In un altro post (
https://patriottismo.forumcommunity.net/?t=...&st=15#lastpost) ho scritto che, per me, l'autoconsapevolezza della nazionalità italiana moderna è nata nel Trecento.
Ma ora potrei aggiungere che gli intellettuali del Trecento si consideravano i continuatori di una tradizione iniziata con Roma e, prima ancora, con Enea. Di certo, all'epoca, il peso del classicismo latino era molto forte, e potrebbe aver influenzato le opinioni di generazioni di poeti.
Storicamente parlando, comunque, dico che Roma ha potuto acquisire una tale importanza per gli Italiani medievali e moderni, perché la sua storia era anche la storia dei popoli italici. Roma, in Italia, non è stato un elemento estraneo che si è sovrapposto al resto.
Per me non è stata Roma a fare l'Italia, ma il contrario. Fin da prima della sua fondazione, Roma è stata sicula e poi aborigeno-latina (se accettiamo la versione del mito classico, è stata anche arcadica e troiana). Dopo Romolo, essa è stata latina, poi etrusca (con i Tarquini). Insomma: Roma non è stata fondata da una sola stirpe, che poi si è imposta all'Italia mantenendo gelosamente per sé la propria piccola identità, ma al contrario è nata dalla fusione di varie stirpi, e proprio questa fusione ha dato a Roma la garanzia di poter unificare l'Italia.
Una prova di ciò è questa: fin dalla sua storia più antica, Roma era governata non solo da un'aristocrazia locale legata alla propria identità, ma anche da personalità e famiglie appartenenti alla nobiltà italica. Ciò ha permesso a Roma di non rimanere una piccola città-stato dominante, ma la vera e propria capitale di uno stato territoriale, cioè l'Italia, centro della repubblica e poi dell'impero.
In altre parole: se non ci fossero stati i popoli italici, non avrebbe potuto esserci Roma che poi ha unificato l'Italia. E l'identità di questi popoli, per me, è nata all'incirca nel 1000 a.C., cioè all'inizio dell'età del ferro, quando le diverse culture della Penisola cominciarono a sviluppare le proprie identità, differenziandosi dai loro progenitori indoeuropei che erano migrati in Italia nel millennio precedente.