'isola della Grecia, la Monenvasia.
Insieme a un bicchiere di vino, ora come allora, una fetta di colomba è l'ideale: secondo la leggenda, il il nostro tipico dolce pasquale trova le sue origini nel VI secolo, durante l'assedio longobardo del re Alboino alla città di Pavia. Una fanciulla, per suscitare la clemenza del re conquistatore, gli preparò un dolce a forma di colomba, simbolo di pace. Il dolce doveva essere davvero eccezionale se il re, noto per la sua ferocia, deliziato da tanta bontà, graziò la giovane!
Un grande cambiamento che si verifica in questo periodo è l'abitudine di mangiare seduti a tavola e non più sdraiati mollemente su divani.
Durante i banchetti di corte si apparecchiava con tante tovaglie, quante sono le portate, tutte una sopra l'altra, così si sparecchiava più in fretta!
Inoltre, i saggi medici medioevali consigliavano, per essere in forma, una cena leggera. magari una bella zuppa di cereali, e di sfogare il proprio appetito durante il ricco pranzo di mezzogiorno, cioè esattamente il contrario di quello che avveniva nell'antichità.
Sembra che l'uso di mangiare con la forchetta sia stato introdotto proprio a Bisanzio, che oggi si chiama Istanbul, e che solamente molto tempo dopo si sia diffuso in Italia.
La prima testimonianza che conosciamo è una rappresentazione del re longobardo Rotari che, armato di forchetta e coltello, si accinge a gustare un bel pollo! Ovviamente la forchetta esisteva già da tempo, ma era utilizzata solo per cucinare e servire i cibi.

http://it.answers.yahoo.com/question/index...15002755AAmj2Op


Non so da dove abbia attinto tali informazioni, ma non le prenderei tutte per buone...
 
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Altas
view post Posted on 7/11/2008, 16:50




Sul fatto che i prodotti più consuimati fossero quelli a base di cereali, olio e vino posso confermare.
Lo stesso per quanto concerne il consumo di carne, molto in voga tanto che diversi personaggi dell'epoca avevano la gotta, uno tra tutti Carlo Magno.
Le posate sapevo che erano state inventate in età moderna perchè i nobili della corte di Versailles non volevano sporcarsi le mani durante i loro prestigiosi banchetti, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
Sul resto sono cose che sento per la prima volta.
 
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view post Posted on 7/11/2008, 17:33
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Leggendolo mi sono venuti dei dubbi e non capisco come faccia a sostenere che: "nelle zone controllate dai longobardi la carne compare in abbondanza, molto meno presso i bizantini". Mi chiedo su quali fonti si sia basata l'autrice...
 
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Severus Piton XD
view post Posted on 7/1/2013, 16:44




pure io sto facendo una ricerca...grazie a tutti...xDxDxD
 
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view post Posted on 7/1/2013, 19:18
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Guarda, non so da dove abbiano attinto quelle informazioni, ipotizzo: magari si sono basati sui banchetti rappresentati in affreschi ed arazzi del tempo, chi lo sa :D Sulla cucina ho trovato questo, che forse potrebbe esserti utile:

Alboino re dei Longobardi
526 (circa) - Verona, 572

Il giovane re Alboino giunse in Italia con tutta la sua gente durante una delle ultime invasioni barbariche; l’Impero Romano era ormai in disgregazione ed egli, varcate le Alpi discese, senza quasi trovar resistenza, nella fertile pianura padana.

I Longobardi erano abili cacciatori ed allevatori; sulla presenza degli animali fondavano la loro cultura alimentare; a loro si debbono tutta una serie di alimenti, nati dalla necessità di conservare per i lunghi spostamenti le carni macellate: le conserve sotto sale (ch’essi importavano dalle saline di Comacchio) da cui trae, molto probabilmente, origine il prosciutto, le lunghe cotture che hanno dato origine ai nostri lessi, bolliti, stracotti, stufati, brasati…

Ma pur sempre di un popolo di conquistatori si trattava, con episodi crudelissimi: la povera Rosmunda, figlia del re dei Gepidi, prima di esser costretta a sposare Alboino, dovette bere vino usando come coppa il cranio del padre ucciso; se ne ricordò quando colse l’opportunità di avvelenarlo e farlo morire fra atroci tormenti.

Leggenda vuole che il nostro re fosse talvolta misericordioso: dopo l’assedio e la capitolazione di Pavia, come vendetta, egli ordinò che tutti gli abitanti fossero uccisi e che la città fosse distrutta; s’incamminò a cavallo verso le sue intenzioni ma, giunto fuori delle mura, il cavallo s’arrestò e non volle proseguire.

Alboino stizzito ordinò ai cittadini di consegnare prigioniere dodici fanciulle: le ragazze uscirono ed una di loro recava fra le mani un pane dolce a forma di colomba; veduto il dolce il cavallo si mosse e condusse il re nella città. Il fatto commosse (o forse spaventò) il sovrano che, deposti i suoi propositi, risparmiò la città e ne fece la capitale del suo regno. A questo dolce simbolo di riconciliazione si sovrappose la tradizione cristiana della Pasqua, il resto è ancor oggi noto.

La ricetta
Colomba di Alboino

Dolce tipico del tempo di Pasqua, la Colomba rappresenta la simbologia cristiana dello Spirito Santo, ma anche l’annuncio della riconciliazione fra Dio e gli uomini o, più semplicemente, l’arrivo della Primavera.

Ingredienti

500 g di farina
160 g di burro
130 g di zucchero
50 g di lievito
3 uova
150 g di canditi misti (uvetta, cedro e arancia a cubetti)
mandorla dolci q.b.
granella di zucchero q.b.
5 g di sale

Preparazione
Sciogliere il lievito con poca acqua tiepida, impastare con questo metà della farina; porre a lievitare in luogo caldo la pasta così ottenuta dentro una scodella infarinata.

Quando la pasta avrà raddoppiato il proprio volume, metterla in un recipiente più grande ed unire il resto della farina, le uova sbattute, il burro fatto sciogliere, lo zucchero ed il sale. Lavorare con cura la pasta finché non si stacchi da sola dalle pareti del recipiente, coprire con un tovagliolo e far lievitare per un’ora circa.

Unire alla pasta l’uvetta ed i canditi, precedentemente infarinati e setacciati, porre l’impasto in uno stampo a forma di colomba e decorare con le mandorle, quindi spennellare con uovo sbattuto e cospargere di granella di zucchero. Cuocere a forno medio per 20-25 minuti.


In biblioteca
M. RINALDI, La storia è servita: vizi e virtù nel piatto dei grandi della storia, Milano, Golosia & C., 1996.

http://www.academiabarilla.it/biblioteca-g...longobardi.aspx
 
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view post Posted on 9/3/2014, 11:35
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Cavaliere Errante

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Ai tempi di Alboino si conoscevano gia' lo zucchero e l'arancia? Mi puzza strano!!!
 
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Daniele Italico
view post Posted on 9/3/2014, 12:40




Forse in passato usavano miele e altre cose e oggi hanno messo quegli ingredienti per agevolare la lavorazione del prodotto dolciario. Probabilmente e' una ricetta dei nostri tempi in parte ricalcata su quella del passato.
 
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6 replies since 7/11/2008, 02:36   4086 views
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