CITAZIONE (Italoromano @ 13/10/2010, 21:57)
Caro peppero, il dottor Giannini dimentica che Mussolini in persona con un telegramma diretto a Badoglio, il 28 dicembre del 1935, autorizzava esplicitamente il comandante in capo ad impiegare ovunque lo ritenesse necessario i gas - senza specificare quali - ed i lanciafiamme.
E' un documento storico ufficiale, facilmente rintracciabile.
Ci sono un sacco di documenti storici che provano tutto, e non provano nulla. Giannini qui ha letteralmente smontato l'ipocrisia di Del Boca e tutto il suo anti-italianismo recondito semplicemente spiattellandogli in viso le testimonianze di reduci, molti tra i quali avieri.
CITAZIONE
Ora: è pur vero che sull'entità delle armi a gas usate il dibattito è ancora vivissimo (e qui Giannini ha ben ragione di denunciare la tendenza di Del Boca ad esagerare le stime e cifre disponibili), tuttavia che siano stati usati è indiscutibile.
Secondo una mia personale teoria, diciamo opinione, i gas sono stati usati nel periodo del viceregno di Graziani. Ossia per reprimere i ribelli.
CITAZIONE
p.s. Nel suo articolo il Giannini persiste a scrivere di gas "asfissianti" eppoi cita l'iprite, che però è un gas di tipo vescicante, ossia altamente corrosivo della cute umana...
Perdonalo
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 14/10/2010, 14:19)
peronami ,ma l epersone che hai citato non sono militari?
E chi ti doveva dare le informazioni? I civili? In guerra?
CITAZIONE (Civis @ 14/10/2010, 17:42)
Dopo 70 anni, di tutta questa italica "gloria", cosa ci resta? Cosa ne abbiamo guadagnato? Niente! Perchè quando si hanno gli occhi più grandi della bocca si finisce per fare indigestione, chi troppo vuole nulla stringe.. e ora di quei "gloriosi" massacri non ci resta assolutamente niente, se non la macchia sui libri di storia..
Il tentativo di portare al compimento un Risorgimento mai compiuto(come quello nostro) dovrebbe essere ricordato da tutti. Come bagaglio storico.
[QUOTE=Romanoitalo,14/10/2010, 18:06]
CITAZIONE (Peppero @ 14/10/2010, 17:07)
erdonami ma debbo dissentire: le testimonianze dirette non possono avere un valore particolarmente probante, sia perchè raccolte a distanza di diversi anni, sia perchè i reduci tendono inevitabilmente - nonchè naturalmente, s'intende - ad edulcorare il ricordo personale di ciò che fu.
Ma guarda Italo, a rigor di logica nemmeno le buffonate scritte da Del Boca dovrebbero aver valor di prova, dato che le inzozza continuamente di propaganda personale. E' difficile leggere un suo libro senza essere ripugnati dal modo con cui tratta la Storia.
[QUOTE]
Inoltre faccio rispettosamente notare come sia il film "Il leone del deserto" (1979), che il documentario targato BBC "L'eredità fascista" (1989) in Italia non siano stati ancora mai trasmessi, poichè a distanza di oltresettant'anni sono ancora ritenuti
lesivi della reputazione dell'Esercito Italiano;
[QUOTE]
Il primo è stato recentemente trasmesso. In ogni caso anche li ci sono diverse inesattezze ed esagerazioni. Poi ne parliamo.
CITAZIONE
ciò peraltro, di per se', non proverebbe alcunchè, ma un Paese che ancora evita il confronto su pagine comunque tanto controverse della propria storia recente, non può farsi poi scudo del comodo mito autoassolutorio degli "italiani brava gente".
Sarebbe bellissimo confrontarsi veramente...
CITAZIONE
Ribadisco la mia personalissima opinione in materia, amici: certamente gli Italiani non furono colonizzatori più sanguinosi di altri, e talune cifre e stime sono indubbiamente state "gonfiate" per motivi di polemica politica e culturale, tuttavia che siano stati commessi dei crimini di guerra in Etiopia non si può discutere (per tacer della Libia...).
I crimini ci sono stati, nessuno lo nega. Io per primo li riconosco. Ma non sotto la lente di un Del Boca o di un cineproduttore berbero-anglosassone.
CITAZIONE
Senza acrimonia verso nessuno, credetemi: ma aborro quelli che considero dei miti autoassolutori (come quello rilanciato dal Giannini nel suo articolo).
Giannini è un grande fanfarone. Molte volte esagera. Ma qui vedo che a parte alcuni punti, è andato diritto alle fonti(generalmente ci ricama su).
CITAZIONE (GIUSEPPE MAZZINI @ 14/10/2010, 20:13)
peppero ,dalle memorie dell'imperatore di etiopia haile selassie,testuale:'avevamo resistito fino al limite delle nostre forze,e pensavamo che i morti,i feriti,gli arsi di questa guerra assurda,i villaggi inceneriti,i laghi avvelenatiil bestiame distrutto,FOSSERO UNA PROVA SEFFICENTE DELLA NOSTRA VOLONTA DI INDIPEMDENZA'
Poverino, ha fatto la vittima. Quanto vorrei interrogare ogni etiope del tempo, per vedere in che condizioni il povero cristo teneva il suo popolo. Erano greggi, non persone.
CITAZIONE
poco dopo la sua fuga selassie inviera un telegramma alla societa delle nazionii in cui dichiara'di aver posto fine alla guerra piu impari,piu ingiustae piu disumana dei tempi moderni'e di aver scelto l'esilio 'per impedire la distruzione del suo popolo'....dalla tribuna della societa delle nazioni denuncera l'uso dei gas asfissianti....
Tipico comportamento da vittima. Leccapiedi d'Albione.
CITAZIONE
piu di questo che doveva fare il negus?
Spararsi.