CITAZIONE (AzzurroItalia @ 20/12/2009, 20:46)
Bei tempi quando l'Italia combatteva per il suo destino, coraggiosa e sovrana.
Italo sei mai riuscito a leggere i libri di Stelvio Dal Piaz? Uno dei suoi dovrebbe parlare della cosiddetta sconfitta "necessaria" dell'Italia, riguardante le trame delle logge massoniche "italiote", affratellate con quelle inglesi ed americane, che favorirono sabotaggi e quant'altro. Sai nulla?
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L'ammirazione per questi uomini non posso che condividerla in toto (=da notare poi che il modello degli incursori di marina italiani fornirà l'esempio agli Usa per la costituzione dei Navy Seals).
Sui libri da te citati: no, e anzi ti sarei grato se avessi la cortesia di segnalarmi qualche link.
Sulla partecipazione italiana alla guerra: mi spiace deluderti, ma ho sempre creduto ke l'Italia fosse tragicamente impreparata per la guerra moderna, tecnologica e di massa.
Oggi, a posteriori, (mi) pare sempre più una scelta folle, poi certo contestualizzando, allora un pò tutti, fidando nella proverbiale efficienza bellica tedesca, credevano in una guerra contenuta sia nei tempi - pochi mesi ancora - che nella estensione geografica (un conflitto prevalentemente europeo per la supremazia continentale definitiva, come nel 1915).
A partire da Vittorio Emanuele III° - perchè comunque Mussolini non fu più solo, nel ritenere di "non arrivare tardi", quando la Francia stava cadendo - , insomma le scelte del Duce furono a lungo condivise e sostenute da una intera classe dirigente, ma insomma l'Italia allora mancò totalmente di quella che, in termini militari, viene comunemente detta visione strategica (=cosa fare? e con quali risorse?).
Comunque per quanto ne so io la Massoneria - e quindi quella di Rito Scozzese Antico ed Accettato, egemone nel mondo angloamericano ed anche in Italia tramite il Grande Oriente di Palazzo Giustiniani - , pur essendo assai ostile al Regime, non influì più di tanto, in termini cioè decisivi, sul 25 luglio del '43, così come del resto la Mafia italoamericana, pure molto interessata al rovesciamento di Mussolini.
Mafia e Massoneria intervennero in forze soprattutto dopo, subito dopo, per stabilizzar il quadro politico italiano e così prima controllare le retrovie del fronte meridionale europeo, eppoi la società italiana nel dopoguerra, col partito comunista più forte dell'occidente che secondo taluni poteva ribaltare gli equilibri già prefissati a Yalta (e da ciò Portella delle Ginestre, ecc...).
Le cause della caduta del fascismo insomma - secondo la mia modestissima opinione personale s'intende - furono essenzialmente tecniche, militari, sulle quali poi certo si innescarono le dinamiche che tu non senza ragione paventi.
Situazione del resto abbastanza simile a Caporetto, secondo me: anke quella fu una rotta essenzialmente militare - non dovuta quindi ad una sorta di "sciopero militare", come invece fu detto, riecheggianto gli ammutinamenti di pochi mesi prima nelle divisioni francesi di Nivelle sul fronte occidentale - , dovuta alla sorpresa strategica ottenuta dagli austrotedeschi di von Dellmesingen, che però si concluse diversamente anche perchè la nostra partecipazione alla Grande Guerra invece, tantopiù dopo la rotta di Caporetto, fu vissuta dagli italiani come una guerra "nazionale" e quasi popolare insomma (per non dire difensiva), mentre la seconda rimase sostanzialmente percepita come una guerra "fascista", cioè ideologicamente motivata.
Questa almeno è l'opinione personale di un appassionato (molto) dilettante della materia, amici.
Cordialmente vostro
CITAZIONE (Peppero @ 20/12/2009, 23:12)
Conoscevo la vicenda. L'avevo letta diversi anni fa in un documento in lingua inglese e c'erano anche altri fatti di rilievo come questo. Belle le parole dell'ammiraglio britannico Cunningham:
<<uno non può non ammirare il sangue freddo di questi Italiani: ogni cosa era progettata, pensata, eseguita con la massima precisione e con la massima determinazione>>. Nulla di più vero.
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Ben detto caro Peppero.
Aggiungo solo che comunque gli episodi di eroismo furono innumerevoli: basterebbe ricordare quanto fecero i parà della Folgore nelle sabbie di el-Alamein (=e come dopo li celebrò lo stesso Churchill)...