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la Resistenza a scuola

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view post Posted on 9/5/2010, 09:29
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Credo abbia ragione. La revisione storica poi è necessaria -_-

La Resistenza nelle scuole di Giancarlo Mazzuca
La polemica è scoppiata, violenta, alla fine di marzo. I sindacati della scuola sono scesi in campo sostenendo che, nei nuovi programmi dei licei, non si facesse alcun accenno esplicito alla Resistenza. Secca la replica del ministero dell'Istruzione che, in una nota, ha sostenuto come fosse destituita da ogni fondamento la notizia sul blackout: <lo studio sulla Resistenza è importante - ha ribadito il ministero - ed è previsto dalle nuove Indicazioni nazionali nell'ambito della storia della Seconda Guerra Mondiale e della nascita della Repubblica. La Resistenza, dunque, continuerà a essere affrontata dagli studenti come momento significativo della storia d'Italia>.
Tutto risolto, dunque? Sembrerebbe di sì, ma il vero problema è il modo in cui deve essere affrontato e trattato quel tragico periodo culminato con il 25 Aprile. Tutti i ragazzi che sono, infatti nati dopo la guerra hanno conosciuto sui banchi di scuola, quando l'hanno conosciuta, una storia della Resistenza a senso unico, molto parziale e anche distorta, come sempre succede quando si raccontano le vicende dei vinti. Troppo fresche le ferite perché i professori di liceo avessero voglia di approfondire. Per tanti anni ha, così, fatto fede una certa storiografia che ha finito per esaltare le gesta dei partigiani con il fazzoletto rosso al collo che, come dice la parola stessa, erano politicamente di parte, a differenza dei resistenti con le stellette che si sono immolati, solo ed unicamente, per la Patria. In tal modo, sono stati cancellati dalla memoria e dagli onori tanti eroi, spesso ufficiali e soldati del Regio Esercito o della Regia Marina, che non hanno voluto tradire il loro giuramento dopo l'8 Settembre. Facciamo in modo, 65 anni dopo quei tragici fatti, che il 25 Aprile sia una celebrazione condivisa da tutti. E ricordiamoci quanto disse ai giovani il grande Calamandrei: <la Carta Costituzionale è testamento di migliaia di morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione>.

Camera con vista di Giancarlo Mazzuca
Blog di Giancarlo Mazzuca
http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/...za_nelle_scuole
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Il Littore
view post Posted on 9/5/2010, 14:27




Il grande Calamandrei e la sua citazione da bar se lo poteva pure risparmiare Mazzuca.
 
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eveline1
view post Posted on 10/5/2010, 18:14




Non direi che i militi sono stati ignorati basta notare quanti monumenti,giustamente,sono stati loro dedicati.Riguardo poi alla visione di parte,ne abbiamo gia' abbondantemente discusso.Ci sono persone che hanno vissuto in prima persona gli orrori della guerra li hanno descritti e raccontati.Non bisogna dimenticare
 
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GIUSEPPE MAZZINI
view post Posted on 11/5/2010, 12:45




a me pare che la resistenza sia trattata poco e male a prescindere nelle scuole....anche seguendo i criteri della vulgata resistenziale
lo stesso vale naturalmente per il risorgimento
 
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eveline1
view post Posted on 11/5/2010, 18:47




CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 11/5/2010, 13:45)
a me pare che la resistenza sia trattata poco e male a prescindere nelle scuole....anche seguendo i criteri della vulgata resistenziale
lo stesso vale naturalmente per il risorgimento

Risorgimento? H.S.L (Hic Sunt Leones) se oggi lo nomini a qualche giovane studente imposta la ricerca su MySpace credendo si tratti di un gruppo musicale.... ^_^
 
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Italoromano
view post Posted on 22/5/2010, 01:21




CITAZIONE (eveline1 @ 10/5/2010, 19:14)
Non direi che i militi sono stati ignorati basta notare quanti monumenti,giustamente,sono stati loro dedicati.Riguardo poi alla visione di parte,ne abbiamo gia' abbondantemente discusso.Ci sono persone che hanno vissuto in prima persona gli orrori della guerra li hanno descritti e raccontati.Non bisogna dimenticare

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La prima opera organica e "monografica" sulla Resistenza, cioè il lavoro del Battaglia - edito da Einaudi la prima volta nel 1953, e più volte ristampato - semplicemente non ne parla affatto, mentre Claudio Pavone nel suo lavoro del '91 sì, ma relegandola comunque ben dopo la resistenza politicamente motivata delle sinistre.

Insomma mi permetto di dissentire: ancor oggi nessuno sa cosa siano stati gli IMI...
 
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Il Littore
view post Posted on 22/5/2010, 08:06




Bentornato Italo :D
 
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Char08
view post Posted on 22/5/2010, 13:13




Bentornato Italo.......... Sono contento a te!!!!!
 
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7 replies since 9/5/2010, 09:29   106 views
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