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La Svizzera si sta de-italianizzando?

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view post Posted on 7/7/2009, 09:40
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CITAZIONE
L'italiano sul viale del tramonto?
10 gennaio 2004 - 13.48

In Svizzera diminuisce il numero delle persone che parlano italiano: lo rivelano i dati dell'ultimo censimento nazionale della popolazione.
Il Ticino teme che l'italiano da lingua nazionale possa "scadere" a idioma locale e gli intellettuali esigono contromisure efficaci.

Pur essendo terza lingua del Paese, l'italiano in Svizzera perde terreno a vista d'occhio. L'idioma è udito sempre meno sia a Basilea che a Zurigo, un tempo roccaforti dell'italiano nella Svizzera tedesca.

Insomma, sono passati i tempi in cui nei cantieri svizzeri si usava l'italiano per capirsi con gli operai provenienti dal sud dell'Europa.

Tale cambiamento si spiega anche col rientro in patria, al momento della pensione, di tanti italiani; nel frattempo la seconda e terza generazione si sono perfettamente integrate, parlando più la lingua del Paese che li ospita piuttosto che la lingua d’origine dei genitori o dei nonni, una volta emigrati.

Nello stesso tempo va anche sempre più scemando l'attenzione nei confronti della lingua italiana: all'esposizione nazionale Expo02, ad esempio, si è sentita la mancanza di indicazioni e di stand in italiano e la homepage Internet del Fondo Nazionale Svizzero è presente in tedesco, francese e...inglese. Italiano, no grazie!

Il censimento mostra la tendenza
Le statistiche affermano che nella Confederazione l'italiano sta decisamente dalla parte dei "perdenti". Il censimento del 2000 indica che l'italiano è la lingua madre del 6,5 per cento della popolazione, ossia è la lingua in cui una persona pensa o si esprime al meglio. Nel 1990 era del 7,6 per cento, nel 1980 addirittura del 9,8 per cento.

In termini assoluti ci sono circa 70 mila persone in meno che parlano italiano nella Svizzera tedesca e francese nel decennio appena conclusosi. Al contrario il Ticino, in quanto Cantone dove si parla italiano, ha avuto una crescita di 20 mila persone.

"La lingua italiana gode di ottima salute nella sua zona di diffusione tradizionale: in Ticino e nelle sue parti confinanti del Grigioni italiano come val Calanca e Mesocco", analizza il linguista ticinese Alessio Petralli. "Per contro naviga in acque difficoltose nella svizzera tedesca e francese."

La Svizzera italiana si preoccupa
La lingua italiana perde importanza per la maggioranza degli svizzeri e, parallelamente, il peso della svizzera italiana diminuisce a livello federale.

Non meraviglia nessuno se intellettuali, politici, media e il mondo della cultura in Ticino si preoccupano notevolmente, temendo che la tendenza negativa prosegua anche nel 2003.

L'Associazione degli scrittori della svizzera italiana (Asis) si chiede impensierita se l'italiano può fare ancora parte delle lingue nazionali. In Seminari, programmi radio e Forum si è chiesto prima di tutto al Canton Ticino e agli uffici preposti di aiutare lo sviluppo dell'italiano in Svizzera.

L’esortazione deve tuttavia fare i conti e andare d’accordo coi principi linguistici territoriali. Da San Gallo il professore di letteratura Renato Martinoni dice, ad esempio, che non c'è più possibilità di sviluppo per la lingua italiana nella Svizzera tedesca. Secondo il suo parere il Canton Ticino e altre istituzioni dovrebbero reagire e agire maggiormente per potenziare l'interesse per l'idioma.

È d'accordo il linguista Petralli: l'italiano ha attributi positivi essendo legato a espressioni piacevolissime della vita come la musica, l'arte, il design e l'arte culinaria...insomma, bisognerebbe "suonare" meglio questi strumenti.

Due leggi importanti
Due strumenti giocheranno un ruolo importante nel futuro dell'italiano in Svizzera: la nuova legge sulla radio/televisione e la legge per le lingue.

Nel 1996 il Governo è stato incaricato dal popolo di proteggere la lingua italiana in Ticino e nei Grigioni. Un passo che può essere concretizzato ad esempio attraverso aiuti finanziari ai Cantoni affinché introducano una terza lingua nelle scuole. Questo potrebbe essere un impulso nella svizzera francese e tedesca ad insegnare italiano.

Anche i mass media, specialmente quelli della radiotelevisione della Svizzera di lingua italiana, assumono molto importanza. La televisione TSI raggiunge giornalmente più spettatori nella Svizzera tedesca che in quella italiana. Ciò segnala pur sempre il grosso potenziale di amanti dell'italiano oltre Gottardo.

swissinfo, Gerhard Lob
(traduzione e adattamento: Maddalena Guareschi)

http://www.swissinfo.ch/ita/politica/polit...738937000&ty=st
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 7/7/2009, 12:01




problema dei ticinesi.....sono loro i primi a dovesri muovere,l'italiano è lingua ufficiale nel cantone....se scade e anche colpa loro
 
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view post Posted on 7/7/2009, 12:59
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Non mi aspettavo questo tipo di risposta da te......
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 7/7/2009, 14:13




giuseppe non possiamo andare a mendicare un senso di appartenenza x che i ticinesi non hanno mai avuto...e dico mai
persino in corsica è esistito un irredentismo corso,nel ticino nemmeno il fascismo ha fatto rinascere un senso di appartenenza....
perche dovremmo essere noi a preoccuparci di preservare l'italiano u in quell eterre se loro stessi prefr preferiscono ormai parlare tedesxco????
 
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Daniele Italico
view post Posted on 7/7/2009, 14:27




Quoto. Ho parlato con diversi ticinesi via internet e quando domandavo se si sentivano italiani dicevano tutti di no. Tranne quando abbiamo vinto i mondiali ovviamente se ne sono ricordati.
 
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view post Posted on 7/7/2009, 14:31
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Questo della Svizzera resta un problema. Un tempo era meta di molti disoccupati in cerca di lavoro, ma negli ultimi trent'anni i flussi si sono diretti altrove.
 
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view post Posted on 7/7/2009, 14:50

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CITAZIONE (Daniele Italico @ 7/7/2009, 15:27)
Quoto. Ho parlato con diversi ticinesi via internet e quando domandavo se si sentivano italiani dicevano tutti di no. Tranne quando abbiamo vinto i mondiali ovviamente se ne sono ricordati.

Bè, ormai non si sentono italiani neanchè i valtellinesi.
Ma quasto non li rende meno italiani. E lo stesso vale per i ticinesi.
 
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view post Posted on 7/7/2009, 18:25
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Ma che diavolo succede?????Non vi riconosco più????
 
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view post Posted on 8/7/2009, 10:02

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X Mazzini.
Mi sono un po' (sommariamente) documentanto.
In Realtà in Svizzera c'è stato irredentismo italiano tra gli autoctoni (del canton ticino e del canton Grigioni) sia sotto il Fascismo che già in età risorgimentale (ovviamente in questo caso era appannaggio di giovani "scapestrati")
 
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view post Posted on 8/7/2009, 10:21
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CITAZIONE (Giuseppe Saracino '88 @ 7/7/2009, 19:25)
Ma che diavolo succede?????Non vi riconosco più????

in che senso? :huh:
 
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view post Posted on 8/7/2009, 10:35
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Siete meno aggressivi rispetto a prima.....sembrate più demotivati opp
 
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Daniele Italico
view post Posted on 8/7/2009, 11:33




E' la rassegnazione, Saracino. Cosa si può fare in casi del genere? :(
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 8/7/2009, 12:44




giuseppe che dobbiamo fare? lanciare messaggi a chi non ci calcola nemmeno? incvadere la svizzera? se ticinesi mostreranno il loro attaccamento a la loro lingua noi saremo con loro fino in fondo,il primo passo sta a loro
 
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Bibliotecario
view post Posted on 9/7/2009, 07:40




Guardandomi attorno (metaforicamente, oltre che praticamente), percepisco un vero e proprio senso di imbarazzo nel definirsi italiani; è molto triste.
 
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patriota toscano
view post Posted on 9/7/2009, 19:05




Forza ragazzi non abbattiamoci, dobbiamo continuare ad andare avanti con le nostre idee senza avere vergogna nel definirci italiani, per me quelli che si dovrebbero vergognare sono quelli che non si sentono italiani, quelli che pensano che essere nazionalisti sia un difetto.
 
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75 replies since 7/7/2009, 09:40   2675 views
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