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Quando i francesi volevano rubarci la Valle D'Aosta

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view post Posted on 14/9/2009, 17:21
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CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 14/9/2009, 15:46)
certamnete ma i croati in quelle terre ci sono sempre stati.....sempre in minoranza, naturalmente....

sì, ospiti.

CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 14/9/2009, 15:46)
poi se parlimo di cultura l'elemento italiano è stato sempre maggioritario anche nell'elemento etnico slavo, almeno prima del riesplodere del nazionalismo croasto nella seconda meta del 1800

esatto, un processo di slavizzazione che è proseguito con i titini e pare non avere più termine, se pensiamo alla fine che sta facendo il nostro Marco Polo e nessun intervento da parte italiana... :(

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view post Posted on 14/9/2009, 19:13
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CITAZIONE (Nicoliberale @ 14/9/2009, 15:19)
CITAZIONE
L'Apporto statunitense fu importante ma non decisivo

Fu decisivo.

Perchè lo affermi????Perchè lo sai per certo o perchè odi i comunisti e quindi vuoi sminuirne il ruolo????
 
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Nicoliberale
view post Posted on 14/9/2009, 20:15




Non sono ideologico. Lo so per certo. :) ora non ho il libro dietro ma appena vado nell'altra mia casa ti posto la citazione di Zuchov e alcune precisazioni di Hruscev. Senza contare che volendo ti posso dire che america e Gb fornirono all'Urss, dato che aveva perso gli aerei a terra, 16000 velivoli. Inoltre l'acciaio laminato per i carri armati era fornito dagli Usa, senza contare un sacco di armamenti...
 
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view post Posted on 15/9/2009, 07:21
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CITAZIONE
L'industrializzazione pesante contribuì alla vittoria sovietica sulla Germania Nazista. L'Armata Rossa capovolse da sola l'espansione dei nazisti verso est, con il punto di svolta sul Fronte Orientale che fu rappresentato dalla Battaglia di Stalingrado. Anche se l'Unione Sovietica ricevette aiuti ed armi dagli Stati Uniti, la sua produzione bellica era maggiore di quella della Germania Nazista, a causa della rapida crescita della produzione industriale sovietica tra le due guerre. Il Secondo Piano Quinquennale portò la produzione di acciaio a 18 milioni di tonnellate e quella del carbone a 128 milioni. Prima che venisse interrotto, il Terzo Piano Quinquennale produsse 18 milioni di tonnellate d'acciaio e 150 milioni di tonnellate di carbone. Durante la guerra, gli alleati furono in grado di superare la Germania Nazista nella produzione di materiale bellico, in alcuni casi di dieci volte. La produzione di carri armati, ad esempio, era pari a 40.000 all'anno per gli alleati, contro i soli 4.000 dei tedeschi.

Mentre è ingenuo de-enfatizzare l'assistenza degli USA durante la seconda guerra mondiale, la produzione industriale sovietica aiutò a fermare l'iniziale avanzata dei nazisti, e tolse loro il vantaggio di cui disponevano. Secondo R. Hutchings, "Uno può difficilmente dubitare che se ci fosse stata una costruzione più lenta dell'industria, l'attacco avrebbe avuto successo e la storia mondiale si sarebbe evoluta in maniera abbastanza differente". Per i lavoratori coinvolti nell'industria, comunque, la vita era difficile. Gli operai erano incoraggiati a raggiungere e superare le quote di produzione attraverso la propaganda, di cui è un classico esempio il Movimento Stakhanovista. Alcuni sostengono che tra il 1933 e il 1945, sette milioni di civili morirono a causa del lavoro stancante. Tra il 1930 e il 1940, 6 milioni di persone passarono attraverso il sistema dei lavori forzati.

CITAZIONE
l'URSS era fortemente dipendente dal trasporto ferroviario. La crescita della produzione di armamenti comportò la riduzione a 20 nuove unità dell'intera produzione di locomotive nel periodo della guerra. In questo contesto, la fornitura da parte degli Stati Uniti di 1981 locomotive americane acquisisce un significato notevole. Analogamente, l'areonautica militare sovietica beneficiava del rifornimento di benzina ad alto numero di ottano statunitense. Fino al 1943, erano scarse le obiezioni negli Stati Uniti agli aiuti forniti all'URSS.

Gli Stati Uniti fornirono aiuti per
CITAZIONE
11,3 miliardi all'Unione Sovietica;

CITAZIONE
Secondo gli accordi con l'URSS per il Lend-Lease, tutti i sistemi di armamento dovevano essere restituiti agli USA alla fine delle ostilità, oppure distrutti sotto supervisione statunitense. Un gran numero di aeromobili fu così distrutto. Numerosi mezzi navali furono invece restituiti agli Stati Uniti negli ultimi anni quaranta. Tutt'ora i rimanenti materiali bellici e i debiti residui del Lend-Lease pesano sulle relazioni Russo-Americane.

Come ho detto prima le forniture degli Stati Uniti in petrolio,materie prime e mezzi militari,furono importanti ma non decisive.
Il T-34 era il migliore carro armato russo(temuto persino dai tedeschi) e alla fine del conflitto ne erano stati prodotti circa 50.000,2000 esemplari al mese...molto notevole non credi????

 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 15/9/2009, 11:45




i sovietici non avrebbero potuto vincere senza gli alleati,gli alleati avrebbbero impiegATIO almeno 10 anni e milioni di soldati morti imn piu,per non parlare di civili,a un prezo difficilmente accettabile per lì'opinione pubblica amerivcana,non direttamente coinvolta nel conflitto,per riuscire da soli per avere la meglio sui tedeschi dominatori incontrastati dell'europa
 
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Occit@n
view post Posted on 24/9/2009, 19:47





De Gaulle aveva da tempo preparato un piano di invasione "de facto" che gli doveva garantire una sostanziosa correzione del confine occidentale, un'operazione complessa e articolata che aveva come fine l'annessione di ampie regioni del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria allo stato francese.

In Liguria dovevano passare sotto la sovranità francese tutta la costa e l'entroterra ligure da Ospedaletti fino al confine, con le cittadine di Ventimiglia, Vallecrosia, Bordighera e le valli Roja, Nervia e Verbone. Sembra addirittura che in origine si prevedesse l'annessione di più della metà della provincia di Imperia spostando il confine a San Lorenzo al Mare e inglobando quindi anche Sanremo e Taggia.

Questa fase si concretizzò immediatamente con l'occupazione militare di Ventimiglia il 25 Aprile 1945 e lo spostamento del confine ai Piani di Borghetto alle porte di Bordighera.

In Piemonte l'annessione francese prevedeva il passaggio alla Francia delle Valli predute con il Trattato di Utrecht (parte della Valsusa e val d'Isere) nonchè la Val Maira ma anche altre valli del cuneese. Anche qui sembra che anche Cuneo dovesse passare alla Francia.

Questi territori vennero immediatamente posti sotto il controllo militare francese il 26 e 27 Aprile 1945 con posti di blocco a Borgo San Dalmazzo e a Rivoli.

In Valle d'Aosta venne attuata una vera e propria annessione da parte delle truppe francesi che al comando del genarale Doyen invasero tutta la regione fino a Quincinetto.

L'invasione francese non passò inosservata agli alleati che intimarono alla Francia il ritiro immediato e il ripristino dei confini del 1939.

De Gaulle per tutta risposta minacciò di marciare e occupare militarmente Torino!

Nei territori occupati la Francia si diede un gran da fare per organizzare dei referendum FARSA il cui risultato era scontato ovvero il rattachement alla madre patria francese!

Questa situazione caotica durò per qualche mese, ma con gli accordi di Caserta gli alleati imposero ai francesi il ritiro totale entro i confini del 1939 e tutti i territori passarono di nuovo sotto l'amministrazione italiana demandando qualsiasi rettifica al futuro trattato di pace.

Questo, secondo me, è uno dei motivi che costrinsero in seguito il Governo italiano ad accettare la linea di confine proposta dai francesi per il confine orientale. Linea assai penalizzante per l'Italia che a differenza di quella americana o britannica decretava l'annessione di tutta l'Istria alla Yugoslavia.

Nelle zone che avevano subito l'occupazione la Francia finanziò dei comitati per l'annessione che facevano propaganda, donando soldi e cibo in cambio del voto.

Gli alleati alla fine concessero alla Francia solo piccole rettifiche dettate da motivi strategico-militari lungo il crinale alpino. Briga e a Tenda erano sotto le fortificazioni del Colle di Tenda, di Cima Marta e del Saccarello, non era possibile quindi arrivare a inglobare queste postazioni senza annettere i due paesetti alpini.

Vi erano inoltre le centrali idroelettriche di San Dalmazzo di Tenda che appena costruite da Mussolini fornivano una cospicua quantita di energia elettrica indispensabile per la ricostruzione.

La Francia cercò alla fine organizzare un referendum truccatissimo dove vennero iscritti all'anagrafe dei due comuni dei soggetti mai risultati residenti al 1939 ma il cui voto era a favore dell'annessione e viceversa vennero escluse dal voto più di mille persone ritenute non fidate. Il risultato scontato vide la vittoria dei favorevoli all'annessione. I due comuni passarono quindi alla Francia il 18 Settembre 1947 e da allora l'italiano LINGUA MADRE DEL 100% DEI RESIDENTI cessò di esistere.
 
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AzzurroItalia
view post Posted on 25/9/2009, 05:47




Grazie delle preziose informazioni Occitan!
 
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view post Posted on 25/9/2009, 12:43

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Vae victis.
Ma spero che si possa un giorno riunire questi pezzi dispersi d'Italia
 
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GUERRIERO-ITALIANO
view post Posted on 25/9/2009, 18:34




la val d'aosta pero' e' etno-linguisticamente francese.....e' solo una constatazione....siccome sono per la liberta' dei popoli vorrei un canton ticino italiano e non mi scandalizzerei per una val d'aosta francese e un sud-tirolo austriaco

Edited by GUERRIERO-ITALIANO - 25/9/2009, 19:51
 
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view post Posted on 25/9/2009, 19:01

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La penso come te, giá lo dissi nella sezione irredentismo.
Val d'Aosta e le due vallate occitane le scambierei volentieri con Corsica e Nizzardo.
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 25/9/2009, 20:12




la val d'aosta casomai sara linguisticamnet provenzale,non franmcese...(il francese lo parla correntemente meno del 20% dell apopoilazione)
 
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GUERRIERO-ITALIANO
view post Posted on 25/9/2009, 20:57




beh buona parte del sud-ovest della francia e' provenzale.e comuncque gli abitanti della valle d'aosta rappresentano una minoranza etnica.ripeto io sono patriottico non sono nazionalista che e' ben diverso.ad esempio il sud-tirolo e' stato da sempre abitato da tedeschi e secondo me ha diritto di essere austriaco se lo vorra'....
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 25/9/2009, 22:06




CITAZIONE (GUERRIERO-ITALIANO @ 25/9/2009, 21:57)
beh buona parte del sud-ovest della francia e' provenzale.e comuncque gli abitanti della valle d'aosta rappresentano una minoranza etnica.ripeto io sono patriottico non sono nazionalista che e' ben diverso.ad esempio il sud-tirolo e' stato da sempre abitato da tedeschi e secondo me ha diritto di essere austriaco se lo vorra'....

di fronte a plebisciti democratici (o meglio referendum) non avrei nulla da obiettare se la maggioranza consentisse questo....
sul patois provenzale insisto....non è francese ne un dialetto del francese.....per me l aquestion eetnica non esiste perch eio non credo nelle razze com eelemento distintivo di un popolo o di una nazione,che è fondata innazitutto si u un alingua e un acultura comune
 
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view post Posted on 25/9/2009, 23:01
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CITAZIONE (GUERRIERO-ITALIANO @ 25/9/2009, 19:34)
la val d'aosta pero' e' etno-linguisticamente francese.....e' solo una constatazione....siccome sono per la liberta' dei popoli vorrei un canton ticino italiano e non mi scandalizzerei per una val d'aosta francese e un sud-tirolo austriaco

Non sono assolutamente daccordo. L'unità va salvaguardata. Valle d'Aosta e Alto Adige fanno parte dell'Italia, sono morti degli italiani per conquistare quei pezzi di terra.
 
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GUERRIERO-ITALIANO
view post Posted on 26/9/2009, 00:03




non parlo di razza parlo di lingua e cultura i sud-tirolesi autoctoni sono di lingua e cultura tedesca....e poi volendo fare un paragone anche i cinesi sono morti per concquistare il tibet...vorremmo forse dire che il tibet e' cina?spero di no
 
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64 replies since 11/9/2009, 22:14   1580 views
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